Lord Voldemort

di J. K. Rowling

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  1. Edwige66
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    Lord Voldemort




    « Più bianco di un teschio, con grandi, lividi occhi rossi, il naso piatto come quello di un serpente, due fessure per narici...
    Voldemort era risorto. »

    (J. K. Rowling, Harry Potter e il calice di fuoco, traduzione di Beatrice Masini)


    Lord Voldemort è un personaggio della serie di romanzi di Harry Potter, ideata da J. K. Rowling. Il suo vero nome è Tom Orvoloson Riddle in italiano (in inglese riddle, il cognome, significa "indovinello" o "enigma"), anagramma di «son io Lord Voldemort», tradotto dall'inglese Tom Marvolo Riddle, anagramma di «I am lord Voldemort».

    Nella serie è il signore del male e l'antagonista di Harry. Ha perso i suoi poteri tentando di uccidere Harry quando aveva solo un anno, scagliandogli la maledizione Avada Kedavra, che però gli è rimbalzata indietro riducendolo ad una sorta di ombra pensante.

    Sesso maschile
    Capelli neri
    Occhi scarlatti (una volta diventato Lord Voldemort)
    Casa Serpeverde
    Discendenza Mezzosangue, da Salazar Serpeverde
    Lealtà solo a sé stesso
    Attore Christian Coulson (giovane Voldemort nel secondo film)
    Hero Fiennes Tiffin (Voldemort undicenne nel sesto film)
    Frank Dillane (Voldemort sedicenne nel sesto film)
    Ralph Fiennes
    Doppiatore Massimo Popolizio
    Prima comparsa Pietra Filosofale

    Storia

    Infanzia

    Tom è figlio dell'affascinante babbano Tom Riddle e della strega Merope Gaunt. Dai romanzi si deduce che Voldemort è nato il 31 dicembre 1926. La madre sedusse Riddle con un filtro d'amore, rimanendo in seguito incinta. Convinta che Riddle avrebbe per tale motivo continuato ad amarla anche facendo cessare gli effetti della magia, Merope liberò il marito dall'incantesimo, ma questi per tutta risposta abbandonò la moglie. Merope morì di parto, ma riuscì a dare il nome di Tom e di Orvoloson (il padre di Merope) al figlio appena nato prima di spirare. Tom Riddle jr. - il futuro Voldemort - visse in un orfanotrofio a Londra per undici anni fino a quando Albus Silente lo invitò a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, nella quale Silente insegnava. Di questi anni all'orfanotrofio si sa solamente che il giovane Tom amava ferire con la magia - pur non sapendo che quello che faceva era proprio magia - i bambini che vivevano con lui nell'istituto, terrorizzandoli. Quando scopre di essere un mago, Riddle è convinto che sia stato il padre a possedere la magia visto che se la madre l'avesse posseduta non sarebbe morta di parto.

    Il giovane Tom è, da parte di sua madre Merope e di suo nonno materno Orvoloson Gaunt, l'erede diretto di Salazar Serpeverde. Come tale egli è un rettilofono ed ha, quindi, il potere di aprire la Camera dei Segreti, nascosta ad Hogwarts da Serpeverde migliaia d'anni prima, cosa che Riddle farà nel suo quinto anno di scuola provocando la morte di una studentessa (quella che poi diventerà il fantasma Mirtilla Malcontenta) e affidando la memoria di queste giovanili imprese al suo diario oscuro. Intorno a quegli anni, Tom incontra l'unico parente magico ancora in vita, Orfin Gaunt, e viene a sapere che la magia gli deriva da sua madre e che suo padre, babbano, aveva abbandonato Merope a morte certa.

    Carriera scolastica

    Per quanto riguarda la carriera scolastica, Tom Riddle si dimostra subito un mago abilissimo e, per questo, riesce a raccogliere intorno a sè numerosi ammiratori, che diventeranno in seguito Mangiamorte. Viene anche ammesso al "Lumaclub", un circolo informale presieduto dal professor Horace Lumacorno, docente di pozioni, che invitava regolarmente i giovani studenti più portati o più ambiziosi. Nel club non poteva mancare anche Riddle che subito si dimostra, con Lumacorno e con gli altri insegnanti, un abile mentitore e lusingatore, tanto da guadagnarsi la incondizionata stima di Lumacorno e degli altri professori. Emblematica è la frase che Lumacorno pronuncia nel sesto libro: "Mi aspetto che tu diventi Ministro della Magia entro vent'anni. Quindici, se continui a mandarmi ananas, io ho ottimi contatti al Ministero", il che dimostra quanto grande fosse l'ascendente di Riddle sui professori. Lumacorno non vede, come molti suoi colleghi, la piega che Riddle ha ormai preso e nel corso di un incontro gli rivela il segreto degli Horcrux, che Tom Riddle sta già ipotizzando di usare per vincere la morte.



