-
.
7 Sconosciuti al El Royale
Bad Times at the El Royale
DATA USCITA: 25 ottobre 2018
GENERE: Thriller
ANNO: 2018
REGIA: Drew Goddard
ATTORI: Chris Hemsworth, Dakota Johnson, Jeff Bridges, Nick Offerman, Cailee Spaeny, Jon Hamm, Cynthia Erivo, Lewis Pullman, Manny Jacinto, Mark O'Brien
PAESE: USA
DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox Italia
SCENEGGIATURA: Drew Goddard
FOTOGRAFIA: Seamus McGarvey
MONTAGGIO: Lisa Lassek
MUSICHE: Michael Giacchino
PRODUZIONE: Twentieth Century FoxCITAZIONESette sconosciuti, ognuno con un segreto da nascondere, s'incontrano all'El Royale di Lake Tahoe, un vecchio hotel con un segreto da nascondere. Nel corso di una notte fatale, tutti avranno un'ultima occasione per redimersi, prima che tutto si trasformi in un inferno.
fonte ComingSoonTrailer
Edited by Viky017 - 18/10/2018, 17:15. -
.
Interessante. . -
.
Si molto.. e che cast poi!! . -
.
Se con Quella Casa Nel Bosco Drew Goddard faceva decostruzionismo e si prendeva gioco degli archetipi tipici nel genere horror, sovvertendo ripetutamente le nostre aspettative e trasformando il tutto in una commedia, ho sempre avuto un po' di riserve su quel film. Fondamentalmente che al di là dell'ilarità della storia si scadeva comunque un po' troppo nei cliché dei filmetti horror che riciclano idee, rendendo successive visioni del film non particolarmente gradevoli.
7 Sconosciuti A El Royale pur non essendo puramente meta-cinema cerca di fare un po' la stessa cosa, questa volta andando a prendere in esame i thriller ad ispirazione Tarantiniana: quelli pieni di colpi di scena, balzi temporali, personaggi che non sono chi dicono davvero di essere, insomma avete capito.
Personalmente ho trovato la visione molto più piacevole rispetto al predecessore, fondamentalmente perché questo genere è molto più figo. I personaggi sono tutti ben costruiti, i dialoghi fantastici e la storia è interessante al di là dei siparietti comici. Una nota di merito anche per tutte le performances, soprattutto Jon Hamm, Cynthia Erivo e Jeff Bridges.
A differenza di Tarantino però, Goddard non indulge negli archetipi dei personaggi per mostrarci qualcosa di semplicemente eccitante e figo, ma cerca anche di esplorarne la psiche. I personaggi non mentono solo tra loro ma anche a sé stessi e il film si può leggere come una meditazione sull'identità e su come spesso venga influenzata da dogmatismi o dall'autorità che gli altri esercitano su di noi.
Gli unici problemi che ho riguardano la durata, che per la mia umile opinione è un po' eccessiva per un film che a volte si prende un po' troppo spazio per indulgenze registiche che non cozzano benissimo con il genere. Inoltre il finale non mi ha fatto impazzire, sovverte le aspettative che si siamo fatti fino a quel momento per carità, ma a volte sorprendere non è abbastanza, specie se ti stai comunque basando su un cliché.SPOILER (clicca per visualizzare)Certo è giustificato narrativamente, ma è comunque un deus-ex machina che salva la situazione in un modo esilarante ma non particolarmente credibile.
Un po' lo stesso problema che ho avuto con isola dei cani insomma.
In conclusione bel film che si merita una menzione speciale nella mia lista del 2018. 7+ e sono curioso di vedere il prossimo progetto di Goddard..