Sherlock Holmes

di Arthur Conan Doyle - 1887

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  1. Edwige66
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    Sherlock Holmes




    Sherlock Holmes è un personaggio letterario creato da Sir Arthur Conan Doyle alla fine del XIX secolo: protagonista di romanzi e racconti appartenenti al genere letterario del giallo deduttivo (il cui primo iniziatore fu Edgar Allan Poe con il suo Auguste Dupin), appare per la prima volta in Uno studio in rosso (1887).

    Il personaggio

    Comparso in quattro romanzi e cinquantasei racconti, il personaggio è assurto al ruolo di icona della letteratura gialla, superando di gran lunga la fama del suo stesso creatore. Conan Doyle riversa nelle sue storie anche la sua passione per la letteratura del terrore e del mistero, come si deduce leggendo il romanzo Il mastino dei Baskerville o il racconto Il vampiro del Sussex.

    La quasi totalità delle avventure di Holmes sono raccontate dal suo amico e biografo, dottor John Watson, una sorta di alter ego dello stesso Conan Doyle (anch'egli laureato in medicina), che così lo descrive:
    « [...] il suo sguardo era acuto e penetrante; e il naso sottile aquilino conferiva alla sua espressione un'aria vigile e decisa. Il mento era prominente e squadrato, tipico dell'uomo d'azione. Le mani, invariabilmente macchiate d'inchiostro e di scoloriture provocate dagli acidi, possedevano un tocco straordinariamente delicato, come ebbi spesso occasione di notare quando lo osservavo maneggiare i fragili strumenti della sua filosofia. »

    (da La scienza della deduzione, secondo capitolo di Uno studio in rosso)



    È quindi una persona molto attiva già nella descrizione. Le sue caratteristiche fisiche già ne tracciano un quadro ben preciso che verrà ben delineato nel corso di questo primo romanzo, Uno studio in rosso, nel quale Holmes darà sfoggio delle sue abilità deduttive, descrivendo minuziosamente la sua attività di consulente investigativo, ovvero di ultima speranza per coloro che sono bloccati in casi apparentemente insolvibili.

    Le caratteristiche salienti di Holmes sono però ben riassunte, ancora una volta, dal suo puntuale coinquilino e amico:
    « Cognizioni di Sherlock Holmes
    1. Letteratura - zero.
    2. Filosofia - zero.
    3. Astronomia - zero.
    4. Politica - scarse.
    5. Botanica - variabili. Conosce a fondo le caratteristiche e le applicazioni della belladonna, dell'oppio, e dei veleni in generale. Non sa nulla di giardinaggio e di orticoltura.
    6. Geologia - pratiche, ma limitate. Riconosce a prima vista le diverse qualità di terra. Dopo una passeggiata, mi ha mostrato delle macchie di sui suoi calzoni indicando, in base al loro colore e alla loro consistenza, in quale parte di Londra aveva raccolto il fango dell'uno e dell'altra.
    7. Chimica - profonde.
    8. Anatomia - esatte, ma poco sistematiche.
    9. Letteratura criminale - illimitate. A quanto pare, conosce i particolari di tutti gli orrori perpetrati nel nostro secolo.
    10. Suona bene il violino.
    11. è abilissimo nel pugilato e nella scherma.
    12. è dotato di buone cognizioni pratiche in fatto di legge inglese. »




    In realtà questa lista, compilata da Watson pochi giorni dopo aver conosciuto Holmes, si rivela alquanto fuorviante. In numerosi racconti Holmes rivela di avere una buona conoscenza della politica (come nel racconto "Uno Scandalo in Boemia") ma anche di avere un vasto interesse letterario e filosofico, citando numerose volte la Bibbia, Shakespeare e Goethe.

    Una tipica frase, o per meglio dire motto, per Holmes è poi:
    « "[...]eliminato l'impossibile, ciò che resta, per improbabile che sia, deve essere la verità[...]". »

    (Holmes parlando con Watson in Sherlock Holmes dà una dimostrazione, sesto capitolo di il segno dei quattro)

    In pratica anche se ciò che rimane in una indagine svolta per esclusione può sembrare assurdo, se è l'unica spiegazione logica deve per forza di cose essere quella corretta e solo accurati controlli potranno verificare quanto dedotto.

    È infatti con Holmes che le tecniche di abduzione, sempre chiamate nel Canone tecniche di deduzione, assurgono al livello di scienza, anche perché l'investigatore, che vive con l'amico in quel di Baker Street al numero 221B, è ricalcato sulla figura di Joseph Bell, un brillante medico che Doyle conobbe veramente e per il quale, come si può intuire leggendo i resoconti di Watson, provava grande ammirazione a causa delle sue eccezionali capacità deduttive. Doyle conobbe il dottor Bell durante gli studi universitari e ne fu anche assistente per circa un anno, prima di laurearsi. Bell aiutò effettivamente la polizia in alcuni casi (tra i quali quello di Jack lo squartatore) e diede il suo contributo alla nascita della medicina legale.

