The Blacklist

Titoli personalizzati sì o no? Vabbè, per ora li faccio.

Rieccoci qua, due anni dopo la triste dipartita della nostra Lizzie , che ha devastato Red & Ress ma ha avuto conseguenze sull'intera Task Force. Si parte con un Dembe divenuto agente (forse raccomandato da Red?), alle prese con brutti ceffi al porto, un Harold che fa l'opinionista in un approfondimento del tg ed è diventato tutore di Agnes, un Aram che smanetta al PC per realizzare un progetto con un amico nerd, Donald meccanico barbuto ed Alina che istruisce reclute della polizia e sta insieme a tale Peter (Parker?). E poi c'è Raymond, finito all'estero (Cuba?) in un nascondiglio, lontanto da tutto e da - quasi - tutti, nonché assistito da due misteriose fanciulle, una delle quali dotata di poteri mistici (!)

L'incidente capitato a Dembe - costato la vita al suo partner - ed il rapimento di un genio tecnologico di un altro paese (Hong Kong?) da parte di una specie di capo di una storica organizzazione criminale francese chiamata Gli Scorticatori spingono Cooper a contattare Red - inizialmente titubante ma poi collaborativo - e gli altri, con l'idea di riformare momentaneamente la squadra (pretesto un po' debole? ); anche Ressler all'inizio non se la sente, soprattutto perchè non ha perdonato Red per il ruolo avuto nella morte di Elizabeth, ma poi accetta.

Pianificare ed agire in 4 gatti però diventa un cicinin più difficile senza le risorse di FBI e Red a disposizione...e manca pure una base, quindi Cooper decide di chiedere aiuto a Cynthia Panabeker, diventata nel frattempo senatrice: la richiesta viene accolta solo parzialmente, ma almeno i nostri eroi possono riappropriarsi della base.
Si ritorna così in un Ufficio Postale semi-vuoto, che rievoca ricordi e riapre in parte la ferita per quanto accaduto all'agente Keen. KataRaymond intanto fa valere le sue conoscenze, riuscendo a contattare due ex capi della suddetta organizzazione: in seguito, proprio il provvidenziale intervento del trio salverà la squadra da una brutta situazione, permettendo così di completare la missione.
Il secondo episodio si conclude con un KataRaymond rinvigorito (almeno apparentemente) ed una Task Force in ricostruzione, complice la minac...ehm un caldo invito rivolto da KR alla scettica senatrice.

Che dire? Sinceramente in questo inizio di S9 mi interessava soprattutto l'essenziale, cioè gli effetti della scomparsa di Liz sulla Task Force ed il lato emotivo legato proprio a quell'episodio: su questi aspetti, tutto sommato posso dirmi soddisfatto. Per il resto...qualche forzatura ed una partenza abbastanza
soft, ma siamo solo all'inizio quindi qualcosa si può perdonare, soprattutto considerando il possibile cambio di rotta dettato dall'addio di Bokencamp.

Aggiungo che le mie aspettative per questa stagione non sono alte: mi auguro più che altro che sia l'ultima stagione e che si chiuda in maniera degna la serie. Se poi gli sceneggiatori mi facessero un regalo, aggiungendo flashback di KataRaymond sul suo passato o altri spunti interessanti...tanto meglio!

Chi ti frega, si rivede: nel terzo episodio ritorna il mago della truffa Robert Vesco, vecchio amico di Red che qualche stagione fa riuscì a fregarlo, portandosi via una valanga di soldi. Questa volta, quella vecchia canaglia si è improvvisato profeta religioso, con l'intento di appropriarsi di preziose reliquie e rivenderle di nascosto nel mercato nero: un membro della sua setta, però, imbocca la strada della violenza, preparando un attentato in una chiesa, che poi viene sventato dall'intervento congiunto delle coppie Red-Weecha Xiu (così si chiama la sua nuova, letale guardia del corpo) e Aram-Dembe. Quest'ultimo coglie l'opportunità per dimostrare la sua dedizione al nuovo lavoro, impedendo a KataRaymond di fuggire con Vesko per farsi risarcire.
Curiosità: Robert Vesco è la versione blacklistiana di un criminale realmente esistito.

