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Maroon 5 - "Daylight" -
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Questa canzone esula un pò dal mio genere...
La ascolto quando sono molto tesa o arrabbiata...
Tool - "Jambi" -
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Non vedo l'ora! Ho letto il testo del Macbeth (ancora non ho mai visto una rappresentazione a teatro purtroppo) e mi è piaciuto molto, spero siano capaci di farne venire fuori un bel film (quello di Polancki non l'ho ancora visto).
Mi piace l'idea della Portman come Lady Macbeth, chissà...
Edited by lola92 - 5/5/2013, 13:57 -
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Io 50 sfumature di grigio non l'ho letto e non mi ispira particolarmente a dire la verità, ma se Gus dovesse dirigere l'adattamento cinematografico, vedrei il film sicuramente. Ma non credo succederà, vorranno sicuramente farne un film campione di incassi acchiappa-bimbeminkia, in modo che riscontri il parere favorevole di una quanto più vasta fetta del pubblico.
Una roba alla Twilight per intenderci, infatti il libro è nato come fanfiction della saga sui vampiri sbrilluccicosi.
Purtroppo Gus non credo verrà scelto dai produttori per questi motivi, è troppo poco convenzionale per lo spettatore medio. -
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Jane Eyre -
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Qualche foto di Natalie:
Con il due volte marito Richard Wagner: -
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Il film l'ho visto un pò di tempo fa, ma ricordo perfettamente la scioccante ed estrema immagine finale della ragazza. Mi ha colpito molto anche l'inizio del film, tutto tranquillo e perfetto, famiglia del mulino bianco e poi... Quello che più mi ha turbato è proprio questo, la perversione e l'ipocrisia che si nascondono dietro una facciata normale, ansi persino bella. E la motivazione di tutto ciò? Semplicemente delirante e anche parecchio arrogante (gli antichi parlerebbero di hubris. )SPOILER (clicca per visualizzare)arriva Lucie e scopriamo la vera natura della famiglia.
Viky, volevo sapere anch'io quello che aveva sussurrato Anna, ma purtroppo come hai detto tu...SPOILER (clicca per visualizzare)la vecchia si è uccisa...chissà se perché quello che c'è nell'aldilà è meraviglioso oppure perché è inesistente/terribile a tal punto da gettarla nello sconforto?
Lo consiglio agli amanti dell'horror-splatter, alla "Hostel" per intenderci. -
.non lo conoscevo molto...l'ho visto ieri sera in Stand by Me....molto toccante, fine davvero prematura
Sono contenta che ti sia piaciuto, Stand by me è uno dei suoi film a cui sono più affezionata.Se hai tempo ( e voglia) ti consiglio di Rio anche "My Own private Idaho" di Gus Van Sant (grazie a quell'interpretazione ha vinto la Coppa Volpi).SPOILER (clicca per visualizzare)Il finale, poi, purtruppo in qualche modo è diventato realtà e mi viene sempre il magone a rivedere la dissolvenza di lui che cammina via mentre Gordie lo guarda da lontano.
Edited by lola92 - 2/4/2013, 13:54 -
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Aggiungo qualche altra foto: -
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Ciao Andrea, benvenuto -
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Lolita
Lolita è un romanzo di Vladimir Vladimirovič Nabokov. Scritto in inglese e pubblicato inizialmente a Parigi nel 1955, suscitò scandalo per i contenuti scabrosi che vertevano su un rapporto pedofilo e incestuoso.
Il termine lolita, complice anche la trasposizione cinematografica di Stanley Kubrick, è entrato nella cultura popolare e nel linguaggio ad indicare una giovanissima sessualmente precoce o comunque attraente.CITAZIONETitolo originale Lolita
Autore Vladimir Vladimirovič Nabokov
1ª ed. originale 1955
1ª ed. italiana 1959
Genere Romanzo
Lingua originale inglese
Ambientazione U.S.A. anni cinquanta
Protagonisti Humbert Humbert
Coprotagonisti Dolores Lolita Haze
Antagonisti Clare Quilty
Altri personaggi Charlotte Haze
Il romanzo
Il Professore Humbert Humbert, voce narrante del racconto, annoiato insegnante quarantenne di letteratura francese, per circostanze fortuite e inaspettate fa la conoscenza di Dolores Haze, dodicenne ribelle e maliziosamente spregiudicata che gli richiama in mente Annabelle, il suo primo amore da tredicenne. Nonostante la differenza di età, egli perde completamente le testa per la ninfetta tanto da sposarne la madre Charlotte per rimanere al suo fianco.CITAZIONE(EN)
« Lolita, light of my life, fire of my loins. My sin, my soul. »
(IT)
« Lolita, luce della mia vita, fuoco dei miei lombi. Mio peccato, anima mia. »
(Lolita, capitolo 1)
Dopo la morte della signora Haze, investita da un'automobile, i due cominciano un lungo vagabondaggio da un motel all'altro in giro per gli Stati Uniti. I due sono seguiti da tempo da un uomo misterioso che talvolta avvicina con dei pretesti il professore cercando di metterlo in imbarazzo. Giungono infine in una nuova città dove Humbert ha un contratto come insegnante. Qui egli si fa passare per il severo padre all'antica di Lolita e la iscrive ad una scuola femminile. Lolita nel tentativo di ritagliarsi degli spazi di autonomia dall'asfissiante presenza di Humbert che la tiene praticamente prigioniera, lo persuade a permetterle di frequentare una scuola di teatro dove ha modo di incontrare gli amici e il commediografo Quilty che aveva già conosciuto quando era stato ospite della casa della madre.
