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Salve popolo di NSC, vi voglio porre questa gravosa domanda che assilla la mia mente da molto tempo:
Voi vi ritenete pro o contro la pena di morte? E perchè?
E' una domanda interessante da sottoporre ad un pubblico italiano, visto che abbiamo un sistema giudiziario e una mentalità molto diversa rispetto all'America e affini.
Per adesso sono curiosa di sapere i vostri pareri, poi se si creererà una discussione discuterò bene anche io la mia teoria!
Fatevi sentire che sono curiosa di sapere il vostro parere!. -
dic83.
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c'è poco da dire, nel senso che, tralasciando le mille ideologie che vi sono dietro, in america in alcuni posti ce l hanno ma non per quello hanno meno omicidi o serial killer a seguito, anzi. in italia, europa non c'è ma cambia poco lo stesso.
quindi non è un buon deterrente punto uno.
punto due non risolve nulla, i morti non tornano indietro uccidendo altri, purtroppo.
quindi che dire, dal punto di vista logico io penso che non ci si debba comportare allo stesso modo di coloro che reputiamo colpevoli/assassini ecc ecc io per esempio se infamo uno xke mi taglia la strada col rosso non è che poi passo col rosso a mia volta.
gandhi diceva di essere noi quel cambiamento che vorremmo vedere nel mondo, in pratica iniziare a dare l esempio. in pratica non è cosi facile.
certo è che comunque fai sbagli XD perchè se mi avessero ucciso qualcuno di caro a me, esempio un serial killer, che poi viene processato colpevole beh non so se sarei cosi diplomatico, magari vorrei pure io vederlo morire e una puntura letale sarebbe anche poco....
come gesto di civiltà dovrebbe essere abolita, ma sai quante cose secondo me piu importanti andrebbero abolite piuttosto che la pena di morte di un pezzo di merda o no!!. -
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Io la penso bene o male come dic.
È un omicidio a sua volta, fa stare male gente che non c'entra nulla e come deterrente non funziona. Piuttosto io sarei oltre che per il carcere a vita, per i lavori forzati. Faticando uno ha tanto tempo per pensare a ciò che ha fatto e magari anche pentirsi.. -
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Rispondo a questa domanda citando l'autore del saggio ancora oggi reputato centrale sull'argomento, che nel Settecento portò molti sovrani illuminati proprio ad abolire la pena di morte: Cesare Beccaria. Parmi un assurdo che le leggi, che sono l'espressione della pubblica volontà, che detestano e puniscono l'omicidio, ne commettono uno esse medesime, e, per allontanare i cittadini dall'assassinio, ordinino un pubblico assassinio.
Dei delitti e delle pene
Ritengo sia assurdo, oltre che ipocrita, che uno Stato che aborrisce l'omicidio e lo reputa amorale si macchi a sua volta di omicidio per punire coloro che hanno commesso un omicidio. Oltre che una abnorme dimostrazione di arroganza è un'ipocrisia assurda, una contraddizione che non ha ragione di essere anche e soprattutto per quanto già detto da dic e Vicky: la pena di morte non è mai stata un deterrente (prova ne è che in un paese come gli USA, dove la pena di morte è applicata, c'è un altissimo tasso di criminalità e omicidi). Pertanto reputo che l'espressione “paese democratico e civile” e “pena di morte” non possano convivere in una stessa proposizione; inoltre, trovo spregevole che un paese come l'America punti il dito contro paesi come ad esempio la Cina accusandoli di applicare la pena di morte quando loro sono i primi a non averla ancora abolita in tutti gli Stati. E la falsa foglia di fico della “morte umana o disumana” trovo sia ridicola: non c'è una morte più umana di un'altra. La pena di morte è assassinio legalizzato, in tutti i casi.
Questo da un punto di vista di puro buon senso e civiltà. Poi, come dice giustamente dic, quando certi orrori si vivono in prima persona è difficile reagire in modo razionale e forse molti di noi augurerebbero la morte a un assassino che uccidesse delle persone a noi care. Ma a livello civile non è e non può essere accettabile.
Edited by *Leah - 30/8/2015, 19:03. -
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Sono anche io contrario e i motivi tecnici li ha detti dic, alcune soluzioni invece viky. Aggiungo che la situazione delle carceri, soprattutto in italia, non è certamente tra le migliori degne di un paese civile e democratico, per cui sicuramente no alla pena di morte ma sì ai lavori che più che forzati chiamerei socialmente utili accompagnati da una forma massiccia di istruzione a vari livelli all'interno del carcere, il tutto in un ambiente civile. Ho conosciuto ragazzi entrati in carcere per uno spinello e usciti rapinatori professionisti.
