Gollum

J.R.R. Tolkien

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  1. witchMarylina
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    Gollum (pr. /ˈɡɔllum/) è un personaggio di Arda, l'universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese J.R.R. Tolkien; ha una prima apparizione nel romanzo Lo Hobbit, e diviene uno dei personaggi principali de Il Signore degli Anelli. Egli è senza dubbio il personaggio più ambiguo e complesso della saga: mentre tutti gli altri personaggi sono fortemente orientati o verso il Bene o verso il Male, egli è sempre in bilico, pronto a favorire l'uno o l'altro a seconda della sua propria necessità e convenienza.



    Nome

    Il vero nome di Gollum in Ovestron è Trahald, che avrebbe il significato di "scavare un buco, strisciare" oppure "adatto a infilarsi in un buco". Il nome Sméagol, invece, deriva forse da una parola in Old English, ossia smygel, con il medesimo significato, cioè "buco, solco"; la parola è anche collegata con smial, che in linguaggio Hobbit significa, per l'appunto, "buco".

    Sulla pronuncia del nome Sméagol non c'è ancora accordo; nell'adattamento per la radio che fece la BBC nel 1981, nel film d'animazione di Ralph Bakshi del 1978 e nella trilogia di Peter Jackson, è pronunciato /ˈsmiːgɒl/, sebbene nelle sue registrazioni originali, Tolkien pronunciasse indistintamente sia ˈsmiːgɒl che /ˈsmiːægɒl/. Tolkien aveva l'abitudine di mettere i segni diacritici in posizioni variate rispetto alle regole (ad esempio, il nome Eärendil va pronunciato come se fosse scritto Ëarendil), perciò, poiché la parola sméagol ha forti somiglianze con il verbo Old English smēaġan, "riflettere", è possibile che l'accento acuto sulla e rappresenti la macron dell'Old English, rendendo la pronuncia corretta /ˈsmiːægɒl/. Inoltre ci sono diverse persone convinte che la pronuncia corretta del nome dovrebbe essere /ˈsmɛːɑgɒl/, ossia come lo leggerebbe un madrelingua italiano; questa interpretazione deriva da una scorretta considerazione dell'accento sulla e. Infatti, anche se Tolkien avesse voluto far pronunciare le lettere e ed a distinte l'una dall'altra (cosa non del tutto ovvia, poiché in nessun sistema di scrittura esiste un accento acuto facente funzioni di una dieresi), in Old English, probabilmente, come in inglese moderno, la e si pronunciava i. In ogni caso bisogna ricordare che le regole di pronuncia riportate nelle Appendici de Il Signore degli Anelli riguardano solo le lingue elfiche, e non l'Old English usato per rappresentare l'Ovestron; è per il fatto che non abbiamo chiare indicazioni dell'autore, che sulla pronuncia delle lingue non elfiche esistono insicurezze di questo tipo.

    Personaggio

    Originariamente conosciuto come Sméagol, questo personaggio fu in seguito chiamato Gollum a causa della sua abitudine di produrre un "orribile rumore di gola" quando inghiottiva. La sua vita fu estesa molto oltre il suo limite naturale per effetto del possesso dell'Unico Anello, che aveva trovato sul fondo del Grande Fiume quando era giovane; questo oggetto gli aveva avvelenato la mente, rendendo Gollum del tutto dipendente da sé. Gollum custodì l'Anello nelle Montagne Nebbiose per 500 anni, prima che Bilbo Baggins glielo portasse via, e in questi anni, sotto l'influenza dell'Anello, sviluppò una sorta di personalità dissociata: da una parte Sméagol, che ancora ricordava la sua vita passata e valori come amicizia ed amore, e dall'altra Gollum, del tutto schiavo dell'Anello e della sua volontà, in grado di fare di tutto pur di riportarlo a sé. Nel corso del romanzo, egli è sempre diviso ed in bilico tra queste due opposte identità, che spesso parlano e discutono tra loro.

