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Votes taken by ~Romy

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    Volevo ringraziare tutti quelli che sulla pagina FaceBook ci danno una mano con i post e le notizie, volevo ricordarvi, quando pubblicate schede Film, di controllare che il trailer non sia "andato a male" in questo caso segnalatelo QUI e provvederemo immediatamente a cambiarlo. Grazie ancora a tutti.
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    La prossima sera Cinema in Chat sarà per giovedì 6 giugno alle ore 21.30, vi aspettiamo in tanti!

    CHAT

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    Non voglio sapere dove sia andata per conciarsi così... ma ragazzi rendiamoci conto che oltre ad avere un mare di soldi, ha anche 35 anni e non 50 :ohcrap:

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    Diamo il benvenuto ad una nuova sezione "Premi e Festival" ci ho passato la mattinata per renderla completa e spero di non aver dimenticato niente :)
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    Se potete visualizzatelo in 1080p che si vede sicuramente meglio :P

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    Palma d'oro

    Cannes-2012-premio-della-giuria-a-Reality-di-Matteo-Garrone-Palma-doro-a-Michael-Haneke

    La Palma d'oro è il premio principale assegnato nel corso della manifestazione cinematografica del Festival di Cannes, che è, insieme alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, uno dei più importanti festival cinematografici del mondo. In effetti, il Festival di Cannes nacque proprio per far concorrenza alla rassegna veneziana.

    La Palma d'Oro viene assegnata al miglior film tra quelli in competizione. Fu introdotta nel 1955 dalla commissione organizzatrice. Dal 1939 al 1954 il premio principale era chiamato Grand Prix du Festival International du Film. Dal 1964 al 1974 fu ripristinato temporaneamente il "Grand Prix du Festival". L'edizione del 1947 non ebbe un unico vincitore ma furono introdotte cinque categorie e fu premiato un film per ciascuna categoria.


    Storia della Palma
    Fino al 1954 la giuria del Festival di Cannes premiava il miglior film con il "Grand Prix of the International Film Festival". Il premio era rappresentato da un'opera di un artista contemporaneo diverso ogni anno. Alla fine del 1954 la commissione organizzatrice del festival invitò diversi gioiellieri ad inviare un disegno di una Palma come tributo allo stemma araldico della città di Cannes.

    Il disegno originale della famosa gioielliera Lucienne Lazon aveva l'estremità inferiore del gambo smussata, per formare un cuore, e il basamento era una scultura in terracotta dell'artista Sébastien.

    La prima Palma d'Oro della storia del festival fu vinta nel 1955 da Delbert Mann per il suo film Marty, vita di un timido, e rimase il premio principale fino al 1964, quando il Festival temporaneamente riprese a premiare il Grand Prix per problemi di copyright con la Palma. Nel 1975 la Palma d'Oro fu reintrodotta definitivamente e divenne nuovamente il simbolo del Festival di Cannes.

    Dalla sua reintroduzione nel 1975 la Palma è stata ridisegnata più volte. Nel 1984 la figura arrotondata del basamento divenne piramidale. Nel 1992 Thierry de Bourqueney ha riprogettato la palma ed il relativo basamento in cristallo. Nel 1997 la palma è stata nuovamente modernizzata da Caroline Scheufele.

    Albo d'oro
    Grand Prix du Festival International du Film (1939-1954)

