George Orwell

Motihari, 25 giugno 1903 – Londra, 21 gennaio 1950

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  1. witchMarylina
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    George Orwell





    George Orwell (pseudonimo di Eric Arthur Blair; Motihari, 25 giugno 1903 – Londra, 21 gennaio 1950) è stato uno scrittore, giornalista e glottoteta britannico.

    Conosciuto come opinionista politico e culturale, ma anche noto romanziere, Orwell è uno dei saggisti di lingua inglese più diffusamente apprezzati del XX secolo. Probabilmente è meglio noto per due romanzi scritti verso la fine della sua vita, negli anni quaranta; l'allegoria politica de La fattoria degli animali e 1984, che descrive una così vivida distopia totalitaria dall'aver dato luogo alla nascita dell'aggettivo "orwelliano", oggi diffusamente utilizzato per descrivere meccanismi totalitari di controllo del pensiero.

    Orwell condusse sempre la sua attività letteraria in parallelo con quella di giornalista e attivista politico. Era e rimase sempre d'ispirazione socialista ma la presa di coscienza, anche in seguito a tragiche esperienze personali, delle contraddizioni e degli orrori del comunismo realizzato in Unione Sovietica sotto Stalin lo portarono a essere antisovietico e antistalinista, scontrandosi così con una consistente parte di sinistra europea. Nel 1946 Orwell scriveva di sé: "Ogni riga di ogni lavoro serio che ho scritto dal 1936 a questa parte è stata scritta, direttamente o indirettamente, contro il totalitarismo e a favore del socialismo democratico, per come lo vedo io."



    Biografia
    « Siamo impegnati in un gioco in cui non possiamo vincere. Alcuni fallimenti sono migliori di altri, questo è tutto. »

    (George Orwell)


    George Orwell nasce da una famiglia di origini scozzesi che appartiene alla borghesia "alto-bassa" (o "nobiltà senza terra", come la definì lo stesso scrittore). Il padre, angloindiano, è funzionario dell'amministrazione britannica in India. In India la famiglia si destreggia a conciliare effettiva scarsità di mezzi e salvaguardia delle apparenze.

    Orwell si trasferisce in Inghilterra con la madre e le due sorelle nel 1907,a Henley-on-Thames, in Sussex, dove si iscrive al collegio St. Cyprian di Eastbourne. Ne esce con una borsa di studio e un forte complesso d'inferiorità, dovuto alle umiliazioni e allo snobismo subiti negli anni da parte dei compagni di studio e della società inglese (come narrerà nel suo saggio autobiografico Such, Such were the Joys del 1947) Nel 1917 viene ammesso all'Eton College, che frequenta per quattro anni, e dove ha per insegnante Aldous Huxley (altro grande esponente della letteratura distopica), alle cui opere si ispirerà per 1984, il suo romanzo più celebre. In questo stesso periodo stringe amicizia con Cyril Connolly, futuro critico letterario.

    Nel 1922 lascia gli studi per seguire le orme paterne, e tornato in India, si arruola nella Polizia Imperiale in Birmania (Burma). Il 22 novembre dello stesso anno arriva a Mandalay. L'esperienza si rivela traumatica, diviso fra il crescente digusto per l'arroganza imperialista e la funzione repressiva che il suo ruolo gli impone, e il 1 gennaio 1928 si dimette. Ispirato all'esperienza di questo periodo è il successivo romanzo Giorni in Birmania (del 1934).

    Nello stesso anno 1928 parte per Parigi, dove spera di osservare con i propri occhi i bassifondi delle grandi metropoli europee. In questo periodo inizia a scrivere e lavora come sguattero in alcuni ristoranti.

    Sopravvive solo grazie alla carità dell'Esercito della Salvezza e sobbarcandosi lavori umilissimi. Un'esperienza che proseguirà anche in patria ispirando il suo romanzo d'esordio Senza un soldo a Parigi e Londra, pubblicato nel 1933 con lo pseudonimo di George Orwell.

