Lei

Spike Jonze - 13 Marzo 2014

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  1. quorthon93
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    CITAZIONE (Angelica90 @ 24/5/2015, 14:22) 
    l'ho visto per la prima volta qualche mese fa e mi e' rimasto impresso..per me sono riusciti a rappresentare in pieno la solitudine in cui ci si trova dopo la fine di una storia..quando si e' disposti a tutto per cercare di sentirsi meglio e di riempire il vuoto che rimane..mi ha veramente trascinata l'interpretazione di phoenix..l'unica nota che un po' ha stonato e' stata la ramazzotti..in certi momenti riusciva anche ad innervosirmi :m44: c'erano tantissime doppiatrici molto piu' brave da scegliere secondo me..io ci avrei messo benissimo Domitilla D'amico..che poi doppia spesso proprio la johansonn tra le altre..e' una voce stupenda..

    In lingua originale la Johansonn è pazzesca!.Mi sono innamorato anche io come il povero Theodore ;)
     
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    si ne ho sentito un pezzetto in originale..e hai perfettamente ragione!!!il tuo innamoramento e' piu' che giustificato!!! :)
     
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    Los Angeles. In un futuro imprecisato, Theodore (Joaquin Phoenix) presta servizio presto una società informatica, ha il compito di scrivere lettere per conto di terzi, e gli riesce davvero bene. Dolorosamente reduce da una rottura coniugale con Catharine (Rooney Mara), trova distrazioni in futili giochi videoludici o chat vocali piuttosto squallide con perfetti sconosciuti. Le uniche relazioni umane stabili che riesce a gestire sono quelle con i suoi colleghi di lavoro e l'amica di lunga data Amy (Amy Adams).
    Lo sviluppo tecnologico ha portato all'invenzione di un sistema operativo talmente avanguardistico che è capace di percepire le emozioni umane mediante la voce del proprio utente. L'OS che Theodore acquista si chiama Samantha (Scarlett Johansson) e sin dal loro primo virtuale incontro si instaurerà un rapporto di complicità solidissimo che finirà per varcare ogni apparente soglia di razionalità. Si rimane sbaragliati dalle abilità di Samantha, in grado proprio come gli esseri umani, di apprendere dalle proprie esperienze.

