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    Purtroppo succede che ogni tanto cambiano i nomi per cercare di attirare più possibile le persone.
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    Il rito (1969), Ingmar Bergman.
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    Edited by ~Neptune - 7/3/2023, 18:46
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    Io e Annie (1977), Woody Allen.
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    sì, spesso anche quelli appena discreti sono meglio dell'immondizia odierna
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    La danza delle luci, Mervin Leroy, 1933 Ne parlo un po' nel mio thread Hollywood classica:)
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    7 GENNAIO

    CHAPL_E_COOGAN


    Ieri 6 Febbraio del 1921 uscì nei cinema Il Monello (The Kid) con Charlie Chaplin e il piccolo Jackie Coogan che una quarantina d'anni dopo sarà lo Zio Fester nella serie della Famiglia Addams.

    Il film fu presentato in prima a New York (21 gennaio) e a Chicago (23 gennaio 1921), in due serate di beneficenza.
    Costò 250.000 dollari, ne incassò 2.500.000 circa e si classificò al secondo posto tra le pellicole di maggiore incasso negli Stati Uniti nel 1921.



    DANZA_LUCI


    Durante la Grande Depressione quattro giovani promesse del mondo dello spettacolo, durante le prove generali di uno show musicale, vengono interrotte dalle minacce dei creditori con cui il produttore dello show si è indebitato per finanziare il lavoro. Quest'ultimo, disperato, entra in contatto con un cantante eccezionale che però si rifiuta di prendere parte al progetto a causa del suo misterioso passato. Nel frattempo le ragazze sono alla ricerca di un marito facoltoso.

    Nel 1933 escono probabilmente due capolavori della commedia musicale della storia del cinema, uno è questo. La trama funge solo da spunto per dare il via agli strepitosi numeri musicali orchestrati dal genio di Busby Berkeley in cui l'eleganza sofisticata di quegli anni, avvalendosi di movimenti di macchina dinamici e precisi ai minimi dettagli dai costumi alle scenografie.

    Da non sottovalutare comunque il lavoro di Mervin LeRoy, che ha il merito di girare in maniera briosa tutte le parti di commedia e di amalgamarle in maniera funzionale con la parte musicale. Essendo stato girato prima dell'introduzione totale del Codice Hays è più malizioso e esplicito di altri classici americani come nel numero "Pettin' in the Park". Il mio preferito invece è quello cantato da Joan Blondell "Remember my forgotten man" realizzato con ben 150 ballerini che ben descrive la disperazione materiale e morale dei soldati che, tornati dal fronte, si erano trovati a subire le conseguenze della Depressione, un pezzo che va ben oltre il numero musicale vero e proprio e si veste persino di una forte valenza di carattere sociale.

    Le cercatrici d'oro a cui fa riferimento il titolo originale "Gold Diggers" sono appunto Ginger Rogers (anche se in un ruolo defilato rispetto alle altre) Ruby Keeler, Joan Blondell e Aline McMahon.

    Fu il film di maggior successo del 1933 e realizzò un profitto di 1.602.530 dollari.


    www.instagram.com/p/CoXI1OqDnTL/

    Qui metto il link per la seconda parte del numero musicale c"Shadow Waltz" con protagonista Ruby Keeler.

    Busby Berkeley, il coreografo, ebbe l'idea di questo numero da uno spettacolo di vaudeville che vide qualche anno prima a cui aggiunse l'idea geniale dei violini.

    Il 10 Marzo, durante le riprese di questo numero, ci fu il violento terremoto di Long Beach che provocò piu' di un centinaio di vittime. Il terremoto provocò un blackout negli studi della Warner Bros e Berkeley rischiò di essere sbalzato dal braccio dalla telecamera ma riuscì ad aggrapparsi con una mano e poi urlò alle ragazze, molte delle quali erano su una piattaforma a 9 metri di altezza di sedersi e rimanere ferme fin quando i tecnici fossero riusciti ad aprire le porte.


    pin



    In questo giorno del 1940 si tenne a New York la premiere deI secondo lungometraggio di Walt Disney, PINOCCHIO.