    1939: Union Pacific (Union Pacific) di Cecil B. DeMille (USA)
    1946:
    Spasimo (Hets) di Alf Sjöberg (Svezia)
    Giorni perduti (The Lost Weekend) di Billy Wilder (USA)
    I campi scarlatti (De røde enge) di Bodil Ipsen e Lau Lauritzen (Danimarca)
    Neecha nagar di Chetan Anand (India)
    Breve incontro (Brief Encounter) di David Lean (Gran Bretagna)
    La vergine indiana (María Candelaria) di Emilio Fernández (Messico)
    La grande svolta (Великий перелом, Velikij perelom) di Fridrikh Markovitch Ermler (Unione Sovietica)
    Sinfonia pastorale (La symphonie pastorale) di Jean Delannoy (Francia)
    L'ultima speranza (Die Letzte Chance) di Leopold Lindtberg (Svizzera)
    Uomini senz'ali (Muzi bez krídel) di František Čáp (Cecoslovacchia)
    Roma, città aperta di Roberto Rossellini (Italia)
    1947:
    Poliziesco-Avventura: I maledetti (Les maudits) di René Clément (Francia)
    Amore e psicologia: Amore e fortuna (Antoine et Antoinette) di Jacques Becker (Francia)
    Denuncia sociale: Odio implacabile (Crossfire) di Edward Dmytryk (USA)
    Disegni animati: Dumbo di Ben Sharpsteen e Walt Disney (USA)
    Musicale: Ziegfeld Follies (USA)
    1948: il Festival non ha avuto luogo
    1949: Il terzo uomo (The Third Man) di Carol Reed (Gran Bretagna)
    1950: il Festival non ha avuto luogo
    1951: La notte del piacere (Fröken Julie) di Alf Sjöberg (Svezia) ex aequo Miracolo a Milano di Vittorio De Sica (Italia)
    1952: Otello (Othello) di Orson Welles (Francia/Italia/Marocco/USA) ex aequo Due soldi di speranza di Renato Castellani (Italia)
    1953: Vite vendute (Le salaire de la peur) di Henri-Georges Clouzot (Francia)
    1954: La porta dell'inferno (Jigokumon) di Teinosuke Kinugasa (Giappone)

    Palma d'oro (1955-1963)
    1955: Marty - Vita di un timido (Marty) di Delbert Mann (USA)
    1956: Il mondo del silenzio (Le monde du silence) di Jacques-Yves Cousteau e Louis Malle (Francia)
    1957: La legge del signore (Friendly Persuasion) di William Wyler (USA)
    1958: Quando volano le cicogne (Letjat zhuravli) di Michail Kalatozishvili (Unione Sovietica)
    1959: Orfeo negro (Orfeu Negro) di Marcel Camus (Francia)
    1960: La dolce vita di Federico Fellini (Italia)
    1961: L'inverno ti farà tornare (Une aussi longue absence) di Henri Colpi (Francia) ex aequo Viridiana di Luis Buñuel (Spagna)
    1962: La parola data (O Pagador de Promessas) di Anselmo Duarte (Brasile)
    1963: Il Gattopardo di Luchino Visconti (Italia)

    Grand Prix du Festival International du Film (1964-1974)
    1964: Les Parapluies de Cherbourg di Jacques Demy (Francia)
    1965: Non tutti ce l'hanno (The Knack… And How To Get It) di Richard Lester (Gran Bretagna)
    1966: Un uomo, una donna (Un homme et une femme) di Claude Lelouch (Francia) ex aequo Signore & signori di Pietro Germi (Italia)
    1967: Blow-Up di Michelangelo Antonioni (Gran Bretagna/Italia)
    1968: il Festival è stato interrotto, i premi non sono stati assegnati
    1969: Se... (If…) di Lindsay Anderson (Gran Bretagna)
    1970: M*A*S*H di Robert Altman (USA)
    1971: Messaggero d'amore (The Go-Between) di Joseph Losey (Gran Bretagna)
    1972: Il caso Mattei di Francesco Rosi (Italia) ex aequo La classe operaia va in paradiso di Elio Petri (Italia)
    1973: Lo spaventapasseri (Scarecrow) di Jerry Schatzberg (USA) ex aequo Un uomo da affittare (The Hireling) di Alan Bridges (Gran Bretagna)
    1974: La conversazione (The Conversation) di Francis Ford Coppola (USA)

