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Edwige66.
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Gattaca - La porta dell'universo
Titolo originale: Gattaca
Paese: Stati Uniti d'America
Anno: 1997
Durata: 101'
Genere: fantascienza
Regia: Andrew Niccol
Soggetto: Andrew Niccol
Sceneggiatura: Andrew Niccol
Fotografia: Slawomir Idziak
Montaggio: Lisa Zeno Churgin
Effetti speciali: Gary D'Amico
Musiche: Michael Nyman
Scenografia: Jan Roelfs
Interpreti e personaggi
* Ethan Hawke: Vincent Freeman
* Uma Thurman: Irene Cassini
* Jude Law: Jerome Eugene Morrow
* Gore Vidal: Direttore Josef
* Xander Berkeley: Dr. Lamar
* Jayne Brook: Marie Freeman
* Elias Koteas: Antonio Freeman
* Mason Gamble: Vincent bambino
* Vincent Nielson: Anton bambino
* Blair Underwood: GenetistaCITAZIONESi immagina che, al tempo di Gattaca, alcuni esseri umani vengano fatti nascere con un corredo genetico quasi perfetto, selezionato prima della fecondazione direttamente dai genitori su di un gruppo di di cellule embrionali. Tramite questo processo è possibile prevedre in anticipo praticamente qualsiasi cosa riguardi lo stato fisico e di salute e i caratteri ereditari dei nascituri. In definitiva alcuni individui vengono generati senza imperfezioni. Tramite l'analisi del sangue e delle urine le compagnie selezionano la ricerca di personale i dipendenti più consoni al posto di lavoro, anche se questa viene dichiarata una pratica illegale.
Per scelta volontaria dei genitori, Vincent, il protagonista, è nato in modo naturale, senza l'intervento della scienza, al contrario di suo fratello minore ed è catalogato come Non-Valido. Fin dall'infanzia gli è stata diagnosticata la stessa debolezza cardiaca del padre che lo porterà secondo i calcoli, basati sulle sue caratteristiche genetiche, a morire prima dei trent'anni. Ma Vincent sogna da sempre di diventare un astronauta e decide di entrare a Gattaca, l'organo aerospaziale responsabile delle missioni interplanetarie. Tuttavia, nonostante conosca praticamente a memoria i libri di testo per l'esame di ammissione sa di non poter passare l'analisi genetica effettuata sul suo sangue (che viene prelevato con la scusa di un esame antidroga).
A questo punto, su suggerimento di un uomo delle pulizie (interpretato da Ernest Borgnine) il ragazzo decide di comprare l'identità di Jerome, un atleta geneticamente perfetto, divenuto paraplegico a seguito di un incidente. Si sottopone a diversi interventi chirurgici e allenamenti intensivi e nasconde la sua vera identità continuamente attraverso l'uso di sacche di sangue e urina di Jerome che costui mette da parte di volta in volta. In questo modo riesce ad entrare a Gattaca divenendo immediatamente uno dei migliori studenti. Ma proprio quando sta per partire per lo spazio, uno dei direttori di volo che intendeva cancellare il lancio viene ucciso, e sul luogo del delitto viene trovata una ciglia di Vincent. Ne seguirà una complessa indagine, che andrà vicino alla incriminanzione di Vincent, ma poi verra' scoperto come autore dell' omicidio il responsabile del programma spaziale, preoccupato per il rischio che il progetto dei lanci spaziali venisse decurtato.
Alla fine Vincent realizzerà il suo sogno di partire come astronauta per un viaggio spaziale verso Titano, mentre Jerome sceglierà tristemente l'autodistruzione. Paradossalmente, chi era nato svantaggiato ha avuto infine la meglio, grazie a qualità - come la pervicacia e la forza di volontà - che non si ereditano dai geni, ma che sono bensì frutto della libertà umana.
fonte WikipediaTrailer
Edited by Viky017 - 9/1/2015, 23:47. -
KeeperOfThe7Keys.
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CITAZIONE (Edwige66 @ 8/8/2008, 19:43)con alcuni richiami al film Agente Lemmy Caution, missione Alphaville di Godard con cui condivide anche alcune tematiche sul contrasto fra sentimenti e fredda tecnologia
Un film che non m'aveva affatto convinto comunque non male questo Gattaca come film di fantascienza…anche se fa venire una certa ansia: m’è sembrato quasi che anche io da spettatore mi sentissi paranoicamente perseguitato da tutti quei rigidissimi controlli certo, confesso anche che m’aspettavo un pò di più, ma l’idea di Andrew Niccol, e la messa in pratica, meritano comunque buoni giudizi (o forse è la mia predilezione per Uma Thurman a far sì che lo giudichi bene). -
Massi26.
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Io questo film l'ho molto apprezzato
Dipinge un futuro che, per certi versi, non è impensabile possa realizzarsi (visti i sempre più difussi giochetti in provetta). L'uomo che "gioca a fare Dio" spaccando la società e uccidendo ciò che ci resta di più prezioso: i sogni e le ambizioni.
Fortunatamente, però, non tutti si rassegnano e Ethan Hawke tiene alta la bandiera di tutti noi. -
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Visto anche io finalmente questo film. Idea interessante, non nuova ma ben sviluppata.
Ho adorato Ethan Hawke, veramente bravo e bello e che sguardi
Thurman credo che anche vestita da puffo sia meravigliosa. Io amo questa donna!!
Jude mah, non amo molto questo attore, ma non è stato male dai Bravo anche lui
Inizialmente ero molto scettica, sopratutto dopo 10 minuti, ma poi è diventato tutto molto più chiaro ed interessante. Un bel prodotto dopotutto!
Consiglio, ovviamente, agli amanti del genere. -
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film favoloso con protagonisti estremamente bravi e in parte. . -
Ferro 3.
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Gattaca, ovvero il (plausibile?) futuro prossimo dell'umanità (perché è innegabile che ci stiamo avvicinando sempre di più al "controllo genetico" dell'uomo). . -
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ah io sarò sterminata allora.....
un mondo dove tutti sono perfetti sia dentro che fuori è utopia.
l'imperfezione è così bella..... -
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Credevo che la parte spaziale della storia avrebbe occupato uno spazio maggiore, fungendo da contesto per la sfida (finale?) tra individui appartenenti alle due categorie principali...ma nonostante ciò il film mi è piaciuto abbastanza. . -
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Un gioiello di una delicatezza a tratti commovente questo film, immagini pulitissime e geometriche, una fotografia gelidamente morbida, dorata come una pellicola retrò, come il futuro 'in stile' che descrive un mondo atemporale.
E' intenso nel raccontare lo sforzo di conservare un grano di umanità imperfetta a dispetto del perfettibile, poetico quando le musiche di Nyman fanno venire la pelle d'oca, struggente nello slancio verso le stelle.
Non c'è una sequenza di troppo, non un'inquadratura casuale, tutto corre con dosata lentezza, tutto si incastra con perfezione nell'ingranaggio narrativo.
Speranzoso ma pessimista: l'eroe vince ma non incrina il sistema.
Semplicemente meraviglioso, come un quadro di Vettriano, peccato sia così poco conosciuto..