    Il possesso dell'Anello, inoltre, ha provocato a Gollum un aumento della percettività, specialmente quella legata all'olfatto e all'udito. Inoltre, probabilmente a causa della sua lunga permanenza nella profonfità delle Montagne, odia la luce del Sole (che lui chiama "faccia gialla"), e evita di esporvisi, se possibile. Nonostante il suo aspetto emaciato, possiede una forza impensata, che gli permette di lottare senza difficoltà anche contro Frodo e Sam. In tale occasione, la sua morsa viene definita "molle ma terribilmente forte". Gollum è inoltre descritto come esperto nuotatore e abile barcaiolo; oltremodo goloso di pesci, preferisce mangiare la carne (e il cibo in genere) cruda. Inoltre rifiuta di mangiare, come di toccare, le cose fatte dagli Elfi, gli "Elfi terribili dagli occhi luminosi" perché apparentemente gli provocano una reazione dolorosa.

    Aspetto

    Nella prima edizione de Lo Hobbit Tolkien non fece riferimenti alla grandezza di Gollum, per cui molti disegnatori lo raffigurarono molto grande. Quando l'autore si rese conto dell'omissione, nelle successive edizioni chiarificò che la sua altezza non doveva superare quella degli Hobbit, e ne "Il Signore degli Anelli" lo descriverà poco più basso di Sam. Gollum è descritto usando aggettivi come "scuro", "del colore delle ossa" o "giallo pallido": ad un certo punto uno degli Uomini dell'Ithilien scambia la sua sagoma con quella di uno "scoiattolo nero e senza coda". In un manoscritto scritto come "guida" all'aspetto dei suoi personaggi, Tolkien spiega quest'apparente contraddizione dicendo che Gollum ha una pelle chiara, ma che i suoi vestiti sono scuri, e che spesso è visto in mancanza di luce. Sebbene, infatti, sia nelle rappresentazioni de Lo Hobbit sia nelle trasposizioni cinematografiche de Il Signore degli Anelli Gollum sia ritratto spesso nudo o con un perizoma, nello Hobbit si dice chiaramente che Gollum aveva un vestito, nelle tasche del quale teneva delle rocce appuntite, denti di Orco, conchiglie e un pezzo di ala di pipistrello. Oltre ad essere piccolo e molto magro, Gollum ha solamente sei denti.

    Storia

    Nell'anno 2463 della Terza Era della Terra di Mezzo, Sméagol, si recò con il cugino Déagol a pescare a bordo di una barca nel fiume Anduin, nei pressi dei Campi Iridati (Loeg Ningloron, secondo la lingua degli Elfi). Déagol, in seguito ad una caduta in acqua, vide un anello sul fondo del fiume e, attirato dal luccichio, lo afferrò. Tornato in superficie, mostrò a Sméagol la sua scoperta; ma quando questi, ammirando l'oggetto, lo chiese per sé come regalo di compleanno, Dèagol rifiutò di cederglielo, e Sméagol, accecato dall'ira, lo uccise, appropriandosi dell'anello. Questo, infatti, non era un anello qualsiasi, bensì l'Unico Anello, forgiato da Sauron nel Monte Fato molti anni addietro, alla ricerca di un portatore che lo riconducesse al suo padrone. Dopo aver scoperto che l'Anello aveva il potere di rendere invisibili, Sméagol cominciò ad usarlo per commettere piccoli furti o inganni nel suo villaggio natìo, e per questo venne cacciato, condannato a vagare alla ricerca di un posto dove vivere. La sua nuova intolleranza verso la luce del Sole e della luna, lo portò a trovare rifugio, sette anni dopo l’omicidio, nelle caverne delle Montagne Nebbiose. Qui, lo Hobbit cominciò a vagare, spinto dalla sua insita curiosità, cibandosi del poco che trovava, principalmente pesci ed Orchi. Alla fine egli si stabilì definitivamente in un laghetto molto pescoso, collegato con l'esterno, dove resterà, in compagnia dell'Anello e della sua pazzia, per molti anni, dimentico del resto del mondo.

