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Se questo è un uomo
Se questo è un uomo è un'opera memorialistica di Primo Levi scritto tra il dicembre 1945 ed il gennaio 1947. Rappresenta la coinvolgente ma meditata testimonianza di quanto vissuto dall'autore nel campo di concentramento di Auschwitz. Levi sopravvisse infatti alla deportazione nel campo di Monowitz - lager satellite del complesso di Auschwitz e sede dell'impianto Buna-Werke proprietà della I.G. Farben.
AUTORE: Primo Levi
1ª ED. ORIGINALE: 1947
GENERE: Memorialistico
LINGUA ORIGINALE: Italiano
AMBIENTAZIONE: Auschwitz, 1943 - 1945
PROTAGONISTI: Primo Levi
TramaCITAZIONEPrimo Levi, reduce da Auschwitz, pubblicò "Se questo è un uomo" nel 1947. Einaudi lo accolse nel 1958 nei "Saggi" e da allora viene continuamente ristampato ed è stato tradotto in tutto il mondo. Testimonianza sconvolgente sull'inferno dei Lager, libro della dignità e dell'abiezione dell'uomo di fronte allo sterminio di massa, "Se questo è un uomo" è un capolavoro letterario di una misura, di una compostezza già classiche. È un'analisi fondamentale della composizione e della storia del Lager, ovvero dell'umiliazione, dell'offesa, della degradazione dell'uomo, prima ancora della sua soppressione nello sterminio.
Fonti wikipedia, ibs. -
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Questo l'avevo letto anni fa... Molto toccante e scritto molto bene.... Alcune scene le ho ancora impresse come se fossi stata li... . -
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L'ho comprato tantissimi anni fa. Lo iniziai a leggere ma poi l'ho lasciato... Non riesco a finirlo, ci sto male. E' scritto molto bene comunque. . -
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Un libro da prendere come testimonianza della bestialità dell’essere umano.
In queste pagine non c’è odio, non c’è rancore, non c’è sete di vendetta, non c’è rabbia, c’è solo tristezza, malinconia e la consapevolezza di non voler dimenticare.
Un testamento che tutti dovrebbero leggere almeno una volta nella vita.. -
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Letto di recente, sia questo che "La Tregua", mi ha impressionato l'affrontare la situazione sempre in maniera logica e lucida di Levi, sempre da Ingegnere. . -
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E' difficile fare un commento a questo libro...
L'autore non si è preoccupato dello stile del libro (ed è lui stesso ad ammetterlo, come dargli torto? e dire che qualcuno invece si è preoccupato della scrittura del libro.) ed è stato scritto in modo semplice, scarno ed essenziale, senza neppure una concessione. A volte poetico,a volte dimesso, fino ad essere impietoso.
Il libro non ha nulla di romanzesco, non è ne un documentario, ne cronaca, ne lui vuole apparire come una vittima (ed è lui stesso a dirlo nella postfazione) ma è un libro- testimonianza sul dolore(e la speranza) di tutti , trasfigurati nel pacato distacco di un altissimo senso morale.
Da leggere e rileggere per non dimenticare. Vorrei riportare i primi versi della sua poesia, che a me sembrano molto significativi:
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo.....