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Votes taken by Minerva X

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    Lady Georgie





    Cartone animato curatissimo nelle storie, nato dalla stessa autrice di Candy Candy ma con toni meno ingenui e innocenti e più adulti, velati anche di una sottile sensualità ed erotismo(infatti ci sono alcune scene censurate come questa:


    E poi c'è Abel :wub:
  2. .
    Peder Balke - North Cape (1845)

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    Forse è il film meno riuscito di Dario Argento, forse non rispetta l’intreccio del giallo classico, forse il tutto avviene troppo precipitosamente nei primi quindici minuti ma nonostante tutto ciò siamo davanti a un grandissimo film, a mio parere uno dei migliori del regista italiano, che non ha mai ricevuto i giusti riconoscimenti e che ha sempre vissuto ingiustamente all’ombra di “Profondo Rosso”.
    Un film che meriterebbe molta più considerazione, un film che ti cattura, che ti trascina in un vortice d’orrore da quale non riesci a liberarti.
    Dario Argento con maestria è riuscito a costruire un piccolo gioiello, in cui tutto è curato in modo quasi maniacale, a partire dalle tetre ambientazioni, una Torino angusta, opprimente, quasi claustrofobica, resa alla perfezione da un’eccellente fotografia, ad alcune sequenze d’antologia (
    la scioccante scena del dottore gettato sotto il treno, una scena che all’epoca avrà fatto stringere parecchi stomaci, non tanto per i fiumi di sangue versato ma per la sensazione dolorosissima di fugacità, la morte così improvvisa che riesce a farti sentire le ossa che si stritolano nella morsa delle rotaie impazzite, all’omicidio del fotografo, una scena priva di splatter ma con una forza visiva davvero impressionante, al giornalista chiuso nella cripta con un morto che ha appena profanato, per arrivare infine allo splendido finale, un’incredibile sequenza sui tetti di Torino, che richiama il cinema di Hitchcock con una disinvoltura inaspettata, fino all'orribile morte del colpevole
    .
    Le straordinarie musiche di Ennio Morricone fanno il resto, ora macabre e spettrali, ora quasi jazzate, perfette nel ritmo e nell'adattarsi idealmente a ogni scena.
    Un film talmente crudo, talmente forte visivamente, così incredibilmente macabro e dal ritmo perfetto da far innamorare anche chi non è amante del genere.
    Un film da riscoprire e da rivalutare.
    Piccola curiosità la bambina che interpreta la nipote di Franco Arnò è una giovanissima Cinzia de Carolis, la futura "voce" di Lady Oscar, di Bia e di Geena Davis.
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    Mi sono innamorata di lui la prima volta che lo vidi in quello che è tutt'oggi uno dei miei film preferiti, Ladyhawke, un uomo per me dotato di grandissimo fascino e attore di notevole bravura che con la sua interpretazione in Blade Runner ha fatto la storia del cinema.
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    Aika è una ragazza che da Tokyo, sua città natale, si trasferisce in una cittadina di mare dove purtroppo la sua adorata cagnolina muore in un incidente.
    Nel tentativo di aiutarla a superare il dolore per la perdita dell'amato animale, un anziano del paese decide di affidarele un cane bianco con le orecchie a punta nere di nome Spank tanto imbranato quanto dolce.
    Per Aika, ancora affranta dal dolore, è difficile all'inizio accettare il buffo cane ma poi piano piano tra i due s'instaura un rapporto di forte amicizia.
    Cartone animato che ha un po' caratterizzato la mia infanzia e tutto incentrato su questo simpatico e stravagante cane al quale è difficile non affezionarcisi.
    I disegni non sono un granché(a me non sono mai piaciuti) ma tutto sommato si lascia guardare, anche se gli episodi, in tutto sessantatre', sono a volte monotoni e ripetitivi.
  6. .
    1825. Arthur Gordon Pym è figlio di un commerciante di Nantucket con la passione per il mare. Un giorno il padre del suo migliore amico Augustus si imbarca per lavoro portando il figlio con sé che a sua volta fa salire come clandestino Arthur e il suo fedele cane Tiger. Quello che era il sogno di Arthur, una eccitante avventura in mare, si trasforma ben presto in un incubo senza fine.
    L’unico romanzo scritto da Edgar Allan Poe è un capolavoro di angoscia, avvincente, tragico, cinico, pagina dopo pagina si assapora una sensazione di svariate emozioni e sensazioni, dalla incredulità alla paura più latente(per me poi Poe ha sempre avuto un tocco magico nello scrivere).
    Unico neo è rappresentato dalle dettagliatissime descrizioni che appesantiscono un po’ la storia ma per me si tratta come ho scritto prima di un capolavoro di mistero e avventura.
  7. .
    Ivan Aivazosky - Mar nero di notte