    Pubblica il suo primo articolo su Le Monde[1] nel 1928. L'anno successivo si trasferisce a Southwold, nel Suffolk, lavorando da recensore per l'"Adelphy" e il "New Statesman and Nation". Nell'aprile 1932 si trasferisce nel Middlesex, e inizia un lavoro da insegnante come maestro elementare per varie scuole private, che è costretto ad abbandonare per problemi di salute. Nel marzo dell'anno successivo pubblica La figlia del reverendo (1933) e accetta poi un lavoro part-time in una libreria e come critico di romanzi per il "New English Weekly".

    Su commissione del Left Book Club, un'associazione culturale filosocialista, svolge un'indagine nelle zone più colpite dalla depressione economica, che lo porterà, nei primi mesi del '36 tra i minatori dell'Inghilterra settentrionale. Le loro misere condizioni sarano descritte in La strada per Wigan Pier , pubblicato nel '37. Si reca nel Lancashire e nello Yorkshire e in aprile a Wallington, nello Hertforshire, dove pubblica Fiorirà l'aspidistra ispirato alla sua vita di miserie di quegli anni. A Wallington affitta in Kits Lane una casa nella quale una stanza è adibita a negozio, tanto che viene chiamata "The Stores" (i magazzini); nel negozio Eric ed Eileen vendono uova fresche del loro pollaio, bacon, latte delle loro capre e strisce di liquirizia. Il 9 giugno 1936 sposa nella chiesa anglicana di Wallington (nonostante entrambi si dichiarassero agnostici) Eileen O'Shaughnessy, sua compagna da un anno. (Eileen fu allieva di J.R.R. Tolkien.)[senza fonte] A Wallington si trova la "Bury Farm", la fattoria che, secondo molti, Orwell usò per ambientare La fattoria degli animali. Scoppiata la Guerra Civile Spagnola, vi prende parte combattendo per il Partito Operaio di Unificazione Marxista (P.O.U.M. Partito Obrero de Unificacion Marxista d'ispirazione trotzkista), contro il dittatore Francisco Franco ed è inviato sul fronte aragonese. Colpito alla gola da un cecchino franchista, rientra a Barcellona. Il clima politico è cambiato: con il prevalere della linea del Fronte Popolare e del partito comunista nel governo repubblicano il Poum e gli anarchici sono dichiarati fuorilegge. Lascia la Spagna quasi clandestinamente.
    Orwell

    Di ritorno in Inghilterra scrive Omaggio alla Catalogna (1938), un diario-reportage contro i comunisti spagnoli (i quali agivano sotto lo stretto controllo dei "consiglieri" sovietici) accusati di aver tradito lealisti ed anarchici in Spagna. In settembre parte per il Marocco e, l'anno successivo, tornato in patria, scrive Una boccata d'aria (1939). Durante la Seconda Guerra Mondiale viene respinto dall'esercito come inabile e si arruola, nel 1940, nelle milizie territoriali della Home Guard, con il grado di sergente. In marzo Gollancz gli pubblica la raccolta di saggi Dentro la balena e, trasferitosi a Londra, cura per la BBC (l'ente radiotelevisivo britannico) una serie di trasmissioni propagandistiche rivolte all'India. Pubblica la raccolta di saggi Il leone e l'unicorno: il socialismo e il genio inglese (1941) e, tra il 1942 e il 1943, collabora alle riviste "Horizon", "New Statesman and Nation" e "Poetry London". In novembre abbandona la Home Guard e diviene direttore del settimanale di Sinistra "Tribune", che gli affida una rubrica (A modo mio). Inizia a scrivere La fattoria degli animali, che terminerà nel febbraio del 1944, ma che, per le chiare allusioni critiche allo stalinismo, molti editori si rifiuteranno di pubblicare. (In quel periodo la Russia di Stalin era alleata del Regno Unito contro il nazifascismo). Nel giugno 1944 adotta un bambino con il nome di Richard Horatio Blair, e nel febbraio dell'anno seguente si dimette da direttore del "Tribune" e diviene corrispondente di guerra da Francia, Germania e Austria, per conto dell'"Observer". Nello stesso anno (1945) muore la moglie Eileen, in seguito ad un intervento chirurgico, e "Secker & Warburg" gli pubblicano il suo primo romanzo di successo: La fattoria degli animali.
    La tomba di George Orwell