Nel quarto episodio facciamo invece la conoscenza di una ex suora italiana divenuta angelo vendicatore: no, non è Suor Cristina, bensì Suor Micheluccia. La Task Force riesce a scoprire quale sarà la sua prossima vittima, ma per beccare la criminale c'è bisogno di Red e...di un dipinto, recuperato con furbizia a casa di un collega delinquente, fregando suo figlio: per un motivo che mi è sfuggito, Micheluccia è interessatissima all'opera d'arte e ciò permette a Red di scovarla, nel bel mezzo di un intervento chirurgico, imbastito per trapiantare il cuore di un riccone nel corpo del pover'uomo che tempo addietro fu privato della donazione proprio da una manovra sporca del riccone. Ebbene, dopo una breve ma intensa discussione tra giustizieri, Red risolve la questione col consueto pragmatismo, ovvero...accoppando Micheluccia per renderla trapiantatrice al posto del riccone (con probabile vantaggio personale).

A tenere banco, però, sono le vicende personali, cioè l'atteso incontro tra Agnes e KataRaymond - sotto il vigile sguardo di Mr.Cooper - e le problematiche di alcuni membri della Task Force: un test antidroga ci rivela che Aram ha la vescica poco collaborativa ma soprattutto che Donald si droga (ho letto che già lo fece in passato, quando morì la sua morosa)...ed a tirarlo fuori dai guai ci pensa - un po' a sorpresa - Alina con la sua urina. Faccenda un tantino creepy, ma mai quanto la scena di Aram che recupera uno smartphone dal water di un locale, vista - con mio sommo schifo - qualche stagione fa: tornando al test, un'analisi medica rivela un'anomalia ormonale urinale che rivela un possibile cancro, teoricamente di Alina ma sai mai.
Al momento, però, chi se la passa peggio è il buon Harold, risvegliatosi una mattina nella sua macchina senza sapere perché, venuto poi a conoscenza della morte dell'ex vicino, con cui Charleene lo tradì anni prima (quanti richiami al passato eh?!?): una segreta analisi balistica gli rivela che il proiettile trovato sull scena del crimine proviene proprio dalla sua pistola, quindi...sò kezzen ameri!
Oltre alla prova di riavvicinamento di Red con Agnes, però, c'è un'altra buona notizia: Aram rinuncia al progetto informatico che avrebbe potuto renderlo ricco per continuare a lavorare con la Task Force: una scelta pazza che ci scalda el corazon (zon zon).
A proposito di Red...fa un certo effetto notare il distacco creatosi tra lui e Dembe. Durante una conversazione, i due hanno fatto riferimento ad un fatto avvenuto a Brasilia: visti i precedenti ''misteri legati a città'', c'è da aspettarsi roba grossa? Tra l'altro, nella scorsa stagione Red ed il suo vecchio amicone russo fecero riferimento ad un imponente piano ordito tanti anni prima: vista la centralità di Lizzie, pensai che avesse a che fare con lei, ma forse il collegamento era solo marginale.
Inoltre, negli episodi di domenica scorsa Red ha parlato di ''qualcosa da cercare'', ed in quel momento ho pensato che centrassero Agnes, la pace interiore e cose così...ma sarebbe troppo semplicistico, sia per il personaggio che per la trama della stagione quindi...on verra!


Piccola aggiunta finale sul tema del doppio: io ormai dò per scontato che Raymond fosse Katarina, ma questo mi crea una sorta di ''straniamento televisivo'' : l'aspetto più interessante del mio recente rewatch, infatti, è stato cogliere alcuni indizi che riguardano la sua identità e riascoltare i discorsi di Red, immaginandomi al posto dell'uomo che conosciamo una Katarina di 50/60 anni (o giù di lì).
Questa operazione sdoppiamento però ora mi condiziona un po', perchè d'istinto mi viene da pensare ''Katarina parla ad Agnès'' o ''Katarina litiga con Dembe'': farei meglio a riproiettare nella mia mente Red in quanto Red? Oppure a proiettarmi ad una visita da una psichiatra? Sidney, se ne conosci una bravaaaa...