    Altre caratteristiche salienti di Holmes erano la grande conoscenza del tessuto criminale londinese, al cui interno aveva numerosi informatori (in genere ragazzini), e le sue grandi doti trasformiste, che lo aiutarono nella raccolta di molte prove per la risoluzione dei suoi complicati (per gli altri) casi. Tendeva, poi, a mantenersi lontano affettivamente dalle donne, e questo per mantenere la mente sempre lucida e sgombra da pensieri inutili e svianti (l'amore è un'emozione, e tutto ciò che è emozione contrasta con la fredda logica che io pongo al di sopra di tutto. da Il segno dei Quattro). Solo nel racconto Uno Scandalo in Boemia Holmes mostra di provare una grande ammirazione per Irene Adler, l'unica donna che sia mai riuscita ad ingannarlo, ma tale sentimento non puo' essere definito amore. Nutriva, poi, una certa diffidenza sulle tecniche investigative di Scotland Yard, divertendosi alle spalle dell'Ispettore Lestrade pur aiutandolo soprattutto per soddisfazione personale. Aveva poi un difetto che, con il prosieguo della serie venne via via cancellato da Doyle: ogni volta che era in uno stato di inattività, per combatterne la depressione e mantenere la sua mente in movimento, faceva uso di cocaina o morfina. Successivamente tale dipendenza venne sostituita dalla pipa (anche in questo con un certo disappunto da parte di Watson, perché arrivava, soprattutto per le indagini più complesse, ad affumicare completamente il soggiorno del loro appartamento).
    « Sherlock Holmes tolse dalla mensola del caminetto una bottiglia e una siringa ipodermica da un lucido astuccio di marocchino. Con dita lunghe, bianche e nervose, fissò all'estremità della siringa l'ago sottile e si rimboccò la manica sinistra della camicia. I suoi occhi si posarono per qualche attimo pensierosi sull'avambraccio e sul polso solcati di tendini e tutti punteggiati e segnati da innumerevoli punture. Infine si conficcò nella carne la punta acuminata, premette sul minuscolo stantuffo, poi, con un profondo sospiro di soddisfazione, ricadde a sedere nella poltrona di velluto.. »

    (da Saggio di scienza deduttiva, primo capitolo di Il segno dei quattro)




    Il personaggio, comunque, segnò profondamente la carriera di scrittore di Doyle, ed in un certo senso lo perseguitò per tutto il resto della sua vita, tanto che dopo la morte di Holmes, verificatasi nel corso di un duello con l'arcinemico, il Professor Moriarty presso le cascate di Reichenbach e narrata in L'ultima avventura, fu costretto prima a realizzare un romanzo, Il mastino dei Baskerville, ambientato prima della sua morte, avvenuta nel 1891, quindi, grazie al fatto che il corpo del geniale investigatore non venne mai ritrovato, lo fece ritornare vivo e vegeto in attività in L'avventura della casa vuota, ambientata nel 1894: tre anni di buio in cui Holmes si è tenuto nascosto, aiutando in segreto il governo britannico.

    Quindi, dopo una carriera lunga ben 23 anni, 17 dei quali in collaborazione con Watson, Holmes si ritira prima nel Sussex a studiare l'apicoltura, quindi in una fattoria a cinque miglia da Eastbourne, dedicandosi alla filosofia e all'agricoltura, non prima di aver aiutato l'Inghilterra nel corso della Prima guerra mondiale.

    Il personaggio creato da Conan Doyle ha anche ispirato tantissimi personaggi della letteratura: Ricordiamo Hercule Poirot, Ellery Queen, Nero Wolfe.

    Il metodo scientifico

    Descrivere il metodo di indagine di Holmes è semplice e complesso al tempo stesso.

    Il detective di Baker Street fu il primo, se non ad applicare effettivamente, a rendere popolare la criminologia, cioè l'applicazione del metodo scientifico alle investigazioni criminali.

    Il nostro poneva alla base una certa differenza tra l'osservazione dei particolari e la deduzione. Erano due aspetti distinti, poiché l'osservazione portava ad alcune preliminari conclusioni, ma solo con la conoscenza di alcuni aspetti della vicenda si potevano trarre delle deduzioni definitive. Tale metodo deriva direttamente da quello del dott. Joseph Bell, insegnante di Conan Doyle, che nella diagnosi medica propugnava prima l'attenta osservazione dei dettagli, poi la conclusione basata sulla raccolta di prove inoppugnabili.

    Il metodo di Holmes era spesso basato sulla raccolta sul campo delle prove e degli indizi, cosa che lo differenzia nettamente dal fratello Mycroft, comparso per la prima volta in L'interprete greco, in grado di risolvere, lui sì, un'indagine senza mai muoversi dalla sua casa.