    Dal novembre 1946 all'aprile dell'anno successivo riprende a scrivere per il "Tribune" e nel 1947 si stabilisce con il figlio a Jura, una fredda e disagiata isola delle isole Ebridi. E' minato dalla tisi, il clima non si confà alle sue disperate condizioni di salute, costringendolo a continui ricoveri in sanatorio. Due anni dopo si risposa con Sonia Bronwell, redattrice di "Horizon", e si occupa della revisione della sua opera più celebre: 1984 (scritto nel 1948).

    Muore di tubercolosi il 21 gennaio 1950, in un ospedale di Londra.

    Le opere

    Orwell viene ricordato soprattutto per il contributo che diede alla letteratura distopica (il termine contrario alla Utopia ), che utilizzò più volte nella lotta contro il totalitarismo. Dal punto di vista letterario egli si inserisce nel grande filone della letteratura satirica inglese, che si può far risalire a Jonathan Swift (con riferimento ad I viaggi di Gulliver, ma anche al raccontino Una modesta proposta). In realtà sono i suoi saggi ed articoli che – più di ogni altro suo scritto – costituiscono il contributo maggiore di questo scrittore alla comprensione del suo (e anche del nostro, attuale) tempo, oltre che un alto esempio di esercizio della ragione e dello spirito critico, tramite uno stile assolutamente superbo.

    La sua scrittura, pur esprimendo concetti complessi, è chiara ed adotta parole ben comprensibili: Animal Farm (La fattoria degli animali) in particolare è stato più volte usato come lettura nei corsi di lingua inglese per stranieri. Esso è, sotto la parvenza di una favola per bambini, un'acuta parodia del comunismo realizzato in Unione Sovietica. (In una fattoria gli animali si ribellano ad un padrone umano crudele e dispotico solo per piombare in un dominio anche peggiore guidato da alcuni di essi, corrotti dall'avidità di potere e caratterizzato dall'icastico motto: "tutti gli animali sono uguali ma alcuni sono più uguali degli altri.")

    Dal punto di vista più politico (parafrasando R.A. Heinlein) viene da pensare ad Orwell come un maestro severo, quelli di una volta, poco dediti ai buonismi ed alle frasi del tipo "in fondo quel teppistello è un bravo ragazzo". Orwell è un maestro che tramite le favole (La fattoria degli animali) ammonisce a non credere alle favole, che stimola a mantenere sempre alta la coscienza e lo spirito critico, a dubitare delle rivoluzioni, a dubitare del nostro stesso pensiero, perché potrebbe essere condizionato dal linguaggio (la neolingua di 1984) costruito apposta per incarcerare la nostra mente. Ed è severo perché ci punisce subito, mostrando le devastazioni provocate dal senno della ragione.


    Opere

    Romanzi

    * Senza un soldo a Parigi e Londra (Down and Out in Paris and London, 1933)
    * Giorni in Birmania (Burmese Days, 1934)
    * La figlia del reverendo (A Clergyman's Daughter, 1935)
    * Fiorirà l'aspidistra (Keep the Aspidistra flying, 1936)
    * La strada di Wigan Pier (The road to Wigan Pier, 1937)
    * Omaggio alla Catalogna (Homage to Catalonia, 1938)
    * Una boccata d'aria (Coming Up For Air, 1939)
    * La fattoria degli animali (Animal Farm, 1945)
    * 1984 (Nineteen Eighty-Four, 1948)
    * Una storia da fumoir (incompleto) (A Smoking-Room Story, 1949)

