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Votes taken by Dan Oby

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    Operazione recuperi su Disney Plus in corso: dopo Echo S1, da domani mi butterò su The Mandalorian.
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    I Guardiani Della Galassia, Volume 3 (2023)
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    Premesso che avendo giocato solo brevemente con il videogioco, non posso far paragoni...ho trovato la seconda stagione meno riuscita rispetto alla prima, vuoi per uno squilibrio tra l'approfondimento di Master Chief ed il peso degli altri personaggi (mediamente più magnetici nella S1), vuoi per una narrazione non sempre convincente/coinvolgente e troppo "carica" negli ultimi episodi (raffica di rivelazioni che forse avrebbe potuto essere diluita). Tutto sommato, comunque, stagione discreta.

    Andando più nello specifico...

    ..ecco un giudizio-flash sui rimanenti episodi:
    - E5, quello della fuga post-invasione Covenant: qualche bella scena dal lato umano, ma episodio molto tranquillo, che a tratti mi ha annoiato un po';
    - E6, quello della scoperta del tradimento di Kai e della reunion John-Cortana: ottimo ritmo, equilibrio fra chiacchiere ed azione, uno dei migliori episodi;
    - E7, quello in cui Halsey, figlia e Kwan fanno 10 scoperte in 1 minuto :wacko: : mi ha convinto poco, perchè dopo puntate relativamente vuote dal punto di vista dei misteri da risolvere, di colpo il telespettatore viene investito da una raffica di rivelazioni, vissute dal trio con una velocità eccessiva....e viene a crearsi una sorta di effetto calderone (e forse anche un filo di confusione);
    - E8, il gran finale: qui al di là della quota simil-zombie (che lì per lì mi ha lasciato un po' perplesso :lol: ), ho trovato l'episodio OK, ed il "lato oscuro" che sembra assumere Halo (pianeta ibrido, possibili poteri che però trasformano gli esseri vivanti, ecc.) è abbastanza allettante sul piano narrativo, come anche le scene finali.


    Vedremo cosa ci riserverà la S3, sempre ammesso che venga confermata.
  4. .
    La prima stagione mi è piaciuta molto, nonostante il finale "pompato": fantascienza che si unisce al mistico, tanta azione, personaggi per lo più interessanti - in primis i due protagonisti e la scienziata- e vari messaggi di fondo
    (dai potenti che voglion controllare tutto e tutti - per un bene collettivo o per smania di dominio - al confine tra ricerca scientifica e princìpi etici).


    La seconda non mi sta affascinando allo stesso modo, comunque gli ingredienti per un buon proseguimento sembrano esserci:
    il caos creato dall'invasione, e le possibili contromosse, certe dinamiche tra personaggi vecchi e/o nuovi, il rapimento di Cortana, ecc.
  5. .
    Thriller diverso dai soliti, ma con il solito tosto Neeson :lol: : trama ben sviluppata, buona varietà di personaggi, film carino.
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    Recentemente S6 ed S7 sono andate in onda su un canale Mediaset: la prima me la sono persa, la seconda n'ho registrata e vista.

    Ebbene, nonostante confermi il trend delle ultime stagioni (lontane dai livelli delle prime), la S7 tutto sommato mi è piaciuta: peccato solo che l'ultimo episodio non fosse il finale di serie, bensì un semplice finale di stagione (aperto), poichè era in programma un'ottava stagione, poi cancellata.
  7. .
    Mad Heidi (2022), diretto da Johannes Hartmann & Sandro Klopfstein

    X)
  8. .
    csar%202024


    Ieri sera all'Olympia di Parigi si è tenuta la 49a edizione dei premi César.


    Di seguito, categorie e vincitori:

    Miglior film: Anatomie d'une chute di Justine Triet

    Miglior regista: Justine Triet per Anatomie d'une chute

    Migliore attrice: Sandra Hüller in Anatomie d'une chute

    Miglior attore: Arieh Worthalter in Le procès Goldman

    Migliore attrice non protagonista: Adèle Exarchopoulos in Je verrai toujours vos visages

    Miglior attore non protagonista: Swann Arlaud in Anatomie d'une chute

    Miglior attrice esordiente: Ella Rumpf in Le théorème de Marguerite

    Miglior nuovo talento maschile: Raphaël Quenard in Chien de la Casse

    Migliore sceneggiatura originale: Justine Triet e Arthur Harari per Anatomie d'une chute

    Miglior adattamento: Valérie Donzelli e Audrey Diwan per L'Amour et les Forêts

    Migliore colonna sonora originale: Andréa Laszlo de Simone per Le règne animal

    Miglior suono: Fabrice Osinski, Raphaël Sohier, Matthieu Fichet, Niels Barletta per Le règne animal