    A causa della solitudine, Gollum cominciò a parlare con se stesso e con l'Anello stesso, chiamandolo "Tesoro", e il bisogno di possederlo divenne la sua unica ragione di vita. Passarono quasi cinquecento anni dal ritrovamento dell'Unico e, intanto, Sauron aveva ripreso un po' del suo potere, stabilendosi a Dol Guldur, nel Bosco Atro; sentendo che il suo padrone stava risorgendo, l'Anello decise di abbandonare quella creatura che ormai non gli serviva più. Ma sulla sua strada si intromise un altro Hobbit, Bilbo Baggins, che si era perso nelle gallerie delle Montagne mentre era sulla strada per la Montagna Solitaria: egli lo trovò sul pavimento della galleria dove si era perso, e se lo mise in tasca. Poco dopo, incontrò Gollum, al quale chiese aiuto per uscire di lì; ma questi sfidò il suo ospite ad una gara di indovinelli, in cui la posta sarebbe stata la vita di Bilbo. Entrambi erano molto bravi in questo gioco, ma dopo diversi tentativi Bilbo, senza più idee, come ultimo indovinello propose a Gollum una domanda: "Cos'ho in tasca?". Gollum, tentando di rispondere, sbagliò, sancendo la vittoria di Bilbo. Tornato nella sua tana per prendere l'Anello, con l'aiuto del quale meditava di uccidere Bilbo dopo aver onorato la promessa, Gollum si rende conto che il suo amato Tesoro non c'è più; sbraitando dalla rabbia, insegue Bilbo, intuendo che fosse lui il ladro, e questi, quasi inavvertitamente si infilò l'anello al dito. Dopo aver capito che il suo aggressore non poteva vederlo, seguì l'inconsapevole creatura fino all'uscita, risparmiandogli la vita, sebbene avesse l'occasione di ucciderlo.

    Non trovando più la sua preda, Sméagol cominciò a sospettare cosa probabilmente era accaduto e, spinto dalla rabbia, dopo tre mesi uscì dalle caverne dove aveva dimorato per così lungo tempo, e si mise alla ricerca del ladro dell'Anello. Dopo sette anni di ricerca, si diresse verso Mordor, dove nel frattempo Sauron era tornato, e ancora ventinove anni gli furono necessari per raggiungere la caverna sotto il passo di Cirith Ungol, sugli Ephel Dúath, dove incontrò Shelob, alla quale si mise al servizio. Fu qui che venne catturato dagli Orchi e portato a Barad-dûr, dove venne torturato affinché rivelasse dove si trovava l'Anello; poiché Bilbo era stato così ingenuo da rivelare a Gollum la sua patria, La Contea, non fu difficile per Sauron avere le informazioni che voleva. Quindi Sméagol, provato dalle torture, fu lasciato andare e venne trovato da Aragorn nelle Paludi Morte; costui lo portò da Thranduil, re degli Elfi del Bosco Atro, affinché lo custodisse; ma anche al vigile occhio degli Elfi, impietositi dalla sorte di Gollum, egli riuscì a sfuggire, lasciando perdere le sue tracce e trovando rifugio nelle Miniere di Moria. Non riuscendo a ritrovare l'uscita nell'intrigo delle sue gallerie, rimase intrappolato per diversi giorni, fino a quando un rumore di passi attirò la sua attenzione: la Compagnia dell'Anello stava infatti passando di là, ed egli cominciò a seguirla, attirato dalla presenza dell'Anello, per molti giorni, trovando finalmente l'uscita e raggiungendo i boschi di Lothlórien, dove riuscì quasi ad aggredire Frodo Baggins, il nuovo portatore del suo Tesoro.