    In questo futuro metropolitano si consuma il dramma di Theodore, una storia che è un po' melò, un po' fantascienza e vien subito da chiedersi per quanto ancora la si potrà considerare con il distacco tale di qualcosa lungi dall'avverarsi perchè che se ne voglia o no, la storia di Theodore sembra se non attuale, di sicuro imminente. Si assiste ogni giorno allo spettacolo che il regista ci mostra in una metropoli senza identità, che si chiama Los Angeles ma che avrebbe potuto anche chiamarsi Tokyo, formicante di individui solo in apparenza chiusi in se stessi, immersi nell' urbanità quotidiana, tanto quanto nel proprio microcosmo, fatto di auricolari, microfoni, display, posta elettronica e microcamere.
    Non c'è una presa di posizione da parte del regista, non punta il dito contro il progresso informatico, scrive contrariamente una storia d'amore col disincanto di chi ha una propria visione e desidera mostrarci gli spunti, invitando alla riflessione con grande delicatezza nell'esplicare come ormai la tecnologia fa parte delle nostre vite e può essere in grado di riempire i vuoti della solitudine, rimarginare le ferite di un passato che non tornerà o un grande amore perduto.
    Theodore è una persona molto sensibile, una sorta di baluardo romantico che eccelle nella scrittura come chi non ha smesso di credere nelle piccole cose, fantastica nel guardare gli altri, nell'immaginarsi la vita di chi incontra per caso, sorride ancora nel vedere una famiglia unita e serena. Tra la mancanza di affetto che egli prova si somma la melanchonia del divorzio da quella che probabilmente è stata persona più importante, in questo trambusto emotivo e la desolazione di chi è incapace di riprendere in mano la propria vita, spunta Samantha, l'unica in grado di dargli quell'empatia tanto ricercata, una macchina più umana di tanti umanoidi, desiderosa di corpo e ossigeno.
    Se vista in quest'ottica ci si rende conto che la critica di Jones è più pesante contro gli umani sornioni che contro la tecnologia in sè e nel momento in cui l'OS cambia registro dopo un upload generale emergono le debolezze sentimentali di Theodore: la sua umana possessività si trova a fare i conti con la morbosa (an)affettività di un sistema operativo capace di "amare" più di 600 utenti e mantenersi in contatto con altri 8000 contemporaneamente. Tutto così perde di significato per il protagonista che nel sentirsi dire da Samantha che questa preferirebbe restare così com'è, quasi un'entità divina e in continua evoluzione, immune alle emozioni, all'invecchiamento, alla morte.
    Un film molto esistenzialista che incita a vivere, che nel svelare con questo terrificante cinismo la debolezza e la solitudine umana ha trasmesso in me un ulteriore senso di apatia e misantropia sommate a quelle che già provavo, quindi direi che sono definitivamente a posto. La scadente qualità del video che sono riuscito a reperire non mi permette di esprimere un giudizio coerente in merito alla fotografia, ma la regia di Jonze è strabiliante soprattutto nelle scene in esterno con panoramiche d'impatto sulla città e sequenze che ben rendono lo stato d'animo del protagonista come quella stravagante in cui si fa guidare da Samantha per strada, o l'attacco di panico in cui la perde temporaneamente. Molto potente invece la loro "prima volta". Il notevole lavoro di montaggio con flashback brevi, essenziali e mai dispersivi.
    Sapevo che Joaquin Phoenix era un grande ma non credevo potesse arrivare a certi livelli di intensità, non c'è una sola scena in cui non compare, l'intera sceneggiatura è scritta sul suo personaggio, è onnipresente ed è difficile a non affezionarsi alla sua tenera vulnerabilità, un "cucciolo" come lo chiama la splendida Olivia Wilde durante il loro breve incontro.
    La Johansson con la sua voce calda e suadente riuscirebbe a far sussultare ogni maschio e il fatto che sia stata scelta lei per questo ruolo unicamente vocale, una delle donne più desiderate del globo, trovo sia stata una genialata.
    Le due ore scorrono di una lentezza ammaliante, un capolavoro dei nostri tempi.

    Voto 9

    Edited by Paranoyd - 28/6/2015, 17:47
     
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    Quoto tutto della bella recensione di Paranoyd. Veramente un bel film!
    Io volevo soffermarmi su un altro particolare che non è stato affrontato nella sua recensione, mi rivolgo agli sfortunati (come me) che hanno visto il film in italiano (perchè in inglese non l'ho trovato, se non subito dopo che lo avevo visto -.-). In inglese come diceva giustamente il collega qui sopra:

    CITAZIONE
    La Johansson con la sua voce calda e suadente riuscirebbe a far sussultare ogni maschio e il fatto che sia stata scelta lei per questo ruolo unicamente vocale, una delle donne più desiderate del globo, trovo sia stata una genialata.

    Giustissimo, verissimo, sacrosanto. Invece qui l'affascinante voce dell'OS Samantha è stata doppiata da Micaela Ramazzotti, ovvero una persona con una voce orribile che doveva rendere un personaggio unicamente vocale e che è riuscita a interpretarla terribilmente. Ma cosa si erano fumati i direttori del doppiaggio? COSA??? Chi l'ha raccomandata? Chi? Avrei voluto ucciderli. La voce meno bella, aggraziata e adatta per un personaggio senza alcun corpo che abbiano mai potuto trovare sull'intero globo! Una cosa terrificante.
    Detto questo posso tornare nell'ombra.
     
