Apollo Creed

Carl Weathers - La saga di Rocky

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    « Io voglio te! »
    (Apollo Creed verso Rocky Balboa nel primo film)



    Apollo Creed è un personaggio cinematografico, interpretato dall'attore statunitense Carl Weathers. Creed appare nei primi quattro capitoli della saga di Rocky.


    Rocky I
    Apollo Creed è il campione mondiale in carica dei pesi massimi. Per celebrare i festeggiamenti per il bicentenario della fondazione degli Stati Uniti, il pugile, molto attento anche al suo prestigio, lancia una sfida: visto che i principali rivali sono indisponibili, Creed decide di combattere contro un pugile sconosciuto mettendo in palio il titolo mondiale, essendo convinto che l'America è la terra delle opportunità. La scelta ricade su Rocky Balboa, un pugile italo-americano (scelto proprio perché fu un italiano a scoprire l'America) di Philadelphia che si mantiene lavorando come esattore per un piccolo gangster locale. Creed è sicuro di batterlo in tre round, ma il giovane, che vede in questo incontro la possibilità di riscattare un'esistenza sicuramente non appagante, resisterà per tutte le quindici riprese perdendo soltanto ai punti.


    Rocky II
    Apollo ha vinto l'incontro con Rocky ai punti. Non accettando però le illazioni saltate fuori dopo il match, e soprattutto non sopportando l'idea di aver "vinto ma non battuto" un pugile sconosciuto, rilancia la sua sfida all'italo-americano, per dimostrare a tutto il mondo della boxe che può battere Balboa per knock-out e che il primo incontro è durato quindici riprese solo perché il campione non faceva sul serio. Contrariamente alle sue aspettative, Apollo perde il titolo per non essersi alzato dopo il conteggio alla fine dell'ultimo round, ma, sportivamente, cederà la sua cintura di campione a Rocky al termine dell'incontro.


    Rocky III
    Apollo ha chiuso con il mondo della boxe dopo la sconfitta con Rocky. Quest'ultimo, campione ormai affermato, accetta la sfida lanciata da un pugile emergente, Clubber Lang. Apollo assiste all'incontro ma Lang si dimostra tremendamente forte: Balboa, infatti, cade esanime al secondo round, anche perché è preoccupato per le condizioni di salute del suo allenatore Mickey, che al termine dell'incontro infatti morirà. Sarà proprio il vecchio rivale a preparare Rocky per la rivincita, insegnandogli il suo stile di combattimento agile e veloce con cui batterà Lang.


    Rocky IV
    Apollo ha ormai 42 anni, un'età troppo avanzata per ricominciare col pugilato, ma non riesce comunque ad accettare di aver finito la sua carriera professionistica. L'occasione per riscattare il tempo passato sembra arrivare quando dall'Unione Sovietica giunge un pugile dalla stazza gigantesca e con una portata di colpi devastante: Ivan Drago. Nonostante gli avvertimenti di Rocky, Apollo non vuole sentire storie, essendo troppo orgoglioso per sottrarsi ad un match ed essendo convinto che l'incontro non sarà altro che l'ennesimo scontro Stati Uniti-URSS nel contesto della guerra fredda. Giunti sul ring per quella che almeno sulla carta doveva essere un'esibizione, Apollo e il pugile sovietico si scontrano. Il sovietico dimostra una forza al limite dell'umano, uccidendo Apollo al secondo round coi suoi tremendi colpi.



    Lo stile di combattimento di Apollo Creed si basa sostanzialmente su quello di Muhammad Ali: il pugile, infatti, predilige come caratteristiche principali la forza e l'agilità, tralasciando in parte le capacità d'incasso (infatti, nel primo incontro con Rocky, Apollo va subito al tappeto dopo un potentissimo montante sinistro di Rocky, complice anche il fatto che "lo stallone italiano" è mancino e quindi sbilanciava Creed).
    Nel secondo combattimento con Rocky, Creed si concentra ancor di più sulla forza e la velocità, trascurando leggermente la resistenza: infatti Rocky riesce a resistere alle centinaia di colpi messi a segno da Creed, mentre Apollo viene messo in difficoltà da Rocky con pochi colpi.
    Nel combattimento con Drago, Apollo non è più forte e veloce come un tempo e, complici l'enorme differenza di età, la sovrumana potenza e l'enorme capacità d'incasso di Drago, viene ucciso da una serie di colpi del russo.


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    Come dichiarato dallo stesso Stallone, il personaggio di Rocky Balboa è nato sotto ispirazione di un vero incontro di boxe che venne disputato nel 1975 fra Chuck Wepner e Muhammad Alì. Apollo, quindi, non è altro se non una rivisitazione cinematografica di Muhammad Alì, anche perché il suo stile di combattimento è molto tecnico e "ballerino", proprio come quello di Alì (usa molto il gioco di gambe, le schivate, i diretti e evita il corpo a corpo troppo ravvicinato). Tuttavia, se Creed è davvero la trasposizione cinematografica di Alì, allora nell'ultimo capitolo della saga (Rocky Balboa) è presente un errore. Infatti, nel corso di alcune trasmissioni sportive, le stesse che mostravano gli incontri fittizi dei pugili al computer, vengono proposte alcune immagini di archivio dello stesso Muhammad Alì, riferite agli anni '70. Dunque, tutto ciò lascerebbe supporre che nella cronologia storica della saga Muhammad Alì, ai tempi in cui Apollo era il campione del mondo dei pesi massimi (sempre negli anni '70), combattesse ancora, e plausibilmente avrebbe potuto anche rappresentare uno dei suoi più accreditati rivali per la corona iridata. Questo particolare è rafforzato anche dal fatto che nel primo film fa la sua apparizione un altro vero ex pugile: infatti c'è un breve cameo di Joe Frazier che sale sul ring per salutare Apollo e Rocky prima del loro incontro, e addirittura lui e Creed in quella circostanza cominciano a "beccarsi" quasi a volersi lanciare una sfida. È da notare il fatto che Frazier in quegli anni era uno dei più accreditati rivali di Alì e nello stesso tempo, nel film, lo si sente dire ad Apollo "Hai avuto paura a sfidare me!". Dunque non ci sarebbe nulla da sorprendersi se Apollo Creed, che in "Rocky IV", durante la conferenza stampa prima dell'incontro con Drago, dichiara che nella sua carriera aveva "incontrato i migliori battendoli tutti" chiudendo con la battuta "ho mandato più gente in pensione io della previdenza sociale", avesse combattuto in quegli anni anche con lo stesso Alì e con Frazier, ovviamente vincendo come recita il suo professional boxing record prima del secondo incontro con Rocky: 47 incontri e 47 vittorie, di cui una sola non per K.O. (e cioè proprio quella con Rocky nel primo film della saga).





    Fonte:Wikipedia
     
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