    Palma d'oro (1975-oggi)
    1975: Cronaca degli anni di brace (Chronique des années de braise) di Mohammed Lakhdar-Hamina (Algeria)
    1976: Taxi Driver di Martin Scorsese (USA)
    1977: Padre padrone di Paolo e Vittorio Taviani (Italia)
    1978: L'albero degli zoccoli di Ermanno Olmi (Italia)
    1979: Il tamburo di latta (Die Blechtrommel) di Volker Schlöndorff (Germania) ex aequo Apocalypse Now di Francis Ford Coppola (USA)
    1980: Kagemusha - L'ombra del guerriero (Kagemusha) di Akira Kurosawa (Giappone) ex aequo All That Jazz - Lo spettacolo continua (All That Jazz) di Bob Fosse (USA)
    1981: L'uomo di ferro (Czlowiek z zelaza) di Andrzej Wajda (Polonia)
    1982: Yol di Serif Gören e Yilmaz Güney (Turchia) ex aequo Missing - Scomparso (Missing) di Costa-Gavras (USA)
    1983: La ballata di Narayama (Narayama bushiko) di Shohei Imamura (Giappone)
    1984: Paris, Texas di Wim Wenders (Germania)
    1985: Papà è in viaggio d'affari (Otac na sluzbenom putu) di Emir Kusturica (Jugoslavia)
    1986: Mission (The Mission) di Roland Joffé (Gran Bretagna)
    1987: Sotto il sole di Satana (Sous le soleil de Satan) di Maurice Pialat (Francia)
    1988: Pelle alla conquista del mondo (Pelle erobreren) di Bille August (Danimarca)
    1989: Sesso, bugie e videotape (Sex, Lies, and Videotape) di Steven Soderbergh (USA)
    1990: Cuore selvaggio (Wild At Heart) di David Lynch (USA)
    1991: Barton Fink - È successo a Hollywood (Barton Fink) di Joel e Ethan Coen (USA)
    1992: Con le migliori intenzioni (Den goda viljan) di Bille August (Danimarca)
    1993: Addio mia concubina (Ba wang bie ji) di Kaige Chen (Cina) ex aequo Lezioni di piano (The Piano) di Jane Campion (Nuova Zelanda)
    1994: Pulp Fiction di Quentin Tarantino (USA)
    1995: Underground di Emir Kusturica (Bosnia ed Erzegovina)
    1996: Segreti e bugie (Secrets & Lies) di Mike Leigh (Gran Bretagna)
    1997: L'anguilla (Unagi) di Shōhei Imamura (Giappone) ex aequo Il sapore della ciliegia (Ta'm e guilass) di Abbas Kiarostami (Iran)
    1998: L'eternità e un giorno (Mia aioniotita kai mia mera) di Theo Angelopoulos (Grecia)
    1999: Rosetta di Jean-Pierre e Luc Dardenne (Belgio)
    2000: Dancer in the Dark di Lars von Trier (Danimarca)
    2001: La stanza del figlio di Nanni Moretti (Italia)
    2002: Il pianista (The Pianist) di Roman Polanski (Francia/Polonia)
    2003: Elephant di Gus Van Sant (USA)
    2004: Fahrenheit 9/11 di Michael Moore (USA)
    2005: L'Enfant - Una storia d'amore (L'Enfant) di Jean-Pierre e Luc Dardenne (Belgio)
    2006: Il vento che accarezza l'erba (The Wind That Shakes the Barley) di Ken Loach (Gran Bretagna/Irlanda)
    2007: 4 mesi, 3 settimane, 2 giorni (4 luni, 3 săptămâni şi 2 zile) di Cristian Mungiu (Romania)
    2008: La classe - Entre les murs (Entre les murs) di Laurent Cantet (Francia)
    2009: Il nastro bianco (Das weiße Band) di Michael Haneke (Germania/Austria)
    2010: Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti (Long Boonmee raleuk chat) di Apichatpong Weerasethakul (Thailandia)
    2011: The Tree of Life, di Terrence Malick (USA)
    2012: Amour di Michael Haneke (Francia/Austria)
    2013: La Vie d'Adèle di Abdellatif Kechiche (Francia/Tunisia)

