Il ponte delle spie

Steven Spielberg - 17 Dicembre 2015

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    Il ponte delle spie

    locandina



    Un film di Steven Spielberg. Con Tom Hanks, Mark Rylance, Amy Ryan, Alan Alda, Billy Magnussen.

    Titolo originale Bridge of Spies. Thriller, - USA 2015. - 20th Century Fox uscita giovedì 17 dicembre 2015.


    CITAZIONE
    Tratto da una storia vera, il film racconta la storia di James Donovan (Hanks), un importante avvocato americano arruolatosi nella CIA durante la Guerra Fredda che scivola dietro la cortina di ferro per negoziare il rilascio di un pilota catturato dopo l'abbattimento del suo aereo spia U-2 sopra la Russia.
    Gli sceneggiatori Matt Charman, Ethan Coen e Joel Coen hanno preso spunto dalla straordinaria esperienza di vita di Donovan, si sono ispirati a fatti realmente accaduti che catturano l'essenza di un uomo che ha rischiato tutto e che porta in risalto il suo viaggio introspettivo.

    fonte MYmovies

    Trailer

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    Edited by Viky017 - 20/12/2015, 22:50
     
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    Bel film,appassionante e ben sviluppato.
    Chi ama i film di spionaggio ed i film sulla guerra fredda lo troverà senz'altro interessante e coinvolgente...se invece non si è amanti di questi generi,beh,forse lo si potrebbe trovare un pò noiosetto,anche perchè supera abbondantemente le due ore di durata.
     
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  4. AlessandroVG
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    Uomini comuni che hanno a che fare con situazioni più grandi di loro, enormi: è questo il comune denominatore degli ultimi film di Spielberg. Questa volta, l'uomo comune, è l'avvocato James B. Donovan, interpretato da un ottimo Tom Hanks, chiamato a difendere una spia russa in tribunale.

    Regia ottima e si vede lo zampino dei Coen nella sceneggiatura, in un personaggio in particolare.

    Belli e profondi i messaggi che lascia il film.

    Voto 7,5
     
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    CITAZIONE (Polster @ 4/1/2016, 14:01) 
    Bel film,appassionante e ben sviluppato.
    Chi ama i film di spionaggio ed i film sulla guerra fredda lo troverà senz'altro interessante e coinvolgente...se invece non si è amanti di questi generi,beh,forse lo si potrebbe trovare un pò noiosetto,anche perchè supera abbondantemente le due ore di durata.

    quoto tutto.
    Io l'ho apprezzato tantissimo per il superbo Tom Hanks e per la lucidità del racconto: una storia di cui lo spettatore percepisce benissimo la drammaticità ma raccontata con una precisione clinica e in modo super-partes senza quel patriottismo egocentrico tipico dei films americani sulla guerra fredda (che tutte le volte fanno passare gli americani per eroi e i russi per cattivi). E' un film completamente ed esclusivamente dedicato all'analisi minuziosa di quell'episodio e dei fatti che lo caratterizzarono e proprio in virtù di questo potrebbe annoiare chi magari si aspettava altro o qualcosa di meno impegnativo.
    Davvero bello (5 stellette) Spielberg non delude mai, e io dico che Tom Hanks merita un altro Oscar per il "suo" avvocato Donovan. :)
     
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    Bellissimo! Adoro Tom Hanks, è uno dei miei attiori preferiti. Mi è piaciuto anche perchè si tratta di un film drammatico a sfondo storico, proprio il genere che preferisco: guerra fredda, spie ecc. Il tutto da una suspance incredibile.
    È proprio vero che Spielberg ci sa fare!
     
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    Sono d'accordo con voi. Film classico, (ma inteso come un film senza tempo) che senza sfarzo racconta una storia interessante e in maniera tecnicamente mai noiosa. scenografie e costumi riprodotti benissimo, si respira l'aria di quegli anni. Ottimo Tom Hanks e anche il resto del cast.

    Sto volutamente lasciando da parte il fatto che strizzi un attimino l'occhio al solito patriottismo americano. Non mi interessa questo argomento.
     