    Saggi

    * Un' impiccagione o Un impiccato (A Hanging, 1931) [2]
    * L' uccisione dell' elefante o L'elefante fucilato o Uccidendo un elefante (Shooting an Elephant, 1936) [3]
    * Ricordi di libreria (Bookshop memory, 1936)
    * Gli inglesi (1936)
    * Marrakech (Marrakech, 1939)
    * In difesa del romanzo (In defence of the Novel, 1936)
    * Charles Dickens, 1939 [4]
    * Appunti occasionali (Notes on the way, 1939)
    * L' invasione marziana (recensione) (Mis-Observation, 1940)
    * Il grande Dittatore di Chalie Chaplin (recensione) (1940)
    * Le bugie settimanali per ragazzi (Boys' Weeklies, marzo 1940 [5])
    * Dentro la balena (Inside the Whale, 1940)
    * I confini tra arte e propaganda (The Frontiers of Arts and Propaganda, 1941)
    * Letteratura e Totalitarismo (Literature and Totalitarianism, 1941)
    * Wells, Hitler and the World State, 1941 [6]
    * Il leone e l'unicorno: il socialismo e il genio inglese (The Lion and the Unicorn: The Socialism and the English, 1941)
    * L' arte di Donald McGill (The Art of Donald McGill, 1941) [7]
    * Troppo severo con l'umanità. Intervista immaginaria a Jonathan Swift (Too Hard on Humanity. An imaginary Interview between George Orwell and Jonathan Swift, 1942)
    * La letteratura e la sinistra (Literature and the Left, 1942)
    * Looking Back on the Spanish War, 1943 [8]
    * Come mi pare (rubrica) o Come mi garba (As I Please, 1943-1947)
    * Benefit of Clergy: some notes on Salvador Dali, 1944 [9]
    * Grandezza e decadenza del romanzo poliziesco inglese (Grandeur et décadence du romain policier anglais, 1944 — versione originale inglese persa)
    * Quanto è lungo un racconto? (How long is a short story?, 1944)
    * Arthur Koestler, 1944 [10]
    * Appunti sul nazionalismo (Notes on Nationalism, maggio 1945)
    * La libertà di stampa (The Freedom of press, 1945)
    * Notes on Nationalism, 1945 [11]
    * Solo roba vecchia... ma chi può resistere? (Just Junk – but who could resist it?, 1946)
    * Come muoiono i poveri (How the Poor Die, 1946) [12]
    * Una buona tazza di tè (A Nice Cup of Tea , 1946)
    * La luna in fondo al pozzo (The Moon Under Water, 1946)
    * Politics vs. Literature: An Examination of Gulliver's Travels, 1946 [13]
    * Politics and the English Language, 1946 [14]
    * Second Thoughts on James Burnham, 1946 [15]
    * Quei bei delitti inglesi di una volta (Decline of the English Murder, 1946) [16]
    * Riflessioni sul rospo (Some Thoughts on the Common Toad, 1946) [17]
    * A Good Word for the Vicar of Bray, 1946 [18]
    * In Defence of P. G. Wodehouse, 1946 [19]
    * Perché scrivo (Why I Write, 1946) [20]
    * The Prevention of Literature, 1946 [21]
    * E tali, tali erano le gioie o Giorni felici (Such, Such Were the Joys, 1946) [22]
    * Lear, Tolstoi ed il Matto (Lear, Tolstoy and the Fool, 1947 [23]
    * L'anima dell'uomo sotto il socialismo di Oscar Wilde (recensione) (The Soul of Man Under Socilism, 1948)
    * Gli scrittori e il leviatano (Writers and Leviathan, 1948)
    * Riflessioni su Gandhi (Reflections on Gandhi, gennaio 1949 [24])

    Raccolte italiane:

    * Tra sdegno e passione, traduzione di Enzo Giachino, Rizzoli, 1968 (estratto da The collected essays, journalism and letters of George Orwell, a cura di Sonia Orwell e Jan Angus).