    Diversamente a ciò che si crede, Pinocchio non fu inizialmente un successo a livello di boxoffice. Gli incassi al botteghino furono al di sotto sia del successo di Biancaneve che delle aspettative dello studio.
    Il film costò tantissimo per l'epoca 2.289.247 dollari, due volte il costo di Biancaneve e alla fine del 1940 la Disney aveva recuperato solo un milione, incassando, alla fine dell'uscita originale, una cifra variabile fra 1,4 e 1,9 milioni.
    Questo fu dovuto principalmente al fatto che la seconda guerra mondiale e le sue conseguenze avevano tagliato fuori i mercati europei e asiatici all'estero, e ostacolato il successo internazionale di Pinocchio e di altre uscite Disney durante l'inizio e la metà degli anni quaranta.

    Dopo il 1945 ci furono una serie di riedizioni negli anni che si dimostrarono più efficaci e permisero al film di girare un profitto.
  9. .
    6 FEBBRAIO


    ZSA_ZSA_GABOR_1


    Tanti auguri alla mitica Zsa-Zsa Gabor:)

    Attrice ungherese naturalizzata americana, vero fenomeno mediatico degli anni 50 sul tipo Jayne Mansfield.
    Diva capace di riempire rotocalchi e magazine non per le sue imprese di attrice, quanto per una eccentrica condotta di vita, a tratti tumultuosa, dettata da condotte fuori dalla norma , esagerato uso del bere, risse, denuncie per diffamazione, percosse a un fattorino di un hotel, arresto per guida senza patente con schiaffo sul viso rifilato all'agente di polizia che l'aveva fermata, annunci pubblici di imminente omicidio nei suoi confronti, conti di alberghi e spese di vestiari non pagati, i 9 matrimoni conclusi da divorzio, annullamenti e separazioni, le numerose love story extraconiugali e la sua data di nascita, ufficiosamente collocata nel 1917, probabilmente non vera, attestata attorno al 1920.
    Un turbine inarrestabile, riconosciuto dal pubblico come celebrità, per il suo modo di essere anche sullo schermo.


    sorelle_gabor


    Zsa-Zsa Gabor con le sorelle Magda ed Eva.

    Nate durante la prima guerra mondiale in Ungheria da Vilmos Gabor, maggiore nell'esercito ungherese e mamma Jolie, erede di un impero di gioielli lasciano Budapest per emigrare negli Stati Uniti. Il fenomeno glamour delle tre ragazze Gabor e della loro onnipresente madre scoppia nei salotti dell’alta società e nelle colonne di gossip così all'improvviso, e con tale forza, che non può passare inosservato. Tutte e tre belle, sfacciate, amanti del lusso ma anche intelligenti, le sorelle Gabor scompigliano le pagine dei rotocalchi americani degli Anni 30 e 40 e conquistano a pieno diritto il titolo di "socialite".

    La prima a capirne il potenziale è stata mamma Jolie, che riconosciuta la loro bellezza sfolgorante, insegna loro "come attrarre uomini facoltosi", ma anche come riuscire a "farsi" da sole e a costruirsi un proprio futuro ("Quando puoi provvedere a te stessa, puoi scegliere i tuoi mariti. Non devi essere schiava di un uomo ricco", una delle frasi celebri della mamma manager) e a non tralasciare cultura ed educazione ("La bellezza serve per sedurre gli uomini, il cervello per tenerseli. L'intelligenza è importante perché se un uomo sta solo cercando la bellezza, allora può comprarsi un bel dipinto").

    In tre si sposarono una ventina di volte, da uno di Zsa-Zsa nacque Francesca Hilton, madre di Paris.

