Stanley Kubrick

New York, 26 luglio 1928 ...

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    « Talvolta la verità di una cosa non sta tanto nel pensiero di essa quanto nel modo di sentirla »
    (Stanley Kubrick)

    Stanley Kubrick (New York, 26 luglio 1928 – Harpenden, 7 marzo 1999) è stato un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense naturalizzato britannico, considerato tra i maggiori del XX secolo.



    Biografia

    Le origini


    Nasce il 26 luglio 1928 nel quartiere newyorkese del Bronx da genitori ebrei. Il padre è un medico austriaco emigrato in America in seguito alla Prima guerra mondiale. Fin da bambino Kubrick si appassiona ai miti dell'antica Grecia ed alle fiabe nordiche, ma soprattutto al gioco degli scacchi e alla musica jazz. Per un certo periodo, prima di cominciare ad occuparsi di cinema, trascorre il suo tempo anche grazie a gare di scacchi e impara a suonare la batteria.

    1928-1950: Kubrick e "Look"

    All'età di tredici anni riceve in regalo da parte del padre una macchina fotografica. Fin da bambino rimane affascinato dalla tecnica fotografica e nel 1942 vende alcune foto alla rivista Look. Dopo aver conseguito faticosamente il diploma, comincia a lavorare per Look come fotografo.

    A 19 anni trascorre cinque sere a settimana nella sala di proiezione del Museum of Modern Art di New York a guardare vecchi film. Quattro anni dopo essere stato assunto al giornale, decide di dedicarsi anche al cinema. Nel 1949 dirige il cortometraggio Day of the Fight, autoprodotto con soli 3900 dollari raggranellati tra parenti ed amici, e che rivende alla RKO per 4000 dollari.

    Il successivo cortometraggio, Flying Padre, viene finanziato dalla RKO per 1500 dollari.

    1951-1960: Kubrick e Harris

    Ottenuto un discreto successo con i primi cortometraggi, decide di abbandonare definitivamente il lavoro alla rivista Look e di iniziare la carriera di regista a tempo pieno, producendo il primo lungometraggio nel 1953: Paura e desiderio, attualmente quasi introvabile, si dice per volontà dello stesso Kubrick, che lo definirà in età matura, "un tentativo serio realizzato in modo maldestro", ma che tuttavia gli permette di prendere maggiore confidenza con la tecnica cinematografica.

    Nel 1955 gira Il bacio dell'assassino e subito dopo firma un contratto con la United Artists. Nel 1956 Kubrick fonda una piccola società con il produttore James B. Harris. Il primo film con il nuovo marchio è Rapina a mano armata che non ha un buon successo commerciale, ma ottiene parecchie recensioni positive dalla critica.

    L'anno seguente, dopo aver letto il libro Orizzonti di Gloria decide di realizzarne la trasposizione su pellicola. Il film viene finanziato da Kirk Douglas, che ne è anche l'interprete principale. Nonostante fosse ambientato nelle retrovie francesi della prima guerra mondiale, viene girato in Germania, non avendo ricevuto l'autorizzazione per le riprese dal governo francese. Il permesso di distribuirlo in Francia, oltretutto, è arrivato solo nel 1975. Il costo del film è di 935.000 dollari e impone definitivamente Kubrick all'attenzione da parte della critica. Molte le sequenze memorabili di quello che viene considerato il primo indiscusso capolavoro del regista; di particolare impatto la scena finale, in cui appare la terza e ultima moglie del regista, Suzanne Christian (al momento delle riprese del film sua amante), di origine tedesca.

    Nel 1959 Douglas gli offre la regia di Spartacus, dopo aver licenziato Anthony Mann, con cui aveva avuto parecchi contrasti sul set. L'esperienza di "Spartacus" non si rivela positiva, soprattutto perché Kubrick non si trova a suo agio senza avere il completo controllo di tutte le fasi di produzione e non vive serenamente il rapporto con Douglas, che oltre ad essere l'interprete principale del film ne è anche il produttore. Nonostante questo, il film rimane notevole nel suo genere (è in quel momento il film più costoso della storia del cinema) e ottiene grande successo, almeno per quanto riguarda il botteghino, e viene premiato con quattro Oscar.

    Dopo questo film, Kubrick si trasferisce definitivamente in Inghilterra e si rende conto di poter creare a pieno titolo soltanto in progetti di cui ha il completo controllo. Nel 1962 dirige "Lolita", servendosi della collaborazione di Vladimir Nabokov, autore dell'omonimo romanzo, alla sceneggiatura. Il film è soggetto a dure critiche da parte della censura, in particolar modo americana. Nel film spicca, per quanto riguarda la prova attoriale, Peter Sellers, che lavorerà con Kubrick anche nel suo film successivo.