    Infine poneva una certa, importante differenza tra il guardare e l'osservare: nella prima attività tutti erano certamente bravi, ma solo l'abilità di cogliere i particolari poteva essere affinata con l'abitudine e l'esercizio.

    In sintesi questo era Holmes: una personalità asciutta e scattante che portò a livelli elevati l'attività investigativa nella letteratura, divenendo, molto più del già citato Dupin, un punto di riferimento per i giallisti del mondo intero.

    Il ciclo

    Il ciclo si compone di una serie di romanzi e di racconti, quasi tutti pubblicati sullo Strand Magazine. Tale ciclo di storie è suddiviso come segue:

    * Uno studio in rosso (A Study in Scarlet - 1887)
    * Il segno dei quattro (The Sign of Four - 1890)
    * Le avventure di Sherlock Holmes (The Adventures of Sherlock Holmes - 1892), raccolta di racconti
    * Le memorie di Sherlock Holmes (The Memoirs of Sherlock Holmes - 1894), raccolta di racconti
    * Il mastino dei Baskerville (The Hound of the Baskervilles - 1902), nella cronologia del personaggio precede Le memorie
    * Il ritorno di Sherlock Holmes (The Return of Sherlock Holmes - 1905), raccolta di racconti
    * La valle della paura (The Valley of Fear - 1915)
    * L'ultimo saluto di Sherlock Holmes (His Last Bow - 1917), raccolta di racconti
    * Il taccuino di Sherlock Holmes (The Casebook of Sherlock Holmes - 1927), raccolta di racconti



    Elementare, Watson!

    Il modo di dire più tipico attribuito ad Holmes è la frase "Elementare, Watson!" ("Elementary, my dear Watson!"), quando egli spiega, con una certa sufficienza, all'amico medico la soluzione di un caso. In realtà non c'è una sola pagina scritta da Arthur Conan Doyle in cui il famoso detective pronunci quella frase, sebbene Holmes faccia spesso notare che le sue conclusioni sono assai semplici in quanto basate esclusivamente sulla logica. In una sola pagina della raccolta Le memorie di Sherlock Holmes, nel racconto "L'uomo deforme", Holmes, rispondendo ad una domanda di Watson, fa uso di questo modo di dire: "Elementare!".

    La classica immagine in cui il detective indossa il deerstalker (il cappellino da cacciatore) e fuma la pipa calabash (la caratteristica pipa ricurva a forma di proboscide) è a sua volta apocrifa, soltanto in un racconto Watson fa riferimento a un "berretto di stoffa aderente", ma non al deerstalker. In nessuna avventura si trova invece traccia della pipa calabash, mentre Holmes fuma indifferentemente pipa, sigari e sigarette.

    Sia la frase che la pipa e il cappello, divenuti per il grande pubblico gli elementi distintivi di Sherlock Holmes, sono in realtà apocrifi, invenzioni posteriori, in genere di origine teatrale, riprese poi dal cinema. Fu l'attore americano William Gillette (1853-1937), uno dei primi e più celebri dei molti interpreti del detective, a mettere il deerstalker in testa all'eroe e la pipa ricurva in mano, anche se effettivamente era stato l'illustratore Sidney Paget (scomparso nel 1908), il primo a disegnarlo con il caratteristico cappello da cacciatore. Gillette portò Holmes sul palco per oltre 1300 volte, interpretandolo inoltre in un film muto e nel primo dramma radiofonico dedicato al detective di Baker Street.

    Opere derivate

    Filmografia

    Il detective ideato da Arthur Conan Doyle è il personaggio letterario protagonista del maggior numero di film e molti sono gli attori che lo hanno interpretato. Tuttavia il volto cinematografico di Holmes è per tutti quello di Basil Rathbone, che con Nigel Bruce nella parte di Watson, è stato protagonista tra il 1939 e il 1946 di ben 14 pellicole.

    Serie di film con Basil Rathbone

    1. Il mastino dei Baskerville (The Hound of the Baskerville, 1939)
    2. Le avventure di Sherlock Holmes (The Adventures of Sherlock Holmes, 1939)
    3. Sherlock Holmes e la voce del terrore (Sherlock Holmes and the Voice of Terror, 1942)
    4. Sherlock Holmes e l'arma segreta (Sherlock Holmes and the Secret Weapon, 1942)
    5. Sherlock Holmes di fronte alla morte (Sherlock Holmes Faces Death, 1943)
    6. Sherlock Holmes a Washington (Sherlock Holmes in Washington, 1943)
    7. Sherlock Holmes e l'artiglio scarlatto (The Scarlet Claw, 1944)
    8. Sherlock Holmes e la perla della morte (The Pearl of Death, 1944)
    9. Sherlock Holmes e la donna ragno (The Spider Woman, 1944)
    10. Sherlock Holmes e la donna in verde (The Woman in Green, 1945)
    11. Sherlock Holmes e la casa del terrore (The House of Fear, 1945)
    12. Sherlock Holmes fuga da Algeri (Pursuit to Algiers, 1945)
    13. Sherlock Holmes vestito per uccidere (Dressed to Kill, 1945)
    14. Sherlock Holmes terrore di notte (Terror by Night, 1946)



    Altri

    * Piramide di paura (Young Sherlock Holmes, 1985) di Barry Levinson, un'avventura liberamente inventata che ha per protagonisti Holmes e Watson ancora adolescenti e, per l'occasione, compagni di scuola a Londra.