    Per non farsi mancare nulla, le sorelle Gabor hanno avuto anche un marito in comune, l'attore britannico George Sanders, sposato prima con Zsa Zsa e poi con Magda.


    ssss


    Una giovane Norma Jean Baker, futura Marilyn Monroe all'Isola di Santa Catalina con tre simpatici pinguini a metà anni 40 circa.
  10. .
    I magnifici sette (1960)
  11. .
    3 FEBBRAIO

    kay_francis_elegante

    Una super elegante Kay Francis, 1941


    romy_schneider_1950s

    Una giovane e felice Romy Schneider, probabilmente verso la fine degli anni 50.


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    4 GENNAIO

    Lupino_1

    Il 4 Febbraio 1914 nacque a Londra Ida Lupino, che nel suo piccolo cercò di rivoluzionare il panorama cinematografico americano e che rifiutando lo star-system a vantaggio della professione indipendente incise come figura femminile della storia del cinema.

    Discendente da una storica famiglia inglese di clown, ballerini e attori ebbe dal padre Stanley, già affermato interprete di commedie musicali e pantomime, le prime lezioni di recitazione. A soli 17 vince un provino e entra nel cast di The Love Race (1931) dove appare senza accredito, film che si mostrerà in seguito come suo trampolino di lancio per numerosi film di cassetta. Sotto contratto con la British International Studios, in tre anni ne interpreta sei, film di poco conto nei quali ha comunque modo di mettere in mostra le proprie qualità artistiche oltre l'atteggiamento disinibito, completo di sguardi e movenze inusuali nel periodo.

    In questo momento interpretava spesso la ragazza ingenua e spaventata a causa del suo fisico minuto e il volto dall'ovale delicato, circondato dai capelli scuri (che diventarono biondi quando la sua carriera prese la direzione degli Stati Uniti, dove fu lanciata come una specie di Jean Harlow inglese)

    Nel 1934 si trasferì a Hollywood e iniziò a lavorare per la Paramount, praticando i generi più diversi, sotto la direzione dei maggiori registi dell'epoca come L.Milestone e R.Walsh.

    Passata alla Warner Bros recitò al fianco di Humphrey Bogart in "Una pallottola per Roy" diretta nuovamente da Walsh. La sua interpretazione di Marie, una ballerina che decide di fuggire con un rapinatore condividendone il destino fu particolarmente efficace e le aprì la strada per analoghi ruoli di donne forti ma sfortunate, che si trovano a vivere in contrasto con la legge o in conflitto con sé stesse. Fu quindi Emily Brontë in "Appassionatamente di C.Bernhardt e fu la protagonista di un altro film diretto da Walsh "Io amo" nel ruolo di una cantante di nightclub.


    ida_2

    Conscia della difficoltà di trovare personaggi all'altezza delle sue capacità interpretative e resasi conto della crescente competizione tra attrici per ottenere parti significative, la Lupino decise dapprima di proporsi come produttrice indipendente fondando la Emerald Production (e successivamente la Filmaker Production) e poi di debuttare nella regia.

    Nel 1949 nel film "Non abbandonarmi" curò, dopo aver scritto la sceneggiatura, la prima regia seppur non accreditata. Il film è basato sulla storia di una giovane donna che mette al mondo un figlio illegittimo ed è costretta ad affidarlo a un istituto,tutto raccontato con grande sensibilità.

    Anche nei film successivi si cimentò nel genere melodrammatico ma anche nel noir, ma discostandosi dai modelli tradizionali e concentrando la sua attenzione su temi controversi, quali la bigamia, la malattia fisica, la maternità al di fuori del matrimonio o traumi legati a violenze passate.

    Nel 1953 esce "La belva dell'autostrada", film d'azione teso e coinvolgente che viene per lo più considerato il suo capolavoro, qui, infatti, le figure maschili sono portatrici di istanze irrazionali e di pericolo, con un ribaltamento della prospettiva normale del noir, che attribuiva tali valenze ai personaggi femminili.

    Successivamente passa in televisione dove frma la regia di alcuni episodi delle serie "Il fuggitivo", "Ai confini della realtà", "Alfred Hitchcock Presents" e "Gli intoccabili" e appare da attrice in diverse puntate di telefilm come "Colombo" e "Bonanza" oltre che in qualche film al cinema fino al 1978,anno del suo ritiro.