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    Per me Dylan Dog è finito con il numero 100, dopo non è stato più all'altezza nei disegni ma soprattutto nelle storie. Se posso permettermi vorrei consigliarti la lettura di questi albi:


    N.1-L'ALBA DEI MORTI VIVENTI
    N.3-LE NOTTI DELLA LUNA PIENA
    N.8-IL RITORNO DEL MOSTRO
    N.9-ALFA E OMEGA
    N.10-ATTRAVERSO LO SPECCHIO(uno dei miei preferiti)
    N.13-VIVONO TRA NOI
    N.14-FRA LA VITA E LA MORTE
    N.15-CANALE 666
    N.16/17-IL CASTELLO DELLA PAURA/LA DAMA IN NERO(meravigliosi entrambi per me)
    N.18-CAGLIOSTRO
    N.19-MEMORIE DALL'INVISIBILE
    N.20-DAL PROFONDO
    N.21-GIORNO MALEDETTO
    n.22-IL TUNNEL DELL'ORRORE
    N.23-L'ISOLA MISTERIOSA
    N.24-I CONIGLI ROSA UCCIDONO
    N.25-MORGANA
    N.26-DOPO MEZZANOTTE
    N.28-LAMA DI RASOIO
    N.30-LA CASA INFESTATA
    N.31-GRAND GUIGNOL
    N.32-OSSESSIONE
    N.33-JEKYLL
    N.35-LA SCOGLIERA DEGLI SPETTRI
    N.37-IL SOGNO DELLA TIGRE
    N.38-UNA VOCE DAL NULLA
    N.40-ACCADDE DOMANI
    N.41-GOLCONDA
    N.42-LA IENA
    N.43-STORIA DI NESSUNO
    N.44-RIFLESSI DI MORTE
    N.45-GOBLIN
    N.46-INFERNI
    n.48-HORROR PARADISE
    N.51-IL MALE
    N.53-LA REGINA DELLE TENEBRE
    N.54-DELIRIUM(un altro dei miei preferiti)
    N.56-OMBRE
    N.59-GENTE CHE SCOMPARE
    N.60-FRANKENSTEIN!
    N.61-TERRORE DALL'INFINITO
    N.63-MAELSTROM
    N.64-65-I SEGRETI DI RAMBLYN/LA BELVA DELLE CAVERNE
    N.67-L'UOMO CHE VISSE DUE VOLTE
    N.68-LO SPETTRO NEL BUIO
    N.71-I DELITTI DELLA MANTIDE
    N.72-L'ULTIMO PLENILUNIO
    N.73-ARMAGEDDON
    N.74-IL LUNGO ADDIO
    N.88-OLTRE LA MORTE
  9. .
    La zona del crepuscolo
    s-l300

    “Nella zona del crepuscolo non si muore, è la banalità sublime, l'inutilità eretta a sistema, il nonsenso totale, l'idea di dover morire fa sì che ci affanniamo per trovare uno scopo all'esistenza, eliminata quell'idea, anche l'affanno scompare."


    Questa citazione del dottor Hicks racchiude in sé l’asso portante dell’albo: una terra di nessuno, fuori dal tempo e dallo spazio in cui niente ha un senso.
    Dimenticarsi di non esistere, questo capita alla povera Mabel, la protagonista della storia, per lei arrendersi all’idea di far parte di un eterno ritorno nietzschiano, una trappola che annulla ogni volontà e dalla quale non c'è via d’uscita, è terrificante.
    Una storia sulla quale si potrebbe discutere per ore intere tanto è difficile da comprendere e spiegare, una storia inquietante, misteriosa, malinconica, agghiacciante, tenebrosamente horror.
    Indubbiamente uno degli albi più difficili e più affascinanti della storia dell’indagatore dell’incubo. Affascinante anche l'intermezzo sul racconto di Poe, così come i disegni del duo Grassani/Montanari.

    Ritorno al crepuscolo
    Dyd57

    Decisamente degno del prequel però l’ho trovato un po’ forzato, soprattutto nel finale(
    le parole di Opal mi hanno lasciato un po’ interdetta).
  10. .
    Danguard