    1961-1975: i capolavori

    Nel 1963 gira Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba, una commedia satirica e allucinante allo stesso tempo. La pellicola provoca grande attenzione ed ammirazione da parte dei critici di tutto il mondo e gli vale tre nomination all'Oscar (miglior regia, miglior produttore e co-autore). Il film è notevole anche da un punto di vista storico e riesce mirabilmente a dare forma al terrore dell'atomica all'epoca della guerra fredda, soprattutto in considerazione del fatto che gli ambienti sono ricostruiti con la massima verosimiglianza e tutte le procedure militari corrispondono a quelle realmente in vigore all'epoca.

    2001: Odissea nello spazio vede la luce dopo quattro anni di lavorazione e una spesa di 10 milioni di dollari, 6 milioni e mezzo solo per gli effetti speciali. Il film, oltre ad essere uno dei picchi più alti raggiunti dalla cinematografia mondiale, è una profonda riflessione filosofica sulla natura dell'uomo e sulla sua evoluzione. Il film riceve svariate nomination agli Oscar, ma vince solo quello per gli effetti speciali. Numerosissime le scene da antologia, dalla più ampia ellissi della storia del cinema, dall'osso della scimmia all'astronave oblunga che "danza" sulle note del "bel Danubio blu" di Strauss, alla sequenza delle stelle, fino all'enigmatico finale con l'embrione che dallo spazio, concede uno sguardo in macchina che buca lo schermo cinematografico fino allo spettatore.

    Il progetto successivo avrebbe dovuto riguardare un film su Napoleone, (Jack Nicholson avrebbe dovuto interpretarlo) ma per eccessivi costi di produzione non viene mai realizzato.

    Nel 1971 Kubrick scrive, dirige e produce Arancia meccanica, tratto dall'omonimo romanzo di Anthony Burgess. Nonostante le iniziali censure negli Stati Uniti e in altri paesi europei, il film ha un enorme successo, tanto che non tardano le tre nomination all'Oscar (per la sceneggiatura, la regia e la produzione). Il film dà scandalo, a causa della violenza esplicita, e subito dopo la sua uscita, in Inghilterra numerosi teppisti dichiarano di prendere spunto dal film per i crimini che compiono. Il film diventa un caso e molti familiari delle vittime minacciano Kubrick e la sua famiglia, costringendolo a ritirare il film dalle sale inglesi.

    Dopo due film che potrebbero essere definiti futuristici, Kubrick cambia direzione con Barry Lyndon (1975), basato su una storia del diciottesimo secolo tratto dal romanzo "Le Memorie di Barry Lyndon" di William Makepeace Thackeray scritto nel diciannovesimo secolo. Il film non ha un grande successo di cassetta ma frutta sette nomination (tra le quali ancora regia, sceneggiatura, produzione). Ciò che maggiormente colpisce ancora oggi è l'enorme capacità tecnico-fotografica, che permette a Kubrick di girare in interni con la sola luce delle candele (grazie all'invenzione di particolari lenti Zeiss), ottenendo in questo modo la particolare atmosfera che caratterizza il film.

    1980-1999: il controllo

    Nel 1980 Kubrick dirige il film horror Shining, tratto dall'omonimo romanzo di Stephen King. Sebbene subito dopo l'uscita non venga acclamato dalla critica come i precedenti, riscuote un notevole successo di pubblico.

    Nel 1987 dirige il suo quarto e ultimo film sulla guerra, questa volta su quella del Vietnam: Full Metal Jacket assoluto capolavoro di sceneggiatura e regia dove emerge ancora una volta il grande sarcasmo di fondo antimilitarista e antibellico.

    L'ultimo film di Kubrick risale al 1999: si intitola Eyes Wide Shut ed è tratto dal romanzo Doppio sogno di Arthur Schnitzler; Kubrick muore prima dell'uscita nelle sale, dopo anni di lavorazione e più di un anno di riprese. Nonostante voci affermino che Kubrick non sia riuscito a terminare il film per quanto riguarda il montaggio, sembra ormai chiaro che anche quest'ultima fase fosse giunta praticamente a conclusione quando sopraggiunse la morte.

    Etica ed estetica kubrickiana

    CITAZIONE
    « Il presidente della Motion Picture Association, Aaron Stern, che è anche psichiatra, ha elaborato un'interpretazione [di Arancia meccanica] molto interessante: secondo lui, Alex all'inizio del film rappresenta l'uomo allo stato di natura. La "tecnica Ludovico" corrisponde in termini psicologici al processo di civilizzazione; la malattia che ne consegue può essere vista come la nevrosi imposta all'individuo dalla società. La liberazione finale che il pubblico avverte corrisponde alla sua stessa rottura con la civiltà. [...] Non è il significato letterale del film, ma è uno degli elementi che provocano l'identificazione del pubblico con Alex. »

    (Stanley Kubrick, da un'intervista pubblicata nel 1980 nel libro Kubrick di Michel Ciment.)