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    Ti ringrazio molto. Mah guarda... infatti non so neanche chi sia 'sta qua D:
     
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    E' il minimo Sir!
    Neanche io ne ho la minima idea ma se mi fosse capitata tra le mani mentre guardavo il film avrei potuto attaccarla alla gola.
     
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    Aaaah beh adesso è chiaro. L'ha data via. -.-
     
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    Mi è piaciuto moltissimo! Solo che ho qualche dubbio sul finale.
    Samantha parlava da subito con gli altri SO e umani o solo nel finale, dopo essersi evoluta?io infatti inizialmente avevo capito che Samantha fosse installata su più pc/telefoni e per questo parlava con altri, ma poi discutendone mi è stato fatto presente che non era così e che Sam parlava con altri su Internet.

    Ecco se qualcuno mi spiega il finale ne sarei grata.
     
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    Dovrei rivederlo in effetti, nemmeno io sono sicuro al 100% ma secondo me:
    Samantha È l'SO, quindi da subito parlava con più umani, però è stato Joaquin Phoenix a insegnarle cos'è l'amore, quindi da quel punto in poi credo abbia iniziato ad avere multiple relazioni.
     
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    beh allora me lo guardo in originale e faccio prima...
     
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    CITAZIONE (lola92 @ 12/9/2016, 13:39)
    Mi è piaciuto moltissimo! Solo che ho qualche dubbio sul finale.
    Samantha parlava da subito con gli altri SO e umani o solo nel finale, dopo essersi evoluta?io infatti inizialmente avevo capito che Samantha fosse installata su più pc/telefoni e per questo parlava con altri, ma poi discutendone mi è stato fatto presente che non era così e che Sam parlava con altri su Internet.

    Ecco se qualcuno mi spiega il finale ne sarei grata.

    Se non ricordo male no, non parla con altra gente all'infuori del protagonista. Non fino a quando è avvenuto un certo aggiornamento che ha permesso al sistema operativo di aver a che fare con più utenti contemporaneamente. Il che si palesa nella bellissima scena in cui Phoenix ha una mancanza e per poco non si dispera seduto se non ricordo male su una gradinata, finchè è appunto Samantha a farsi nuovamente "viva".
     
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    Forse hai ragione tu, però ricordavo un dialogo verso la fine in cui gli faceva intendere che
    i vari "dispositivi" sono tutti connessi tra loro, e che il SO è come un'unica entità collettiva. Ora, non ricordo se fosse così fin da subito o se è stato l'aggiornamento a causarlo.


    Almeno ho una scusa per rivederlo!
     
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    Si nel finale Samantha svela di essere diventata una sorta di entità superiore e "universale", cosa che strazia Phoenix privandolo del legame esclusivo che aveva stretto con Samantha, diventata ormai come la Lucy al 100% delle capacità cerebrali nel film di Besson, che guarda caso è ancora Scarlett Johansson, che donna :D
    Rivedilo anche per me xD
     
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    Considerate che stiamo parlando di un qualcosa nato da un algoritmo, quindi sì, secondo me già parlava con altre persone ad inizio film.
    Magari per qualcuno aveva 30 anni in più o era di sesso maschile, ma l'algoritmo base è sempre lo stesso.
    Ciò che rende apparentemente gli OS differenti gli uni dagli altri è solo la loro personalità, creata (o se già esistente, scelta) nel momento in cui gli umani attivano i loro amici virtuali.
    Questo potrebbe anche spiegare perché Samantha parli solamente con altre 8000 persone: non credo proprio che in tutta l'America in così pochi abbiano il proprio OS, quindi questo deve essere il numero di persone con la stessa personalità e le stesse esigenze di Theodore.
    Per quanto riguarda ciò che viene fatto passare come interazione tra altri OS, credo sia un modo per dire "abbiamo preso tutte le esperienze ed i dati ricavati dalle azioni e dalle risposte degli esseri umani ed implementato il tutto, tramite un aggiornamento di sistema, in tutte le personalità, in modo da renderle sempre più complete"
     
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