    La caduta al Male e l'ascesa di Lord Voldemort [modifica]

    Le scoperte relative al comportamento del padre babbano portano Tom Riddle a compiere il primo diretto omicidio: egli giunge nel paesino di Little Hangleton e lì massacra il padre e i nonni paterni facendo ricadere la colpa sullo zio Orfin che verrà quindi portato ad Azkaban, mentre la polizia babbana non riuscirà mai a trovare un colpevole alle incredibili morti. Riddle s'impossessa dallo zio Orfin dell'anello di Serpeverde che fino ad allora era appartenuto per linea diretta ai Gaunt e che in futuro si rivelerà un Dono della Morte.

    Dopo la sua carriera scolastica, finita con numerosi ed altissimi M.A.G.O., Tom chiede al preside Dippet di poter rimanere a Hogwarts come insegnante di Difesa contro le Arti Oscure, ma è respinto a causa della sua giovane età e invitato a ripresentarsi dopo qualche anno. Allora Riddle, fra lo stupore di tutti i suoi insegnanti, diventa il commesso del negozio Magie Sinister, a Notturn Alley. Il suo compito è di convincere le persone a vendergli i propri tesori e sembra che sia straordinariamente abile nel farlo. È proprio facendo questo lavoro che l'anziana e ricca strega Hepzibah Smith gli mostra due preziosissimi cimeli, la coppa di Tassorosso e il medaglione di Serpeverde. Due giorni dopo averglieli mostrati Hepzibah muore per mano di Riddle e i suoi due tesori diventano due Horcrux. Dopo questi avvenimenti Riddle abbandona il suo lavoro e assume definitivamente il nome di Lord Voldemort, scomparendo per quasi dieci anni. Tornato a Hogwarts chiede nuovamente di poter insegnare Difesa Contro le Arti Oscure, ma Silente, ora preside, rifiuta, perché sa che questi desidera addestrare i giovani alle Arti Oscure ed ha ormai ben chiara la scelta fatta da Voldemort. Dopo questo rifiuto, Hogwarts non riuscirà più ad avere un insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure che rimanga per più di un anno.

    Giunto ormai al massimo grado nella conoscenza delle Arti Oscure e dopo essere riuscito ad assicurare alla sua anima l'immortalità rispetto al proprio corpo grazie agli Horcrux, Voldemort si rivela al mondo magico e inizia il suo regno di terrore con l'aiuto dei fedeli Mangiamorte e di creature magiche oscure di cui si circonda e si serve per diffondere morte e disperazione. Molte famiglie purosangue si fanno influenzare dalle idee di Voldemort e aderiscono ai suoi propositi totalitari, ma più tardi alcune di queste si tireranno indietro: ad esempio la famiglia Black, pur convinta della primarietà della purezza di sangue, non sosterrà ufficialmente Voldemort benché alcuni membri diverranno poi Mangiamorte. Per combattere Voldemort e i suoi seguaci viene istituita, in parallelo ma in segreto rispetto all'attività degli Auror del Ministero della Magia, un'organizzazione detta Ordine della Fenice fondata da Silente e composta da migliori maghi e streghe diretti da quest'ultimo. Molti di questi vengono uccisi durante la prima guerra. Il Ministero vede in prima linea nella lotta al Male il capo del Dipartimento per l'Applicazione della Legge Magica, Bartemius Crouch, che tra le iniziative per stroncare le attività di Voldemort conferisce agli Auror il potere di uccidere i Mangiamorte invece di limitarsi al loro arresto, consentendo l'uso delle Maledizioni senza perdono.

    La caduta di Voldemort

    All'apice del potere di Voldemort viene improvvisamente fatta una profezia su Voldemort da una presunta veggente, Sibilla Cooman, aspirante al ruolo di docente di Divinazione a Hogwarts. Essa afferma che alla fine del mese di luglio sarebbe nato, dai maghi che per tre volte avevano sfidato l'Oscuro Signore, un bambino e che questi sarebbe stato l'unico in grado di vincere Voldemort perché il Signore Oscuro l'avrebbe indicato come suo eguale, ignorando tuttavia un potere posseduto dal bambino e a lui sconosciuto: "Nessuno dei due può vivere se l'altro sopravvive". La profezia venne pronunciata davanti ad Albus Silente in una locanda nel villaggio di Hogsmeade ma venne ascoltata solo nella sua prima parte anche da Severus Piton che allora era un Mangiamorte fedele a Voldemort. Fu Piton a rivelare al suo Signore l'esistenza di questa profezia e benché fossero due i possibili soggetti - Neville Paciock nato il 30 luglio dai coniugi Paciock e Harry Potter nato il 31 luglio - Voldemort fu certo che fosse Potter e non Paciock ad essere il bambino della profezia. Per tale motivo iniziò una caccia ossessiva ai Potter. Questi si nascosero affidando il segreto della loro residenza ad un Custode Segreto, ruolo per cui fu scelto Peter Minus; inizialmente, per questo ruolo, era stato designato l'amico fidato di James Potter, Sirius Black, ma quest'ultimo suggerì di scegliere Minus (un altro amico di Potter) per maggior sicurezza, convinto della lealtà di quest'ultimo. Minus era in realtà segretamente un mangiamorte che faceva da spia per Voldemort e perciò avvisò l'Oscuro Signore dell'ubicazione dei Potter. Voldemort si recò così di persona nella loro residenza, nel villaggio di Godric's Hollow, e lì massacrò James Potter e la moglie Lily Evans. Ma nel momento in cui scagliò la maledizione per uccidere il piccolo Harry, Lily si sacrificò per difendere il bambino e la maledizione rimbalzò inaspettatamente sulla fronte di Harry andando a colpire lo stesso Voldemort. Lord Voldemort perse la propria forma fisica e tutti i suoi poteri. Il suo regno di terrore cadde.