    Migliore fotografia: David Cailley per Le règne animal

    Miglior montaggio: Laurent Sénéchal per Anatomie d'une chute

    Migliori costumi: Ariane Daurat per Le Règne animal

    Miglior scenografia: Stéphane Taillasson per Les trois mousquetaires

    Migliori effetti visivi : Cyrille Bonjean, Bruno Sommier, Jean-Louis Autret per Le règne animal

    Miglior film d'animazione: Linda veut du poulet! di Chiara Malta e Sébastien Laudenbach

    Miglior cortometraggio d'animazione: Été 96 di Mathilde Bédouet

    Miglior film documentario: Les Filles d'Olfa di Kaouther Ben Hania

    Miglior cortometraggio documentario : La Mécanique des fluides di Gala Hernández López

    Miglior cortometraggio di finzione: L'attente di Alice Douard

    Miglior opera prima: Chien de la casse di Jean-Baptiste Durand

    Miglior film straniero: Simple comme Sylvain di Monia Chokri

    César onorari: Christopher Nolan e Agnès Jaoui


    [ fonti: sortiraparis.com ; lefigaro.fr ]
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    Votato.

    PS: Viale dei delitti è su Youtube.
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    Io sarei libero il 17 o 18 febbraio.
    Propongo due film salvati tempo fa ma non ancora visti:
    - Zoe (2018), presente su Amazon Prime;
    - L'amore a domicilio (2019), catalogo RaiPlay.
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    Io questo weekend non posso: sará per la prossima volta.
    Buona visione. ;)
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    Completato il quadro delle playlist del 2023, quindi manca solo la classificona di fine anno. headphone
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    Nel complesso, questo nuovo capitolo della serie cult mi è piaciuto: ho apprezzato il cambio di prospettiva riguardo l'eletto & una certa persona e l'evoluzione del rapporto uomini-macchine, la nuova dimensione matrixiana (compreso l'espediente del videogioco), il ritorno di certi personaggi, riferimenti al passato e qualche spunto qui e là; allo stesso tempo, il letterale copia-incolla delle scene passate mi ha lasciato perplesso (va bene l'omaggio, ma anche meno), il cattivo Barney Stintson :lol: ed il nuovo Smith non mi hanno entusiasmato, così come la rappresentazione un po' "disneyana" di certe macchine; la scelta narrativa di ricalcare pezzi di trama del primo film non mi ha disturbato.
    Alla fine, comunque, ho dato più peso agli aspetti positivi rispetto a quelli negativi/bocciati a mio gusto.


    Dato che quando si parla di Matrix si va su questioni complesse....vi lascio anche due articoli che ho trovato interessanti e mi han dato qualche spunto critico in più:
    https://www.anonimacinefili.it/2022/01/05/...ificato-finale/
    https://it.ign.com/matrix-resurrections-th...ione-del-finale
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    Thanks Tom: tra vestiti scuri, tunnel buio e notte, degli scontri finali non c'avevo capìto un kez! X)

    Allora, il flashback/pensiero del signor Kimmell ed il fatto che Tony verso la fine vada in commissariato a ritrattare la precedente deposizione (rimorso? paura?) spingono verso la colpevolezza del libraio - riguardo sua moglie - e sembrano suggerire che la moglie dello scrittore sia stata uccisa per vendetta/depistare il detective, visto che Stokausen gli stava creando problemi: in quel caso, mi viene da interpretare il ghigno post-aggressione dello scrittore come una soddisfazione per aver evitato la morte (1) ed al contempo per aver vissuto in prima persona la vicenda/il contatto diretto con un assassino, esperienza che gli tornerà utile per concludere il suo libro (2).
    Inoltre, l'eventuale scoperta dell'uccisione della moglie da parte del librario probabilmente non influenzerebbe il suo umore, visto che sotto sotto avrebbe voluto che lei sparisse.

    L'opzione immaginazione non mi convince, mentre non escluderei che entrambi possano essere colpevoli: ognuno ha ucciso la propria moglie, solo che lo scrittore l'ha sfangata (vedi interpretazione del ghigno finale by Pen)...il che spiegherebbe anche la frustrazione del detective e la pressione fatta al libraio (che noi lì per lì avevamo considerato come semplice tattica per farlo agire, invece magari la provocazione del detective "lui scrittore ricco ne uscirà pulito, tu no" era dovuto a sospetti concreti). D'altronde, tra i ricordi oscuri del libraio vediamo solo l'uccisione della moglie...e dato che quei ricordi emergono perchè lui ripensa ai crimini commessi, se avesse ucciso anche l'altra donna in teoria avrebbe potuto ripensare anche a lei.

