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Rec_Terror.
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5 BAMBOLE PER LA LUNAD'AGOSTO
Genere: Horror/Thriller
Regia: Mario Bava, Mario Bianchi (assistente alla regia)
Nazionalità: Italia
Durata: 87 minuti circa
Anno: 1970
Sceneggiatura: Mario Di Nardo
Fotografia: Antonio Rinaldi
Montaggio: Mario Bava
Musiche: Piero Umiliani
Scenografia e Costumi: Giulia Mafai
Interpreti:
* William Berger: professor Fritz Farrel
* Ira von Furstenberg: Trudy Farrel
* Edwige Fenech: Marie Chaney
* Howard Ross: Jack Davidson
* Helena Ronee: Peggy Davidson
* Teodoro Corrà: George Stark
* Ely Galleani: Isabel
* Edith Meloni: Jill Stark
* Mauro Bosco: Jacques
* Maurice Poli: Nick ChaneyCITAZIONEIl Professor Fritz Farrel, inventore di una rivoluzionaria resina sintetica, viene invitato insieme alla moglie a soggiornare come ospite presso una villa di un ricco industriale interessato alla scoperta. Questa sarà la scena di efferati omicidi.
Questo è un thriller ricco di colpi di scena e particolari macabri, ma povero di suspense, con pizzico di elementi grotteschi.
fonte Wikipedia
Edited by Viky017 - 30/11/2014, 16:30. -
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Mario Bava è uno dei maestri del genere horror ma purtroppo questa volta la sua maestria non è stata sufficiente, si notano fin da subito il suo stile, la sua eleganza e la sua cura maniacale nella fotografia(molto raffinata ed elegante) ma la trama, che si rifà palesemente a un capolavoro della letteratura mondiale, , è banale e mortalmente noiosa tanto che il film si trascina fino alla fine senza un emozione e senza un colpo di scena prevedibile e anche il finale è fin troppo scontato, quasi come se il regista avesse avuto fretta di finire.SPOILER (clicca per visualizzare)“Dieci piccoli indiani” di Agatha Christie
I personaggi sono tutti poco credibili e la suspense è davvero poca però, come scritto sopra, c’è da dire che nonostante la pochezza della sceneggiatura, Bava da prova di essere stato uno dei più grandi registi del cinema italiano(i primi cinque minuti sono da annoverare negli annali del cinema).
E poi c’è una scena che è rimasta memorabile,SPOILER (clicca per visualizzare)due degli ospiti si prendono a ca**otti per futili motivi al piano superiore facendo cadere dal tavolo alcune biglie di cristallo che, via via , scendono giù per la rampa delle scale per poi finire dritte dritte in un’altra stanza, dentro la vasca da bagno dove c’è il cadavere della moglie di uno dei due litiganti(questa scena fu poi in parte ripresa da Dario Argento in “Suspiria”).
Il film è stato anche fonte d’ispirazione per Quentin Tarantino(una sua scena di Kill Bill è stata copiata da questo film, vale a dire.SPOILER (clicca per visualizzare)quella nel quale il gestore del club spegne le luci)
In sostanza non è affatto il miglior Bava(“la frusta e il corpo”, “la maschera del demonio” , “i tre volti della paura” e “reazione a catena” sono tutt’altra cosa) ma rimane un prodotto godibile, soprattutto per gli amanti del genere.
Una piccola citazione va alla colonna sonora, meravigliosa.. -
.Mario Bava è uno dei maestri del genere horror ma purtroppo questa volta la sua maestria non è stata sufficiente, si notano fin da subito il suo stile, la sua eleganza e la sua cura maniacale nella fotografia(molto raffinata ed elegante) ma la trama, che si rifà palesemente a un capolavoro della letteratura mondiale,, è banale e mortalmente noiosa tanto che il film si trascina fino alla fine senza un emozione e senza un colpo di scena prevedibile e anche il finale è fin troppo scontato, quasi come se il regista avesse avuto fretta di finire.SPOILER (clicca per visualizzare)“Dieci piccoli indiani” di Agatha Christie
I personaggi sono tutti poco credibili e la suspense è davvero poca però, come scritto sopra, c’è da dire che nonostante la pochezza della sceneggiatura, Bava da prova di essere stato uno dei più grandi registi del cinema italiano(i primi cinque minuti sono da annoverare negli annali del cinema).
E poi c’è una scena che è rimasta memorabile,SPOILER (clicca per visualizzare)due degli ospiti si prendono a ca**otti per futili motivi al piano superiore facendo cadere dal tavolo alcune biglie di cristallo che, via via , scendono giù per la rampa delle scale per poi finire dritte dritte in un’altra stanza, dentro la vasca da bagno dove c’è il cadavere della moglie di uno dei due litiganti(questa scena fu poi in parte ripresa da Dario Argento in “Suspiria”).
Il film è stato anche fonte d’ispirazione per Quentin Tarantino(una sua scena di Kill Bill è stata copiata da questo film, vale a dire.SPOILER (clicca per visualizzare)quella nel quale il gestore del club spegne le luci)
In sostanza non è affatto il miglior Bava(“la frusta e il corpo”, “la maschera del demonio” , “i tre volti della paura” e “reazione a catena” sono tutt’altra cosa) ma rimane un prodotto godibile, soprattutto per gli amanti del genere.
Una piccola citazione va alla colonna sonora, meravigliosa.
Concordo nel complesso, noioso, scarsissima tensione psicologica, trama debole e confusa, assolutamente non al livello della "Maschera del demonio". Peccato perché il titolo mi aveva affascinato. A me non è piaciuta nemmeno la colonna sonora, totalmente fuori luogo nella sua allegria nell'accompagnare un thriller. Poi in generale non trovo un'ambientazione marina, insulare particolarmente attinente a un Horror, ma quello è più un mio gusto personale, istintivamente associo l'Horror a luoghi boschivi, gotici, oscuri, non certo mare e Sole.. -
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di Bava se volete guardatevi I tre volti della paura che è un gioiellino, Reazione a catena anche è molto bello, violento. .