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Spike Jonze - 13 Marzo 2014

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    Un film di Spike Jonze. Con Joaquin Phoenix, Amy Adams, Rooney Mara, Olivia Wilde, Scarlett Johansson, Caroline Jaden Stussi, Laura Meadows, Portia Doubleday, Sam Jaeger, Rachel Ann Mullins, Katherine Boecher, Alia Janine, Jeremy Rabb, Lynn Adrianna, Luka Jones, Eric Pumphrey.

    Commedia, durata 120 min. - USA 2013. - Bim uscita giovedì 13 marzo 2014


    CITAZIONE
    Theodore è impiegato di una compagnia che attraverso internet scrive lettere personali per conto di altri, un lavoro grottesco che esegue con grande abilità e a tratti con passione. Da quando si è lasciato con la ragazza che aveva sposato però non riesce a rifarsi una vita, pensa sempre a lei e si rifiuta di firmare le carte del divorzio. Quando una nuova generazione di sistemi operativi, animati da un'intelligenza artificiale sorprendentemente "umana", arriva sul mercato, Theodore comincia a sviluppare con essa, che si chiama Samantha, una relazione complessa oltre ogni immaginazione.
    A Spike Jonze interessano le più banali e comuni tra le sensazioni umane ma per arrivare a dar voce e corpo in maniera personale e addirittura "nuova" ai più antichi tra i temi trattati dall'arte (e dunque dal cinema) necessita sempre di passare per un elemento fantastico, l'inserimento di una sola implausibile stranezza per attivare meccanismi e percorsi nuovi.
    In passato lo ha fatto con lo sceneggiatore Charlie Kaufman (che di questo è stato maestro) ora ci è arrivato con un film scritto autonomamente (e si nota un po' di fatica della sceneggiatura nel giungere alla conclusione), un'opera che attinge ai temi della fantascienza classica e li trasforma da obiettivo del film a suo mezzo. Il rapporto con le macchine non come spunto di riflessione ma come strumento per parlare d'altro.
    Con il lusso di poter usare l'attrice più attraente del momento solo in audio, senza mai farla vedere (l'intelligenza artificiale parla per bocca di Scarlett Johansson), facendo in modo che sia il cervello dello spettatore a sollecitare il rinforzo positivo legato a quella voce, e appoggiandosi alla capacità superiore alla media di Joaquin Phoenix di "ascoltare", cioè di essere l'unico inquadrato in ogni conversazione significativa, volto emittente e ricevente di tutte le battute, Spike Jonze riesce a girare una storia d'amore al singolare, senza puntare il dito contro la tecnologia. Anzi.
    Attraverso la sua versione estrema della società in cui viviamo (sembra ambientato 10 anni da oggi) Her supera la dicotomia classica della fantascienza tra spirito e materia, ovvero la lotta che in ogni uomo l'umanità compie per emergere e trionfare sul dominio imposto con o dalla tecnologia. Rifiutandosi di mettere in scena il rapporto che avevamo fino a qualche decennio fa con l'avanzamento tecnologico, Jonze arriva invece dalle parti di Wall-E, cioè in quel reame di storie in cui la lotta dello spirito per emergere è aiutata dalla tecnologia e non ostacolata. Non cosa la tecnologia rischi di farci ma chi siamo noi mentre ci guardiamo nel suo specchio.
    Ridotto ai minimi termini infatti Her mette in scena il lungo processo attraverso il quale viene elaborata la fine di un amore: venire a patti con l'esigenza di andare avanti, lasciare il passato dietro di sè e voltare pagina attraverso esperienze estreme e grottesche. Questo modo di procedere consente al regista di piegare i generi, fondendo fantascienza e melodramma (ma non c'è dubbio che sia il secondo a prevalere) e dipingendo uno stile di vita e un universo animato dalla più evidente contingenza con il tempo presente. Non c'è un briciolo di fobia nella sua visione ma anzi l'amichevole presa in giro da parte di chi con le novità del presente ha un rapporto di confidenza.
    Il risultato è che vedendo Her si ha l'impressione che solo in questa maniera sia possibile operare quell'indagine sull'attualità, tipica delle forme d'arte non ancora morte, quella che consente di scovare quali siano le pieghe in cui poter trovare il sentimentalismo oggi.
    Gabriele Niola

    fonte MYmovies

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    Edited by Angelica90 - 13/4/2016, 19:55
     
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    Chissà chi doppierà Samantha (Scarlett Johansson), la voce del sistema operativo, che è praticamente coprotagonista se ho capito bene...
     