    Stanley Kubrick è considerato a tutt'oggi uno dei più importanti registi del XX secolo, specie per la sua libertà espressiva lontana dai canoni hollywoodiani e la sua capacità quasi unica di esplorare la gran parte dello spettro dei generi, senza farsi dominare dalle convenzioni, ma anzi trasfigurandole. Malgrado i costi anche elevati che richiedevano i suoi film, ebbe in breve tempo carta bianca per tutte le fasi di lavorazione delle sue opere. Esplicativo a questo proposito, l'episodio di "Arancia meccanica": praticamente l'unica volta nella storia del cinema in cui un film, che pur stava avendo notevole successo di pubblico, viene ritirato dalle sale da una grande casa di produzione cinematografica, la Warner, per ordine del regista.

    La passione per la fotografia è uno dei fili rossi della sua carriera: Kubrick poteva passare ore intere a studiare un'inquadratura, fino al punto da assillare gli attori che comunque lo hanno sempre trattato con un mistico rispetto ("è così modesto e sempre pronto a scusarsi che è impossibile essere offesi da lui" disse George C. Scott). Ne viene fuori una cura ossessiva per i particolari dell'immagine, per la prospettiva e l'illuminazione, la posizione degli attori e degli oggetti di scena, tanto che ogni suo film è studiabile anche come "album di inquadrature", non privo di riferimenti artistici di varia natura.

    Il senso estetico dei suoi film è però il risultato di un lavoro di integrazione fra diversi canali comunicativi: il contesto reale delle sue storie è un tessuto di immagine e musica, che Kubrick considerava fondamentale per veicolare emozioni nello spettatore. Probabilmente il maggior risultato in questa ricerca estenuante dell'astrazione semantica è il suo ultimo lavoro, Eyes Wide Shut, realizzato come un quadro in movimento, una ricca tavolozza di colori che diventa qualcosa di più della semplice "scena del film". Sottovalutato e accolto con una certa freddezza, quest'ultimo film ha in realtà sofferto di incomprensione, dal momento che l'attesa era stata notevole (il film precedente, Full Metal Jacket, non solo colpiva per il crudo realismo documentaristico, asciutto e per un certo ammiccamento al cinema "violento", ma risaliva a ben 12 anni prima) e le aspettative troppe. In realtà l'ultimo film di Kubrick è la dimostrazione del suo reale percorso artistico, votato alla stilizzazione dell'azione in favore di una comunicazione emotiva, viscerale, trasportata quasi per osmosi dal film allo spettatore, attraverso i messaggi elementari della musica e dei colori.

    Anche il tempo dell'azione è utilizzato da Kubrick come veicolo espressivo e fa parte di quel tessuto comunicativo che ha sperimentato in ogni suo film: le inquadrature sono spesso prolungate, esitanti, gli attori recitano in uno stato quasi ipnoide (evidenti gli esempi di 2001: Odissea nello spazio, Lolita, Shining, Eyes Wide Shut e, per certi versi, anche Arancia meccanica), lasciando lo spettatore libero di indugiare sulle singole componenti dell'immagine. Più che alla parola, Kubrick era interessato all'organizzazione spazio-temporale della narrazione, facendo perdere lo spettatore in una metacomunicazione continua. La curiosità suscitata da uno dei suoi massimi capolavori, 2001: Odissea nello spazio, è proprio dovuta al lavorìo di sottrazione che Kubrick vi dedicò: inizialmente il progetto originale prevedeva molti più dialoghi e scene decisamente più "didascaliche" (come la sequenza finale, in cui il feto astrale avrebbe dovuto distruggere un anello di bombe atomiche che circondavano la Terra), ma il regista lo "spolpò" gradualmente, creando un flusso di apparente non-comunicazione (l'Universo silenzioso e spettrale) nel quale lo spettatore potesse perdersi.

    Malgrado i suoi continui sforzi di smussamento del senso di realtà, Kubrick appare ancorato ad un realismo oggettivo, a volte freddo, figlio maturo della sua carriera di fotoreporter: è nota la sua curiosità tecnica, che lo portarono a innovare il cinema stesso (i sorprendenti effetti speciali di 2001, le lenti ad alta velocità della NASA e della Zeiss di Barry Lyndon, la steady-cam di Shining).

