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Votes taken by jonny95

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    Brava angi che hai messo la scheda. È un film poco conosciuto ma molto molto bello. Ottime interpretazioni e una storia molto drammatica che agli amanti del genere può solo che piacere.
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    Si ma il sonoro é stata una innovazione in positivo. Le critiche erano dovute a una paura da parte di attori e produttori di muto di perdere il successo. E infatti spesso fu così. Persino Chaplin ci mesi 12 anni a passare al sonoro, per poi praticamente smettere.
    Il 3D invece mi sembra più una tecnologia non ancora matura e probabilmente non necessaria.
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    Si ha ragione madian.
    La cosa incredibile poi è come il cinematografo si sia sviluppato in poco tempo in moltissimi paesi del mondo, e come questo avesse fini diversi da luogo a luogo. Vedi l'uso puramente industriale dell'america, e quello prevalentemente artistico dell'europa.
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    CITAZIONE (Huck Clint Schiller @ 4/2/2016, 01:53) 
    Wow...ma come si utilizzava? Il nastro veniva avvolto un po' come i nastri delle cassette? Quindi chi voleva vedere un film, non esistendo il televisore e quindi nemmeno il videoregistratore (che comparirà più avanti), avvolgeva il nastro in quel proiettore e il film veniva proiettato sui muri?

    In pratica si, solo che il montaggio (seppur super 8) non è così semplice.
    Vorrei avercelo anchio un proiettore da 8 mm.
    L'unica cosa che ho a casa è una piccola macchina per le riprese in 8 mm di marca tedesca (per uso famigliare suppongo).
    Comunque la pellicola è magica e a mio parere è meglio del digitale, in quanto bellezza ed espressività delle immagini.
    Il vantaggio del digitale sono i tempi e il costo ridotto.
    Per quanto riguarda la tecnologia 3D io sinceramente ne sono contro, non credo sia il futuro... Il cinema è in 2d e a mio parere deve rimanerlo.
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    CITAZIONE (Viky017 @ 4/2/2016, 12:35) 
    CITAZIONE (Ellie02 @ 4/2/2016, 09:25) 
    Ma tutto ciò è bellissimo! Io vi adoro!!! :D a breve le mie puntate!!!!

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    CITAZIONE (jonny95 @ 4/2/2016, 10:09) 
    Viky sei una appassionata di scommesse?? xD

    Jonny ho fatto una schedina una volta, speravo di fare i regali di natale aggratis...avevo chiesto a mio padre di farmene giocare una, magari la fortuna del principiante...per un giorno intero è stata vincente, poi sbagliai l'ultima e mi sono innervosita così tanto che ho detto baffangulo con questi strumenti del demonio non voglio avere più niente a che fare xD
    Però si prestano bene per questo gioco :lol:

    Hai pienamente ragione.
    Tra l'altro l'anno scorso l'avevo fatta la schedina sugli oscar.
    Ogni tanto gioco anche il calcio, ma non ho mai vinto niente xD
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    Viky sei una appassionata di scommesse?? xD
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    Primavera, estate, autunno, inverno... e ancora primavera di Kim Ki-Duk
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    1) Sergio Leone: Lo metto al primo posto. Sicuramente il regista, tra questi, più importante. Autore di film che mi sono piaciuti tantissimo. E c'era una volta in America è probabilmente uno dei più belli della cinematografia mondiale.

    2) Steve McQueen: A me piace tantissimo, non c'è nulla da fare. Seppur abbia fatto solo 3 film si sta affermando come uno dei migliori della sua generazione.
    Bellissimo Hunger, grandioso Shame, carino 12 anni schiavo.

    3) Takeshi Kitano: Tra i miei registi orientali preferiti. Bravo anche come attore.

    4) David W. Griffith: Perchè Griffith è Griffith. Senza lui il cinema non sarebbe quel che è tutt'oggi.

    5) Jean Vigo: Ha fotto poco, a causa della prematura morte, ma il suo lavoro è di inestimabile valore.

    6) James Ivory: I suoi film mi sono sempre piaciuti, soprattutto Quel che resta del giorno.

    7) Gus Van Sant: A me è sempre piaciuto. Will Hunting, Elephant, L'attimo fuggente. Regista furbo, ma non si può negare che sia bravo.

    8) Abbas Kiarostami: Conosco pochissimo il suo cinema, ma quel poco che ho visto l'ho apprezzato.

    9) John Sturges: La grande fuga mi è piaciuto.

    10) Victor Fleming: Filmografia importantissima, ma non sono un'amante della Old Hollywood. Quello che ho preferito è sicuramente Il mago di Oz.

    11) Robert Stevenson: No.

    12) Grigorij Kozincev: Non lo conosco.

    13) Benjamin Christensen: Non lo conosco.

    14) Martin Campbel: Solo perché ha fatto lanterna verde. E Casino Royale forse mi è piaciuto... forse...
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    The Hateful Eight di Quentin Tarantino (nei gloriosi 70 :P)
  10. .
    Ecco la mia classifica a riguardo:

    1) Stanley Kubrick:
    Lo reputo il più grande regista della storia del cinema. Film come 2001 - Odissea nello spazio, Arancia Meccanica, Full Metal Jacket, Lolita, Il dottor Stranamore, Shining, parlano per lui.

