The Newsroom

Aaron Sorkin - 2012 > 2014

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    The Newsroom


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    The Newsroom è una serie televisiva statunitense creata da Aaron Sorkin e trasmessa dal 2012 al 2014 per tre stagioni sul canale HBO.
    La serie ha debuttato negli Stati Uniti il 24 giugno 2012 e si è conclusa il 14 dicembre 2014. In Italia va in onda su Rai 3 dal 17 ottobre 2013.


    Titolo originale The Newsroom
    Paese Stati Uniti d'America
    Anno 2012-2014
    Formato serie TV
    Genere drammatico, politico
    Stagioni 3
    Episodi 25
    Durata 60 min (episodio)
    Lingua originale inglese

    Crediti
    Ideatore Aaron Sorkin
    Musiche Alex Wurman, Johnny Klimek, Jeff Beal
    Produttore esecutivo Aaron Sorkin, Scott Rudin, Alan Poul, Paul Lieberstein, Denis Biggs
    Casa di produzione Home Box Office

    Prima visione
    Prima TV Stati Uniti d'America
    Dal 24 giugno 2012
    Al 14 dicembre 2014
    Rete televisiva HBO

    Prima TV in italiano (gratuita)
    Dal 17 ottobre 2013
    Al 20 agosto 2016
    Rete televisiva Rai 3

    Prima TV in italiano (pay TV)
    Dal 10 aprile 2014
    Al in corso
    Rete televisiva Sky Atlantic

    CITAZIONE
    La serie segue le vicende lavorative e personali dell'anchorman Will McAvoy, della sua nuova produttrice esecutiva MacKenzie McHale, il produttore Jim Harper, Maggie Jordan, Sloan Sabbith, Neal Sampat, Don Keefer e il capo della divisione news della ACN Charlie Skinner, nella TV via cavo Atlantis Cable News (ACN).

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    Episodi

    StagioneEpisodiPrima TV originalePrima TV Italia
    Prima stagione1020122013
    Seconda stagione920132014-2015
    Terza stagione620142016




    Personaggi principali
    • Will McAvoy (stagioni 1-3), interpretato da Jeff Daniels, doppiato da Marco Mete.
      È l'anchorman del notiziario News Night, in onda sul canale via cavo ACN. Will si descrive come un repubblicano moderato e si presenta come un uomo severo al di fuori del programma. La sua vita viene stravolta dal ritorno di Mackenzie come nuova produttrice esecutiva in seguito al passaggio del suo vecchio produttore ad un nuovo programma in una diversa fascia oraria.

    • Mackenzie McHale (stagioni 1-3), interpretata da Emily Mortimer, doppiata da Francesca Fiorentini.
      È la nuova produttrice esecutiva di News Night ed ex fidanzata di Will.

    • Charlie Skinner (stagioni 1-3), interpretato da Sam Waterston, doppiato da Saverio Moriones.
      È il presidente della divisione News della ACN.

    • Maggie Jordan (stagioni 1-3), interpretata da Alison Pill, doppiata da Federica De Bortoli.
      È la produttrice associata di News Night. Ha una relazione con Don ma dimostra dei sentimenti nei confronti di Jim.

    • Neal Sampat, interpretato da Dev Patel, doppiato da Flavio Aquilone.
      È il curatore del blog di Will e l'addetto alle ricerche su internet.

    • Jim Harper (stagioni 1-3), interpretato da John Gallagher Jr., doppiato da Edoardo Stoppacciaro.
      È un produttore a cui è stato offerto un altro lavoro quando il precedente show di MacKenzie è stato cancellato, ma rifiutò l'offerta per seguirla a News Night, a causa dei sentimenti che provava per lei.

    • Sloan Sabbith (stagioni 1-3), interpretata da Olivia Munn, doppiata da Domitilla D'Amico.
      È un'economista che si occupa del blocco finanziario di News Night.

    • Don Keefer (stagioni 1-3), interpretato da Thomas Sadoski, doppiato da Fabrizio Vidale.
      È l'ex produttore esecutivo di News Night, che ha lasciato per un nuovo programma sul network.


    fonte Wikipedia

    Trailer


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    Questa è la mia serie preferita in assoluto, una delle poche che si merita 10/10, e non lo dico solo perché mi piace la serie o perché mi sta a cuore l'argomento (giornalismo). Oltre ad avere dei bellissimi dialoghi arguti e divertenti, delle storie che si basano su eventi realmente accaduti e dei personaggi molto carismatici (con bravi attori a interpretarli), questa serie è una riflessione sulla società contemporanea, sul nostro modo di fare informazione e l'evoluzione che tale settore sta intraprendendo (ma di cui in pochi se ne accorgono).

