Psycho (1960)

Alfred Hitchcock - 1960

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  1. Hannibal Lecter
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    L'ho rivisto ieri sera dopo una vita ed e' stato ancor piu spettacolare da rivedere, volevo vedere le differenze rispetto alla serie tv Bates Motel che sto seguendo in questi giorni. Spettacolare tutto, colonna sonora compresa, grandissimo Anthony Perkins faccia d'angelo ....
     
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    Fragilità, il tuo nome è donna.

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    “Psycho” ha scritto la storia del cinema, benché sia stato girato nel 1960 ancora oggi il capolavoro di Alfred Hitchcock sa colpire lo spettatore nel profondo, sia per la splendida tecnica cinematografica sia per la trama attuale nonostante il tempo trascorso.
    C’è una velata e raffinata sensualità (basti pensare alla scena iniziale e alla visione di Janet Leigh in una camera d’albergo semi-svestita accanto al suo amante, reduci da una sessione di passione) che fa da contrasto all’atmosfera cupa, ombrosa, misteriosa, opprimente che filtra attraverso le immagini.
    Terrificanti le riprese del motel sotto una pioggia torrenziale così come quelle della casa di Norman Bates, sempre inquadrata dal basso e con in sottofondo un cielo tetro.
    E poi come non citare la celebre scena della doccia, come non citare quel montaggio quasi maniacale fatto di continui stacchi, ora il getto che viene inquadrato dall’alto, ora il volto sereno dell’attrice ignara di ciò che le sta per accadere, ora l’ombra che appare dietro la doccia, ora lo scintillio della lama che appare nel buio, il tutto creato con quella magistrale tensione che solo Hitchcock sapeva regalare.
    E poi l’indimenticabile scena della cantina, con quella lampada che oscilla a destra e a sinistra, quell’affascinante ed enigmatico gioco di chiaroscuro, la luce e l’ombra, il male e il bene, un gioco di duplice personalità come la mente di Norman Bates ed è proprio il suo sorriso mefistofelico che chiude tutto il film, un autentico colpo di genio da parte del regista.
    Ottima l’interpretazione di Antony Perkins, un’interpretazione talmente sofferta e intensa da segnare non solo la sua carriera cinematografica, ma tutta la sua vita(dovette ricorrere all’aiuto di un psicoanalista per poter dimenticare il suo ruolo), così come tutto il film segnò la vita dell’altra attrice, Janet Leigh che, disse, non riuscì più a farsi una doccia in una stanza d’albergo.
    Un film che ha segnato indelebilmente la vita degli attori protagonisti ma che segna anche profondamente l’animo dello spettatore e che lo fa precipitare in un vortice di orrore e di follia senza fine.
    Dopo aver visto questo film si può solo constatare la differenza che corre tra un genio del cinema e un bravo regista, il primo sa creare, il secondo sa soltanto emulare.
     
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    Ottimo film, che giustamente viene tuttora celebrato. :ok:
     
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17 replies since 21/11/2007, 20:45   2416 views
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