American Horror Story

Riguardo al finale, è la parte che mi è piaciuta di meno proprio perché forse l'ho trovata troppo stereotipata, oltre che troppo "positiva". Il telefilm ha retto benissimo per tutte e 11 le puntate, ma è un po' crollato sull'ultima. Mi piaceva l'atmosfera cupa delle puntate prima e la 1x12 era troppo allegra, per i miei gusti e per lo standard medio del telefilm.
Quella del bambino di Tate era sì scontata, ma tutto sommato ritengo che fosse in perfetta linea con la storia, in quanto chiudeva il cerchio sulla maledizione di Constance (Jessica Lange), destinata evidentemente ad essere legata per tutta la vita a fatti di sangue perpetrati da lei stessa o dalle (ai danni delle) persone a lei più care, così come sembra destinata ad avere figli o con gravi handicap fisici (Adelaide e Beau) oppure bellissimi, in apparenza perfetti, ma che nascondono in sé il male (Tate): lo stesso principio sembra valere per i nipoti (Michael, il figlio di Tate).
Ovviamente anche io avevo previsto che Ben sarebbe morto e che sarebbe finito tutto “bene”, anche se ho sperato fino alla fine per una soluzione diversa.
Lo ammetto, la cosa che mi è dispiaciuta di più è stato il disgregarsi della love story fra Tate e Violet, coppia che io amavo alla follia. Ci sono rimasta malissimo, ma va beh, questi sono problemi miei... ç____ç

il dottor Lecter e Clarice Starling, ma la posizione qui sembra quasi ribaltata. Infatti non è lui ad essere rinchiuso, ma lei e il loro gioco psicologico agisce in maniera speculare a quello fra Hannibal e Clarice. L'ho trovata una cosa molto bella e ben riuscita, un omaggio efficace, ma non scopiazzato. Non aprite quella porta non l'ho visto, ma mi fido di quello che dici.

La sfiga c'è, in questa serie. Indubbiamente. xD Come anche per Kit e Grace, che ogni volta che cercano di fuggire qualcosa va storto. xD

gli esperimenti del dr Arden: sì, è vero, forse la concludono un po' in fretta, ma la cosa secondo me ha perfettamente senso in virtù di quello che è successo e non è secondo me solo per “dispetto” nei confronti di Suor Mary Eunice! Se ci pensi, Arden ha appena scoperto che la sua scienza (che egli reputava così grande e avanzata) non vale praticamente nulla rispetto a quella di queste creature aliene (le quali hanno una tecnologia avanzata, vedi il microchip nel collo di Kit, e sono persino in grado di resuscitare i morti, vedi Grace, cosa che Arden non saprà mai fare); inoltre, ora anche lui – pur sempre così freddo, spietato, assassino – si trova in una situazione scomoda, incerta, fragile. La sua perversa attrazione per suor Mary Eunice è ambivalente: se da un lato egli sembrava dapprima attratto da lei proprio in quanto pura e innocente, ora egli si sta rendendo conto di provare un'attrazione malsana e pericolosa anche per quella parte di lei che è posseduta da Satana, il che non fa che deteriorarlo ulteriormente a livello sia fisico che psichico. Insomma, la faccenda delle creature aliene ha finito per abbattere tutte le certezze di Arden: se prima egli pensava, con i suoi esperimenti, di aver raggiunto vette inarrivabili per l'uomo, ora si ritrova spiazzato davanti a una scienza che non comprende, una scienza aliena avanzatissima, dove i morti tornano in vita e mettono al mondo figli. Una delusione notevole per uno scienziato nazista che pensava di avere il mondo nelle mani e che credeva di sapere perfettamente fin dove la scienza potesse spingersi, no? Quindi, vista in questa prospettiva, è normale che in un raptus decida di uccidere i frutti dei propri esperimenti falliti: un gesto estremo di frustrazione per quanto accaduto. Poi magari è vero che è stata piuttosto brutale come conclusione, ma se non altro non si può dire che non abbia delle solide motivazioni.

E va beh, la fine che fa... neppure io mi aspettavo finisse così, ma quando si è chiusa la porta del forno crematorio sull'urlo di Arden che brucia vivo assieme a suor Mary Eunice, sua ossessione e sua condanna, non ho potuto che dire: WOW! Come fine direi che epica, nonché catartica per un nazista... finire bruciato vivo come gli internati dei campi di concentramento.

Io quando ho scoperto che lui era Bloody Face ci sono rimasta, sinceramente. XD Avevo qualche dubbio, ma poi si comportava in modo tutto sommato così positivo in certo frangenti che è come se la mia mente si fosse rifiutata di vederlo per quello che era. La cosa che mi aveva più insospettito era il fatto che volesse a tutti i costi registrare una confessione di Kit... il tutto però è stato portato avanti benissimo, usando dei trucchi psicologici da psichiatra che alla fine hanno portato anche lo stesso povero, ingenuo Kit, a dubitare delle proprie azioni e della propria sanità mentale. L'ho trovato un twist plot davvero da capogiro. E l'ho adorato.

nella puntata in cui ritrova in sé la fede e la forza d'animo per uccidere suor Mary Eunice, con il fine di cacciare Satana. Molto bella quella parte, mi è piaciuta molto.

sì, mamma mia che pena che mi ha fatto. Se all'inizio l'hanno presentata come un personaggio odioso, adesso è diventata un personaggio tragico, patetico, commovente... che non puoi non amare.