Scream 6

Matt Bettinelli-Olpin, Tyler Gillett - 9 marzo 2023

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  1. Paranoyd18
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    L'ho appena visto. In breve ho recuperato sia questo che il capitolo precedente.

    Sono d'accordo con gli utenti che mi hanno preceduto e che hanno apprezzato il film.
    Dopo il terzo film, in cui Craven aveva tentato un epilogo della saga in maniera poco fortunata ma intelligente, preferendo un sequel autoironico e divertente piuttosto che una fotocopia dei primi due, col quarto film era evidente l'intenzione di riportare la saga al vecchio schema dei "dieci piccoli indiani" in salsa horror-splatter, aggiornata al tempo di internet e dei social network.

    Con questo film e il suo prequel è invece chiaro l'intento di ridare vitalità alla saga, offrendo ai millennials uno Scream (magari una nuova trilogia?) adatto ai nuovi tempi, credibile, autoironico sia verso la saga stessa e verso l'horror in generale. Infatti il paradigma metacinematografico e ultracitazionista che erano stati la formula vincente dei capitoli precedenti è stato riproposto.
    Il tentativo di reinventare Scream dopo la morte di Wes Craven (il quinto capitolo è dedicato proprio al grande maestro dell'horror) è stata un'operazione rischiosissima: le mie aspettive erano bassissime, mi aspettavo una ciofeca trita e ritrita, incapace di stupirmi. Temevo che la saga sarebbe andata a farsi benedire, e forse proprio a causa di questi preconcetti il film mi ha stupito positivamente per quanto si parli di un blockbuster dai limiti strutturali evidenti come il fatto di essere l'ennesimo capitolo di una saga di successo destinata ad un pubblico di giovani.
    Questo secondo me è addirittura migliore del precedente, in cui
    si capisce chi è l'assassino dalla prima scena
    .
    Regia e costumi molto buoni. Il montaggio parallelo delle scene girate nella metropolitana quando i protagonisti si separano è abbastanza esaltante nonostante un errore
    Ghostface impersonato dal giovane Ethan Landry accoltella due volte la cinefila Mindy, però è inspiegabile come possa indossare il travestimento da Ghostface (il quale si vede uscire dalla metro) e nello stacco successivo tornare a rivestire i propri panni per 'soccorrere' Mindy.

    La sceneggiatura vive momenti buoni e altri meno buoni: il personaggio dello psicologo è praticamente inutile, il finale l'ho trovato un po' forzato, ma nulla di intollerabile, tranne forse qualche altra ingenuità
    Chad riesce a sopravvivere nonostante una serie di coltellate multiple su torace, spalle e costato? Tara viene lasciata cadere da sua sorella da un altezza di almeno 4/5 metri cadendo in piedi pronto ad accoltellare Ethan? Subito dopo Samantha è faccia a faccia con Dermot Mulroney, però lei ha la pistola scarica, lui noi, ma cosa fa? Invece di spararle corre verso di lei per compiere un improbabile placcaggio. Bene, ma non benissimo.
    Un finale con tre cattivi non sarà un po' troppo anche per uno Scream? Forse l'idea del prequel di una setta di fanatici che emula gli omicidi dei vecchi film poteva essere approfondita meglio, invece dare risalto alla famiglia di invasati di Ritchie mi sembra una forzatura, come anche il motivo per cui costoro avrebbero dovuto inscenare il tutto per vendicare il primogenito, sta in piedi a fatica.

    Il film non ha forza nei suoi protagonisti, Melissa Barrera non è un'attrice irresistibile, Jenna Ortega se la cava meglio, ma le dinamiche da horror giovanile penalizza un po' i personaggi, sempre scritti in maniera un po' stereotipata (la cinefila nerd, il belloccio muscoloso, il tipo strano schizzato, il tenebroso ambiguo, il poliziotto dalla doppia morale, la gnocca senza cervello) e sul finale una recitazione degli antagonisti troppo sopra le righe e l'ennesimo grosso buco di sceneggiatura
    se il museo-tempio è così sicuro e blindato come cazzo è possibile che i tre cattivi riescono ad entrare a piacimento?

    I momenti migliori del film sono l'incipit, la scena nella casa della giornalista rampante Gale Weathers, e la scena girata dentro la metropolitana.
    Da segnalare una citazione di lusso, L'invasione degli ultracorpi di Don Siegel che prelude la brutta fine di un personaggio secondario.
    Il film resta un prodotto tutto sommato decoroso. Siamo lontani dai fasti di Wes Craven ma anche dalle ciofeche assolute che hanno tentato di brillare di luce riflessa come i due The Nun, crossover di The Conjuring, che a differenza di questi ultimi Scream sono spazzatura ad ogni livello.

    voto 6+
     
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9 replies since 27/1/2023, 14:15   123 views
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