Good Bye, Lenin!

Wolfgang Becker - 2003

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  1. lionel hutz
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    Good Bye, Lenin!



    Titolo originale: Good Bye Lenin!
    Lingua originale: tedesco
    Paese: Germania
    Anno: 2003
    Durata: 121'
    Genere: commedia drammatica
    Regia: Wolfgang Becker
    Soggetto: Wolfgang Becker, Bernd Lichtenberg
    Sceneggiatura: Wolfgang Becker, Bernd Lichtenberg
    Fotografia: Martin Kukula
    Montaggio: Peter R. Adam
    Effetti speciali: Andreas Schellenberg
    Musiche: Yann Tiersen
    Scenografia: Lothar Holler

    Interpreti e personaggi
    Daniel Brühl: Alex Kerner
    Katrin Sass: Christiane Kerner
    Chulpan Khamatova: Lara
    Maria Simon: Ariane Kerner
    Florian Lukas: Denis
    Alexander Beyer: Rainer
    Burghart Klaussner: Robert Kerner

    CITAZIONE
    Berlino (Germania Est), fine degli anni settanta. Abbandonata dal marito che è riuscito a scappare all'Ovest, Christiane (Katrin Sass), una fervente socialista, si dedica anima e corpo alla politica ed alla causa della Repubblica Democratica Tedesca. Ma il 7 ottobre 1989 (quarantennale della DDR), durante alcuni tumulti, la donna vede il figlio pestato e portato via dalla polizia: colpita da un infarto, cade in coma, e pochissimo dopo il figlio è liberato.
    Si risveglia 8 mesi dopo, ma in questo lasso di tempo -relativamente breve-, il mondo attorno a lei è cambiato: il muro di Berlino è caduto, il Paese si avvia alla riunificazione ed il governo socialista non esiste più. E i suoi figli si sono subito adattati alla nuova realtà: Alex (Daniel Brühl), dopo aver sciolto la cooperativa di riparatori tv resta nel settore diventando installatore di parabole satellitari, Ariane (Maria Simon), ragazza-madre, lascia l'università e lavora al Burger King (nel corso del film aspetterà un altro figlio dal nuovo compagno Rainer).
    Per evitarle il contraccolpo psicologico, ritenuto fatale dai medici, il figlio, confidando nel fatto che la madre deve restare a riposo per molto tempo ed aiutato dalla sorella e dall'amico aspirante regista Denis (Florian Lukas), "preserva" la normalità della DDR all'interno del proprio appartamento. Recupera cimeli, prodotti e giornali della Germania Est, insieme all'amico videoamatore realizza improbabili ma credibili telegiornali per tenere aggiornata la madre e coinvolge amici e vicini nella lunga pantomima, sperando che la donna non venga mai a sapere la verità. Tutto sembra precipitare quando un giorno Christiane, non controllata dai figli, sia alza dal letto ed esce di casa. Percorrendo pochi metri vede intorno a sè un mondo completamente diverso: arredamenti creativi, automobili di lusso, immagini sante, pubblicità e non ultimo un elicottero che porta via una statua di Lenin. Ancora una volta Alex riesce a cavarsela e con uno strategemma convince la madre che nulla è cambiato. Durante una gita la madre racconta ai due figli la verità riguardo al padre, scappato a Ovest con un'altra donna, o almeno così cercava di far credere loro. La verità è che lei stessa progettava insieme al marito la fuga dall'est ma, all'ultimo, non si era sentita di raggiungerlo per le difficoltà burocratiche per l'ottenimento del visto.
    Alex va a rintracciare il padre, anche perché la madre ha avuto un nuovo infarto e le resta poco da vivere. Il suo ultimo desiderio è di rivedere il marito. Mentre Alex è fuori in cerca del padre, la sua ragazza Lara (Chulpan Khamatova) approfitta per raccontare alla madre la verità, ma lei continua a credere ovvero a fingere di credere al gioco del figlio anche quando poco prima di morire, Alex prepara una decorosa uscita di scena della RDT. Mettendo fine alla sua creatura, Alex ribalta la storia consegnando la vittoria ad un socialismo liberale cui pure le popolazioni dell'occidente ardentemente cercano di approdare; conseguenza di questo fatto è l'abbattimento del muro e la fine della divisione tedesca. La madre di Alex sopravvive così per tre giorni alla sua amata Repubblica Democratica Tedesca spegnendosi serena dopo la festa della riunficazione del proprio Paese.