    Grazie al suo estremo eclettismo, Kubrick riuscì a muoversi agilmente in ogni genere, innovandolo e arricchendolo. 2001 è considerato uno "spartiacque" nel campo della fantascienza (oltreché uno dei più bei film della storia del cinema), Shining fu pioniere del horror metafisico, Full Metal Jacket ha sconvolto i temi del film di guerra, sottolineando come il soldato sia, essenzialmente, un assassino e affrontando così uno dei temi principali dell'etica kubrickiana, vale a dire la scelta fra il bene e il male. Qui il protagonista impara a vivere secondo la propria natura, accettando l'omicidio e la normalità della vita. In Lolita un uomo perde la testa per una ragazzina, manda all'aria il suo matrimonio per poi perdere ogni cosa. Lo splendido pamphlet Il dottor Stranamore indaga sornione sull'ambivalenza dell'istinto di conservazione dell'Uomo, perfettamente a suo agio fra sopravvivenza e sterminio degli altri. Arancia meccanica capovolge questo schema, mostrando cosa può accadere ad una persona alla quale sia impedito il libero arbitrio, la possibilità cioè di fare del male.

    Naturalmente, il cinema di Kubrick sposa l'idea della perfetta integrazione fra etica ed estetica, sfuggendo così alla facile tentazione di esprimere una morale: in questo modo le immagini e il messaggio diventano la stessa cosa, la valutazione di ciò cui si assiste è lasciata totalmente allo spettatore, grazie anche alla "circolarità" delle sceneggiature (quasi tutte adattate da libri), che prevedono un finale che si avvolge su sé stesso, tornando all'incipit. Alcuni esempi: in Arancia meccanica il protagonista torna esattamente al punto di partenza, come se non fosse successo nulla, salvo che è diventato ancora più cattivo e cosciente del fatto che la violenza ha un suo ruolo nella società, purché esercitata "secondo le regole"; in Shining l'edipico Jack Torrance appare, dopo la sua morte, nella galleria fotografica dell'Overlook Hotel, come il guardiano che era lì "da sempre"; Eyes Wide Shut sembra terminare con un risveglio, che incoraggia l'immaginazione a tornare al punto di partenza; l'esempio eccellente di questa ciclicità è poi 2001: Odissea nello spazio, che procede interamente in una mimesi del ciclo della vita (nascita, crescita, morte ed evoluzione in nuova nascita). Sembra fare eccezione Il dottor Stranamore, ma probabilmente si tratta di una fedeltà allo stile comico adottato: qui il film si auto-distrugge, così come era stato preannunciato.

    Dioniso vs. Apollo: una lettura diversa della poetica di Kubrick

    CITAZIONE
    Collabora a Wikiquote « Il superuomo è il filosofo dell'avvenire; è il dominatore della storia, che sta al di là del bene e del male. Tutto ciò che è od è stato, diventa per lui, "un mezzo, uno strumento, un martello"; il suo conoscere è un creare, un legiferare; il suo "volere la verità" equivale a "volere la potenza". Egli è l'uomo veramente libero, che cerca di dominare tutte le possibilità senza rinunciare ad alcuna, è l'incarnazione della volontà di potenza. Il suo insegnamento aprirà al mondo una nuova era: aprirà la via alla vittoria di Dioniso su Socrate, dell'infinità della vita sull'autolimitazione della ragione. […] Con la sua lotta appassionata Nietzsche ha voluto aprire all'uomo un orizzonte senza limiti; quest'orizzonte, però, si è rivelato infinitamente vuoto. »

    (Ludovico Geymonat)

    Si è sostenuta la possibilità di un evidente parallelismo tra la poetica di Kubrick ed alcuni temi dominanti del pensiero di Friedrich Nietzsche.

    L' incipit di 2001: Odissea nello spazio non ha bisogno di presentazioni. La struggente bellezza del connubio tra le immagini filmiche e le note di Also Sprach Zarathustra (in tedesco: "Così parlò Zaratustra") di Richard Strauss rimane eideticamente impressa nella memoria di ogni spettatore non totalmente insensibile. Ebbene, come quella musica rappresenta la discesa dalla montagna di Zaratustra che si appresta ad annunciare il proprio "vangelo" all'umanità, analogamente 2001 costituirebbe - secondo la chiave interpretativa qui riproposta - il mezzo scelto da Kubrick per manifestare al mondo la propria buona novella.

    Esposizione della tesi

    « Se qualcosa può essere pensato, allora può essere raccontato in un film. »
    (Stanley Kubrick)
    « Alex rappresenta l'umanità in tre modi: è aggressivo, ama la bellezza, si serve del linguaggio. »
    (Anthony Burgess)

    In Così parlò Zaratustra, si presenta l'idea che il genere umano sarà un giorno sorpassato dall' übermensch, il cosiddetto superuomo. Un tema analogo può ravvisarsi in diverse opere di Kubrick: Il Dottor Stranamore, Arancia meccanica, e - specialmente - in 2001.

