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Red Hot Chili Peppers.
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Balla coi Lupi
Un film di Kevin Costner. Con Kevin Costner, Mary McDonnell, Graham Greene, Rodney A. Grant, Floyd Red Crow Westerman. Titolo originale "Dances with Wolves". Western, Ratings: Kids+13, durata 180 min. - USA 1990.
CITAZIONEC'era stato un tempo in cui il western era uno dei generi più popolari di Hollywood. Che si trattasse di Gary Cooper in Mezzogiorno di fuoco o Burt Lancaster e Kirk Douglas in Sfida all'OK Corral o Clint Eastwood nella trilogia di Sergio Leone, il vecchio West era un modo sicuro per stare in testa al box office fino agli anni '70 quando scomparve repentinamente quasi del tutto. Ma Kevin Costner nel 1990 riaprì al meglio la stagione del western e nel giro di tre anni ben due film del genere (per l'appunto Balla coi lupi e "Gli spietati") riuscirono ad aggiudicarsi l'ambita statuetta di miglior film agli Oscar. E per la prima volta Hollywood "premiò gli Indiani" (e lo fece nella persona di Costner, un diretto discendente della tribù Cherokee) anche se non era certo il primo western della parte dei nativi americani. La pellicola si guadagna un indiscusso posto d'onore nella storia del cinema, non sfigurando di fronte ad un inevitabile confronto con i maestri di sempre. Ed è certo il solo film di questi ultimi vent'anni ad affrontare il mito del West, oggetto di tanto revisionismo annunciato, con una passione e un realismo che vanno in direzione della leggenda anziché della demistificazione. Diretto e coprodotto oltre che interpretato dallo stesso Kevin Costner è un debutto impressionante. Ne sono state più volte sottolineate le debolezze che sfiorano il manicheismo e il culto dello spettacolo, non considerando invece come riesca a coniugare i canoni propri del genere a vantaggio di una narrazione epica che conferisce un raro stato di grazia e di sentito a questo racconto elegiaco interessato più che alla fedeltà storica a una verità morale e antropologica. Ma gli intenti di Costner non rifuggono spesso dall'utopia. Balla coi lupi ha la forza e i difetti della sua semplicità e della sua programmatica generosità, conservando una qualità indiscutibilmente emozionante: quella di contribuire a trasmettere l'invito a conoscere l'altro prima di decidere di combatterlo o sterminarlo.
fonte MYmoviesTrailer
Edited by Paranoyd - 29/11/2014, 15:26. -
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Giuro che mi commuovo ogni volta. Il finale è come una mattonata allo stomaco. . -
UsagiTsukino.
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bellissimo... uno dei pochi wester che adoro... e poi la colonna sonora è fantastica!!!!!!!! . -
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Prima di Natale, non appena ho visto il dvd, mi ci sono fiondato sopra e l'ho comperato senza pensarci su due volte...
Uno dei più bei film western di tutti i tempi (se non il più bello)!. -
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Non so se definirlo western... i veri western per me restano quelli dell'immortale Sergio Leone. Comunque sia, un capolavoro cinematografico. Commovente e propedeutico. . -
Botan°.
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Bello, un Cult degno di essere definito Cult!
Mi piace un sacco il Western come genere ma Leone, Eastwood e Morricone sono il mix migliore!. -
La Venere di cioccolato.
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Uno di quei rari film che incredibilmente non fanno pesare le 4 ore di durata, anzi.
Emoziona, commuove, fa riflettere, diverte, appassiona.
Un film raro, estremamente coraggioso, epico(le colonne sonore poi sono da brividi).
Vi consiglio anche di leggere il best-seller di Michael Blake.. -
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Indubbiamente è un bellissimo film, per la prima parte poi lo trovo stupendo, ma la seconda per me è di una pesantezza indicibile. Poche volte sono riuscita a rivederlo per intero...
Certo, se dovessi scegliere il mio film western preferito, non sceglierei questo, ma ciò non toglie nulla al film che, va detto, ha riaperto un genere considerato più che deceduto.
Si dice che la regia sia stata opera di Kevin Costner con l'appoggio significativo di Kevin Reynolds, chissà se è vero...
Sulle musiche, assolutamente d'accordo con Venere! Spettacolari!
Edited by deanie - 15/4/2009, 15:45. -
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In più dà una più che degna rappresentazione della situazione che hanno dovuto vivere i nativi americani con la progressiva avanzata verso l'ovest... . -
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La versione integrale dura la bellezza di 4 ore, è certamente un film che regala momenti emozionanti e ha rapprsentato la parziale,momentanea rinascita del genere ma neanche io lo metterei mai tra i miei western preferiti,sceglierei sempre un film degli anni 40-50, il periodo d'oro per il genere . Ieri sera ,per esempio,ho rivisto per la 12 volta Sentieri selvaggi di John Ford,regista citato anche da Balla coi lupi. E con tutto il rispetto per Kevin Costner ma certo non possiede il carisma di un John wayne, James stewart,Gary cooper o di un Randolph Scott... . -
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In effetti Balla coi lupi è un western che sposa in modo molto deciso il punto di vista degli indiani, cosa ammirevole. Ma in realtà non è stato il primo a farlo, anche se forse è stato il più famoso e il più esplicito, per così dire.
Come giustamente sottolineava Max Fridman, c'è stato a suo tempo Sentieri selvaggi, capolavoro assoluto, crepuscolare come pochi nel delineare luci -poche- e ombre -molte- sull'eterno conflitto tra americani e indiani.
E poi c'è stato l'ottimo Corvo rosso non avrai il mio scalpo. E anche il misconosciuto Un uomo chiamato cavallo.
Balla coi lupi non dice nulla di molto originale, ma lo dice bene, anche perché, in modo molto abile, recupera tutti gli stereotipi del western e"ruba" a mani basse dai film che hanno fatto la storia del genere, reintrerpretandoli e avvolgendoli di un forte messaggio pacificatore, cosa che è sempre molto ben accetta dai critici e anche dal pubblico.
Su Kevin Costner, non solo come attore ma anche come regista, ho le mie riserve. L'Oscar mi è parso più un premio al film che non alla regia, e vorrei ricordare che quell'anno c'era sempre Scorsese con Quei bravi ragazzi, che può piacere o no, ma dal punto di vista registico non c'è partita!. -
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In realta John ford è stato sempre un regista accusato di avere una visione manichea dei suoi film western,i buoni erano sempre i bianchi ,gli indiani i cattivi,un esmpio è Ombre rosse, ma con sentieri selvaggi Ford opera una svolta, ed è un film un po meno manicheo del solito.
Un uomo chiamato cavallo e il suo sequel è un film certamente pro indiani,e tra questi citerei anche Soldato blu del 1970.... -
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Forse davvero bisogna aspettare gli anni '60 per vedere delle vere innovazioni nel genere, che cambia, si aggiorna, si fa più realistico e meno idealizzato, si fa meno "mitico" ma non per questo meno affascinante...
Come dicevamo poi in altro topic, a me piace molto il western senza gli indiani, tipo le storie legate al leggendario Wyatt Earp, Un dollaro d'onore, L'uomo che uccise Liberty Vallance, I dannati e gli eroi, Il mucchio selvaggio, cose così.... -
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l'avranno fatto mille volte alla tv ma non sono mai riuscita a vederlo. Cercherò di rimediare . -
I love the Beatles.
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Il tempo passa davvero in fretta con questo film, perchè si vuole sempre sapere quali espedienti si trovano per mandare avanti la vicenda: FANTASTICO! .