    Vincitori di più edizioni
    Alf Sjöberg (1946, 1951) Svezia Svezia
    Francis Ford Coppola (1974, 1979) Stati Uniti Stati Uniti
    Shohei Imamura (1983, 1997) Giappone Giappone
    Emir Kusturica (1985, 1995) Jugoslavia Jugoslavia/Bosnia ed Erzegovina Bosnia ed Erzegovina
    Bille August (1988, 1992) Danimarca Danimarca
    Jean-Pierre e Luc Dardenne (1999, 2005) Belgio Belgio
    Michael Haneke (2009, 2012) Austria Austria

    Vincitori per paese d'origine
    Stati Uniti 19
    Italia 12
    Regno Unito 9
    Francia 8
    Danimarca 4
    Giappone 4
    Austria 2
    Belgio 2
    URSS 2
    Svezia 2
    Germania 2
    Jugoslavia 1
    Bosnia ed Erzegovina 1
    Algeria 1
    Cina 1
    Cecoslovacchia 1
    Grecia 1
    India 1
    Iran 1
    Messico 1
    Nuova Zelanda 1
    Polonia 1
    Spagna 1
    Svizzera 1
    Turchia 1
    Romania 1
    Thailandia 1

    fonte Wikipedia

    Festival di Cannes



    Edited by ~Romy - 29/5/2013, 10:26
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    La prossima sera Cinema in Chat sarà per giovedì 30 maggio alle ore 21.30, vi aspettiamo in tanti!

    CHAT

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    Finita di vedere anche la seconda stagione di Once, coinvolgente, commovente, mi ha trasportato dal primo all'ultimo episodio, finita come doveva finire, ora attendo impaziente la terza stagione che da quanto si può capire sarà a Neverland.

    Ecco lo Spin Off: Once Upon a Time in Wonderland
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    Chef

    locandina

    Un film di Daniel Cohen. Con Jean Reno, Michaël Youn, Raphaëlle Agogué, Julien Boisselier, Salomé Stévenin, Serge Larivière, Issa Doumbia, Bun-hay Mean, Pierre Vernier, Santiago Segura.

    Titolo originale Comme un chef. Commedia, durata 84 min. - Francia, Spagna 2012. - Videa - CDE uscita venerdì 22 giugno 2012.


    CITAZIONE
    Jacky è un cuoco dai gusti raffinatissimi costretto a misurarsi con taverne e bistrot parigini dove i clienti consumano solo cibo mordi e fuggi. Licenziato dall'ennesimo ristorante, trova un impiego come imbianchino in una casa di riposo per riuscire a sostenere le esigenze della compagna, incinta e prossima al parto. La sua attitudine per la nouvelle cuisine lo porta tuttavia a intromettersi continuamente nella cucina e nelle ricette per gli anziani, tanto da attirare l'attenzione di Alexandre Lagarde, famosissimo chef in crisi di ispirazione. Oppresso da un giovane imprenditore che minaccia di portargli via il suo ristorante, Lagarde offre a Jacky l'opportunità di lavorare al suo fianco per continuare a far brillare le stelle del suo gourmet.
    Come si cucina una commedia europea non troppo speziata e adatta ai palati di tutto il mondo? Si prende un protagonista geniale e incompreso, gli si affianca un mentore in crisi di ispirazione e li si serve su un letto di valori positivi come amore, famiglia e difesa della tradizione. Et voilà, ecco la ricetta del perfetto prodotto da esportazione: abbinabile con ogni tipo di salsa e idealmente declinabile in un'infinità di remake, proprio perché basata sui piaceri primari della gastronomia contro ogni forma di vacua sofisticazione.
    Per Chef andare contro il sofisticato significa prima di tutto impastare una sceneggiatura semplice e appetibile e farla lievitare grazie alla popolarità trasversale di Jean Reno e alla notorietà televisiva di Michaël Youn. I due attori funzionano piuttosto bene come abbinamento finché il film si attiene alle portate principali (l'amicizia maschile, la sfida a mantenere il prestigio culinario), ma tendono a farsi incolore negli elementi di contorno (dissidi romantici; siparietti farseschi).
    Tipica rappresentazione di un cinema "da asporto", facile e veloce da consumarsi, Chef, al contrario di quanto racconta, preferisce i gusti semplici agli accostamenti arditi, i sapori edulcorati a quelli veraci. E si accompagna rigorosamente con un bicchiere d'acqua fresca.

