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Posts written by tayger

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    Facendo del revisionismo storico, in effetti rivedo la mia tesi ed accolgo la tua e quella del buon vecchio Wolf, aggiungendo però, per amor proprio, che Scream è stato il capostitipite dei teen horror MODERNI :D
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    Un film che in realtà è molto più difficile da digerire di quanto si possa pensare. Non perché sia particolarmente complesso o profondo, ma per il semplice fatto che è diverso da quanto si possa presumere dal trailer.
    E’ una pellicola sincera, fatta con il cuore, con slancio ma ragionato, cercando di entrare in punta di piedi in un argomento che rischiava di diventare un incipt per una commedia senza arte né parte o un mattone introspettivo sulle ingiustizie sociali.
    Riesce invece a camminare in bilico tra le cose, strizzando l’occhio di quando in quando da una parte e dall’altra, sospesa nella sua leggera vena naif che le permette di giocare e scherzare senza essere irrispettoso, ma con una ironia contagiosa che sa strappare risate oneste e sincere, senza dimenticarsi il messaggio di fondo che vuole portare avanti.
    Dimostrare, in un’unica, potente scena, quale sia il mondo dei sordomuti, come vivano (o non vivano) la quotidianità di chi vive normalmente, ricordandoci poi durante la visione quali problemi possano incorrere, che possiamo anche immaginare ma che non possiamo, ovviamente, completamente comprendere.
    Si ride e si pensa, una formula magica che non stona e non appesantisce il cuore, che sa far incontrare due mondi senza denigrarne uno o elogiare l’altro, senza fenomeni da baraccone che si scoprono improvvisamente geni dei numeri o della musica, ma che descrivono, nel linguaggio cinematografico ovviamente, il mondo vissuto con delle disabilità.
    Il regista è bravo a non scadere nella retorica, a cercare le facili soluzioni strappalacrime che fanno presa sul pubblico ma che forse in fondo dicono poi del film, dirigendolo invece in maniera asciutta e senza fronzoli, senza appesantirne la visione e lasciando che siano i personaggi, la storia, a parlare.
    Non è un film esente da difetti, che di tanto in tanto bussano all’attenzione dello spettatore per ricordargli perché non sia un film così facile da digerire. Ma è comunque un progetto che nasce da un intento nobile, a cui seguono fatti concreti dai risultati più che lodevoli, supportati da performance che in un contesto del genere non sono affatto deprecabili, anzi.
    Nella sua vaga natura indie, il film sa estraniarsi dalla logica del blockbuster per concentrare i suoi sforzi solo sulla sostanza -pur con qualche innesto narrativo un po’ troppo forzato-, meritandosi di fatto la nomea di “film che vi farà bene”.
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    Antichissima canzone che ho odiato sia per la cantilena che per il video. Non ho voluto citare i Darii perché qualcun altro ci penserà mi sa

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    CITAZIONE (Viky017 @ 11/9/2016, 19:35) 
    The heretic seal beyond divine
    A prayer to a god who's deaf and blind
    The last rites for souls on fire
    Three little words and a question: why?



    Mamma mia.. da quanto non li sentivo più. Esattamente l'ultimo album che ho apprezzato.
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    Patrick Wilson è un attore eccezionale, dalla formazione teatrale che gli fa guadagnare un sacco di punti su tanti altri attori. Sullo stesso livello, grazie alla stessa scuola formativa, anche Jude Law, altro bravissimo attore che adoro per la mimica facciale.

    Per il resto.. il film è bello, tecnicamente ineccepibile, come il primo d'altra parte, che però ho preferito profondamente di più.
    James Wan effettivamente non reinventa nulla, gli elementi sono sempre quelli (anche se scelti deliziosamente) ma il suo compito lo sa fare molto bene e bisogna dargliene atto, ma non mi ha entusiasmato come il primo.

    Lungi da me dire che sia un passo falso come Insidious 2, però a parte elementi azzeccati molto bene, per ora non lo ritengo un film imprescindibile, anche se lo ho apprezzato.
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    CITAZIONE
    In realtà, pur essendo strettamente collegato al primo capitolo, è un film dalla matrice completamente diversa. In certi versi più complessa, con una regia e sceneggiatura meno “di getto” e più ragionata, con connotati action un po’ meno evidenti perché maggiormente diluiti in un contesto di ampio respiro, che da adito ad un progetto che raccoglie un terzo capitolo ed allarga la prospettiva del protagonista, ed alza il tiro con una regia più pulita, raffinata ma che da sempre alla violenza un ruolo di primissimo piano, seppur mai fine a sé stessa.
    Il risultato è il disorientamento per chi aveva apprezzato il primo capitolo, catapultato in una pellicola che si prende i suoi tempi, dipana la sceneggiatura e sa ritagliarsi gli spazi per restituirci una serie di fondamentali trovate registiche che evolvono quanto di buono visto nel capitolo precedente.
    I piani sequenza che di quando in quando si susseguono dimostrano un’abilità fuori dal comune, una chiara presa di posizione volta ad affermare quanto di buono possa scaturire dalla mani del regista, in un esercizio di stile che forse è fine a sé stesso, ma che potrebbe facilmente fare accademia negli action movie da qui in avanti.
    Con eleganza, e prepotenza, osa qualcosa di più rispetto a Redemption, ma cede il passo sul piano del ritmo, a volte troppo frammentato per un film dalla chiara matrice action, in una commistione di generi che a volte lascia un po’ interdetti. Il che non si traduce automaticamente in un difetto, ma in un invito verso lo spettatore ad adottare un punto di vista differente da quanto apprezzato precedentemente.
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    CITAZIONE (Zio Pinco @ 9/9/2016, 17:05) 
    Da quando l'ho scoperto l'avrò rivisto 3 volte e l'ho mostrato a diversi miei amici, lasciando sempre tutti soddisfatti. Non so, la trama così semplice e senza fronzoli, l'ambiente claustrofobico e la continua incombenza del pericolo mi fanno preferire questo film al sequel, che pur essendo più spettacolare e meglio coreografato, non ha la stessa tensione e brutalità dell'originale.