Senza contare che la privazione della libertà è per certi versi peggio della morte liberatoria.. -
dic83.
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volendo parlare come si fa al bar...o negli spogliatoi di una palestra, ho sentito dire che in alcuni paesi arabi pure l'adulterio sia punito con la pena di morte, chissà se vero! . -
.volendo parlare come si fa al bar...o negli spogliatoi di una palestra, ho sentito dire che in alcuni paesi arabi pure l'adulterio sia punito con la pena di morte, chissà se vero!
Dipende da chi lo fa XD. -
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Anche io, come avete scritto già anche voi, sono contraria alla pena di morte. Non penso che rispondere a crimini che vanno contro l' umanità, i principi della legalità e del buon senso, con un altro crimine contro l'umanità, cioè di fatto un omicidio, sia una pratica che rispecchi delle società civili e democratiche. Le colpe vanno espiate, con modalità proporzionate al reato commesso. Ci sono i lavori socialmente utili, lavori pesanti, isolamento, tutte possibilità che potrebbero permettere ad un detenuto di comprendere ciò che ha fatto e di redimersi. Diversi sono i criminali con malattie psichiatriche associate, in questo caso la cura farmacologica e psicologica sono le uniche vie. Chiaramente, come diceva Black, la gestione delle carceri non può essere come quella italiana, il rispetto dei diritti umani deve essere garantito, così come un'esistenza nei limiti della decenza. Non si possono ammassare decine di persone in spazi angusti. Un altro problema che mi preme sottolineare riguarda l'abuso di potere nelle carceri. Spesso coloro che dovrebbero garantire l'ordine e che sono detentori di un'arma si macchiano di colpe terribili, soprusi, violenze e prevaricazioni dovute a deliri di onnipotenza date dalla posizione di comando, secondo me. Anche ciò dovrebbe essere ostacolato il più possibile. . -
dic83.
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non l ho specificato ma era sottinteso ahahahah. -
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Vi ringrazio di cuore per risposte! Le ho trovate tutte condivisibili e interessanti. Rispecchiano anche il mio pensiero, anche io infatti sono contro la pena di morte. Penso che i paesi che ancora la applicano e le società che hanno bisogno della pena di morte per sentirsi protette siano indubbiamente società deboli e immature. Ho letto delle statistiche sconvolgenti, nelle quali sostenevano che dopo l'abolizione della pena capitale il numero degli omicidi, all'interno di una nazione, tende a diminuire: questo perché la pena di morte può anche esasperare il criminale, il quale sa in anticipo di non aver più nulla da perdere (ad esempio, laddove esista questa soluzione per lo stupro, i criminali spesso uccidono la vittima per non essere identificati). L'assassino che per il suo delitto merita la pena di morte e che ancora non è stato preso, non ha alcun motivo per non commettere altri delitti. Questo dato mi ha lasciata sconcertata e pensandoci bene effettivamente la pena di morte può essere molto controproducente, in alcuni casi.
Infatti, la maggior parte dei crimini crudeli e insensati vengono compiuti da persone con seri disturbi mentali, incapaci di prevedere le conseguenze delle loro azioni. Molti omicidi vengono commessi sotto l'influsso dell'alcool o della droga, oppure in momenti di ira o di panico, senza che si pensi minimamente al rischio d'essere giustiziati. In questi casi la pena di morte potrebbe essere una pena eccessiva, in quanto l'individuo, in altre situazioni o condizioni di vita, difficilmente commetterebbe lo stesso grave reato. Negli USA è stato dimostrato che su 2646 assassini scarcerati, dopo aver scontato la pena, solo 16 erano diventati recidivi. Chiunque si rende conto che non c'è modo di sapere con sicurezza se un detenuto, una volta scarcerato, non ripeterà il crimine. Nel dubbio però non si può preferire la pena di morte, poiché le statistiche dimostrano che i recidivi sono sempre una minoranza insignificante.
Le persone che progettano gravi crimini in maniera calcolata non si fermano neanche davanti alla pena di morte. A tale proposito i criminologi sono giunti alla conclusione che il mezzo per scoraggiare questo tipo di criminali non è tanto la severità della pena, quanto l'aumento delle probabilità di essere catturati. In realtà il problema principale resta sempre quello delle capacità di recupero che la società può dimostrare al cospetto del criminale. Perché, come diceva giustamente BlackPanther, quante volte si è visto il delinquente trasformarsi in carcere da dilettante a professionista? Per non parlare di quei problemi psicologi connessi alla prospettiva di dover passare tutta la vita in carcere.