    260px-Danguard

    https://m.youtube.com/watch?v=A6DT0IqjFRk

    Esiste un decimo pianeta all'interno del sistema solare, Prometeo, e ci sono due uomini che ambiscono a raggiungerlo per ragioni diametralmente opposte, da un lato il dottor Oedo che vuole sfruttarne le risorse naturali per dare un futuro migliore all'umanità, dall'altro Doppler, dittatore a capo di un'organizzazione paramilitare ispirata all'estetica nazista che vuole costruire una società per pochi eletti sul nuovo pianeta. Doppler invia una serie di giganti mostri meccanici detti mechasatan con l'obiettivo di distruggere la base di Oedo che può invece vantare il robot Danguard, il pilota inesperto Arin e il capitano Dan, un misterioso uomo con la maschera di ferro fuggito dalla base di Doppler.
    Matsumoto fa un'incursione nel mondo robotico con una serie che si discosta un po' dallo standard dell'epoca, una serie malinconica che coinvolge ed emoziona (magari è un po' lenta nelle prime puntate) e che soprattutto a differenza delle altre non ha una vera e propria distinzione tra bene e male.
    C'è poi una rivisitazione in salsa fantascientifica della maschera di ferro, un rapporto tormentato tra padre e figlio che se non ricordo male è l'unica volta che viene affrontato da Matsumoto.
    In sostanza una serie robotica diversa da tutte le altre dove prevale l'aspetto umano piuttosto che quello del combattimento.
  11. .
    Una piccola perla del cinema americano contemporaneo, un film diretto e sceneggiato in maniera eccellente che ha lasciato in me sensazioni ed emozioni forti.
    La sceneggiatura è il suo punto di forza, un perfetto bilanciamento tra dramma e commedia nera, una perfetta caratterizzazione dei personaggi, anche quelli secondari.
    Il cast è in assoluto stato di grazia, una Frances McDormand(che ha dato prova della sua bravura giù in “Fargo” impavida, astiosa, cinica ma allo stesso tempo fragile e con un dolore lacerante nel suo cuore, un bravo Woody Harelsson(l
    e sue lettere dopo il suicidio sono la testimonianza di una profonda sensibilità nascosta dietro la sua divisa di sceriffo
    ) e un inaspettato Sam Rockwell, un poliziotto razzista, ignorante, iracondo che riesce a ritrovare sé stesso e a capire la fonte della sua rabbia.
    Un film dove viene messa in primo piano la provincia americana rozza, razzista e arretrata, un film amaro e profondo che non lascia indifferenti.
  12. .
    CITAZIONE (Andrewsi @ 12/7/2019, 14:17) 
    Annabelle 3

    Com'è?
  13. .

    Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare


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    Titolo originale Historia de una gaviota y del gato que le enseñó a volar
    Autore Luis Sepulveda
    1ª ed. originale 1996
    Genere romanzo
    Lingua originale spagnolo
    Ambientazione Amburgo
    Protagonisti Il gatto Zorba, La gabbianella Fortunata
    Antagonisti I topi, i 2 gatti

    CITAZIONE
    Il romanzo si svolge nella città di Amburgo. Uno stormo di gabbiani è di ritorno dalla migrazione, e una di loro, Kengah, è pronta per deporre il suo uovo. Vicino al golfo di Biscaglia, lo stormo si tuffa in acqua per mangiare delle aringhe, ma ad un certo punto il capo-stormo impone un decollo di emergenza a causa di un pericolo. Kengah tuttavia non sente l'ordine e rimane invischiata in una macchia di petrolio, chiamato "la peste nera" dai gabbiani. Kengah riesce a liberarsi e a raggiungere la città di Amburgo, dove finisce sul balcone di una casa. In quella casa abita Zorba, un grosso gatto nero con una piccola macchia bianca sulla gola.

    Kengah, stremata, usa le sue ultime forze per deporre l'uovo, e chiede a Zorba di farle tre promesse: gli chiede di non mangiare l'uovo, di prendersi cura del piccolo che le nascerà e insegnargli a volare. Zorba accetta e si reca dai suoi amici gatti, Segretario e Colonnello. Spiega a loro tutto quello che gli è successo, e così i tre si recano dal gatto intellettuale Diderot, che possiede un'enciclopedia, per chiedergli come ripulire Kengah dal petrolio. Diderot li informa che, per ripulire un corpo dal petrolio, è sufficiente della benzina. Procurata la benzina, i tre amici si recano dalla gabbiana, ma la trovano morta, e vicino a lei c'è l'uovo. continua...