    Il lato più interessante del film comunque è proprio questo dubbio lasciato aperto.
  15. .
    Ebbene, si è conclusa con due episodi belli intensi ed un finale...che a me è piaciuto!


    L'ho trovato azzeccato perchè dopo aver messo contro a Red alcuni membri della "sua" Blacklist, proporre una battaglia con la Task Force - seppur incentivata dalle circostanze - è stato un modo per chiudere il cerchio, rafforzando nel contempo l'omaggio al protagonista e la componente nostalgica tipica di un finale di serie. Ad essere pignoli, la dinamica di sfida interna tra Hudson & socio e la Task Force è stata un po' ripetitiva, ma ci può stare.

    La commovente fine di Red ;_; , inoltre, è stata rappresentativa di molte sue sfaccettature: il lato violento (uccisione di Hudson + fine brutale ad opera di una bestia feroce), la sua imprevedibilità (pure nella sua uscita di scena), i suoi molti interessi (tra i quali i viaggi) e la passione per raccontare storie, vere o inventate che siano (l'originale morte ad opera del toro si ricollega infatti al racconto sul matador fatto a Siya qualche episodio prima)...ma soprattutto il ferreo legame con la sua famiglia (addio alla piccola Agnes, ma in un certo senso anche Dembe, salvato dalla trasfusione), motore primario della sua carriera da criminale.

    A questo proposito...credo sia fuorviante parlare di "risposte non date ai fan" e di "giustificata frustrazione" (vedi sito Recenserie, commenti su pagine FB dedicate, ecc.), visto che le risposte ai quesiti principali della serie sono state fornite nel finale dell'ottava stagione, tra sostanziosi flashback ed altro (lettera lasciata a Liz, che in punto di morte vede sovrapposte le facce di K&R): divenne infatti chiaro che Katarina mise in atto il piano ideato dall'amico russo, trasformandosi in Raymond per sfuggire a Townsend, operazione neanche così clamorosa se si ripensa ad alcuni episodi del passato su esperimenti genetici ed affini, nonchè probabile causa -almeno parziale - della sua futura malattia.
    Lo stesso vale per l'impero da lui creato e l'origine della Blacklist (il cui nucleo venne presentato durante la famosa gita in Lettonia, nonchè oggetto di ripasso nella stagione appena conclusa): il fatto che Raymond volesse lasciare tutto nelle mani di Liz suggerì che questo fosse nelle sue intenzioni sin da quando si fece catturare, o comunque già da un tot. di tempo. Il centro di tutto, insomma, è sempre stato la protezione di Masha, al di là del lato avventuroso ed oscuro del protagonista.
    Penso poi che aspettarsi da Red - o altri - degli spiegoni espliciti e dettagliati sulle suddette vicende sarebbe stato in contrasto col personaggio e con l'anima "misteriosa" della serie.


    Detto questo, ammetto che anche a me sarebbe piaciuto poter assistere ad altri flashback sul passato di Red, almeno post-trasformazione (magari l'attrice che interpretava Katarina non era più disponibile) : è un peccato che non sia accaduto né nella S9 né nella S10.
    Infine, tornando all'ultimo episodio...credo che il non aver mostrato le conseguenze della morte di Red sulla task force (oggetto di un'altra critica da me letta) sia stata una scelta saggia, non solo per la centralità del Concierge rispetto agli altri ma anche per non rischiare di assistere ad un bis dell'inizio della S9.

    Un ultimo ascolto alla sigla di fine episodi...




    Come ho già scritto tempo fa, credo sia stato giusto concludere la serie (opinione condivisa, tra gli altri, dallo stesso James Spader)...ma ovviamente non può mancare una dose di malinconia. :|

    Ribadisco anche che a mio avviso questa serie tv è stata una delle migliori degli ultimi 10 anni: il mitico Spader è stato affiancato da un grande cast, gli sceneggiatori han saputo mantenere alto il livello narrativo e l'interesse nonostante alcuni immancabili momenti di stanca e qualche svolta che può non aver soddisfatto una parte del pubblico, belle musiche...insomma, tutto quello che serve per intrattenere stagione dopo stagione.


    Come nel caso di Agents Of S.H.I.E.L.D. ,ho voluto dedicare a The Blacklist un meritato tributo (più "denso" perchè ci sono state più stagioni e più personaggi :) , in primis cattivoni):


    the%20blacklist%20tributo%20U

    Edited by Dan Oby - 13/9/2023, 00:29
184 replies since 6/5/2008
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