Gandalf

J.R.R. Tolkien

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  1. witchMarylina
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    Gandalf





    Gandalf è un personaggio dell'universo immaginario fantasy creato da J.R.R. Tolkien per i romanzi Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli. È uno dei personaggi principali, un mago (wizard) archetipico che assiste dapprima Bilbo e successivamente Frodo nelle loro avventure, ed ha un ruolo chiave nella Guerra dell'Anello. È uno degli Istari, un membro del Bianco Consiglio e la guida della Compagnia dell'Anello.



    Nome

    Gandalf (pronuncia: /ˈɡandalf/), più precisamente Gandalf il Grigio (Gandalf the Grey), è il nome usato dagli uomini nel nord della Terra di Mezzo. Gandalf, in Ovestron, significa "elfo col bastone" (elf with the staff). Infatti gli abitanti della Terra di Mezzo confondevano facilmente Gandalf per un uomo o per un elfo, sebbene non appartenesse a nessuna di queste specie. Più avanti nella storia muta il suo nome in Gandalf il Bianco (Gandalf the White).

    A seconda del popolo e dell'epoca, Gandalf è chiamato con altri nomi:
    « Molti i nomi che ho nelle diverse terre: Mithrandir sono per gli Elfi, Tharkûn per i Nani; Olórin ero da giovane nell'ormai obliato Ovest, nel Sud Incánus, nel Nord Gandalf; all'Est non vado mai. »


    * Olórin (pronuncia: /oˈlɔːrin/) è il suo nome a Valinor, in Quenya significa probabilmente "sognatore" o "dei sogni", in quanto l'etimologia risale alla radice olos che significa "visione, fantasia, sogno". Generalmente si ritiene che sia il vero nome di Gandalf; in ogni caso, tra i nomi conosciuti, è quello più antico.
    * Mithrandir (pronuncia: /miθrˈandir/) è il suo nome Sindarin, usato dagli Elfi e dagli uomini di Gondor. Significa "grigio pellegrino" o "grigio viandante".
    * Incánus (pronuncia: /inˈkaːnus/) è il nome usato "al sud". La lingua e il significato del nome sono sconosciuti, Tolkien stesso era indeciso fra più interpretazioni. In una nota del 1966 Tolkien suggerisce che si tratti di un adattamento Quenya di una parola della lingua degli Haradrim, che significa "Spia del Nord" (Inkā + nūs(h)). Ma in un'altra nota scritta l'anno successivo Tolkien ritiene improbabile che Gandalf sia stato nell'Harad, e che il nome sia stato coniato a Gondor in tempi antichi, quando il Quenya era ancora la lingua degli eruditi; deriverebbe quindi dagli elementi in(id)-, "mente", e kan-, "governante". Ai tempi in cui Il Signore degli Anelli venne scritto, sembra che Tolkien si fosse ispirato esclusivamente alla parola latina incānus che significa "canuto, che incanutisce".
    * Tharkûn (pronuncia: /ˈtʰarkun/) è il suo nome presso i Nani. Dovrebbe significare "Uomo-bastone" (Staff-man).

    In più esistono altri appellativi usati occasionalmente, o in circostanze particolari:

    * Mantogrigio o Cappagrigia (Greyhame), usato dai Rohirrim;
    * Il Cavaliere Bianco (The White Rider), quando cavalca Ombromanto;
    * Stregone nomi usati nella Guerra dell'Anello dagli Orchi;
    * Corvotempesta (Stormcrow), nome datogli da Grima Vermilinguo, per l'abitudine di preannunciare delle sventure col suo arrivo.

    Storia

    Gandalf è il più conosciuto tra i Maiar. Insieme a Saruman è uno tra i più saggi del suo ordine. Gandalf fa il suo arrivo nella Terra di Mezzo intorno all'anno 1000 della Terza Era, nei panni di uno Stregone, per aiutare e sostenere coloro che si oppongono a Sauron. È nel Silmarillion che veniamo a sapere delle sue molteplici conoscenze. A Valinor egli viveva presso Manwe e Varda.

    Inizialmente Gandalf appare come un vecchio vestito di grigio, con la barba grigia ed un grande cappello blu a punta. Pochi conoscono la sua vera natura, molti lo credono un semplice stregone. Gandalf non ha fissa dimora, ma si sposta continuamente. Proprio per le sue vesti e i suoi lunghi viaggi viene dunque chiamato Gandalf il Grigio e Il Grigio Pellegrino.

    Ne Lo Hobbit, Gandalf aiuta la compagnia dei Nani di Thorin Scudodiquercia a recuperare il loro tesoro all'interno della Montagna Solitaria di Erebor. Della compagnia organizzata da Gandalf fa parte anche Bilbo nel ruolo di Scassinatore. È in una di queste avventure che Gandalf trova la propria spada, Glamdring, presa in da un tesoro di alcuni Vagabondi (Troll).

    All'inizio de Il Signore degli Anelli Gandalf consiglia a Bilbo di lasciare in eredità al nipote Frodo l'anello magico trovato nella precedente avventura coi nani (descritta ne Lo Hobbit). Riparte quindi dalla Contea per sincerarsi della natura dell'anello e scopre così che si trattava in effetti dell'Unico Anello. Successivamente è tradito dal capo del suo ordine Saruman e trattenuto ad Isengard. Non prende quindi parte al viaggio della piccola compagnia di Hobbit (tra cui Frodo) che giunge a Gran Burrone grazie all'aiuto di Aragorn.