Humbert messo in difficoltà dalle voci poco gradevoli che il suo menage con la figliastra Lolita hanno ispirato alla comunità, decide di fuggire riprendendo i loro vagabondaggi sulle strade d'America, ma ben presto Lolita, ricoverata in ospedale per una malattia, riesce a sfuggire alla sua sorveglianza e a dileguarsi con un uomo adulto che si è fatto passare per lo zio.
Dopo circa tre anni, Humbert riceve una lettera da Lolita, ormai diciassettenne, che gli scrive di essere sposata, in attesa di un figlio e bisognosa di danaro. Humbert va a trovarla, le consegna i soldi lasciati dalla madre e cerca di portarla con sé, ricevendone un secco rifiuto, riesce soltanto a farsi dire il nome di chi aveva aiutato Lolita nella fuga: Quilty.
Humbert va a cercare Quilty e lo uccide; arrestato per l'omicidio, scrive in carcere, in attesa di processo, il libro di memorie: "Lolita o le confessioni di un maschio bianco vedovo" (Lolita or, The Confessions of a White Widowed Male). Humbert morirà di trombosi in carcere alcuni mesi prima di Lolita, che muore di parto il giorno di Natale del 1950.
La difficile pubblicazione e il successo
A causa della trama esplicita, che richiamava la pedofilia, il libro venne rifiutato dalle case editrici dell'epoca per molti anni, a meno di pesanti tagli e manipolazioni che Nabokov si rifiutò sempre di operare. Venne pubblicato per la prima volta a Parigi, dall’Olympia Press (un'importante casa editrice erotica) nel 1955.
Alla fine del 1955, lo scrittore Graham Greene, in una intervista al Times di Londra[senza fonte], lo elogiò come uno dei migliori romanzi dell'anno, anche se i problemi legati all'opera continuavano (nel dicembre 1956 il Ministro degli Interni francese lo bandì per due anni).
La prima edizione americana risale al 1958 per la G.P. Putnam's Sons e fu immediatamente un bestseller; fu il primo libro da Via col vento a vendere 100.000 copie nelle prime tre settimane di pubblicazione.
In Italia è stato pubblicato per la prima volta nel 1959 da Mondadori; mentre nel 1993 Adelphi ne ha curato una nuova edizione nell'ambito del progetto di pubblicazione di tutte le opere di Nabokov.
Nonostante lo scandalo che provocò, le circa quattrocento pagine del libro non contengono né parole, né descrizioni oscene; la trama è infatti tessuta da uno stile letterariamente alto ed elegante che allude alle scabrosità senza descriverle esplicitamente.
Postfazione e post scriptum
Nel 1956 Nabokov scrisse una postfazione intitolandola "Note su un libro chiamato Lolita", da allora allegata ad ogni edizione del romanzo, in cui spiega la genesi del libro, le sue vicissitudini per stamparlo e concludendo con un riferimento alla propria madrelingua abbandonata nel 1940 emigrando negli U.S.A.
La prima versione in russo (Лолита), tradotta dallo stesso Nabokov, venne pubblicata da Phaedra a New York nel 1967 e l'autore volle inserire un post scriptum in cui indaga ulteriormente il rapporto con la propria lingua madre.
Edizioni
Sulle copertine delle edizioni italiane l'autore è sempre riportato come "Vladimir Nabokov", senza il patronimico.
Vladimir Nabokov, Lolita, collana Medusa, traduzione di Bruno Oddera, Arnoldo Mondadori Editore, 1959, pp. 480. senza ISBN
Vladimir Nabokov, Lolita, collana Gli Oscar settimanali n.45, traduzione di Bruno Oddera, Arnoldo Mondadori Editore, 1966, pp. 377. senza ISBN
Vladimir Nabokov, Lolita, collana gli Adelphi, traduzione di Giulia Arborio Mella, Adelphi, 2004, pp. 395. ISBN 88-459-1254-X
fonte Wikipedia
Edited by ~Romy - 27/5/2013, 09:12 -
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Hotel New Hampshire di John Irving... è piuttosto deprimente...
Edited by lola92 - 20/4/2013, 17:51 -
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River è assolutamente uno dei miei attori preferiti. Aveva una sensibilità artistica (ma anche umana, secondo me) molto rara, che traspare, in tutti i film che ho visto, dai personaggi che ha interpretato. Mi dispiace che in Italia sia così poco conosciuto, era anche un bellissimo ragazzo. Per quanto riguarda la vita personale, non deve essere stato per nulla facile vivere in quella setta da piccolo. Infatti su "Children of God" girano storie tutt'altro che edificanti.
Infine nel 2012 il regista George Sluizer è riuscito a completare (in modo piuttosto originale) il film Dark Blood, che era rimasto incompiuto per la morte di River, protagonista del film. Il film è stato presentato fuori concorso al Festival di Berlino di quest'anno, ricevendo anche critiche piuttosto positive, soprattutto per l'interpretazione degli attori, anche se è difficile dire se avrà mai una distribuzione nelle sale o anche solo in dvd.
Posto qualche fotina di Rio: -
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Ciao a tutti! Sono una ragazza marchigiana con tante passione diverse... ed una di queste è ovviamente il cinema! Mi piacciono soprattutto i film "vecchi", tra cui spesso ci sono i cosiddetti classici. Adoro Visconti, Fellini, Hitchcock, ma anche Kubrick e Lynch. Amo anche la musica, soprattutto R&b e rock e la lettura. Ho già dato un'occhiata alle varie sezioni del forum e credo che mi troverò benissimo qui...
Spero di poter discutere (amabilmente,ovvio ) con voi delle mie passioni.
Saluti
Edited by lola92 - 5/10/2014, 14:00