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    Bel film, nonostante la lunghezza non annoia. Veramente una grandissima cura dei dettagli non solo nel trucco e parrucca, ma negli oggetti dell'epoca. Il film strizza l'occhio al patriottismo americano.
    Personaggi di contorno ottimi, si vede la mano di Cohen.
     
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    Attore non protagonista

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    CITAZIONE (clemen @ 5/1/2016, 17:22) 
    in modo super-partes senza quel patriottismo egocentrico tipico dei films americani sulla guerra fredda (che tutte le volte fanno passare gli americani per eroi e i russi per cattivi).

    Come scusa? :lol:

    Nei primi minuti del film pensavo "oddio, Spielberg è riuscito a fare un film bello!". Poi arriva Tom Hanks e rovina tutto. Non l'ho mai sopportato e nemmeno in questo film riesce a farmi cambiare idea.
    Ma non è solo lui il problema. Intanto non ho mai digerito la retorica spielberghiana dell'uomo comune che si trova a fronteggiare situazioni straordinarie, che poi nello specifico si riallaccia al solito mito dell'americano comune, eroe ad ogni costo, tutto d'un pezzo e impavido. Stronzate.
    Poi la storia è vista e rivista e dopo 30-40 minuti sai già dove andrà a parare
    l'avvocato che ipotizza che in futuro potrebbe tornare utile la spia sovietica per uno scambio di prigionieri e qualche minuto dopo inquadrano dei militari pronti ad una ricognizione aerea sui cieli russi.
    Chissà cosa accadrà, eh?

    e ci si trascina a fatica per quasi 2 ore e mezza di pellicola. Aggiungiamoci i soliti personaggi stereotipati come il giudice burbero ma in fondo sensibile, la mogliettina premurosa e un po' svampita, i figli inconsapevoli che il loro padre sia un eroe, l'agente della CIA che fa il duro, per non parlare degli americani tutti buoni e gentili, i sovietici cattivi e un po' stupidi e i tedeschi dell'est che incarnano un mix di nazismo e comunismo e picchiano tutti a caso.
    Naturalmente da Spielberg non potevamo non attenderci l'immancabile intento moralistico della storia (fastidioso come sempre) e credo che non serva essere convinti antiamericani per provare un po' di disgusto quando, ad esempio, mostrano i maltrattamenti subiti dal pilota americano in mano ai russi e pochi secondi dopo la democratica cortesia ed affabilità sfoderata dagli americani nei confronti della spia russa. Magari non c'è un patriottismo sbandierato come nei film usciti realmente in tempo di guerra fredda, ma lungo tutto il film si nota sempre questa retorica "americani buoni-russi cattivi" o quest'esaltazione dei buoni sentimenti americani e delle persone comuni naturalmente portate a fare gli eroi.
    Non parliamo poi di quanto il film appaia didascalico, addirittura all'inizio si prendono la briga di informarci che in quegli anni c'erano le spie, evidentemente ci prendono tutti per scemi e non bastava scrivere "1957" per far capire il contesto storico. Il finale poi è anche peggio, se questo Donovan è riuscito davvero a negoziare il salvataggio di tipo 9000 persone perché gli americani non si sono limitati ad esportare Donovan invece di esportare bombe e dittatori? :lol:
    Ah, poi ci sono tutte le battutine e gag patetiche da commedia da quattro soldi (soprattutto ad opera di Tom Hanks, chiaramente) che cercano di tener sveglio lo spettatore. E il doppiaggio dei russi e dei tedeschi è da barzelletta, anche se questo è colpa nostra.

    E poi com'è che a Boston (non esattamente località dal clima californiano) sembrava al massimo autunno mentre a Berlino Est c'erano le tempeste di neve? :lol:

    Le uniche cose belle del film sono la fotografia e il personaggio della spia russa, un ottimo Mark Rylance che si è meritato la nomination all'oscar. Peccato che per il 99% del film siamo costretti a sorbirci Tom Hanks in tutta la sua pateticità.

    Edited by Snaporaz - 24/1/2016, 22:36
     
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