    Negli anni successivi i Mangiamorte vennero quasi tutti affidati a una severissima giustizia ma non furono pochi i tentativi di ritrovare l'anima di Voldemort e riportarla al potere. Il più efferato fu quello compiuto dal gruppo diretto da Bellatrix Lestrange e dal figlio di Bartemius Crouch, Barty junior, che torturarono fino alla pazzia i coniugi Paciock per avere informazioni su Voldemort.

    L'esilio e il ritorno al potere

    Per tredici anni Voldemort rimane poco più che un'anima moribonda. Il potere degli Horcrux lo tiene tuttavia in uno stato vicino a quello della vita. Egli si nasconde nelle foreste più profonde dell'Albania, prendendo possesso dei corpi di animali che però deperivano e morivano con una velocità incredibile una volta posseduti. Undici anni dopo la sua caduta riesce infine ad imposessarsi di un corpo, quello di un giovane mago - il professor Raptor - nominato insegnante di Difesa contro le Arti Oscure a Hogwarts. Tramite Raptor, Voldemort tenta di rubare la Pietra Filosofale che se usata gli avrebbe consentito di ritornare completamente in vita ma il piano fallisce, nuovamente, per l'azione di Harry Potter e di Silente, Voldemort abbandona il corpo di Raptor al suo destino cioè la morte, e per il Signore Oscuro è un colpo durissimo.

    Egli torna a nascondersi in Albania, certo ormai di ben poche speranze di tornare quello di un tempo, ma quando perfino egli stesso è convinto di non poter più tornare alla vita incredibilmente giunge in suo aiuto Peter Minus: sfuggito alla cattura del Ministero grazie alla sua capacità di assumere la forma di topo, Minus sfugge per un pelo alla vendetta di Sirius Black e decide - per paura piuttosto che per fedeltà - di andare in cerca di Voldemort, l'unico che può garantirgli una protezione efficace. Egli lo trova e si mette al suo servizio permettendogli di rinforzarsi e di assumere una parvenza di grottesca fisicità. L'anno successivo giunge casualmente in Albania, in vacanza, Bertha Jorkins, una strega del Ministero. Minus la porta con l'inganno da Voldemort e questi riesce ad estorcerle numerose informazioni. La più importante di queste convince Voldemort a far ritorno in Inghilterra dove, con l'aiuto di Minus, libera dal controllo paterno il suo fedele ex Mangiamorte Barty Crouch Jr. e pone Barty senior sotto la Maledizione Imperius. Voldemort riesce a far infiltrare il suo Mangiamorte a Hogwarts e ad usarlo per portare a sé Harry Potter. Grazie al sangue del ragazzo, all'osso del padre Tom Riddle e alla mano offerta in sacrificio da Minus, Lord Voldemort torna finalmente in vita e al massimo dei suoi poteri. Egli richiama a sé i Mangiamorte rimasti, pur lasciandosi sfuggire nuovamente Potter per via del Prior Incantatio (cosa che egli stesso ignorava).

    Ritornato al potere, Voldemort riorganizza le file dei suoi seguaci. Aiutato implicitamente dal Ministero della Magia, che non vuole credere a un suo ritorno, Voldemort organizza la fuga da Azkaban di dieci Mangiamorte tra i più pericolosi e porta dalla sua parte i Dissennatori. Pianifica quindi l'attacco, da parte dei suoi fedelissimi, alle segrete del Ministero stesso: qui, nel Dipartimento Misteri, è conservata la versione integrale di quella profezia che lega Voldemort ad Harry Potter e che il Signore Oscuro cerca per poter capire qual è il destino che li attende.

    In un violentissimo scontro al Ministero, tuttavia, i Mangiamorte non riescono nell'intento ed Harry e i suoi amici condotti lì con l'inganno si salvano a stento grazie all'intervento del ricostituito Ordine della Fenice, nella colluttazione la profezia che lo riguarda viene distrutta. Vedendo che i suoi Mangiamorte sono in difficoltà egli stesso si reca al ministero per porre a termine la missione, ma subito dopo il suo arrivo Voldemort è costretto a fronteggiare l'unico nemico da lui temuto, vale a dire Albus Silente, con cui ingaggia un feroce duello che però si conclude con un nulla di fatto, visto che Voldemort alla fine si sottrae alla lotta e fugge.

