Doctor Sleep

Mike Flanagan - 31 ottobre 2019

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    Doctor Sleep



    Un film di Mike Flanagan. Con Ewan McGregor, Rebecca Ferguson, Carl Lumbly, Alex Essoe, Zackary Momoh, Jacob Tremblay, Bruce Greenwood, Carel Struycken, Emily Alyn Lind, Jocelin Donahue.

    Titolo originale Doctor Sleep. Horror, Ratings: Kids+13, durata 151 min. - USA 2019. - Warner Bros Italia uscita giovedì 31 ottobre 2019.


    CITAZIONE
    Danny Torrance, il bambino con la luccicanza, è cresciuto. Adesso è un uomo che deve fare i conti con la sua particolarità e cercare di conviverci. Nel farlo, si è ridotto a una sorta di relitto umano: alcolizzato e spiantato, senza presente né futuro. Toccato il fondo, Dan decide che è abbastanza e si riposiziona in una serena cittadina, trova l'amicizia del fraterno Bill, si disintossica dall'alcool e si mette a lavorare di buona lena. Niente di eclatante, ma è un sobrio inizio di una vita tranquilla. Però questa sua nuova vita si incrocia con le gesta di un gruppo di strani personaggi - capitanati dalla malefica Rose "Cilindro" - che si nutrono della luccicanza uccidendo i bambini che la possiedono. A essere minacciata è in particolare la giovane Abra che riesce a mettersi telepaticamente in contatto con Dan chiedendo il suo aiuto. Dan è riluttante, ma quando le cose precipitano sa che non può tenersene fuori e intraprende una lotta senza quartiere contro la banda di malvagi soprannaturali.

    fonte MyMovies

    Trailer


     
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    Non mi aspettavo nulla e di conseguenza non sono delusa ma mi dispiace vedere rovinata dopo quarant'anni la reputazione di "Shining" da questo sequel che, a parte i primi e gli ultimi cinque minuti, non ha nulla a che vedere con il capolavoro di Kubrick, un fantasy di bassa lega (a tratti sembra una sorta di Twilight in salsa horror) noioso e senza un senso di continuità, un film a cui manca del tutto la genialità, l'inquietudine e il senso di angoscia del suo predecessore, un film che altro non è che uno dei tanti imbarazzanti teen-movie che vanno tanto di moda di questi tempi, un'accozzaglia soporifera di streghe, maghi e zombie (già che c'era ci si potevano infilare anche gli alieni).
    Povero Kubrick, si starà rivoltando nella tomba.

    P.s.King, è inutile che t'incazzi, Kubrick era un genio, tu no.

    P. P. S. Mai capito il gran successo che riscuote da anni Ewan McGregor, per me attore insignificante e privo di qualsiasi fascino estetico.
     
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    Non è ai livelli di Shining, ma confesso che mi è piaciuto molto questo film.
    La storia l'ho trovata intrigante, non mi sono mai annoiata ed il cast mi è piaciuto molto.
    Mi ha affascinata specialmente il personaggio di Rebecca Ferguson, quel pizzico di tensione in più è riuscita a darmelo proprio lei, davvero una bravissima attrice!
    Per me è stato un buon sequel, non me l'aspettavo.

    Edited by Angelica_ - 22/7/2020, 15:04
     
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    Molto carino questo film. Mi è piaciuto. È un sequel completamente diverso dal film precedente e ha una sua struttura personale, un suo mondo, una sua anima.
    Mi manca il libro da leggere.

    CITAZIONE (Minerva X @ 15/11/2019, 14:39) 
    Non mi aspettavo nulla e di conseguenza non sono delusa ma mi dispiace vedere rovinata dopo quarant'anni la reputazione di "Shining" da questo sequel che, a parte i primi e gli ultimi cinque minuti, non ha nulla a che vedere con il capolavoro di Kubrick, un fantasy di bassa lega (a tratti sembra una sorta di Twilight in salsa horror) noioso e senza un senso di continuità, un film a cui manca del tutto la genialità, l'inquietudine e il senso di angoscia del suo predecessore, un film che altro non è che uno dei tanti imbarazzanti teen-movie che vanno tanto di moda di questi tempi, un'accozzaglia soporifera di streghe, maghi e zombie (già che c'era ci si potevano infilare anche gli alieni).
    Povero Kubrick, si starà rivoltando nella tomba.