    Fuggito da Isengard mediante l'aiuto di Gwaihir, il Signore delle Aquile, raggiunge Frodo a Gran Burrone e diventa membro della Compagnia dell'Anello (nove viandanti inviati verso la distruzione dell'Anello nel fuoco di Monte Fato), prendendone il comando assieme ad Aragorn. Gandalf tenta di condurre la Compagnia attraverso il passo di Caradhras ma non riesce a varcarlo a causa della neve; li guida allora attraverso le miniere di Moria, ma durante il viaggio cade a Khazad-dûm per mano di un demone del mondo antico: un Balrog.

    Gandalf ricompare, più potente di prima, presso la foresta di Fangorn dove incontra Aragorn, Gimli e Legolas sulle tracce degli Hobbit Merry e Pipino, rapiti dagli orchi. Egli non è più Gandalf il Grigio, bensì Gandalf il Bianco, o - come egli stesso afferma - Saruman come sarebbe dovuto essere. Il cambiamento di colore è significativo perché indica appunto come Gandalf prenda il posto di Saruman nella gerarchia degli Istari.

    La missione del "nuovo" Gandalf è quella di guidare gli uomini nella loro grande battaglia contro Sauron, la battaglia per la libertà della Terra di Mezzo. Egli organizza la difesa di Rohan liberando re Théoden dal maligno influsso delle parole di Grima Vermilinguo e di Saruman; quindi, in seguito alla scoperta dei piani di Sauron (attaccare Minas Tirith) grazie alla curiosità di Peregrino Tuc che guardando nel Palntir, rivolge la sua attenzione a Gondor, dove sta preparandosi l'assalto finale di Sauron. Nella capitale del regno, a Minas Tirith, Gandalf si scontra contro l'ostilità di Denethor, il Sovrintendente, su cui riesce tuttavia ad avere la meglio. Durante la grande battaglia dei Campi del Pelennor, lo stregone bianco dirige la difesa della città. Respinto l'assalto di Sauron, Gandalf trasferisce il comando della guerra ad Aragorn, ora a tutti gli effetti re di Gondor e principale nemico dell'Oscuro signore.

    Il felice esito della missione di Frodo al Monte Fato e la distruzione dell'Anello, costituiscono il trionfo della sapienza e della saggezza di Gandalf. Con la fine di Sauron, viene anche la fine della missione dello stregone nella Terra di Mezzo. Egli dunque parte, con gli ultimi elfi e con i portatori dell'Anello - Bilbo e Frodo - verso Occidente, oltre il grande mare.

    Gandalf era stato l'ultimo degli Istari a giungere sulla Terra di Mezzo. Al suo arrivo Círdan il Carpentiere, che vedeva più lontano di chiunque altro sulla Terra di Mezzo, aveva riconosciuto in lui il più possente fra quelli che arrivarono, nonostante fosse più minuto e apparentemente il più vecchio, e gli aveva donato uno dei Tre Anelli degli Elfi, Narya, l'Anello di Fuoco dal colore rosso, che lo sostenne in tutte le sue opere.

    Al tempo di re Eldarion, che dovette lottare contro nuove trame (come narrato in The New Shadow, l'abbozzo pubblicato nella The History of Middle-earth), coloro che erano i più stretti seguaci del sovrano (denominatosi "i Fedeli" come i Signori di Andunië e coloro che amavano gli Eldar e i Valar a Numenor), erano convinti, erroneamente, che Olorin-Gandalf fosse in realtà un'identità nascosta di Manwe.


    Adattamenti

    Nella trilogia cinematografica diretta da Peter Jackson, il ruolo di Gandalf è interpretato da Ian McKellen con la voce italiana dello storico attore e doppiatore Gianni Musy. Secondo una voce, McKellen avrebbe recitato ispirandosi al modo di parlare di Tolkien stesso (come fece lo scrittore per la parlata di Barbalbero, si dice ispirata a C.S. Lewis). Nell'ultimo romanzo di Stephen King, uscito nel 2008, Duma Key, compare un cane di nome Gandalf.


    Fonte: Wikipedia
     
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  2. Hannibal Lecter
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    Che dire??? Un personaggio unico...sara' perche' si avvicina fine anno e l'uscita de Lo Hobbit...ho una voglia di rivedermi tutta la trilogia, che peraltro vedo praticamente con regolarita'....grande personaggio, mi piace immensamente....
     
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    Che dire??? Un personaggio unico...sara' perche' si avvicina fine anno e l'uscita de Lo Hobbit...ho una voglia di rivedermi tutta la trilogia, che peraltro vedo praticamente con regolarita'....grande personaggio, mi piace immensamente....

    Concordo pienamente! Grandissimo personaggio, molto intenso! Anche io dovrò rivedere tutta la trilogia in attesa de Lo Hobbit, che aspetto con ansia!
     
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2 replies since 11/1/2009, 17:49   2281 views
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