Mad Max: Fury Road

Mad Max: Fury Road non è un film, è una visione, un'esperienza o meglio è un'allucinazione. In un futuro distopico e post-apocalittico la Terra è ridotta ad un cumulo di sabbia e sale. L'acqua scarseggia, il cibo è quasi del tutto assente, le uniche risorse reperibili sono la benzina, o, in generale, i combustibili per azionare i più svariati veicoli. La poca popolazione rimasta è malata e muore in giovane età. Un uomo, un dittatore, che si proclama profeta e salvatore, Immortan Joe, comanda sulla Cittadella. Un manipolo di giovani uomini, i figli di guerra, combattono per lui e per difendere acqua e cibo. In questa società le donne sono sfruttate per generare nuovi figli e per produrre il latte di madre, nutrimento per gli uomini più potenti. Individui dal gruppo sanguigno 0, donatori universali, vengono catturati ed utilizzati come sacche di sangue per rinvigorire le forze dei guerrieri. Tra questi c'è anche Max, soprannominato Mad Max per la sua disturbata personalità. Egli si troverà, involontariamente, sulla strada dell' Imperatrice Furiosa, una degli scagnozzi di Joe e alle prese con una personale missione.

Questo è il prologo ed il contesto in cui si dirama la narrazione del nuovo capolavoro di George Miller, che riprende i personaggi e le ambientazioni della trilogia degli anni ’70-’80. La trama è semplice e lineare, anche se molti dettagli non vengono eccessivamente curati ed approfonditi. Ma tale aspetto non disturba la visione. Questo film tiene lo spettatore incollato davanti allo schermo per tutta la sua durata. Le ambientazioni surreali ed estreme, i veicoli stravaganti guidati dai diversi personaggi e le scene d’azione fanno si che la visione sia fluida, avvincente ed estremamente adrenalinica. I personaggi non vengono caratterizzati in modo particolareggiato, ma essi trovano vita e si raccontano da soli, attraverso le immagini: il loro aspetto fisico caratteristico, i movimenti e il linguaggio utilizzati li rendono unici ed inconfondibili. La scenografia può in parte rimandare ad altre opere dello stesso filone, uno fra tutti “Codice Genesi” di Albert e Allen Hughes del 2010, ma la particolarità di “Mad Max: Fury Road” è racchiusa nello stile inconfondibile di Miller. Già la scelta dei caratteri per i titoli di testa introduce lo spettatore nel mondo di Max e Furiosa. Anche la scelta di pezzi musicali energici, che strizzano l’occhio al rock e che si fondono alla perfezione con la corsa nel deserto, permettono di sentirsi parte di quel mondo.
Questo film è sicuramente un film violento e la sua aggressività e spietatezza la si ritrova non soltanto nelle scene più palesemente d’azione. L’organizzazione di questa società malata è di per suo violenta. Le donne sono considerate al pari di oggetti, di risorse vitali per la sopravvivenza e così gli individui più poveri o gli oppositori, essi sono soltanto un mezzo per dare vigore all’esercito di Immortan Joe. Tutto è lecito, tutto è permesso ai potenti e agli umili rimangono solo le briciole. La morale femminista ed ecologista è una delle sfumature che appartiene, infatti, a quest’opera visionaria. Molto forte è la tipizzazione fisica dei personaggi. Essi risultano essere grotteschi, macabri e al limite del mostruoso e ciò favorisce la percezione di un mondo distrutto ed in rovina.

Ottimi gli attori. Charlize Theron è una perfetta Furiosa, dura, spietata, ma con valori forti e ben radicati in lei. Max è folle, un uomo brutale, distrutto e allucinato, che riesce però a trovare la forza per lottare e sopravvivere. Tom Hardy è ben calato nella parte e trasmette allo spettatore la psiche del personaggio fin dalla primissima e spettacolare sequenza: una fuga ipercinetica e disperata per cercare la libertà.
Qualcuno potrà sicuramente sostenere che quest’opera cinematografica non ha una trama eccessivamente curata o che il personaggio di Mad Max in certi frangenti risulti secondario. Ma in questo specifico caso questi aspetti non rendono meno memorabile la visione. Questo film è una continua suggestione, un viaggio adrenalinico in un mondo disperato ed oscuro, un’esperienza uditiva e visiva che uno spettatore non dimenticherà facilmente.
Lo consiglio a tutti, amanti del genere e non. Per le ragazze che possono non amare questa tipologia di film dico solo: Tom Hardy è un figo pazzesco, vedetelo almeno per quello e sicuramente anche il film non vi deluderà.