    P.s.King, è inutile che t'incazzi, Kubrick era un genio, tu no.

    P. P. S. Mai capito il gran successo che riscuote da anni Ewan McGregor, per me attore insignificante e privo di qualsiasi fascino estetico.

    Piccolo ot riferito alla tua citazione.
    Secondo me Twilight è un bel film anche il libro è molto bello e ben scritto, tra i romanzi leggeri sul tema vampiri & company forse è pure quello scritto meglio.
    E te lo dice una che mangia horror a colazione, pranzo e cena. Se è piaciuto a me.... È qualcosa di completamente diverso da tutto ciò che lo precede, e non è nemmeno smielato altrimenti non l'avrei mai apprezzato, ha una buona dose di creatività e la storia d'amore è convincente così come la caratterizzazione di tutti i personaggi, te li fa amare, scopri un romanticismo d'altri tempi, non artefatto o caricato ma naturale, ed è un libro luminoso, di speranza.
    Il problema è che tutti paragonano il vampirismo a questi new romantic vampiri con i brillantini, sta lì l'errore.
    Sono due generi completamente diversi, con l'horror c'entrano poco niente, e a me va bene così.
     
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    Anche a me non è dispiaciuto.

    Nulla a che vedere con lo stile visivo di Kubrick per carità, provano a scimmiottarlo un po'con l'abbondanza di grandangoli e movimenti di camera lenti e costanti ma fallendo miseramente. Manca la stessa genialità nel comporre le inquadrature principalmente.

    Però la storia non è male nella sua assurdità, anzi mi ha pure preso abbastanza perché proprio non mi aspettavo una roba del genere rofl.
    Infatti la storia l'ha scritta King che ha sempre odiato la versione di Kubrick, tecnicamente è un adattamento più fedele al materiale d'origine.
     
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    Lontanissimo da ciò che principalmente cerco in un Horror, però la storia ha una sua leggibilità e linearità, e ho apprezzato i riferimenti espliciti al Shining originale. Attori scelti come molto somiglianti ai "vecchi" Wendy e Danny dell'originale.
    La scelta di inserire nella parte finale del film il ritorno all'Overlook Hotel mi sembra un buon compromesso tra il soddisfare la componente "nostalgica", che in sequel ama ritrovare il filo conduttore con l'opera originale, e il non voler esasperare questa componente col rischio di arrivare a forzature e riproposizioni insensate, nel ricercare di recuperare, fuori contesto gli elementi del passato, finendo più che altri col snaturarli

    Il senso del mistero, la tensione psicologica, aspetti tradizionali dell'horror sono completamenti assenti, la storia si sviluppa nel senso classico, di per sé banale, della contrapposizione buoni-cattivi, ma ho apprezzato l'originalità, nel cercare di presentare anche il punto di vista dei "cattivi", i loro bisogni, i loro timori e anche i loro sentimenti
    vedi scena in cui la banda di Rose assiste alla morte per dissolvimento di uno dei loro membri

    al punto quasi che ci resta incerti per lungo tempo sull'esito finale. Ho apprezzato l'originalità nel rappresentare l'angoscia degli "antagonisti" nei confronti del potere della protagonista positiva, situazione solitamente capovolta negli horror. Diciamo che ha una sua bellezza relativamente alle aspettative di partenza riguardo la tipologia di "Horror" che si desidera vedere. A proposito di sequel, volendolo paragonare all'orrido sequel dell' Esorcista (il primo, poi non ho avuto il coraggio di proseguire la serie), risulta un capolavoro.
     
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    la domanda nasce spontanea? cosa cerchi tu in un horror?
     
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    Emozioni, brividi, tensione psicologica, personaggi particolarmente interessanti, che attraggano empatia e che portino a coinvolgersi nelle storie in cui sono inseriti.
     
