La vita di Adele

Siamo in Francia. Adele è una ragazza che frequenta il liceo classico. Sente di non essere come le sue altre coetanee, non riesce a vivere una relazione, finchè un giorno non incrocia lo sguardo di un'altra ragazza.
È quello che si potrebbe definire un incontro casuale o un colpo di fulmine. Ma come dirà Emma al loro secondo "incontro casuale", il caso non esiste.
Convivendo con un eterno conflitto interiore, non è semplice per Adele vivere il loro amore travolgente e passionale.
Il colore blu dei capelli di Emma che la colpì al loro primo incontro non la abbandonerà più. Troveremo blu nelle pareti, nelle luci, negli abiti, in ogni dettaglio. A dimostrazione che quando si ama, ogni cosa che ci circonda, ogni cosa che facciamo ci farà sentire vicini a quella determinata persona.
Attraverso le lezioni scolastiche, il pensiero di artisti e filosofi, Kechiche ci accompagna nelle scelte, i problemi e i pensieri della protagonista. La regia è semplice, ma mirata a mettere in mostra l'animo umano, con moltissimi primi piani e l'uso quasi esclusivo di camera a spalla. La bocca è il punto focale di tutto. Attraverso l'atto di mangiare, parlare, baciare, è espresso il basilare e semplice concetto di vita.
Adele Exarchopoulos e Lea Seydoux sono le attrici perfette per questi ruoli. Recitano con molta spontaneità, fisicità e naturalezza dando delle interpretazioni perfette e memorabili. Difficile immaginare altre attrici per le stesse parti.
È un film che va vissuto, che ognuno deve far proprio ed assimilarne ogni secondo. È necessario lasciarsi trasportare e non guardarlo solo con gli occhi ma anche e soprattutto con il cuore.
Rappresenta la vita, ma soprattutto l'amore. Le numerose e futili critiche che gli sono state rivolte sono la prova che i pregiudizi, la mediocrità e la superficialità uccidono l'arte. Che sia arte cinematografica, musicale o pittorica essa deve avere lo scopo di trasformare qualcosa di astratto come un sentimento in qualcosa di concreto, per esempio un film. Quando film del genere lasciano il segno, ti fanno immedesimare in una situazione, provare un'emozione allora il regista saprà d'aver fatto la cosa giusta e lo spettatore di essere di fronte ad un capolavoro artistico. Proprio quest'ultimo concetto è ciò che descrive bene e rappresenta "La vita di Adele".