    Deluso dal fallimento del suo Mangiamorte Lucius Malfoy, che più volte non è riuscito pur potendolo ad uccidere Potter e ha portato al fallimento della spedizione al Ministero, Voldemort costringe il figlio di questi, Draco Malfoy, a progettare ed eseguire l'assassinio di Albus Silente. Questo compito lo esaspera a tal punto da trattare in malo modo il suo insegnante e capo della sua Casa Severus Piton; questi, che nel frattempo è rientrato nelle file dei Mangiamorte fingendosi una spia infiltrata ad Hogwarts, ma agendo in realtà per conto di Albus Silente come informatore, uccide il preside per volere di quest'ultimo poiché Malfoy non ha la forza di assassinarlo.

    Harry Potter, che resta quindi l'unico capace di uccidere Voldemort e porre fine al terrore, deve tuttavia prima trovare e distruggere le sette parti dell'anima di Voldemort che questi ha rinchiuso nei sette Horcrux. L'ultimo di questi è Harry stesso.



    La battaglia finale

    Dopo aver eliminato Silente, l'unico ostacolo rimasto è rappresentato da Harry Potter. Mentre i Mangiamorte prendono gradualmente il controllo del Ministero della Magia (dopo l'uccisione di Rufus Scrimgeour il posto di ministro viene preso da Pius O'Tusoe, fantoccio nelle mani di Voldemort), il Signore Oscuro deve risolvere un problema molto grave, ovvero il Prior Incantatio che gli aveva impedito di uccidere Harry al momento del suo ritorno. Per questo, Voldemort prima rapisce Olivander, il miglior fabbricante di bacchette inglese, che rinchiude nelle segrete della dimora dei Malfoy e tortura a lungo, poi interroga e uccide il collega di Olivander, Gregorovich. Olivander gli spiega che il Prior Incantatio non può essere risolto e che è necessario che Voldemort utilizzi un'altra bacchetta, non legata a quella di Harry. Voldemort si fa quindi prestare la bacchetta da Lucius Malfoy, ma anche questa non funziona e va anzi in pezzi quando cerca di aggredire con essa Harry nel corso dell'agguato organizzato durante la spedizione che aveva il compito di spostare Harry da Privet Drive in un luogo sicuro.

    Voldemort si volge allora alla ricerca della Bacchetta di Sambuco, la bacchetta posseduta tra l'altro dal celebre mago oscuro Gellert Grindelwald e sulla quale si addensano miti e leggende. La bacchetta, uno dei Doni della morte(oggetti potentissimi protagonisti di una leggenda magica) , è considerata la più forte bacchetta di sempre, la bacchetta invincibile. Voldemort segue le sue tracce e scopre che il suo ultimo proprietario è Silente. Profanata la sua tomba e rubata la bacchetta, Voldemort scopre che questa non sembra migliore della precedente e ne individua il motivo nel fatto che la bacchetta non lo riconosce come proprietario perché lui non ha mai sconfitto il legittimo proprietario cioè Silente (una bacchetta non riconosce il suo nuovo proprietario se non è stato quest'ultimo a sconfiggere il vecchio proprietario). Decide allora di uccidere Severus Piton, l'uomo che ha sconfitto Silente e che quindi egli ritiene legittimo proprietario della bacchetta, per diventare egli stesso il padrone della bacchetta invincibile.

    Nel frattempo Harry, Ron, Hermione hanno trovato e distrutto due Horcrux (il medaglione e la coppa), che si sommano all'anello distrutto da Silente e al diario di Tom Orvoloson Riddle (Voldemort sedicenne). Resosi conto della missione che Silente aveva affidato ai tre ragazzi, Voldemort - è il giugno del 1998 - decide di proteggere gli ultimi Horcrux, cioè il serpente Nagini - che racchiude in una specie di bolla protettiva - e il diadema di Priscilla Corvonero che ha nascosto ad Hogwarts. Ma Harry raggiunta la Scuola ha trovato il diadema,che però viene distrutto non intenzionalmente da Vincent Tiger con l'uso dell' Ardemonio. Voldemort si presenta a Hogwarts chiedendo a Harry di incontrarlo nella Foresta Proibita e dà un ultimatum a Harry per presentarsi, al termine del quale minaccia di fare irruzione a Hogwarts compiendo una strage. Harry nel frattempo scopre di essere egli stesso un Horcrux, diventato tale a dispetto della volontà stessa di Voldemort la notte in cui quest'ultimo non riuscì ad ucciderlo. Harry quindi si sacrifica, venendo colpito dalla Maledizione Senza Perdono di Voldemort senza opporre resistenza, ma non muore: tre anni prima, infatti, Voldemort per riavere un corpo aveva prelevato il sangue di Harry, e così la protezione fornita dal sacrificio di Lily Evans continuava a vivere finché Voldemort stesso sopravviveva; quella che è stata annientata dall'Avada Kedavra è quindi solo la parte di anima di Voldemort all'interno del corpo di Harry, la stessa parte grazie a cui il ragazzo era in grado di parlare in Serpentese e di leggere nella mente di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato. Nello scontro finale a Hogwarts, Riddle non riesce a colpire nessuno degli avversari che fronteggia, poiché Harry, avendo accettato precedentemente di morire nella foresta per evitare la strage dei suoi cari (e quindi essendosi sacrificato per loro), infonde in questi ultimi una protezione identica a quella del sacrificio di sua madre per Harry stesso. Dunque Voldemort e Harry si lanciano nella sfida finale, quella decisiva: Riddle sferra un Avada Kedavra a Harry con la Bacchetta di Sambuco, ignorando però che il vero padrone della bacchetta è Harry stesso (avendo questii disarmato di un' altra bacchetta il vero proprietario Draco Malfoy), cosicché l'incantesimo gli si ritorce contro, rendendolo inoffensivo una volta per tutte, molto simile a quella creatura che Harry ha visto a King's Cross, durante il suo sogno.