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    eh ma in questo film le emozioni ci sono, personaggi interessanti ed empatici pure.
    deduco che ti sia mancata la tensione, ma quali sono gli aspetti tradizionali di un horror per te?
     
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    Soprattutto la tensione direi, che si nutre di spaventi improvvisi, ma anche della capacità del regista di sviluppare la trama in un certo modo, trovare la misura giusta tra nascondimento e manifestazione del sovrannaturale necessaria a comunicare il senso di mistero. Questi aspetti non c'erano, con l'elemento antagonista fin dall'inizio del tutto esplicitato, portando la storia nel classico scontro buoni-cattivi, per quanto riguarda l'empatia verso i personaggi e le emozioni, è una cosa molto soggettiva, uno può trovarli, come non trovarli. Emozioni, per quanto mi riguarda, non particolarmente, l'empatia sì, abbastanza, come già scritto, personaggi interessanti. Nel complesso il film non mi è dispiaciuto, volevo dire che sarebbe risultato più bello con delle aspettative di partenza molto diverse, ma non è un limite del film, ma (volendolo considerare limite...) dello spettatore.
     
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    Ok capisco, spero che tu non cada nel cliché dei jumpscare perché anche no.... Io non desidero horror zeppi di questi ma sicuramente tensione appalla, profili psicologici disturbanti, sangue {possibilmente} ma soprattutto un insieme di elementi che mi scatenano emozioni forti di terrore, violenza realistica {vista e quindi per contro sradicata/esorcizzata in me} oscurità, sgomento, paura {= ne esco galvanizzata - riossigenata - frenetica}.
    SPOILER
    Questo horror è un'ascesa di Dan come ^padre^ che usa lo shining per aiutare una bambina {e tante altre persone} .... per liberarsi dei fantasmi del passato rinchiudendoli in bare mentali all'interno dell'Overlook, e dimostrando di aver vinto la sua lotta diventando migliore di suo padre, e non come teneva di cadere negli stessi problemi di Jack {e di King} con l'alcool.
    È bello vedere l'inizio del film che ti mostra gli hippie guidati da Rose che si cibano di luccicanza.
    Cioè è un horror fuori dai soliti canoni e proprio per questo per me è promosso. E la qualità migliore è che c'è un filo conduttore delicato {e dedicato} al primo film ma in sostanza è tutto di un'altra pasta.

    La tensione non si nutre di spaventi improvvisi.... È come una tela che il regista costruisce per tutto il film per poi fartela esplodere in faccia. Guarda the Omen del 76 per intenderci.
     
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    Le motivazioni in base a cui si preferisce una certa tipologia di horror a un'altra rientrano nel gusto soggettivo. Ad esempio i jumpscares sono tra gli elementi più importanti che ricerco, e non ci trovo nulla di male nella ricerca di emozioni il più possibile "immediate", mettendo in secondo piano gli aspetti più "intellettualistici" come possono essere l'analisi dei personaggi o delle storie, che magari diventano più importanti in altri generi cinematografici (già nella vita sono un tipo ipercerebrale, non nel senso di intelligente, ma nel senso che rimugino in continuazione sulle cose immaginando tremila problemi che gli altri non vedrebbero, per cui quando vedo un horror cerco qualcosa che faccia sfogare la componente emotiva, che nel quotidiano è poco stimolata), questo non vuol dire che non sappia apprezzare horror privi di questo requisito, altrimenti non mi piacerebbe tutto il filone demoniaco/esorcistico, Usa o italiano, dove il sovrannaturale solitamente si manifesta in modo non estemporaneo, ma emerge in progressione costante nell'impossessarsi di un personaggio, nel corso della storia (di jumpscare nell'Esorcista mi pare non se ne trovino e questo non inficia il trovarlo uno dei miei film preferiti).

    anche Il film in questione l'ho trovato interessante nonostante l'assenza, non solo dei jumpscare, ma in generale di una tensione, di un mistero, considerando che la presenza, le intenzioni dell'elemento antagonista sono presenti fin da subito in modo esplicito (per tornare sull'esempio dell'Esorcista, se Pazuzu si fosse messo chiacchierare con altri amici demoni su quello che vorrebbe fare con Regan, come fa Rose col gruppo degli hippies, che fine avrebbe fatto la tensione narrativa?), e, come detto, l'apprezzamento è relativo alle aspettative di partenza su cosa ci aspettiamo da un Horror, quindi ci sta benissimo che chi in questo genere cerca cose diverse da quelle che cerco io, possa apprezzarlo ancora più di quello che posso apprezzarlo io.