    Non dandosi per vinto, Gollum seguì la Compagnia sull'Anduin e quindi Frodo e Sam sugli Emyn Muil, finquando una notte si decise ad attaccarli. Ma i due, consapevoli d'essere seguiti, riuscirono a neutralizzarlo; Frodo decise di risparmiargli la vita, e in cambio egli giurò di servire il nuovo padrone dell'Anello, e di condurlo a Mordor. Per quattro giorni li guidò attraverso gli Emyn Muil e le Paludi Morte, fino al Morannon, dove suggerì ai due di intraprendere una via più sicura, la stessa che aveva usato lui tempo addietro per raggiungere la tana di Shelob; infatti, essendo venuto a sapere che l'intento di Frodo era quello di distruggere il suo Tesoro, cominciò a meditare su come ucciderlo. Fu pochi giorni più tardi che Frodo e Sam furono rapiti da alcuni Uomini di Gondor, comandati dal capitano Faramir, ai quali Gollum riesce a sfuggire. Errando solo tra gli alberi, trovò uno stagno, nel quale si mette a caccia di pesci, ma al fine viene anch'egli catturato da Faramir; è condannato alla morte, ma per intercessione di Frodo, che ha ancora una volta pietà di lui, venne risparmiato. Rilasciati da Faramir, convinto delle loro buone intenzioni, i tre raggiunsero Minas Morgul e la Scala Tortuosa, il sentiero che conduce a Cirith Ungol, lungo il quale Sméagol li guidò. Giunti in cima alle scale, Gollum si recò da Shelob per informarla della presenza dei due Hobbit, e lasciare a lei l'incombenza di ucciderli; morto il portatore, egli infatti progettava di riprendere l'anello per sé.

    Ma, resosi conto che i due erano riusciti a sfuggirle, continuò a seguirli di nascosto nella desolazione di Mordor, fino a che non giunsero alla Voragine dove l'Unico fu creato da Sauron. Irretito infine dal suo potere, Frodo rifiutò di gettarlo, e si infilò l'Anello al dito, rendendosi invisibile; ma Gollum, balzato dal suo nascondiglio, si mise a lottare contro l'invisibile Hobbit, riuscendo infine a staccargli con un morso il dito nel quale era infilato l'Anello. Saltando per la felicità di essersi reimpossessato del Tesoro, mise un piede in fallo, cadendo nel baratro infuocato dell'Orodruin, e portandosi dietro l'Anello, salvando involontariamente la Terra di Mezzo dal potere di Sauron.

    Adattamenti

    Il primo lungometraggio nel quale fu rappresentato Gollum è stata la versione animata de Lo Hobbit della Rankin/Bass, nel 1977, e quella, sempre della medesima casa di produzione, de Il Ritorno del Re, nel 1980, in cui la voce del personaggio era affidata a Theodore Gottlieb.

    Nella versione animata di Ralph Bakshi, del 1978, la voce di Gollum è invece affidata a Peter Woodthorpe, e fu animato tramite la tecnica del rotoscopio.

    Nella trilogia di Peter Jackson, infine, Gollum è una Computer generated imagery ("immagine generata al computer"), la cui voce e i cui movimenti sono stati affidati all'attore Andy Serkis. Appena accennata nella Compagnia dell'Anello (2001), la presenza del personaggio diventerà centrale ne Le due Torri (2002) e ne Il ritorno del Re (2003). Il personaggio CGI è stato creato seguendo le caratteristiche facciali di Serkis, mentre i suoi movimenti sulla pellicola sono stati riprodotti utilizzando un misto tra la motion capture, in cui le movenze dell'attore sono state convertite in immagini digitali, e il tradizionale processo di keyframing, a partire da un pupazzo digitale creato da Jason Shleifer e Bay Raitt. Il processo di creazione del personaggio è stato molto lungo, e ha richiesto il lavoro di un gran numero di artisti digitali. La voce che Serkis ha deciso di usare per il suo personaggio, infine, è stata basata, per stessa ammissione dell'attore, su alcuni suoni dei suoi gatti; nella versione italiana la voce del personaggio è di Francesco Vairano, anche autore dei dialoghi e della direzione del doppiaggio del film.