    Malgrado la sua dichiarata opposizione al positivismo, Nietzsche sembra palesemente ispirarsi alla teoria della selezione naturale di Charles Darwin (la vita è una lotta per la sopravvivenza in cui la forza è l'unica virtù, la debolezza l'unica colpa: è giusto - e non solo inevitabile - che sopravviva il più forte, in quanto più adatto, e perciò più degno di vivere). L'evoluzione dell'uomo avrebbe percorso tre stadi, uomo primitivo (scimmia), uomo moderno, e - da ultimo - il superuomo. Per dirla con le vive parole del filosofo tedesco, cos'è la scimmia per l'uomo? Uno zimbello o un penoso imbarazzo. E questo sarà l'uomo per il superuomo: uno zimbello o un penoso imbarazzo. L'uomo è soltanto un ponte tra la scimmia ed il superuomo: ma, per evolversi a tale ultimo stadio superiore, l'uomo dovrà fare appello alla propria volontà, una volontà di procreare o una strada verso la fine, verso qualcosa di più alto e più lontano.

    Nietzsche aveva elaborato tale concezione da un suo convincimento: l'uomo è nato da due dei: Dioniso ed Apollo.

    * Dioniso era il dio del vino e della baldoria, della vita che cresce, della gioia in azione, dell'emozione estatica e dell'ispirazione, dell'istinto e dell'avventura ed ancora dell'intrepida sofferenza, il dio del canto e della musica e della danza e del teatro.
    * L'antitesi di Dioniso è Apollo, il dio della pace e del tempo libero e dell'armonioso riposo, dell'emozione estatica e della contemplazione intellettuale, dell'ordine logico e della calma filosofica, il dio della pittura e della scultura e della poeticità epica.

    Tanto premesso, l'uomo primitivo è dionisiaco nello spirito, guidato dall'istinto e portato a vivere momento per momento, ma carente di abilità intellettuale. L'uomo moderno, viceversa, è apollineo nello spirito, pacifico e calmo, conquistato da democrazia, socialismo e religioni quali il cristianesimo ed il buddismo. Tutte le vestigia dell'istinto nell'uomo sono state soppresse, riducendolo ad una creatura patetica, nel giudizio di Nietzsche.

    Nelle opere di Kubrick, l'idea dell'uomo primitivo è evidente in 2001 e pure in Arancia meccanica. Quanto al primo film, ci riferiamo naturalmente al "segmento" intitolato L'alba dell'uomo, posto in apertura di quella pellicola. Vi ritroviamo infatti l'uomo primitivo che "conquista" l'istinto omicida, simboleggiato dalla comparsa in scena del monolito. Nel libro da cui è tratto il film, l'uomo-scimmia (chiamato Moon-Watcher, ossia colui che guarda la Luna), dopo aver conquistato detto istinto ed ucciso un suo simile, è descritto come il padrone del mondo, ed è attraversato da questo "pensiero":

    Non era tanto certo di cosa avrebbe fatto in seguito. Ma avrebbe pensato qualcosa.

    Ecco una nitida immagine dell'uomo primitivo quale creatura dell'azione e del momento: un vero spirito dionisiaco.

    In una frase simile dal romanzo A Clockwork Orange (Arancia meccanica), il protagonista (Alex) dice: E adesso che si fa, eh?, indicando di essere anch'egli una creatura d'azione, un uomo legato allo spirito dell'uomo primitivo. Nelle parole di Kubrick, un uomo naturale nello stato in cui è nato, illimitato e non represso. Ulteriore conferma si rinviene in questo spezzone di dialogo dal film, quando Alex dice: il pensiero andava bene per gli stupidi. Chi aveva cervello usava il gusto, l'ispirazione…
    E l'ispirazione è un tratto dionisiaco. L'amore di Alex per la musica (la gloriosa Nona di Ludwig Van) è pure un esempio di tratto dionisiaco.

    In 2001, l'uomo moderno è rappresentato come scientifico, intellettuale e di natura riservata. È una creatura scialba e patetica, cui manca la vitalità dei suoi ancestrali progenitori. Il presidente degli Stati Uniti del Dottor Stranamore è parimenti una valida raffigurazione dell'uomo moderno. Intellettuale e velleitario, una testa d'uovo stevensoniana, è più interessato al protocollo che all'azione. Malgrado che quest'uomo sia considerato la persona più potente del globo, in realtà non è che la parodia di Moon-Watcher, che nella sua volontà di potenza si autoproclama padrone del mondo.