    Fonte Wikipedia

    Trailer


    Video



    Edited by Viky017 - 18/1/2015, 20:27
     
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  2. Arch Stanton
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    Piccolo gioiellino che mi è stato tenuto nascosto per troppo tempo.

    Tra il buffo e il malinconico Goodbye Lenin racconta un pezzo di storia fondamentale per tutti noi dagli occhi di chi l'ha vissuto in prima persona.
    Un ragazzo che in controtendenza rispetto alla massa, inventa un mondo dove gli ideali socialisti vincono sul capitalismo, poichè (per la prima volta) funzionano.

    Si stava meglio quando si stava peggio.

     
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  3. KeeperOfThe7Keys
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    Io invece più che nascosto, lo ricordo abbastanza bene come molto ben pubblicizzato all'epoca della sua uscita, quando mandavano la pubblicità ricordo che piazzavano il trailer di Goodbye Lenin su ogni canale TV ;)
    Un pò come Le Vite Degli Altri è sul dramma della Germania intesa come nazione divisa in 2, ma Goodbye Lenin non è comunque un film drammatico, anzi! la vicenda viene ribaltata finendo per diventare una divertente e tragicomica farsa, a tratti davvero spassosa! ad ogni modo anche se ho sorriso per gran parte del film, solo alla fine mi sono reso conto del messaggio di fondo: e cioè che da che mondo è mondo, oltre che aver limitato la libertà a milioni di persone, tutti i regimi dittatoriali purtroppo hanno anche finito inevitabilmente ed inesorabilmente per "entrare" dentro quelle vite al 100% e anche di più, un’invasione insita in tantissimi aspetti della vita, e in tanti aspetti quotidiani...partendo da questo finisce per risultare addirittura di facile comprensione un comportamento che altresì sarebbe considerato da matti, come quello che adotta il giovane protagonista del film nei confronti della madre dalla salute cagionevole...
    Un film davvero divertente, ma anche un po’ amaro!
     
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    Non c'è nulla che qualcuno possa portarmi via che non abbia perduto già.

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    Un capolavoro non molto conosciuto, uno dei miei film preferiti.
    Crea una tensione emotiva dall'inizio alla fine, ottima trama e colonna sonora spettacolare di Tiersen.
    Summer78.
    Ti fa tornare ai tempi della DDR e crea ostalgie anche in chi non li ha vissuti.
    L'ho visto molti anni fa per la prima volta, poi rivisto altre due volte un paio d'anni fa.
     
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    Mi è piaciuto tantissimo. Mi ha divertita e anche commossa. La frase finale
    "il paese che ha lasciato mia madre è un paese in cui ha creduto ma che non è mai esistito"
    trovo sia un po' il triste sunto di tutto: un socialismo in cui la madre ha creduto, in quanto amante degli ultimi, ma la realtà è stata ben diversa, fatta di dolore e sofferenze per lei, i figli e il padre dei suoi figli. Che mai sono riusciti a chiudere il conto con ciò che era stato fatto loro (per assurdo forse solo la madre, ma perchè totalmente avulsa da ogni cosa. In questo il figlio ha avuto la sua vittoria). Raccontata benissimo anche la storia quotidiana di Berlino in quegli anni (l'inflazione alle stelle, i prodotti locali che non si trovavano più, i cambiamenti drastici a cui nessuno era pronto). Personalmente mi ha fatto tenerezza la madre di Alex, ma ancor più Alex stesso. Consapevole di dover continuare a dare alla madre la sua bolla, perchè quel cambiamento tanto voluto da tutti e poi conquistato non era tutto rose e fiori, dunque ha creato un mondo utopico (che non era quello attuale ma neanche quello di prima). Un piccolo gioiellino, al di sopra delle aspettative. Super consigliato. Ma non approcciatevi alla visione aspettandovi un film leggero (nonostante sia classificato come comico). Sono rimasta giorni dopo con l'amaro in bocca. :(
     
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4 replies since 29/8/2008, 02:04   1025 views
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