    Muore nel 1995, a Los Angeles, a causa di un cancro.

    Tanti auguri cara Ida:)


    ida_3



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    5 GENNAIO

    ava

    Ava Gardner beve una tazza di the sul set del film noir-thriller "Corruzione", 1949


    KERR

    Una sorridente Deborah Kerr dietro le quinte con un immenso vestito di scena del film "Il re e io", 1956
  12. .
    Maria Walewska, Clarence Brown, 1937 3,5/5

    Paura sul palcoscenico, Alfred Hitchcock, 1950 4/5

    Indianapolis, Clarence Brown, 1950 3/5
  13. .
    L'uomo in più è il film che mi ha fatto conoscere Sorrentino che si è ispirato per i suoi due personaggi ad Agostino Di Bartolomei, il grande capitano della Roma morto suicida nel lontano 1994 e Franco Califano, il malinconico cantante romano, entrambi uniti da un destino simile, atroce, sia nella fama che nella caduta.
    E’ un film cinico così come lo sono per me la vita e la società odierna che non guarda in faccia a nessuno.
    Sorrentino non lascia spazio all’ottimismo, alla fine non c’è una redenzione, né per i buoni, né per i cattivi.
    Un film crudo, a tratti molto lento ma di una bellezza quasi traumatizzante e sconvolgente.
    Bellissimo il finale, profondo e poetico di un bellissimo tramonto sul golfo di Napoli.

    CITAZIONE (Tom_11 @ 2/2/2023, 23:39) 
    Marie Antoinette (2006), Sofia Coppola.

    Adoro questo film!

    CITAZIONE (PENELOPE29 @ 4/2/2023, 01:39) 
    the Dark 2018

    Com'è?
  14. .
    La parete. Marlene Haushofer. 1963.

    Una donna, a seguito di un evento alquanto inspiegabile(un'invisibile parete che compare all'improvviso dal nulla), è costretta a vivere isolata dal resto del mondo in una baita di montagna in compagnia esclusivamente di un cane, una gatta e una mucca.
    Come una novella Robinson Crusoe dovrà imparare a sostentarsi da sola, a procacciarsi il cibo e a far fronte a ogni tipo di eventualità.
    In questo suo diario racconta questa singolare esperienza che si è ritrovata a vivere per puro caso, narrando le difficoltà che ogni giorno affronta per la sua sopravvivenza, riscoprendo l'amore per la natura, per le piccole gioie quotidiane e riscoprendo il valore del silenzio che ormai abbiamo quasi del tutto dimenticato, fagocitati come siamo dalle nostre società che somigliano sempre più a una Sodoma e Gomorra.
    Un libro intenso e poetico che fa riflettere e commuovere(
    ho pianto alla morte dei suoi amati animali)
    , un libro scandito dalla bellezza della natura e dal lento trascorrere del tempo.
    Assolutamente consigliato.
  15. .
    "L’unico nemico che avessi conosciuto in vita mia era l’uomo."

    " Nessuno mi sarà vicino quando morirò. Nessuno fisserà su di me uno sguardo atterrito, mi palperà, o poserà sulle mie palpebre ormai fredde le sue calde dita viventi. Attorno al mio letto di morte non ci saranno sussurri e bisbigli, e nessuno mi forzerà a ingoiare le ultime gocce amare."

    "Lince, cane mio, cane bravo e bello, probabilmente è solo la mia povera testa a creare il suono dei tuoi passi, il riflesso del tuo pelo. Fin quando vivrò tu seguirai le mie orme, famelico e consumato dalla nostalgia, come anch’io inseguo, famelica e consumata dalla nostalgia, orme invisibili."

    " Avevo solo questa piccola vita e non me l'hanno lasciata vivere in pace."

    "Eppure sarebbe stato possibile vivere diversamente. Non esiste impulso più ragionevole dell'amore."

    La parete. Marlene Haushofer
192 replies since 18/8/2002
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