    Il conflitto tra spirito dionisiaco ed apollineo appare anche in Arancia meccanica, quando Alex riceve il trattamento Ludovico, che è pianificato per diminuire il suo spirito dionisiaco, appunto, e renderlo viceversa maggiormente apollineo. Il vero effetto ottenuto è quello di farlo cadere in un malore "simil-mortale" ogni qual volta riemerga la sua natura dionisiaca. Alla fine del film, egli è "curato" da questo trattamento, ma non è certo divenuto "superuomo".

    2001 come massima esemplificazione della tesi esposta

    « Perché il leone predatore deve ancora diventare un fanciullo?

    Innocenza è il fanciullo e dimenticanza, un ricominciare, un gioco, una ruota che gira su sé stessa, un primo moto, un santo dire di sì. […]
    Così parlò Zarathustra. E allora dimorava nella città che si chiama "Vacca pezzata". »
    (Friedrich Nietzsche)

    Nel viaggio dall'uomo primitivo al superuomo, il monolito sulla Luna in 2001 segna un momento fondamentale. Nella scena con il monolito lunare, il Sole è mostrato direttamente sopra le teste mentre il monolito emette un forte rumore (forse segnala l'arrivo di questo momento). Il momento è descritto da Nietzsche come il mezzogiorno in cui l'uomo sta a metà del suo percorso tra la bestia ed il superuomo… un percorso verso un nuovo mattino, il primo mattino del superuomo.

    Il superuomo è raggiunto alla fine di 2001. Nelle scene finali, l'astronauta, David Bowman, giace nel letto di morte. Desidera che il superuomo venga ad esistere prima che lui sia morto. Amo chi anela alla creazione di qualcosa oltre sé stesso, e poi perisce aveva detto Zaratustra. L'idea è altrettanto ben espressa in un altro lavoro di Richard Strauss, un poema sinfonico intitolato Tod und Verklärung (Morte e trasfigurazione). Nella stesura di quest'opera, Strauss disse che era volto a rappresentare la morte di una persona che si è sforzata strenuamente di attingere i più elevati traguardi artistici… Il frutto del suo cammino attraverso la vita gli appare, l'idea, l'Ideale.
    Togliamo i riferimenti all'arte ed interpretiamo persona come se fosse genere umano: ecco che questa frase di Strauss descrive precisamente l'idea di Nietzsche, ossia che il genere umano è spasmodicamente teso verso un Ideale, chiamato superuomo, che ciascun uomo vuole inverare prima della propria morte.

    In 2001, il superuomo è mostrato come un bambino (nel romanzo La sentinella è chiamato Bambino-Stella). Anche questo proviene da Nietzsche, nelle sue metafore che adombrano le tre metamorfosi [7] dello spirito dell'uomo. Nella metamorfosi finale, quando l'uomo diviene superuomo, Nietzsche dice che lo spirito sarà come un bambino, perché il bambino è innocenza e oblio, un nuovo inizio. Ed anche lo spirito dionisiaco è un bambino, prima che la società lo condizioni in modo da costringerlo ad uscire da tale stato. In 2001 il Bambino-Stella è anche il rinato David Bowman (ovvero, il genere umano rinato) e ritorna alla Terra nella scena finale. Questo episodio nei termini che usa Nietzsche è descritto come lo spirito ora vuole la sua stessa volontà [8], e chi è stato perduto per il mondo ora conquista il proprio mondo. David Bowman, perduto per il mondo durante la sua Odissea nello spazio, è tornato al mondo per dominarlo.

    Ma come sarà, in termini più specifici, il superuomo? Nietzsche disse che sarebbe stato un ritorno allo spirito dionisiaco, qualcosa che scaturisce nel romanzo da cui è tratto 2001, poiché nel paragrafo finale il Bambino-Stella è chiamato padrone del mondo e concepisce il medesimo (primordiale) pensiero attribuito a Moon-Watcher (Non era tanto certo di cosa avrebbe fatto in seguito. Ma avrebbe pensato qualcosa), e questa comunanza di elementare elaborazione mentale unisce idealmente i due soggetti (e le due metafore, ovviamente).
    Ma il superuomo sarebbe stato qualcosa di più dell'uomo primitivo, poiché in possesso di quell'intelletto che mancava al primitivo. Nietzsche disse che il superuomo avrebbe richiesto una nuova moralità, perché sarebbe stato al di là del bene e del male. Sarebbe stato un miscuglio di energia, intelletto ed orgoglio, un uomo di raffinatezza ma anche di coraggio e forza, erudito e generale in un unico essere. In altre parole, un filosofo-leader di stampo platonico.