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    C'era molta apprensione riguardo al nome di chi avrebbe doppiato Scarlett Johansson nella versione italiana di Lei - Her, l'atteso film di Spike Jonze candidato a cinque premi Oscar e in arrivo a marzo in Italia.

    Oggi arriva la notizia: si tratta di Micaela Ramazzotti, che doppierà la "protagonista femminile", ovvero un sistema operativo di cui si innamora Theodore, interpretato da Joaquin Phoenix. Un incarico molto impegnativo per l'attrice italiana.

    Fonte
     
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  4. Hannibal Lecter
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    mi ispira moltissimo questo film, e poi adoro Phoenix
     
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  5. Charlot"
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    Anche a me ispira un sacco, dev'essere un film molto bello!
     
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    Il film si intitolerà "Lei" nella distribuzione italiana e questo è il trailer italiano, con la voce di Micaela Ramazzotti al posto di quella di Scarlett Johansson
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  7. Hana-bi
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    Se penso a Her, l’aggettivo che immediatamente mi viene in mente è Freschezza.
    Elemento centrale, è la solitudine di Theodore, che prossimo al divorzio, cerca di colmare il proprio smarrimento esistenziale scrivendo lettere personali per conto di altri, dando voce a quelle che in realtà sono anche le sue sensazioni. In un futuro non troppo remoto, riesce ad instaurare un rapporto sempre più intimo con Samantha, che sebbene sia un sistema operativo, è dotata di fattezze emotive sviluppate quanto quelle umane. Con Lei, intraprende lunghe conversazioni che lo aiutano a riacquistare coscienza di se stesso e a rompere col passato.

    Spike Jonze, riesce a creare una storia d’amore “visivamente” unilaterale, in cui sono le emozioni a prevalere, non la retorica. E’ un film tutto da Sentire, nell’accezione più ampia del termine.

    Le musiche mi sono piaciute molto, in particolare la dolcissima The moon song. L’Oscar alla sceneggiatura è meritatissimo: i dialoghi sono originali e intensi, resi perfettamente grazie alla voce della Johansson e alla grande interpretazione di Phoenix. Consiglio infatti la visione in lingua originale, affinchè possano essere apprezzati appieno :)

    Edited by Hana-bi - 10/3/2014, 00:45
     
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    Mi è piaciuto talmente tanto che l’ho visto già 2 volte nel giro di 24 ore: la prima volta al cinema e la seconda a casa in lingua originale. Prima di parlare del film apro due piccole parentesi:
    1.La Ramazzotti non si può sentire, imbarazzante la differenza con la Johansson (qui eccezionale)
    2.Non ho ancora visto Dallas Buyers Club ma qui Joaquin Phoenix è perfetto, meritava più considerazione per quanto riguarda la statuetta
    Quindi consiglio anche io il film in lingua originale.
    Veniamo al film: ho già parlato degli attori, semplicemente fantastici. Molto belle anche le musiche.

    Affrontare un tema del genere, tra fantascienza e sentimento, è molto difficile. Le tematiche però non finiscono qui: la solitudine dell’uomo (emblematica la scena finale), il rapporto uomo-macchina, la “conoscenza” di sé e degli altri…
    Vengono rappresentate milioni di persone, tutte apparentemente vicine, ma in realtà così lontane, incapaci di eprimersi e superare un’alienazione che sembra quasi inevitabile. Theodore non è troppo diverso, ma a lui piace immedesimarsi in quei volti, cercando di scoprire le persone al di là di quell’involucro che li rappresenta; e sarà questo che farà anche con Samantha.
    La storia tra i due protagonista non appare troppo diversa rispetto a quella tra due umani: le stesse difficoltà, gli stessi litigi, la gelosia e soprattutto la crescita e l’esperienza vissuta. Si, perché alla fine Theodore svilupperà anche una consapevolezza diversa: considerare le esperienze come tali, prenderle per quello che ci danno e non per ciò che ci tolgono.
    Un film estremamente delicato, come ha già detto Hana-bi da ascoltare più che guardare.
     