    Ha un valore etico e morale che non ho mai trovato né in nessun'altro telefilm, insegna sempre principi e valori utili, spesso rimettendo in scena antichi drammi letterari (Don Chisciotte il più citato) e fa un vero e proprio lavoro di formazione a cui nemmeno le vere inchieste e servizi pubblici si avvicinano.

    Insomma trovo che l'idea di per sé sia geniale: avere una serie tv ambientata nel mondo dei tg, che si occupa di raccontare e riflettere su eventi di attualità, poco dopo che questi siano effettivamente accaduti. Quindi se l'argomento nella serie è quello di una rete che decide di fare le news sul serio, cercando di fare da esempio per gli altri, nella realtà abbiamo una fiction con un tg che può permettersi di parlare della news del mese scorso senza riserve ne censura, facendo l'informazione come dovrebbe essere.
    Infatti purtroppo vederla ora penso non sarebbe vederla come quando è uscita, quando gli argomenti erano belli freschi, ciò non toglie che la consiglierei caldamente anche ora.

    2 parole sulla serie: Will McAvoy è un anchorman televisivo, conservatore che scriveva i discorsi di Bush, ha basato la sua carriera sul populismo e sul non pestare mai i piedi a nessuno di importante, ma che gestisce il 2° tg più seguito d'america. Quando la sua ex viene nominata nuova produttrice esecutiva del programma, tutto verrà stravolto, e vedremo l'equivalente del tg di italia 1 decidere di iniziare un percorso che li renderà un vero mezzo d'informazione imparziale e di cui fidarsi.
    Poi nella serie ci saranno le vicende personali di tutto lo staff: triangoli amorosi tra interni, il dipartimento web che si vuole far prendere sul serio, lo scontro dei personaggi pubblici col gossip, il dipartimento di economia che teme di non essere compreso dalla gente comune, questo genere di cose.

    Concludo lasciandovi il video sottotitolato della scena d'apertura, che rende benissimo l'idea:
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    Assurdo come amassi questo show solo qualche anno fa, ma rivedendolo settimana scorsa ne sia rimasto quasi disgustato :blink:

    Sorkin ha una visione estremamente infantile, superficiale ed elitista del mondo, questo show non è che la sua fan fiction di come dei CAZZO DI GIORNALISTI RISPETTABILI avrebbero reagito a vari eventi tra il 2011 e il 2014. Cosa intendiamo con giornalisti rispettabili? Uomini abusivi che smontano ragazzine stupide grazie a fatti e logica ™, come esemplificato dalla scena iniziale che ho messo qua sopra.

    Ovviamente questo show non mi ha mai attratto per il realismo. Come un'altra serie molto famosa dello stesso creatore (the west wing) non è che una sorta di fantasia di potere neo-liberale dove, in un mondo post-ideologico, le barriere tra destra e sinistra vengono abbattute e ogni conflitto esistente si basa sulla dicotomia gente intelligente e preparata vs zotici e ignoranti. Insomma in un mondo dove i media tradizionali si dimostrano sempre più spesso inaffidabili, The Newsroom è una fantastica fuga dalla realtà. Immaginatevi Mentana che anzi che attenersi al protocollo inizia a cantarne 4 a qualche deputato della lega in diretta tv, insomma a dire LA VERITA!

    Ma è tutta fantasia, e mi sto rendendo conto di quanto sia stata disonesta e in un certo senso dannosa per la formazione della mia coscienza politica. I dibattiti in tv non avvengono davvero con questi ritmi e alla fine non si raggiunge mai un accordo. Avere ragione su statistiche e fatti non ti fa vincere automaticamente. Ma soprattutto l'assunto su cui si basa, ovvero che le ideologie sono morte e la miglior soluzione sta sempre in un compromesso tra posizioni opposte, è una puttanata colossale.

    Penso ancora che Sorkin sia un bravo sceneggiatore e un dialoghista della madonna, ma evidentemente non vediamo più il mondo alla stessa maniera.
     
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2 replies since 29/8/2016, 21:16   96 views
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