    L'idea di Nietzsche potrebbe riassumersi nella lotta intentata dal genere umano per raggiungere un Ideale, l'essere perfetto. Sebbene esistano aspetti di una tale concezione in Arancia meccanica e nel Dottor Stranamore, è 2001 che costituisce il più suggestivo esempio di questa filosofia nei film di Kubrick. È lo stesso autore che dà l'impressione di sostenere questa visione del suo film. In alcune interviste ha infatti detto: l'uomo è l'anello mancante tra la scimmia primitiva e gli esseri umani civilizzati (superuomo?) - ed ha inoltre spiegato che il finale rappresentava l'uomo rinato come un superuomo, che ritorna alla Terra pronto al successivo balzo in avanti nel destino evolutivo dell'uomo.

    2001 è visto di solito come un film altamente ambiguo, aperto a molte differenti interpretazioni. Ma, forse, non era stato concepito così. Kubrick ha detto che se qualcosa può essere pensato, allora può anche essere raccontato in un film. 2001 è molto coerente con la filosofia di Nietzsche, perciò forse il film è ambiguo perché era l'unico modo in cui Kubrick avrebbe potuto raccontare in un film il pensiero di Nietzsche.

    Ispirazioni di Kubrick

    Tra i testi che più di altri hanno ispirato Kubrick nelle sue opere ci sono:

    * Clean Break di Lionel White
    * Orizzonti di gloria di Humphrey Cobb
    * Lolita di Vladimir Nabokov
    * Allarme rosso di Peter George
    * La Sentinella di Arthur C. Clarke
    * Arancia meccanica di Anthony Burgess
    * Le memorie di Barry Lyndon di William Makepeace Thackeray
    * Shining di Stephen King
    * The Short-Timers di Gustav Harsford
    * Doppio sogno di Arthur Schnitzler

    Curiosità

    * Alcuni sostenitori della teoria del complotto secondo la quale lo sbarco sulla Luna non è mai avvenuto indicano Kubrick, allora famoso per i suoi effetti speciali molto realistici di 2001: Odissea nello spazio, come incaricato dalla NASA per girare i vari filmati degli allunaggi. A sostegno della tesi, essi recano il fatto che l'agenzia spaziale statunitense concesse al regista l'uso di un nuovo tipo di lenti ad alta velocità studiate per loro dalla Zeiss, talmente rivoluzionarie da permettere delle riprese a luce naturale mai tentate prima, del qual fenomeno godiamo un mirabile esempio in Barry Lyndon.

    * Pare che Kubrick nutrisse una sincera ammirazione per il regista polacco Krzysztof Kieslowski, e una volta ebbe a dire:

    « Sono sempre riluttante nel sottolineare una qualche caratteristica saliente nel lavoro di un grande regista, questo perché può essere un modo di sminuirne la portata. Ma riguardo questo libro di sceneggiature (I Dieci Comandamenti, n.d.r.), di Krzysztof Kieslowski e del suo coautore, Krzysztof Piesiewicz, mi pare non fuor di luogo osservare che essi hanno la rarissima capacità di drammatizzare le proprie idee piuttosto che semplicemente raccontarle. Esemplificando i concetti attraverso l'azione drammatica della storia essi acquisiscono il potere aggiuntivo di permettere al pubblico di scoprire quello che sta realmente accadendo piuttosto che semplicemente seguire un racconto. Riescono in tale compito con una tale abbagliante abilità, che non riesci a renderti coscientemente conto delle idee che si materializzano nella mente fino a che queste non hanno già raggiunto da tempo il profondo del tuo cuore. »

    * Malgrado l'inusuale successo di pubblico e critica riscosso negli anni (inusuale per film definibili "d'autore"), Kubrick non fu mai premiato con un Oscar in quanto regista né sceneggiatore. I suoi film vinsero solo oscar "tecnici" (come quello per gli effetti speciali di 2001 o quello per la fotografia a Barry Lyndon o quello per i costumi e la scenografia di Spartacus).

    * Roma ha celebrato il suo estro con una grande mostra al Palazzo delle Esposizioni dal 6 ottobre al 6 gennaio 2007.