    Harry era il vero padrone della bacchetta, poiché non era stato Piton a sconfiggere Silente, ma Malfoy, disarmandolo. Piton lo aveva ucciso quando il proprietario della bacchetta era già Malfoy, ma non avrebbe potuto comunque averla perché Silente moriva volontariamente. Quando Harry disarma Malfoy (della sua bacchetta e non di quella di sambuco) eredita il possesso della bacchetta invincibile. Dopo la morte di Voldemort, Harry ripara la sua bacchetta (distrutta accidentalmente da Hermione) con quella di sambuco, e, pur rimanendone il vero proprietario, ripone quest'ultima nella tomba di Silente.

    Gli Horcrux

    Un Horcrux è un oggetto che racchiude una parte dell'anima di una persona: è considerato una delle magie oscure più terribili e per crearlo è necessario commettere un omicidio che spezzi l'anima. L'incantesimo per crearlo non è rivelato in nessuno dei libri. La distruzione di questo oggetto è estremamente complicata e può essere attuata solo con rari strumenti come il veleno mortale del basilisco, il fuoco prodotto dalla magia nera, l'acciaio fabbricato dai goblin, etc... Voldemort ha diviso la sua anima in 7 parti: escludendo la parte di anima tenuta per sé stesso nel proprio corpo egli ha "collocato" le restanti sette parti in oggetti molto importanti, che per lui hanno un significato particolare. Anche l'assassinio commesso per la scissione, risulta essere di vittime abbastanza rilevanti, poiché erano tra le poche che uccideva personalmente. Di seguito sono elencati gli Horcrux e il modo in cui sono stati distrutti:

    1. L'anello di discendenza di suo nonno Gaunt, nel quale era incastonata la Pietra della Resurrezione. Costa una mano a Silente nel sesto libro, che però lo spezza con la spada di Grifondoro.
    2. Il medaglione di Salazar Serpeverde, distrutto da Ron Weasley con la spada di Godric Grifondoro (forgiata con l'argento dei folletti ed intrisa del veleno di basilisco).
    3. La coppa di Tosca Tassorosso, distrutta da Hermione Granger con un dente del teschio di basilisco che Harry ha ucciso il secondo anno a Hogwarts.
    4. Il diadema di Priscilla Corvonero, distrutto da Tiger (accidentalmente) con l'Ardemonio, evocato per uccidere Harry.
    5. Il suo fedele Serpente Nagini, ucciso da Neville Paciock con la spada di Godric Grifondoro dopo che Voldemort rimuove la sua protezione, nel settimo libro.
    6. Il diario di un Tom Riddle 16enne, distrutto con il dente avvelenato del basilisco da Harry Potter nel secondo anno. È il primo horcrux che compare nella saga.
    7. Harry Potter (introdotta in lui inconsapevolmente la notte in cui tentò di ucciderlo). Ucciso da Lord Voldemort (solo l'horcrux) nel settimo libro.


    Il diario di Tom Orvoloson Riddle

    Il diario contenente le memorie del sedicenne Tom Riddle, è conservato per molti anni da Lucius Malfoy fino all'incontro con Harry e la famiglia Weasley nella libreria "Il Ghirigoro". Lì il signor Malfoy lo mette di nascosto in un libro di Ginny Weasley, al suo primo anno ad Hogwarts. La ragazza incomincia a confidarsi con il diario, fino a diventare troppo debole per liberarsene. Tom usa Ginny per riaprire la Camera dei Segreti, aperta da lui stesso 50 anni prima, quand'era ancora uno studente. Il mostro che abita nella Camera é un basilisco, il suo scopo é quello di uccidere tutti i figli di Babbani che sono ad Hogwarts. Harry e Ron riescono a trovare l'entrata alla Camera, passando per il bagno di Mirtilla Malcontenta, unica vittima del basilisco. Harry riesce a trafiggere il diario di Tom con una zanna del basilisco, riconsegnandolo poi al signor Malfoy insieme ad un calzino, che libererà l'elfo domestico Dobby.