    fonte Wikipedia






    Immaginate una gabbiana che felicemente sorvola il cielo, in perfetta armonia con il sole, con le nuvole, con il vento che accarezza dolcemente le sue piume e le sue ali spiegate.
    E’ serena la giovane gabbiana, felice della sua libertà, della sua vita, della sua indipendenza ma non sa che esistono degli esseri malvagi come gli umani che con la loro arroganza distruggono tutto ciò che li circonda, distruggono l’ambiente che li ospita riducendolo a una mera discarica solo per il loro tornaconto.
    Disgraziatamente il suo volo termina in mare, in un mare inquinato dall’oro nero, il petrolio, gola e ricchezza per gli umani, morte certa per gli animali.
    Sa che la sua vita sta per finire, con tutte le sue forze cerca di volare ancora, di salvarsi ma purtroppo è costretta a cedere e cade proprio nella bocca del suo nemico, un gattone nero simpatico ed esuberante che, impietosito dalla sua sorte, cerca in ogni modo di salvarla pulendola da tutto quel veleno che la sta lentamente ma inesorabilmente soffocando.
    La gabbiana è grata di questo insperato aiuto, non chiede di essere salvata perché sa che la sua fine è ormai prossima, chiede solo al micione di prendersi cura della sua piccolina, della sua figlioletta che sta per nascere di lì a breve.
    Il micio ha paura, è spaventato da tanta mole di responsabilità ma vedendo gli occhi morenti della gabbiana non può che prometterle di prendersi cura della sua piccina, anche se questo significa dover cambiare la sua vita, fare dei piccoli sacrifici e delle piccole rinunce ma a lui questo non importa, perché l’amore e l’affetto verso una nuova vita, verso chi è diverso da noi sono i sentimenti più belli e intensi che si possano mai provare nella vita, gli unici che ti fanno capire come sia bello essere vivi, nonostante tutte le avversità che questa esistenza ci pone davanti.
    Una favola dolcissima e bellissima, estremamente toccante e commovente, una carezza velata di infinita tristezza, un finale tra i più belli e poetici che abbia mai letto in tutta la mia vita.
    Quando si è adulti purtroppo molto spesso ci si indurisce a causa delle tante avversità e vicissitudini della vita che ci segnano nel profondo dell’animo e favole come queste aiutano ad aprire il cuore, a ritornare al nostro essere bambini, a capire come le cose più belle della vita siano le più semplici come una carezza, un bacio, uno sguardo.
    Una metafora di vita, una metafora contro l’odio che spesso si prova verso chi è diverso da noi, una metafora che ci insegna l’amore per la natura e per il prossimo…tutti quanti noi abbiamo accanto una piccola gabbianella bisognosa di aiuto e di affetto ma solo coloro che possiedono un cuore puro, gentile e sensibile sono in grado di accorgersi della sua presenza.
    Il finale è mi ha fatto piangere come non mai…è vero, vola e vive solo chi ha il coraggio di farlo.
    Un racconto che vale la pena di leggere e di ricordare per sempre e vorrei che tanti genitori lo leggessero ai propri figli.

    Edited by Viky017 - 15/7/2019, 15:41
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    Lady Oscar

    Uno dei miei cartoni preferiti e uno tra i i più belli(se non il più bello in assoluto) che abbia mai visto. I disegni sono stupendi e la colonna sonora è da brivido.
    Il personaggio di Oscar poi mi ha sempre affascinata, avrei voluto tanto possedere la sua forza e il suo carisma.

  15. .
    Sei una gabbiana. Su questo lo scimpanzé ha ragione, ma solo su questo. Ti vogliamo tutti bene, Fortunata. E ti vogliamo bene perché sei una gabbiana. Non ti abbiamo contraddetto quando ti abbiamo sentito stridere che eri un gatto, perché ci lusinga che tu voglia essere come noi, ma sei diversa e ci piace che tu sia diversa. Non abbiamo potuto aiutare tua madre, ma te si. Ti abbiamo protetta fin da quando sei uscita dall’uovo. Ti abbiamo dato tutto il nostro affetto senza alcuna intenzione di fare di te un gatto. Ti vogliamo gabbiana. Sentiamo che anche tu ci vuoi bene, che siamo i tuoi amici, la tua famiglia, ed è bene tu sappia che con te abbiamo imparato qualcosa che ci riempie d’orgoglio: abbiamo imparato ad apprezzare, a rispettare e ad amare un essere diverso. E’ molto facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma con qualcuno che è diverso è molto difficile, e tu ci hai aiutato a farlo. Sei una gabbiana e devi seguire il tuo destino di gabbiana. Devi volare. Quando ci riuscirai, Fortunata, ti assicuro che sarai felice, e allora i sentimenti verso di noi e i nostri verso di te saranno più intensi e più belli, perché sarà l’affetto tra esseri completamente diversi.”

    “Ora volerai, Fortunata. Respira. Senti la pioggia. E’ acqua. Nella tua vita avrai molti motivi per essere felice, uno di questi si chiama acqua, un altro si chiama vento, un altro ancora si chiama sole e arriva sempre come una ricompensa dopo la pioggia. Senti la pioggia. Apri le ali.” miagolò Zorba. "Ora volerai, il cielo sarà tutto tuo."

    “Zorba rimase a contemplarla finché non seppe se erano gocce di pioggia o di lacrime ad annebbiare i suoi occhi gialli di gatto nero grande e grosso, di gatto buono, di gatto nobile, di gatto del porto.”

    Luis Sepulveda - Storia di una gabbianella e del gatto che le insegno' a volare.
1731 replies since 12/11/2009
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