    Filmografia

    Regista


    * Day of the Fight (1951) - documentario
    * Flying Padre (1951) - documentario
    * Paura e desiderio (Fear and Desire) (1953)
    * The Seafarers (1953) - documentario
    * Il bacio dell'assassino (Killer's Kiss) (1955)
    * Rapina a mano armata (The Killing) (1956)
    * Orizzonti di gloria (Paths of Glory) (1957)
    * Spartacus (1960)
    * Lolita (1962)
    * Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba (Dr. Strangelove or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb) (1964)
    * 2001: Odissea nello spazio (2001: A Space Odyssey) (1968)
    * Arancia meccanica (A Clockwork Orange) (1971)
    * Barry Lyndon (1975)
    * Shining (The Shining) (1980)
    * Full Metal Jacket (1987)
    * Eyes Wide Shut (1999)

    Sceneggiatore

    * Flying Padre (1951) - documentario
    * Paura e desiderio (Fear and Desire) (1953)
    * Il bacio dell'assassino (Killer's Kiss) (1955)
    * Rapina a mano armata (The Killing) (1956)
    * Orizzonti di gloria (Paths of Glory) (1957)
    * Lolita (1962)
    * Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba (Dr. Strangelove or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb) (1964)
    * 2001: Odissea nello spazio (2001: A Space Odyssey) (1968)
    * Arancia meccanica (A Clockwork Orange) (1971)
    * Barry Lyndon (1975)
    * Shining (The Shining) (1980)
    * Full Metal Jacket (1987)
    * Eyes Wide Shut (1999)

    Mai realizzati

    * Napoleone (Napoleon), scritta solo la sceneggiatura, poi progetto accantonato per mancanza di fondi

    Postumo

    * A.I. - Intelligenza Artificiale (A.I. Artificial Intelligence) (2001), progetto di Kubrick, sviluppato dopo la sua morte dal regista Steven Spielberg.

    Documentari sul suo lavoro

    * Stanley Kubrick: A Life in Pictures di Jan Harlan (2001)


    Curiosità


    - La prospettiva.

    Edited by TommyDelVed - 31/8/2012, 17:17
     
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  2. Stella
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    Anche a me piace molto Kubrick, per Clockwork Orange e Full Metal Jacket che sono tra i miei film preferiti. Mi sono piaciuti molto meno Shining e Eyes Wide Shut invece
     
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    personalmente adoro 2001 (il primo film che vidi al cinema, da piccolo), Barry Lyndon (grandissimo e tragico) e Il Dottor Stranamore (un vero cult)
     
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  4. fenix76sv
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    io trovo che Eyes Wide Shut sia un bellissimo film "da Capire " bisogna vederlo almeno 2 volte .
    Shining lo trovo fantastico e poi e il genere di film che piacciono a me
     
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    Ti quoto Fenix!
     
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    bhe, Shining è la quintessenza dell horror: far paura solo con le carrellate, il sottofondo musicale e le espressioni del viso: i maestri di cio sn Fritz Lang, Frderick Murnau e John Carpenter....Kubrick ha preso un mediocre libro di Stephen King e ne ha fatto un capolavoro.
    Eyes Wide Shut è un film che non puo far discutere una coppia anche molte ore dopo usciti dal cinema. Alla coppia Cruise-Kidman è costato il matrimonio, nn lo dimentichiamo. Parla di tradimento, del perche del tradimento e quando esattamente si tratta di tradimento. Parla di cosa dovrebbe/potrebbe essere una coppia, con suo rispetto reciproco e il suo "okkio-nn-vede-cuore-nn-duole"" Un film da imparare, e da succhiare lentamente come un grande leccalecca, assaporandone tuti i lati, anke i piu nascosti.
     
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    Pensi di conoscere una storia ma sai solo come finisce. Per arrivare al cuore della storia, devi tornare alla sua origine...

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    Di Kubrick mi piacciono moltissimo i due film,molto inquietanti e angosciosi,Shining e Arancia Meccanica!
     
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  8. michelle23
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    anche a me piace shining e arancia meccanica
     
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  9. River's queen
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    Arancia meccanica è davvero unbel film.. ma non so, il finale non mi piace per niente!
     
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    Pensi di conoscere una storia ma sai solo come finisce. Per arrivare al cuore della storia, devi tornare alla sua origine...

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    CITAZIONE (River's queen @ 20/8/2007, 11:23)
    Arancia meccanica è davvero unbel film.. ma non so, il finale non mi piace per niente!

    Come mai no?
     
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    beh lui fa una brutta fine... poteva rimanere cattivo e via :lol:
     
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    Pensi di conoscere una storia ma sai solo come finisce. Per arrivare al cuore della storia, devi tornare alla sua origine...

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    :unsure: :unsure: magari si.......XD
     
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  13. helen28
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    1 MITO
     
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  14. hurley
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    Grandioso Kubrik... recentemente mi sono rivisto Arancia meccanica e shining,CAPOLAVORI!!!!

    però mi manca ancora 2001 odissea nello spazio.... :huh:
     
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    Io l'ho visto che ero piccina e non ricordo un granchè, è quello con le scimmie nello spazio giusto?
     
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67 replies since 16/7/2007, 18:51   1246 views
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