    2) Lars von Trier:
    Amo il suo cinema, la sua visione, la sua irriverenza. Uno dei grandi cineasti europei in vita.

    3) Kevin Smith:
    Il suo cinema mi fa sempre divertire.

    4) Robert Bresson:
    Grande sperimentatore di cinema, e regista fondamentale per l'evoluzione dei film.

    5) Brad Bird:
    Ottimo regista di film di animazione, un pò meno secondo me di film normali.

    6) Robert Wise:
    Solo per aver girato Star Trek. Anche West Side Story non era male

    7) Jean-Jacques Annaud:
    Bello il nome della rosa, il resto non mi ha fatto inpazzire

    8) John G. Avildsen:
    Non amo i suoi film. Rocky e Karate kid carini, ma preferisco altro.

    9) Robert Redford:
    Grande attore, come regista meno, però dei film carini li ha fatti.

    10) Alice Guy-Blaché:
    Non la conosco.

    11) Kenneth Branagh:
    Ha fatto Thor, questo basta a metterlo sotto a una che non conosco.

    12) Henry Hathaway:
    Non lo conosco.

    13) Ermanno Olmi:
    Mi sta antipatico.

    14) Harry Beaumont:
    Ha una faccia losca.
  11. .
    Scarface di Brian De Palma
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    6 su 10 xD
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    Stati Uniti, uno sceneggiatore hollywoodiano, dopo un brusco e spaventosissimo terremoto comincia a riflettere sulla propria esistenza. Il suo nome è Rick e la sua vita si basa prevalentemente su soldi, feste e molte, troppe, donne.
    Ma al centro dei veri pensieri di Rick vi sono il rapporto col fratello, ragazzo rabbioso e problematico, col padre, sofferente di un disturbo mentale, con Nancy, unica donna con cui ha un rapporto stabile, e infine Elyzabeth, il suo amore impossibile.
    I vari incontri tra i personaggi e il protagonista sono raccontati in vari capitoli, dai titoli riferiti agli arcani (Luna, Sole, Morte, Papessa, Libertà, ecc…), dove sono le immagini, come ormai ci ha abituato Malick, a dominare.
    Se The Tree of Life mostrava la vita, e in particolar modo la sua nascita, e To the Wonder il rapporto uomo donna, The Knight of Cups fa un passo avanti. Qui è l’età adulta a fare da sfondo alla vicenda, la vita di tutti i giorni mostrata dagli occhi di chi è adagiato, di chi in teoria ha tutto, ma allo stesso tempo non ha niente.
    L’introspezione, la ricerca di se e l’importanza dei rapporti con gli altri sono i cardini di questo nuovo film del regista statunitense, dove la stragrande maggioranza delle inquadrature sono di luoghi mozzafiato o di Rick, ripreso di schiena nel tentativo di camminare e allo stesso tempo pensare a tutto ciò che lo circonda.
    Poche volte, infatti, il protagonista è inquadrato dal davanti, quasi a significare che il suo cammino di ricerca interiore è appena cominciato, e soprattutto è ancora lungo.
    La voce fuori campo di Rick, intervallata da quella di Nancy prima e Elizabeth dopo, trasportano lo spettatore nelle numerose sequenze, espresse ad una velocità disarmante, alla pari di The Tree of Life, dove l’uso della steady cam è alternata a quella della go pro (o una sorta di go pro), che da una sensazione di riprese amatoriali, fatte dai personaggi che eseguono l’azione.
    Ma Malick cammina sul filo del rasoio, e il rischio di cadere è molto alto.
    Il film è infatti sicuramente molto interessante, ben girato, e molto visivo, ma sembra proprio una ripetizione continua del regista statunitense.
    Seppur, a mio parere, sia più bello di To the Wonder, non raggiunge forse The Tree of Life, in termini di resa visiva e, forse, anche di storia.
    In The Knight of Cups, come anche nei suoi altri film, vi è la continua, ed estenuante, ricerca della meraviglia visiva e del sogno, di un mondo che stupisce e di persone introspettive, che non si accontentano di vivere e basta.
    E questo o piace o non piace. Chi cerca un film di intrattenimento ha sbagliato visione, chi cerca battute su battute allora non è adatto a Malick, perché il suo cinema è sguardi, gesti, paesaggi, fotografie bellissime e persone.
    The Knight of Cups è lento e quasi sicuramente può annoiare, ma per coloro a cui interessa andare oltre il semplice intrattenimento dico: guardatelo, perché Malick potrà pur essere ripetitivo e pedante, ma sa proprio come sbalordire lo spettatore.

    L'ho guardato in sub ita su internet perché non ce la facevo proprio più ad aspettare
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    1) Ingmar Bergman
    2) Alexander Payne
    3) Jane Campion
    4) John Woo
    5) Herbert Ross
    6) Peter Jackson
    7) Ron Clements e John Musker
    8) Manoel De Oliveira
    9) George Cukor
    10) Lewis Milestone
    11) Amos Gitai
    12) William Dieterle
    13) Mario Camerini
    14) Rob Zombie

    In realtà tralasciando Bergman, Payne e altri 2 o 3 nomi, questi registi non hanno fatto film che mi siano particolarmente piaciuti.
  15. .
    Bellissimo questo video.
    120 anni di magia.
386 replies since 24/8/2007
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