    Edoardo Becattini

    fonte MYmovies

    Trailer:

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    Dopo il nostro Giova, torna con noi anche Michela°, bentornata nello staff!
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    Per questioni di praticità e per pubblicizzare meglio il nostro Forum su FaceBook, abbiamo deciso di trasferirci tutti su questa pagina di Facebook -> https://www.facebook.com/pages/Non-Solo-Ci...312292738904539 basta mettere "Mi piace" e ne farete parte. La pagina è munita anche di una chat in tempo reale, basta cliccare sull'immagine con la scritta "CHAT" sotto la copertina. Una volta fatto potrete abbandonare il gruppo. In tal caso il gruppo verrà chiuso tra una settimana.

    Ora sono in vacanza e vi scrivo dal cellulare, da qui non si possono aggiungere altri amministratori, per ora siamo io, John, Viky e Brendon, appena torno (domenica sera) aggiungeró anche Eleonora e Patrizia, vi ricordo inoltre che potranno essere pubblicati solo link provenienti dal Forum, quindi se mancasse qualcosa che volete pubblicare sulla pagina, prima l'apriremo sul Forum e poi ci appresteremo a pubblicarla su FB.

    Per qualsiasi dubbio o problema non fatevi problemi a rispondere a questa discussione. Alla fine non cambia nulla, anzi cambierà in meglio per il nostro Forum.

    Grazie per l'attenzione, lo Staff.
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    Ciao a tutti voi, ho notato che ultimamente si punta più a rimpinzare il Forum di schede, piuttosto che a rimpinzarlo di nostri commenti, sono molto preziosi ed importanti, molti utenti quando non sanno se guardare un Film o una serie TV cerca i vostri commenti, l'ho fatto spesso anch'io. Quindi ragazzi dateci dentro, non ci aspettiamo poemi e papiri, ma semplici commenti che possano indirizzare gli altri a farsi un'idea prima di vedere/seguire un Film/Serie TV. Vi ricordo inoltre di mettere sotto Spoiler quel che rovinerebbe il finale :D
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    Il canale ha rilasciato il comunicato ufficiale che promuove il pilot a serie televisiva.

    Dopo aver affrontato qualche problema di produzione (Sean Bean ha preso il posto di Brendan Fraser come protagonista della serie) la TNT ha dato il semaforo verde a Legends, confermando il passaggio da pilot a prima stagione. Basata sull'opera di Robert Littell la trama segue le vicende di Martin Odum (Bean), un agente dell'FBI specializzato in operazioni sotto copertura che ha l'abilità di assumere tutta una serie di differenti identità (legends) a seconda della missione di cui è stato incaricato. Tuttavia proprio l'identità di Martin diventa oggetto di discussione quando un uomo misterioso suggerisce che l'agente non è chi pensa di essere.

    Nel cast troviamo anche Ali Larter, una collega di Odum, Rob Mayes, un ex agente delle Operazioni speciali e Tina Majorino, il nuovo membro del team. "Legends ha tutti gli elementi che si possono avere in uno spy drama: caratteri interessanti, una trama intricata, un cast favoloso, action e suspence" ha detto Michael Wright, capo della programmazione del canale "Al centro di tutto c'è Sean Bean, che ci ha dato una performance eccezionale, in un ruolo estremamente complesso e difficile". Howard Gordon e Alexander Cary (Homeland) si occupano della produzione con Jonathan Levin.

    fonte movieplayer.it
  14. .
    Beh che dire, quasi 900 voti in 2 giorni, chi è che viveva di rendita? :Grin:

    Grazie a tutti :cute:
  15. .
    Perchè non mostrare la propria postazione da nerd? Ecco la mia:

133 replies since 10/3/2007
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