    Contiene: Giorni felici; Rimorsi Birmani (L'elefante fucilato; Un impiccato); Avventure tra i poveri (Il dormitorio, 1931; La raccolta del luppolo, agosto-ottobre 1931; Nel paese dei minatori, febbraio-marzo 1936; Ricordi di libreria, novembre 1936; Come muoiono i poveri, novembre 1946); Spagna (Parigi – Barcellona, autunno 1942); Vacanze inquiete (Marrakesh, primavera 1939); Ricognizioni (Perché mi iscrissi al partito laburista indipendente, giugno 1938; Democrazia nell'esercito inglese, settembre 1939; Negri esclusi, luglio 1939; Noterelle occasionali, aprile 1940; Mein Kampf di Hitler, marzo 1940; «Il nemico totalitario» di F. Borkenau, maggio 1940; La patria, autunno 1940; Perché ce l'ho con i pacifisti, luglio 1942); Il leone e l'unicorno, febbraio 1941; La guerra vinta e la pace perduta (La mia guerra, estratti da Partisan Review gennaio 1941 – estate 1946, Diari di guerra 28-5-1940 – 28-8-1941 e 14-3-1942 – 15-11-1942, Come mi garba, 3-12-1943 – 16-2-1945 e novembre 1946 – 4-8-1947; Chi sono i criminali di guerra?, ottobre 1943; Criminali di guerra, marzo 1944; L'antisemitismo in Inghilterra, febbraio 1945); Caratteri inglesi (L'Inghilterra a prima vista e Il punto di vista morale degli inglesi, maggio 1944; Le rose di Woolworth, 21-1-1944; Quando c'era un po' di religione, 6-1-1945; Che uccello è il woodwele?, 28-3-1947; Elogio del rospo, 12-4-1946); Ultimi fogli (estratti dal diario e dalle lettere, aprile 1947 – maggio 1949).

    * Nel ventre della balena e altri saggi, traduzione di Tiziana Barghigiani e Claudio Scappi, Sansoni, 1988.

    Contiene: Uccidendo un elefante; In difesa del romanzo; In miniera (Down the Mine, in The Road to Wigan Pier); Le bugie settimanali per ragazzi; Profezie del fascismo (Prophecies of Fascism, 12-7-1940); Nel ventre della balena; Chi sono i criminali di guerra?; Appunti sul nazionalismo; In difesa della cucina inglese (In Defence of English Cooking, 15-12-1945); Una buona tazza di tè; Lear, Tolstoi ed il Matto; Verso l'unità europea (Toward European Unity, luglio-agosto 1947); Riflessioni su Gandhi.

    * Romanzi e saggi, Mondadori, I Meridiani, Milano, 2000.
    o ROMANZI: Senza un soldo a Parigi e a Londra, traduzione di Isabella Leonetti; Omaggio alla Catalogna, traduzione di Riccardo Duranti; Una boccata d'aria, traduzione di Bruno Maffi; La fattoria degli animali. Una favola, traduzione di Guido Bulla; 1984, traduzione di Stefano Manferlotti; Una storia da fumoir 1 e 2, frammenti del romanzo mai scritto, traduzione di Guido Bulla.
    o SAGGI (traduzioni di Guido Bulla):
    + Racconti e saggi autobiografici: Un'impiccagione; L'uccisione dell'elefante; Ricordi di libreria; Marrakech; Come muoiono i poveri; Perché scrivo; E tali, tali erano le gioie.
    + Scritti e divagazioni su arte e società: In difesa del romanzo; Appunti occasionali [2], L'invasione marziana; "Il grande dittatore" di Charlie Chaplin; I confini fra arte e propaganda; Letteratura e totalitarismo; L'arte di Donald McGill; Troppo severo con l'umanità. Intervista immaginaria a Jonathan Swift; La letteratura e la sinistra; Come mi pare [9, 14, 15, 16, 67]; Grandezza e decadenza del romanzo poliziesco inglese; Quanto è lungo un racconto?; La libertà di stampa; Solo roba vecchia... ma chi può resistere?; Una buona tazza di tè; «La luna in fondo al pozzo»; Quei bei delitti inglesi di una volta; Riflessioni sul rospo; "L'anima dell'uomo sotto il socialismo" di Oscar Wilde; Gli scrittori e il leviatano.
    + Interventi e testimonianze: "Assignment in utopia" di Eugene Lyons; "Mein Kampf" di Hitler; Appunti occasionali [1]; London letter alla «Partisan Review»; Il pacifismo e la guerra. Una discussione fra Derek Stanley Savage, George Woodcock, Alex Comfort e George Orwell; Dai diari di guerra; Chi sono i criminali di guerra?; Come mi pare [10, 22, 25, 37, 47, 51, 57, 66, 70]; Propaganda e linguaggio popolare; L'antisemitismo in Inghilterra; Noi e la bomba atomica; La vendetta è amara; L'almanacco del vecchio George di Orwell e la sua sfera di cristallo.