Nessuna società può contare sulla infallibilità dei propri tribunali. I giudici possono sbagliare, anche in buona fede (spesso perché condizionati dalla mentalità dominante, che può essere carica di pregiudizi politici, ideologici, razziali, religiosi, etnici, ecc.). Ad esempio negli Stati meridionali degli USA la condanna a morte per violenza carnale è quasi inevitabile per un nero (se la vittima è bianca) e meno probabile per un bianco (del tutto improbabile se la vittima è nera). Inoltre, si condanna molto più facilmente il povero del ricco, ovvero quello che non ha mezzi per pagarsi esperti avvocati. Insomma, la pena di morte cancella sia il diritto della vittima di ottenere la modifica di una condanna errata, sia la capacità del sistema giudiziario di correggere i propri errori.
In più trovo orrendo il modo in cui gli americani cerchino di nascondersi dietro al loro perbenismo e dietro alle loro presunta democrazia, sostenendo di essere stati i primi ad inventare una pena di morte ritenuta più “umana” ovvero l'iniezione letale (Oklahoma e nel Texas nel 1977), rispetto alla lapidazione, l'impiccagione, l'esecuzione, alle camere a gas e della sedia elettrica.
Li trovo veramente ridicoli, visto che tutte portano allo stesso risultato e tutte hanno delle possibilità di errore elevate. Infatti, nel caso non lo sappiate, l'iniezione del veleno non è un metodo infallibile, poiché a volte possono sorgere numerosi problemi a cause delle vene indurite, il catetere si può ostruire facendo così soffrire terribilmente il condannato, che rimane in piena coscienza per diversi minuti, incatenato al lettino, lamentandosi e muovendosi per il dolore.
Lo stesso vale anche per le altre pene che hanno differenti problemi, alcuni addirittura più agghiaccianti ancora.
Quindi, come si sarà capito, sono assolutamente contro. Non è facile proporre una vera e propria soluzione contro la criminalità, ma penso che la pena di morte sia la più sbagliata.
I lavori forzati potrebbero essere una soluzione... anche se le possibilità di incarcerare un'innocente rimane comunque sempre elevata... ma questo è un problema umano, l'uomo è imperfetto e non può prevedere se il suo giudizio sarà giusto o sbagliato, ma almeno il suo errore non lo farà diventare un assassino, come diceva Dic!
P.S. Mi trovo d'accordissimo anche con quello che diceva Ellie!CITAZIONEUn altro problema che mi preme sottolineare riguarda l'abuso di potere nelle carceri. Spesso coloro che dovrebbero garantire l'ordine e che sono detentori di un'arma si macchiano di colpe terribili, soprusi, violenze e prevaricazioni dovute a deliri di onnipotenza date dalla posizione di comando, secondo me. Anche ciò dovrebbe essere ostacolato il più possibile.
Parole sante!
Edited by Enny - 30/8/2015, 22:41. -
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Mi unisco al coro. Ovviamente sfavorevole.
Insomma, pure negli USA in molti stati l'hanno tolta come pena, non è mai giusto giudicare con la morte qualcuno. >Già giudicare in se è sbagliato, ma quando si prende atto di un grave "peccato" che sia omicidio, stupro, violenza ecc si può procedere con la punizione.
Certo è che quando sento dei pedofili, io li userei nei laboratori al posto degli animali
, ma pensando in modo giusto e coerente, carcere a vita e magari lavori forzati socialmente utili.
Personalmente scriverei fino a domani, questo genere di discussioni poi portano un po' anche a ripetersi l'un l'altro, per cui mi fermo. E confermo il NO ... non sono d'accordo e mai lo sarò con la pena di morte. -
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Io sono pro.
Per i casi più efferati e per gli stupratori.
Non esiste recupero per questa feccia.. -
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Se i talebani, gli amerikani, i fascisti sono favorevoli evidentemente la pena di morte e' un ' aberrazione. . -
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Sono contraria. Detto questo, a me personalmente il sistema penale italiano non piace. Troppo assistenzialista. (In primis il fatto che se ti danno un tot anni, al 90% te ne fai solo la metà). . -
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Sono invece favorevole alla castrazione chimica per i reati di pedofilia. In Regno Unito e Germania già si usa da un bel po'. In Regno Unito non è una cosa automatica, se il giudice stabilisce che il soggetto non si può rieducare può scegliere di dare oltre il carcere, anche la castrazione chimica. Ma forse sto andando off topic, dopo magari ne apro uno apposito. .
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