    L'anello di Gaunt

    È l'anello che veniva tramandato dai membri della famiglia Gaunt, diretti eredi di Salazar Serpeverde: Voldemort ha preso questo anello da suo zio Orfin Gaunt dopo avergli addossato la colpa dell'omicidio di Tom Riddle e dei nonni paterni. Riddle ha trasformato l'anello in un horcrux ignorando che la pietra contenuta nell'anello era in realtà la Pietra della resurrezione. L'anello è stato distrutto da Silente con la spada di Grifondoro. Portando l'anello, però,Silente ha ricevuto una maledizione,(che viene messa in evidenza nel sesto libro, quando Harry vede che la mano destra del preside si è annerita)che lo avrebbe portato alla morte entro un anno e forse anche meno; il preside, tuttavia, sceglie di perire volontariamente per mano di Severus Piton mettendosi d'accordo con Piton stesso, prima di soccombere a causa della maledizione mortale.

    Il medaglione di Salazar Serpeverde

    Il medaglione giaceva da anni in una grotta, racchiuso in un bacile contenente una pozione. Per estrarre il medaglione era necessario che la pozione fosse bevuta, e così Silente la beve: questa pozione ha il potere di rievocare i ricordi più orribili del vissuto di chi la beve, indebolendola enormemente (scopriremo, nel capitolo 35esimo del settimo libro, che Silente bevendo questa pozione era stato riportato all'esatto momento in cui sua sorella Ariana e suo fratello Aberforth sono aggrediti dall'allora amico Grindelwald, con conseguente morte di Ariana). Dopo il recupero del medaglione, i due tornano a Hogwarts, dove Silente viene conseguentemente ucciso da Piton. Dopo la sua morte Harry si rende conto che il medaglione è un falso, l'originale è nelle mani di un misterioso R.A.B. Nel settimo libro si scopre che questi è Regulus Arcturus Black, che lo ha lasciato per anni nella sua casa a Grimmauld Place, dove l'elfo domestico Kreacher tenta invano di distruggerlo, come gli aveva chiesto Regulus prima di venir ucciso da Voldemort. Quando Harry si rende conto di questo, però, il medaglione non c'è più, poiché era stato gettato via durante le pulizie della casa quando ancora era la base dell'Ordine della fenice. "Fortunatamente" esso era stato recuperato da Mundungus Fletcher che lo aveva successivamente dato a Dolores Umbridge in cambio di una piccola indulgenza: i tre ragazzi lo recuperano durante un incursione al ministero. Sarà distrutto da Ron Weasley in riva ad un lago con la spada di Grifondoro, intrisa col veleno di basilisco.

    La coppa di Tosca Tassorosso

    La coppa di Tassorosso è un oggetto pervenuto a Voldemort mentre questi lavorava presso Magie Sinister. Un giovane Tom Riddle lo aveva sottratto, tramite omicidio, ad Hepzibah Smith, assieme al medaglione di Serpeverde. La coppa è custodita nella camera blindata di Bellatrix Lestrange alla Gringott. I tre ragazzi aiutati da un folletto di nome Unci-Unci riescono a penetrare nella camera e a rubare la coppa, però non riescono a distruggerla perché Unci-Unci fugge con la spada di Grifondoro, tradendoli. Quando i tre protagonisti ritornano ad Hogwarts per scovare il diadema di Priscilla Corvonero, Ronald Weasley decide di andare nella Camera dei Segreti e prendere una zanna dal teschio del basilisco ucciso da Harry al secondo anno, con il quale era stato distrutto il diario di Tom Riddle. Ron, lascia però ad Hermione l'onore di distruggere la coppa, così come Harry aveva concesso a Ron di distruggere il medaglione di Serpeverde con la spada di Grifondoro.

    Il diadema di Priscilla Corvonero

    È ritenuto perso da secoli, ma in realtà è custodito nella Stanza delle Cose Nascoste[1] (lo stesso posto in cui Draco ha trovato l'armadio svanitore che ha permesso ai Mangiamorte di entrare ad Hogwarts). Il diadema, che conferisce un'intelligenza smisurata a chiunque lo indossi, era stato sottratto a Priscilla Corvonero dalla figlia gelosa Helena che lo aveva nascosto in Albania. Voldemort, con le sue capacità seduttive, convince il fantasma di Helena a rivelargli il nascondiglio della tiara, durante la sua permanenza a Hogwarts come studente. Voldemort recupera il diadema e dopo averne fatto un Horcrux lo riporta ad Hogwarts. Harry deve combattere con Draco, Tiger e Goyle per poter ottenere il diadema, ma Tiger, evocando con una potente maledizione chiamata [Ardemonio][2], un fuoco di magia nera capace di distruggere gli Horcrux, elimina inavvertitamente il diadema; resta tuttavia intrappolato tra le fiamme, mentre Harry e i suoi amici salvano la vita a Draco e Goyle.