    Fonte: Wikipedia
     
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  2. KeeperOfThe7Keys
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    Mi è stato molto d'ispirazione per quanto riguarda il parere degli intellettuali che vivevano al di fuori dai regimi dittatoriali nella mia tesi sui totalitarismi alla maturità! Bellissimo anche il film 1984, con John Hurt...giù il cappello! -_- -_- -_-
     
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  3. Sara .
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    sono alle ultime pagine di "1984" e devo dire che non mi ha fatto impazzire....
    ci vedo una leggera "ispirazione" alla dittatura comunista...
     
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  4. KeeperOfThe7Keys
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    QUOTE (Sara . @ 26/8/2009, 18:26)
    ci vedo una leggera "ispirazione" alla dittatura comunista...

    No no...ben piu che ‘leggera’ eh eh ^_^
     
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  5. Mr.Wolf°
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    CITAZIONE (KeeperOfThe7Keys @ 9/2/2009, 19:05)
    Bellissimo anche il film 1984, con John Hurt...giù il cappello! -_- -_- -_-

    Quotone :)
     
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  6. Grove91
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    Il libro è uno dei più belli che abbia mai letto. L'ho finito esattamente ieri e non vedo l'ora di rileggerlo (l'ho già prestato xD). L'aria claustrofobica e il finale ultrapessimista mi ha messo un'ansia che non so descrivere. Presto mi vedrò il film, appena ho due minuti liberi.

    "Sotto i larghi rami del Castagno, chissà perché, io t'ho venduto e tu hai venduto me"
     
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  7. panz
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    uno dei libri più belli che abbia mai letto e imho uno dei libri più importanti della letteratura contemporanea
    la stanza 101 continua a tormentare i miei incubi...
     
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  8. Artikuz
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    Ho 1984 sul comodino che potrei iniziare appena finisco It (ma non ne sono molto convinto)!
     
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  9. il_mango
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    super black hole 1984 come la fattoria degli animali sono secondo me libri di critica prima di tutto all'umanità che anche quando mossa da buoni intenti arriva sempre agli stessi orrori. Sono due libri epocali che vale la pena di leggere e sui quali riflettere! :)
     
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  10. Lirtik Km
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    Quoto il mango leggetevi anche La fattoria degli animali che è una versione parodistica della dittatura comunista in Russia dalla sua nascita fino al suo apice.
    Orwell ha la capacità di scrivere libri che svelano un mondo avido e brutale apparentemente nascosto aprendo la mente del lettore a nuove prospettive, la lettura del libro 1984 ha cambiato molte mie idee riguardo l'esistenza, la politica e la natura umana.
     
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  11. nadia951
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    un bravissimo scrittore! uno dei migliori a mio parere.
    Qest' estate mi sono dilettata nella lettura di "1984" e "la fattoria degli animali", entrambi stupendi!
     
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  12. Arch Stanton
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    Ho letto 1984 e La fattoria degli animali.
    Parlano entrambi di un mondo immaginario nel quale riconosciamo la nostra società passata e presente. Non solo le dittature, ma la follia umana.

    Mi vengono i brividi quando sento parlare di "partito dell'amore", mi viene sempre in mente "il ministero dell'amore".. magari sbaglio......
     
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    Grandissimo scrittore ma soprattutto amo i temi che affronta..oltre ad aver scritto un ottimo romanzo(La fattoria degli animali) e un capolavoro(1984),mi piace sempre ricordare anche Omaggio alla Catalogna,un resoconto delle sue eperienze in Spagna durante la guerra civile davvero bello, dove si notano già alcune sue prime riflessioni, che saranno poi alla base delle altre due opere
     
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  14. Dani7469
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    I temi che tratta sono veramente grandiosi, ma il modo in cui lo fa mi fa scendere il latte alle ginocchia. Mi sta abbastanza sulle scatole come scrittore...
     
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