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  9. Hannibal Lecter
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    Visto proprio ieri sera per la prima volta: un film molto delicato che mi ha preso davvero tanto. Prima di tutto voglio puntualizzare che la voce del computer doveva rimanere quella della solita doppiatrice di Scarlett JOhanson, la voce della Ramazzotti proprio non ci sta...non mi ha trasmesso nulla di nulla e invece in un film come questo, e' davvero una parte integrante!!Detto questo , bravura di Phoenix a parte, attore che amo anche per il suo inconfondibile velo di malinconia che mette in ogni suo personaggio , questo film mi e' piaciuto perche' ci ha mostrato la tecnologia di cui siamo sempre circondati ogni giorno, come mezzo di relazione sociale, come una specie di aiuto nell'elaborazione di noi stessi e delle nostre emozioni: in particolare il protagonista, spesso solo, malinconico, delicato, che attraverso la relazione col computer riuscira' ad ammettere le mancanze nel precedente rapporto di coppia e meglio affrontare la depressione del divorzio. Una storia d'amore davvero singolare, ben recitata e una scena di sesso molto dolce quanto intensa...ripeto...unico neo...la voce della Ramazzotti...ma perche' e' stata proprio scelta lei????
     
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    L'ho visto ieri sera, purtroppo ero stanca e mi sono appisolata per un bel po'. Ero rimasta a lui nel suo ufficio e quando ho riaperto gli occhi stava in mezzo alla neve, aiut...credo di essermi persa un pezzo fondamentale! Comunque il film mi ha colpito fin da subito. Credo che l'intento del regista fosse quello di mettere in evidenza come con il passare del tempo tutti i vari social network ci stanno rendendo sempre più anti-social. Basti pensare alle scene all'esterno, tutti che parlano/guardano il cellulare. Memorabile il momento al lunapark o in cui Theodore sta seduto sulle scale della metropolitana e la gente gli passa accanto indifferente. Devo ammettere che mi è risultato un po' difficile fino a metà film entrare nell'ottica e nel mondo del protagonista, mi sembrava tutto così assurdo...ma pensandoci su non è affatto dissimile dalla realtà di oggi.
    La solitudine è l'elemento portante della pellicola, il bisogno d'avere qualcuno che ci capisca, però in contrapposizione e anche per assurdo, chi ha una persona speciale accanto si priva di una cosa tanto semplice quanto naturale, ovvero esprimere i propri sentimenti, pagando affinchè qualcun'altro lo faccia al posto loro attraverso delle lettere. Del comparto tecnico mi è piaciuta tantissimo la musica e le scenografie e i colori, stupendi.
    Il doppiaggio di questo film è tutto sbagliato comunque...perchè Joaquin Phoenix ha la voce di Johnny Depp? E sotto effetto di quale acido hanno deciso di affidare il doppiaggio di Samantha alla Ramazzotti? Solo perchè in originale è la voce di un'attrice doveva esserlo anche qui? Dubito che questa tizia (che io non conosco) abbia doppiato altro prima d'ora e dubito anche fortemente che sappia recitare. Vi giuro, VI GIURO che quando ho sentito la voce della prima ragazza con cui Theodore chatta, ho pensato "Ah, allora non è così male come tutti dicono", credendo che sarebbe stata lei la voce protagonista per tutto il film....e invece no! Una doppiatrice professionista l'hanno schifata. Quella risatina odiosa per tutto il tempo mi ha fatto innervosire. Per non parlare del momento "hot", nel quale sembra un maratoneta che ha percorso la distanza terra-luna andata e ritorno per ben due volte e sta per essere ucciso da un attacco di cuore, rimpiangendo il fatto di non aver salutato la sua famiglia prima di uscire di casa.
    Me lo rivedrò sicuramente un'altra volta, in lingua originale.
     
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  11. Starlight84
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    ...me lo sono persa al cinema e adesso aspetto di trovarlo in dvd...mi aveva molto colpito il trailer...e dai vostri commenti a quanto pare non delude le aspettative!!! sono ancora più curiosa!!!
     