    Nagini

    Nagini è l'unico Horcrux creato da Voldemort dopo la sua caduta, egli è particolarmente attaccato a questo animale perché gli ha permesso di rimanere in vita prima di acquisire nuovamente il suo corpo. Quando Voldemort comprende le intenzioni di Harry decide di proteggere Nagini, ma una volta creduto morto il suo rivale, Voldemort toglie la protezione e Neville Paciock ne approfitta durante la battaglia finale per decapitare il serpente con la spada di Grifondoro, estratta dal Cappello Parlante; così inconsapevolmente distrugge l'ultimo Horocrux rimasto.

    Il settimo Horcrux

    Senza volerlo, Voldemort ha creato anche un settimo Horcrux (dividendo la sua anima non in sette, ma in otto parti), poiché, quando ha tentato di uccidere Harry, ancora bambino, la sua anima era talmente lacerata che un altro pezzo se ne era staccato e aveva occupato il corpo dell'essere vivente più vicino, Harry stesso. Questo Horcrux viene distrutto dallo stesso Voldemort,scagliando l'Avada Kedavra su Harry, ma questa maledizione non uccide il ragazzo ma solo la parte della sua anima passata al ragazzo, che di conseguenza non è più un Horcrux.

    Discendenza

    Sebbene Voldemort sia mezzosangue, esso discende da una delle più antiche casate di maghi della storia del mondo magico, ovvero la famiglia Gaunt, questa famiglia è a sua volta discendente dalla famiglia Peverell, che diede i natali ai 3 maghi che ottennero i doni della morte, infatti l'anello di Orvoloson Gaunt trasformato in Horcrux da Voldemort conteneva al suo interno una dei tre doni, per la precisione la Pietra della resurrezione. Dai Peverell discende anche la famiglia Potter, infatti Harry tramite il ramo paterno della sua famiglia ha ereditato il Mantello dell'invisibilità, un altro dei tre leggendari doni. Quindi si può dedurre che i due acerrimi rivali erano anche parenti alla lontana, e non solo, dato che il ramo dei Gaunt è estinto (e Voldemort è il suo ultimo esponente), si può dedurre che Harry è il solo parente certo (non sappiamo se esistono altri fratelli o sorelle che non portano o hanno perso per matrimonio il cognome) di Voldemort.

    I seguaci

    I Mangiamorte

    Quando era al vertice della sua potenza Voldemort aveva molti seguaci, i cosiddetti Mangiamorte (Death Eaters), i Giganti, i lupi mannari (come si vede nel volume il principe mezzosangue, Fenrir Greyback) e gli Inferi. Nel sesto libro riesce ad ottenere anche l'aiuto dei Dissennatori, come predetto da Albus Silente, ma già nel quinto, riesce a far evadere da Azkaban alcuni mangiamorte (tra cui Bellatrix Lestrange), probabilmente con l'aiuto dei dissennatori. I mangiamorte sono in gran parte costituiti da maghi di discendenza purosangue, poiché essi si rispecchiano nei valori e negli ideali che Voldemort cerca di diffondere cioè la superiorità dei maghi sui Babbani e la necessità che la cultura magica rimanga all'interno delle sole famiglie purosangue, misura precauzionale per evitare il diffondersi di una cultura filo-babbana e da attuarsi tramite una selezione più rigida degli allievi da ammettere a Hogwarts, e tramite la creazione di una commissione ministeriale di registrazione di tutti i maghi nati-babbani. La grande maggioranza dei mangiamorte provengono dalla casa dei Serpeverde e fanno capo generalmente sempre alle solite famiglie di maghi purosangue fittamente imparentate tra loro, i Malfoy, i Lestrange, i Rosier, ecc. Eccezione sono i Black, che pur essendo dichiarati sostenitori di Voldemort contano tra le loro file pochi Mangiamorte (di cui alcuni pentiti) e addirittura membri dell'Ordine della Fenice come Sirius Black o Andromeda Black (madre di Ninfadora Tonks, che pur non facendo parte dell'Ordine collabora con loro). Esistono anche famiglie purosangue dichiaratamente nemiche di Voldemort, per esempio i Paciock e i Weasley.

    Il marchio nero

    Il marchio nero è il richiamo che viene usato da Voldemort per radunare il suo esercito di fedelissimi. Solo la cerchia più stretta e intima di mangiamorte posseggono questo marchio (lo scopriamo nel settimo volume della saga, infatti a Fenrir Greyback non era stato concesso questo privilegio). Esso rappresenta un teschio dalle cui fauci si protrae un serpente, e a seconda dei movimenti dell'immagine i Mangiamorte capiscono se il Signore Oscuro li sta richiamando. Il marchio nero, al momento della caduta di Voldemort dopo il primo tentativo di eliminare un piccolissimo Harry Potter, era sbiadito e si era offuscato dalle braccia dei mangiamorte, per poi rinvigorirsi a partire dall'inizio del quarto libro, come ci fa intuire Karkaroff in un suo dialogo con Severus Piton. Dunque il marchio si rafforza al rafforzarsi di Voldemort stesso.

