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L'amico ritrovato (titolo originale inglese: Reunion[1]) è una novella dello scrittore tedesco Fred Uhlman, dal quale nel 1989 fu tratto anche un adattamento cinematografico. Insieme a Un'anima non vile e Niente resurrezioni, per favore forma la cosiddetta Trilogia del ritorno.
La traduzione italiana di Maria Giulia Castagnone è stata pubblicata nel 1986 da Feltrinelli con introduzione di Arthur Koestler.
Il romanzo era peraltro già uscito in prima versione in Italia per Longanesi nel 1979 con il titolo Ritorno. Il volume comprendeva anche Per carità, che i morti non risorgano, prima versione italiana di No Resurrection, Please e l'introduzione di Arthur Koestler. (Traduzione di Elena Bona.)
Titolo originale Reunion
Autore Fred Uhlman
1ª ed. originale 1971
Genere romanzo
Sottogenere Romanzo storico
Lingua originale inglese
Temi
Il tema ricorrente nella novella è quello dell'amicizia. Tale racconto è una breve storia ispirata ai ricordi personali dell’autore, descrive come questi, ebreo tedesco, vede finire la sua amicizia con il compagno di scuola Konradin von Hohenfels a causa della sua adesione al partito nazista. Fuggito negli Stati Uniti per scampare alla Shoah, a distanza di molti anni il protagonista viene a sapere della sua sorte e ne rilegge il passato e le scelte alla luce dell’umana pietà e comprensione. Il titolo, L'amico ritrovato, va inteso proprio in funzione di ricongiunzione "spirituale" postuma e di riconciliazione.
Trama
Hans Schwarz è un ragazzo ebreo, di sedici anni che vive a Stoccarda, in Germania. Suo padre è un medico. Un giorno alla classe di Hans viene aggregato Konradin von Hohenfels, un ragazzo di nobile famiglia. Con la sua eleganza Konradin intimidisce i ragazzi, pur provenienti da famiglie non povere, ma Hans desidera diventargli amico. Tuttavia Konradin si dimostra poco attratto da lui. Hans riesce a catturare l'attenzione di Konradin, facendo una specie di capriola nell'ora di ginnastica e portando in classe la sua collezione di monete; di tutto questo Konradin rimane esterrefatto poiché anch'esso collezionava monete. Sulla strada di casa, Konradin rivolge la parola ad Hans ed entrambi iniziano a chiacchierare e da lì stava iniziando una nuova amicizia. Hans invita Konradin a casa sua, gli fa conoscere i suoi genitori e gli mostra la sua collezione di monete; per molte volte continua ad invitarlo a casa sua desideroso che anche Konradin lo invitasse a casa sua, ma non successe e non capiva perché, finché un giorno anche Konradin invita Hans a casa propria: la sua casa di famiglia è molto più bella di quella di Hans, ma Hans nota subito che Konradin non lo presenta ai suoi genitori. La ragione di ciò sta nel fatto che la madre odia e teme gli ebrei, e il padre essendone ancora molto innamorato, non intende contraddirla: entrambi i genitori di Konradin, non gradiscono che il figlio frequenti Hans. Per questo Konradin ignora Hans quando gli capita di incontrarlo a teatro in presenza di madre e padre. Da quel momento la loro amicizia comincia a incrinarsi e viene definitivamente compromessa dalla graduale intrusione dell'ideologia nazionalsocialista nella vita scolastica.
Quando in Germania vengono promulgate le leggi razziali, Hans parte per l'America dai suoi zii; i genitori di Hans - specialmente il padre, patriota decorato in guerra con la Croce di Ferro - non riuscendo a sopportare l'antisemitismo montante, decidono di togliersi la vita. Solo dopo molti anni, raggiunto da un opuscolo che propone la costruzione di un monumento agli ex alunni del Karl Alexander Gymnasium di Stoccarda caduti nella Seconda guerra mondiale, Hans rilegge nomi di compagni amati e odiati resistendo, sulle prime, alla tentazione di non guardare i nomi che iniziavano con H per paura di trovarvi il nome del suo amico. Alla fine, con uno sforzo di volontà, Hans riesce a guardare tutto l'elenco e tra i nomi elencati legge, con grande stupore e commozione, quello di Konradin che è stato giustiziato perché coinvolto nel complotto organizzato per uccidere Hitler. Questa informazione tramuta sentimenti e dubbi facendogli ritrovare l'amico dopo tanti anni.
Seguito
Esiste un seguito del libro dal titolo Un'anima non vile che narra la storia dal punto di vista di Konradin. Si apprende che prima di morire Konradin aveva scritto all'amico una lettera che mai riceverà, in quanto il padre rifiuterà di spedirgliela. Infine c'è un terzo romanzo Niente resurrezioni, per favore che narra la storia di Simon Elsas, il quale torna nell'amata-odiata Stoccarda, dopo trent'anni dalla fine della guerra, ricordando il passato.
Adattamento cinematografico
Nel 1989 fu tratto dal romanzo il film omonimo, L'amico ritrovato (tit. or. Reunion), il cui soggetto fu scritto dallo stesso Uhlman e dal drammaturgo e romanziere britannico Harold Pinter. Il film, diretto da Jerry Schatzberg, è interpretato da Jason Robards nei panni di Hans adulto, da Christien Anholt in quelli di Hans giovane, e da Samuel West in quelli di Konradin.
Note
La traduzione tedesca Der wiedergefundene Freund: eine Erzählung, 1971 è di Felix Berner
Edizioni
Fred Uhlman, L'amico ritrovato, trad. Maria Giulia Castagnone, Feltrinelli, 1986. ISBN 8807810549
Fonte: Wikipedia.it
Edited by Michela° - 16/7/2013, 19:01. -
Michela°.
User deleted
Scheda aggiornata. . -
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Letto a scuola. Mi è molto piaciuto, anche se ammetto di non essere molto amante dei libri che trattano la guerra, soprattutto perchè mi sento male mentre li leggo . . -
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Un libro che ti fa conoscere e apprezzare il vaolre dell'amicizia, un sentimento talmente forte e sincero da non spezzarsi nemmeno dopo tanti anni di lontananza, dopo tante tragedie.
Un libro molto commovente, di poche pagine ma ricchissimo di valori.. -
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d'accordissimo. un libro davvero stupendo e ben scritto, una storia molto toccante, vera. . -
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Stoccarda, 1932.
Nella Germania in cui iniziava a nascere lo spirito nazista nella classe di Hans, il protagonista della storia, figlio di un rinomato medico ebreo, giunge Konradin, figlio di nobili tedeschi che fin dalla sua prima apparizione esercita un notevole fascino su Hans.
Tra i due nasce una grande amicizia che soltanto i terribili fatti futuri allontanera' ma non spezzera' mai.
Romanzo che ho avuto modo di rileggere e che mi ha emozionato come la prima volta, un libro che ti fa conoscere e comprendere il vero valore dell'amicizia, un sentimento talmente forte e totalitario come l'amore da non spezzarsi nemmeno dopo tanti anni di lontananza e tante tragedie.
Un libro di poche pagine ma ricchissime di valori, che fa commuovere e riflettere, pagine di una delicateezza ed eleganza uniche.. -
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Ricordo che lo leggemmo in classe alle medie.
Da rileggere.
Sono quei libri che ti fanno sorridere ed emozionare. La guerra o comunque un ambiente ostile, visto dagli occhi di un bambino.. -
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Quando lo lessi mi rimase impresso nel cuore! .