    CITAZIONE
    Se tizio deve spararti in testa ti spara, non sta a pensarci su. Andrebbe mostrato al regista di Knockout.

    E non si limita a un solo proiettile (5:13)

    Io lo considero proprio un altro film. Hanno avuto più budget per sviluppare tutto, e l'alchimia degli elementi è cambiata. Non hanno puntato tutto solo sul l'azione a favore di una sceneggiatura più curata. Mi esprimerò anche su quello.

    E concordo sul fatto che preferisco comunque il primo.
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    Il passaggio, di Justin Cronin
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    CITAZIONE
    Una scoperta sconcertante, un film d'azione compatto, solido e letale, che non lascia alcun dubbio sulle sue intenzioni e va subito dritto al sodo.
    Nessun preambolo sostanzialmente, un incipt visto e rivisto, ma realizzato in maniera eccellente, senza fronzoli e perdite di tempo, un'immersione totale ed improvvisa che ci catapulta nel bel mezzo del caos e della violenza.
    Una violenza però ragionata paradossalmente, che vive e vibra ad ogni fotogramma, che si impadronisce di qualsiasi fazione a prescindere dal classico schieramento buoni/cattivi, e che colpisce sempre duramente lo spettatore, lo tiene teso e pronto a scoprire il passo successivo, piuttosto che voltarsi dall'altra parte.
    Una pellicola che polarizza l'attenzione e la sollecita ad ogni piè sospinto, grazie anche al fantastico comparto sonoro che ne sposa l'atmosfera in maniera eccellente.

    Poche parole, lo so, ma parlare di un film d'azione è già difficile senza essere banali. Tesserne le lodi è forse anche impossibile. A volte.
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    CITAZIONE (PENELOPE29 @ 8/9/2016, 18:43) 
    Noooo x men apocalipse inutile noooooo. Mi tappo le orecchie mi chiudo gli occhi.

    C'è chi lo ha fatto al cinema :D
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    Sì concordo, si sta lanciando, il film comunque sta riscontrando ottimi risultati ai botteghini e ha la fortuna di aver visto uscire quest'anno anche xmen apocalypse, altrettanto inutile ma con delle aspettative forse anche più alte, visti gli eccellenti capitoli precedenti. E pertanto non verrà ricordato come flop sostanzialmente.

    Il fatto che Ben Affleck sia entrato nel giro mi fa ben sperare: come regista ha dimostrato di essere eccezionalmente bravo. Se il film che dirigerà confermerà ulteriormente tale bravura, è possibile che non debba più condividere la poltrona con Snyder a capo del progetto DC ma che possa prenderne magari le redini e dare un'impronta vera e propria al tutto.
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    CITAZIONE (Zio Pinco @ 8/9/2016, 16:53) 
    Esatto, c'è anche da dire che forse i loro film potrebbero anche essere qualcosa in più se la smettessero di farsi prendere dall'isteria e dessero più importanza alle visioni iniziali dei registi. Perché David Ayer non dico sia sto genio, ma Fury l'ho visto ed era carino, è comunque uno che tiene ai suoi progetti e non puoi chiedergli di cambiare tutto a lavoro in corso.

    Esatto, il work in progress non aiuta il progetto, se di progetto si può parlare. Le icone ci sono, le idee da sfruttare anche, manca un senso comune alle cose. Manca l'audacia, manca la volontà o il coraggio di dare ai registi la possibilità di esprimersi come meglio possono.

    I tagli in post produzione sono deleteri e gli incassi di botteghino non giustificano questi interventi scellerati.

    Anche se in tutta onestà ritengo che i film, pur senza tagli, non siano comunque un granché. Circoscrivendo a SS, è un film corale nel quale manca l'alchimia dei e nei personaggi, guidata dalla precisa volontà di dare risalto solo alle figure iconiche che più possono colpire lo spettatore medio, relegando gli altri a ruoli da carta da parati.

    Will Smith è Will Smith e tutti lo conoscono, Margot Robbie è là solo per gli ormoni, il Joker era una scommessa riuscita a metà (e qua penso che i tagli abbiano influito parecchio): tutti gli altri ruoli potevano darli anche al bagaglino che il risultato era identico.

    E a prescindere dalla errata calibrazione della profondità dei personaggi, la sceneggiatura è alquanto ridicola e non al servizio del regista.
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    Il problema dell'universo DC cinematografico, per me, è che manca di un'identità, di un progetto comune, coeso e logico e che assomigli piuttosto ad un work in progress in cui ogni film è un aggiustare il tiro in attesa del colpaccio.
    Ogni film uscito sinora è un tentativo di trovare una propria dimensione in una categoria nella quale la Marvel vi fa da padrone: il problema è che la Marvel ha proceduto gradualmente per step, scivolando qualche volta (Iron man 2, ad esempio) ma trovando la propria formula.
    La DC ha cercato invece di prendere il più possibile le distanze, cercando di offrire un prodotto diverso che nasce come reazione piuttosto che come progetto a lungo termine e che soffre del confronto diretto, cercando, prima, di cambiare completamente registro (i superman) e poi di aggiustarlo in corsa (SS).

    Poi, idea personale, Snyder è una pippa (a parte due film il resto non l'ha mai azzeccato per me) e l'intervento di Affleck sicuramente gioverà al tutto.
    Secondo, sta sfornando film funzionali all'universo Justice league, e che quindi già in partenza son senza alcuna identità.
1504 replies since 6/2/2008
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