    Serie TV

    Le avventure di Sherlock Holmes (Sherlock Holmes) è un adattamento televisivo prodotto dalla compagnia televisiva Granada Television tra il 1984 e il 1985. A questa prima serie fecero seguito 3 spin-off, realizzati fra il 1986 e il 1994. La serie vede Jeremy Brett nei panni del famoso detective, un'interpretazione considerata da molti la migliore mai realizzata per lo schermo. Il ruolo del fedele amico di Holmes, il dottor Watson, fu affidato alla magistrale interpretazione dell'attore David Burke, che al termine delle due stagioni della serie entrò a far parte della Royal Shakespeare Company. Nelle successive tre serie fu sostituito dall'altrettanto bravo Edward Hardwicke.

    Videogiochi

    Oltre ad un'infinità di vecchi titoli, recentemente Sherlock Holmes è ritornato ad indagare in una serie di avventure grafiche, forse il genere di gioco più consono alle sue investigazioni. I titoli dei quali è stato protagonista sono quattro, tutti della Frogwares:

    *
    o Sherlock Holmes - Il mistero della mummia (The Mystery of the Mummy)
    o Sherlock Holmes - L'orecchino d'argento (Adventures of Sherlock Holmes: The Silver Earring)
    o Sherlock Holmes - Il risveglio della divinità (Sherlock Holmes - The Awakened)
    o Sherlock Holmes vs Arsène Lupin (Sherlock Holmes vs Arsene Lupin).

    Librogame


    Il detective inventato da Conan Doyle fa da mentore e assistente al lettore-giocatore che interpreta un aspirante investigatore. I titoli usciti sono otto.

    *
    o Omicidio al Diogenes Club (Murder at the Diogenes Club)
    o Lo smeraldo del Fiume Nero (The Black River Emerald)
    o Il caso Milverton (Death at Appledore Towers)
    o Watson sotto accusa (The Crown vs. Dr. Watson)
    o I Dinamitardi (The Dynamiters)
    o Un duello d'altri tempi (The Honour of the Yorkshire Light Artillery)
    o Intrigo a Buckingham Palace (The Royal Flush)
    o L'erede scomparso (The Lost Heir)

    Animazione

    L'investigatore è stato ripreso in forma animata ed è stato fonte d'ispirazione per diverse realizzazioni. Tra queste si possono ricordare:

    *
    o Basil l'investigatopo, film della Disney
    o Detective Conan, anime la cui ispirazione traspare dal nome del protagonista
    o Il fiuto di Sherlock Holmes, serie anime con la collaborazione di Hayao Miyazaki.



    Personaggi ispirati a Holmes

    La figura di Holmes, nonché la sua personalità, ha ispirato gli autori di innumerevoli romanzi, film, fumetti e serie televisive. Tra i personaggi recenti a lui dichiaratamente ispirati vi sono:

    * Il detective della polizia scientifica Gil Grissom della serie tv CSI: scena del crimine: come lui ha una fede illimitata nella scienza.
    * Il detective privato Adrian Monk, della serie tv Detective Monk, il quale ha un fratello che, come quello di Holmes, non esce mai di casa; inoltre nota ogni dettaglio e formula ipotesi in pochi secondi.
    * Il medico Gregory House della serie tv Dr. House - Medical Division, che è un misantropo, ha rapporti difficili con le donne, usa ogni sintomo come un indizio di un'indagine, ed è un tossicodipendente. Vive al n. 221, come Holmes. Il suo migliore (unico) amico si chiama Wilson, il quale (come Watson) ha avuto numerose mogli. La sua prima paziente si chiama Adler, come l'unica donna amata da Holmes e che riesce a tenergli testa. In un episodio, un uomo di nome Moriarty, come la nemesi di Holmes, gli spara.


    Fonte Wikipedia
     
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  2. I love the Beatles
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    Bellissimo! Uno dei miei personaggi preferiti: per il modo di fare e l'intelligenza.
     
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  3. luci9999
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    Anche io lo amo come personaggio...Poi con la sua frase che non manca mai:
    "Elementare Watson"
     
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    Il mastino dei Baskerville bello!!!.
     
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