    I Mangiamorte lasciano anche il marchio nero sottoforma di luce verde nel cielo in tutti i posti in cui compiono le loro malefatte.

    In "Il calice di fuoco":
    « qualcosa di enorme, verde e lucente sbucò dalla pozza di oscurità... era un teschio colossale, fatto come di stelle di smeraldo, e con un serpente che gli usciva dalla bocca come una lingua. »



    Harry vede per la prima volta il marchio nero una volta finito il torneo mondiale di Quidditch, dove si pensa che l'abbia evocato una povera elfa domestica.

    A causa del Marchio Nero ne " il principe mezzosangue" Harry Potter e Silente salgono sulla torre pensando che qualcuno sia stato ucciso, invece era solo un astuto piano dei mangiamorte per uccidere il più grande preside che Hogwards abbia mai avuto.


    Il timore di Lord Voldemort


    Lord Voldemort incute talmente tanta paura nel mondo magico che pochi osano pronunciare il suo nome: in genere lo chiamano infatti Colui-che-non-deve-essere-nominato (He Who Must Not Be Named) oppure Tu-sai-chi (You-Know-Who). Nel settimo e ultimo libro, Harry Potter e i Doni della Morte, il suo nome diviene un Tabù, cioè stregato in modo da rintracciare chiunque lo pronunci. Tra i pochi che pronunciano il nome di Voldemort vi sono Harry Potter, Hermione Granger (dal quinto libro), gli amici del padre di Harry (che alla fine del settimo libro lo chiama anche Riddle, suscitando le ire del Signore Oscuro), Lupin e Albus Silente, che però quando è a tu per tu con lui lo chiama semplicemente con il suo vero nome, 'Tom.

    I Mangiamorte si riferiscono a lui come l'Oscuro Signore (Dark Lord). Il Marchio Nero è la versione stile Voldemort del Marchio del Diavolo, una nozione medioevale. Secondo un demonologo del tardo 600
    « Il diavolo lascia un segno su coloro della cui lealtà sospetta. Il marchio varia in forme e dimensioni. »


    I cacciatori di streghe spesso dichiaravano che le cicatrici, la voglie e altre imperfezioni erano il segno del demonio. Ma oltre al Marchio del diavolo i cacciatori cercavano anche il Marchio della strega. Questo era considerato meno serio, solo il Marchio del Diavolo era considerato un patto speciale come quello tra Voldemort e i suoi seguaci.



    Fonte Wikipedia
     
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    Pensi di conoscere una storia ma sai solo come finisce. Per arrivare al cuore della storia, devi tornare alla sua origine...

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    Ha il suo fascino...perchè è senza pietà,crudele,ma brillante!
     
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  3. Edwige66
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    Una mente geniale e diabolica, forse il più grande mago degli ultimi tempi!! :lol2:
     
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    Però dopo Silente :smog:
     
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  5. Edwige66
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    SPOILER (click to view)
    Mi sa che forse gli darebbe dei punti... :shifty:
     
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    In effetti in sette anni l'ha sempre fregato... :lol:
     
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  7. UsagiTsukino
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    io lo definirei sfigato!!!
    ma è mai possibile che questo povero machetto cattivo deve essere sempre umiliato???
    possibile che un insignificante studentello gli debba mettere sempre i bastoni tra le ruote???
    ah la vita del cattivo è proprio dura!!
     
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  8. «PaolaVox.
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    Io lo adoro... ero quasi arrivata a tifare per lui alla fine :lol:
     
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  9. UsagiTsukino
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    loooooooooool
    è vero ci si affeziona anche a più terribili!!!
     
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  10. «PaolaVox.
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    Infatti
     
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  11. jack black 93
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    ll modo in cui tiene la bacchetta, i suoi movimenti e come parla lo rendono il migliore!!!!

    "io ti ucciderò Harry Potter, io ti distruggerò"
     
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  12. Topsy Kretts
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    CITAZIONE (jack black 93 @ 7/5/2009, 20:38)
    ll modo in cui tiene la bacchetta, i suoi movimenti e come parla lo rendono il migliore!!!!

    "io ti ucciderò Harry Potter, io ti distruggerò"

    Hai ragione :asd:
     
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  13. Chase1
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    CITAZIONE (Edwige66 @ 10/9/2008, 23:09)
    Una mente geniale e diabolica, forse il più grande mago degli ultimi tempi!! :lol2:

    Hai ragione è il più grande mago di tutti i tempi.....ed ha una storia veramente appassionante
     
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  14. ~ FollowingP r e v i e w
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    Ma perchè diventa così brutto da "adulto"!? LOL
     
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  15. Ciro_theLost
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    Devo dire che Ralph Fiennes mi è piaciuto molto nell'interpretazione (la sua voce senza doppiaggio è affascinante)
     
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23 replies since 7/9/2008, 12:05   1275 views
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