    Pensandoci meglio, hai ragione sul fatto che non sono gli spaventi che creano la tensione, dato che la tensione precede temporalmente l' "esplosione", e si sviluppa sulla base della capacità di creare un certo clima, una certa ambientazione, una certa trama. Resta il fatto che una tensione che poi non sfocia in una qualche manifestazione chiara dell'oggetto dell'angoscia che la tensione evoca, rimane sempre ai miei occhi qualcosa di incompiuto, qualcosa di bello che però non riesce a render ragione pienamente del suo significato.

    che poi con i jumpscare c'ho sempre un rapporto di amore-odio, per cui da una parte li ricerco, dall'altra, se mi capita di trovarli mi innervosisco perché mi vergogno un pò nel lasciarmi impressionare, mi imbarazza l'idea di perdere, anche solo per un attimo, il controllo e la calma, come fosse un segno di debolezza...
     
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    mah, non è che ci sia niente di male nel cercare jumpscare, ma a mio parere ti perdi gli horror migliori se per te questo è un elemento fondamentale, non so è come svilire un genere, io la vedo così.
    le emozioni immediate si perdono subito, senza lasciarti che l'eco di un'emozione, una vibrazione, mentre un horror ben strutturato, psicologico, o con una bella dose di violenza ti porta su un altro livello emozionale, ti entra nel profondo, lasciandoti sanguinante, e facendoti riflettere, quindi è più attivo che passivo, non so se mi sono spiegata al meglio.
    di jumpscare nell'Escorcista ce ne sono molti, tipo la spiderwalk, o quando lei gira la testa completamente, o quando sbocca in faccia al prete, però questo è un film che si basa su molto altro, come anche tu hai scritto.
    paragonare l'Esorcista e lo stile narrativo/tensivo con dottor Sleep mi fa abbastanza ridere, scusami, le tue metafore non mi sono arrivate, mi dispiace, magari abbiamo due modi di percepire l'horror e i vari sottogeneri diversamente, ci sta, ci sono emotività diverse, gusti diversi.

    su ciò che hai scritto qui sotto mi trovi perfettamente d'accordo invece:

    "Pensandoci meglio, hai ragione sul fatto che non sono gli spaventi che creano la tensione, dato che la tensione precede temporalmente l' "esplosione", e si sviluppa sulla base della capacità di creare un certo clima, una certa ambientazione, una certa trama. Resta il fatto che una tensione che poi non sfocia in una qualche manifestazione chiara dell'oggetto dell'angoscia che la tensione evoca, rimane sempre ai miei occhi qualcosa di incompiuto, qualcosa di bello che però non riesce a render ragione pienamente del suo significato."

    per me ormai jumpscare che mi spaventano ce ne sono ben pochi, ho alle spalle troppe visioni di film, parecchio pesanti, che a confronto di alcuni horror attuali non reggono in alcun modo il pathos, il linguaggio è proprio diverso, come se fossero due cose ben distinte.

    ti consiglio se hai voglia di guardarti un pò di horror vecchio stile anni 70 e 80, se non li hai ancora visti.
    qualche titolo:

    Ballata macabra (1976)
    The Omen (1976)
    The Texas Chainsaw Massacre (1974)
    Zombi / Dawn of the Dead) (1978)
    Le colline hanno gli occhi (1977)
    Phantasm (1979)
    Nosferatu il principe della notte (1979)
    L'abominevole dr Phibes (1971)
    The Wicker man (1973)
    The brood la covata malefica (1979)
    Grano rosso sangue (1984)
    Christine la macchina infernale (1983)
    Nightmare 3 i guerrieri del sogno (1987)
    Ammazzavampiri (1985)
    Re-animator (1985)
    The fog (1980)
    Creepshow (1982)
    Hellraiser (1987)
    Poltergeist (1982)
    Demoni (1985)
    From Beyond (1986)
    Quella villa accanto al cimitero (1981)
    L'aldilà - E tu vivrai nel terrore (1981)
    Black Christmas (1974)
    La casa dalle finestre che ridono (1976)
    La cosa (1982)
    Videodrome (1983)


    molto probabilmente tanti di questi li avrai già visti....
    fammi sapere se li guarderai che ne pensi.
     
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    I jumpscare sono solo uno dei diversi elementi che ricerco in un Horror, assolutamente non unico, quindi penso non ci sia rischio di escludere troppi settori del genere dal mio raggio di interesse, e poi ho ancora tutta la vita (almeno spero) di esplorare tipologie diverse da quello da cui sono orientato ora. Peraltro penso anche che i jumpscare non siano qualcosa di così astraibile dal discorso della tensione psicologica complessiva, dato che proprio una preparazione "a fuoco lento" che avvolge lo spettatore in un certo clima mentale è il terreno fertile che favorisce anche l'essere colpiti più intensamente dallo spavento estemporaneo, per cui può capitare che il non trovare jumpscare particolarmente d'effetto può essere legato proprio a un'inefficace interiorizzazione dalla tensione psicologica preesistente, il che può anche essere un limite del film stesso e non solo dello spettatore.

    Non avevo considerato nell'Esorcista la spiderwalk come esempio di "jumpscare", mentre non definirei tale il getto di vomito (il disgusto è emozione diversa dallo spavento), e nemmeno la testa girata completamente, che definirei più inquietante, grottesca che spaventosa nel senso, appunto della sorpresa improvvisa (comunque magari ne riparleremo volentieri nella scheda apposita, mi sa che siamo usciti abbastanza del topic). Per jumpscare intendo apparizioni, suoni improvvisi, di cui è pieno, per fare il primo esempio che mi viene in mente, non so se hai visto, "The woman in black".

    Grazie mille per la lista, la maggior parte dei film li conosco di nome, ma non li ho ancora visti. Tra quelli visti, noto "The fog", molto bello.

    Spero di non aver troppo scandalizzato il tuo gusto estetico con i miei criteri, senza dubbio più rozzi... magari col tempo riuscirò ad affinarli, per quanto a un certo punto la soggettività sia sempre vincolante, e non la si possa cambiare oltre un certo livello...
     
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    the woman in black a me è piaciuto moltissimo per le atmosfere, si ho capito a quali jumpscare ti riferisci.

    Sarei molto felice se tu guardassi qualcuno di quei film in lista e nel tempo postassi nelle schede le tue opinioni, se vuoi, credo che ognuno di noi possa assolutamente in base alla propria emotività, gusto personale e soggettività, trovare cose diverse ma comunque interessanti, a qualsiasi età, all'interno dei film, anzi è sempre bello confrontarsi, anche se si hanno ideologie differenti, con rispetto per i film, come fai tu, e con attenzione nei riguardi delle altrui sensibilità, spiegando la tua percezione con misura e calma e prendendoti il tempo per approfondire.

    Pen è la regina degli ot.
    Non preoccuparti del mio gusto estetico ahahah!
    cmq io ho quasi 50 anni e guardo horror da quando ne avevo 7, per me è ossigeno, e a volte reagisco in maniera emotiva ai commenti altrui, perchè li sento un pò come miei figli, però mi piace argomentare.

    Nel mio caso la spiderwalk è stata improvvisa quanto galvanizzante, la vomitata verde mi ha fatto venire in mente riposseduta e ho riso come una psicopatica, e la testa che girava mi ha inquietata e quindi ho goduto tanto, come vedi ognuno ha reazioni diverse. Il disgusto misto a disperazione a me viene quando vedo i torture porn.
     
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