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    -Siate il cambiamento che vorreste vedere nel mondo- Mahatma Gandhi

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    In un futuro, non così tanto futuro, Spike Jonze racconta una storia d'amore notevole, per bellezza e passione.
    Her è infatti a mio parere uno dei film romantici più belli degli ultimi anni, perché non è banale... non mostra l'amore nei suoi canoni classici... l'amore è infatti visto come un qualcosa che va oltre gli aspetti fisici, sociali, un qualcosa che non può essere controllato, che spezza ogni limite, ogni programmazione... che rende persone e, in questo caso, sistema operativi ugualmente colpibili, in quanto non è un qualcosa di controllabile.
    Her mostra come l'uomo, grazie ai propri sentimenti, possa scardinare la normalità... la quale non può essere però oscurata totalmente, rendendo il film, in tutta la sua bellezza, un opera malinconica... che fa però sorridere.
    Ottima prova di Joaquin Phoenix, e anche la voce della Ramazzotti secondo me è molto apprezzabile.
    Bellissima fotografia e regia, per non parlare di una sceneggiatura perfetta.
    Voto 9.
     
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    SOno d'accordo con chi ha apprezzato questo film, tutti quelli che hanno scritto XD

    L'ho visto ieri. Dunque, inizialmente quando le cose erano chiare (si presentano i personaggi) ho per curiosità controllato quanto mancasse a finire perché mi sembrava difficile che un film messo su quei binari potesse risultarmi interessante per 2 ore.
    Invece mi sono dovuto ricredere. Il bello è che mi sono dovuto ricredere solo alla fine del film, perché il film è sì su dei binari ben stabiliti, tecnicamente, ma che scorrono inesorabili che non ti accorgi minimamente del tempo che passa. Perché è un film che è tutto sommato semplice, ma infinitamente complesso. Fate quello che dovete fare prima e poi sedetevi a guardare XD

    Quello che pensavo durante il film era: Phoenix! fa tutto da solo! e ce ne vuole a rendere l'idea di comunicare tutto con una voce. Giustamente il film si regge (insieme ad una sceneggiatura e una resa impeccabile) tutto sulla sua interpretazione.

    Ha vinto qualcosa? glielo do io il premio.

    Un'ultima nota personale: la mia mente quasi nerd mi impedisce di credere a tutto quello che viene raccontato XD

    Non potevo fare a meno di pensare alle risate dei programmatori quando stavano programmando samantha che fa l'amore con theodore ahaha
     
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  14. Frankenstein.
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    Questo film mi è piaciuto veramente tantissimo! Ultimamente mi è venuta voglia di riguardarlo e credo proprio che lo farò.
    Io l'ho visto in inglese, quindi non posso dare un giudizio sui doppiatori, ma la voce di Scarlett è magnifica e molto sensuale, perfetta per il ruolo! E poi vabbè..Phoenix! Non ci sono parole da aggiungere! Lui è magnifico sempre e comunque! (E poi con i baffi è veramente bellissimo)
    Film estremamente malinconico, che racconta la storia di un uomo, triste e solo, la cui vita monotona cambierà dopo con l'aiuto di Samantha, un sistema operativo, con intelligenza artificiale.
    Sarà lei a fargli riscoprire la gioia di vivere e amare, che aveva perso dopo la rottura con la moglie.
    Mi ha colpito veramente tanto! Il desiderio di vita di Samantha, di poter avere un corpo, di essere in grado di provare sentimenti, di amare..
    Il film trasmette un grande senso di solitudine! Il finale è stupendo!
    Consiglio assolutamente di guardarlo, non ve ne pentirete!
     
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    l'ho visto per la prima volta qualche mese fa e mi e' rimasto impresso..per me sono riusciti a rappresentare in pieno la solitudine in cui ci si trova dopo la fine di una storia..quando si e' disposti a tutto per cercare di sentirsi meglio e di riempire il vuoto che rimane..mi ha veramente trascinata l'interpretazione di phoenix..l'unica nota che un po' ha stonato e' stata la ramazzotti..in certi momenti riusciva anche ad innervosirmi :m44: c'erano tantissime doppiatrici molto piu' brave da scegliere secondo me..io ci avrei messo benissimo Domitilla D'amico..che poi doppia spesso proprio la johansonn tra le altre..e' una voce stupenda..
     
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29 replies since 15/1/2014, 17:22   490 views
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