    Nel Ritorno del Re, Serkis appare in carne ed ossa, in un flashback, come Sméagol prima che l'Anello lo trasformasse in Gollum. Tale scena fu originariamente girata per Le due Torri (nel libro appare nella Compagnia dell'Anello, quando Gandalf spiega a Frodo dell'Anello per la prima volta), ma fu spostata successivamente, nel tempo, affinché il pubblico potesse comprendere a chi la scena si riferiva con più facilità. L'inserimento di questa scena ha portato Raitt e Jamie Besawarick a ridisegnare il volto di Gollum nel 2002, quando gia la Compagnia era uscito nelle sale, affinché assomigliasse ancor più al volto di Serkis. Per questo motivo le poche immagini di Gollum che si vedono ne La Compagnia dell'Anello (solo una nella versione cinematografica, almeno due nella Extended DVD Edition) sono un po' diverse da quelle dei due successivi film.

    La personalità dissociata di Gollum è molto enfatizzata, nel film di Jackson: le sceneggiatrici Fran Walsh e Philippa Boyens hanno incluso ne Le due Torri e nel Ritorno del Re diverse scene in cui Gollum e Sméagol discutono, nelle quali Serkis modifica sia la voce che il linguaggio del corpo per distinguere le due entità. Sebbene anche Tolkien abbia scritto scene di questo tipo, il conflitto tra le due personalità è sicuramente più intenso, nei film: Sméagol, in un certo momento, riesce persino a "cacciare" Gollum, dopo che Frodo ha mostrato la sua bontà alla creatura (Gollum si farà rivedere solo dopo la cattura da parte di Faramir, quando penserà di essere stato da lui tradito). Gli animatori hanno anche delineato le due personalità cambiando gli occhi: con le pupille piccole e sottili per Gollum, grandi e rotonde per Sméagol.

    Questi adattamenti differiscono per come Gollum è stato visivamente realizzato: nel film di Bakshi Gollum è scuro, pelato ed emaciato; nei film di Jackson è simile, sebbene la carnagione sia molto più pallida. La versione della Rankin/Bass, invece, rappresenta Gollum di un verde pallido, una creatura simile ad un rospo, con gli occhi grandi e senza pupille.



    Fonte: Wikipedia

    Edited by <<Brendon>> - 2/9/2012, 03:16
     
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  2. Hannibal Lecter
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    Adoro tutto il mondo di Isda, e adoro Gollum e la sua doppia personalita'
     
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    Sicuramente uno dei personaggi più curiosi del Signore degli Anelli, la sua doppia personalità lo rende un personaggio molto pericoloso e crudele, ma in realtà nasconde anche una certa fragilità..
     
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  4. Hannibal Lecter
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    Tutte le volte che rivedo ISDA non posso fare a meno di pensare alla doppia personalita' di Gollum, personaggio splendido che, credetemi, nonostante tutto, non riesco ad odiare nella saga...la sua fragilita' che spesso viene fuori unita alla dolcezza di alcuni suoi momenti mi fanno pensare alle giuste parole di Gandalf rivolte a Frodo:
    " e' stata la pena che gli ha fermato la mano".....davvero nonostante tutto questo personaggio ispira anche tanta tenerezza....
     
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    La prima volta che ho visto Gollum al cinema un po' impressione mi ha fatto :). Pero' adoro il personaggio. Ci mostra come un uomo puo' diventare a causa del potere: tutta la saga di Tolkien ci insegna questo, ma secondo me Gollum in modo particolare. Ha anche la doppia personalità resa benissimo nei film....pazzo totalmente e un tantino buffo.
     
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4 replies since 11/1/2009, 18:27   1303 views
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