NSC Battle Royale 03 - Cinema vs Home Cinema

È necessario vedere un film al cinema per goderselo davvero?

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  1. Madian
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    CITAZIONE (PENELOPE29 @ 23/10/2017, 12:29) 
    Madian io vado al cinema solo infrasettimanalmente :shifty: e praticamente mai primissime visioni appena uscite.
    Cos'è ho la calamita attaccata al culo?

    Ahahah Max mi fai morire

    A questo punto mi vien da pensare di sì Pen :lol:

    No dai, seriamente, non ho mai messo in dubbio la veridicità delle tue esperienze eh, sia chiaro. Dico solo che a me non è mai successo, o comunque non con quella frequenza, quindi boh, non riesco a vedere i tuoi stessi difetti, o quelli di maxsp, nell'andare a vedere un film al cinema.

    Edited by Madian - 23/10/2017, 12:46
     
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    Di dove sei maxps?
     
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    max-sp=Spezia :)

    Madian al di là delle code in biglietteria e dei posti assegnati non so con che criterio,i maleducati con i cell abbondano.negli ultimi anni li ho sempre trovati,sempre;
    e a volte è anche difficle dire"vabbè dai,non ti curar di loro,ma guarda e passa". :)

    insieme al basso livello(secondo me) del cinema loro sono il principale motivo per cui diserto sempre più spesso le sale
     
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    Sono sempre del parere che i CONTRO, si riferiscono a disagi personali, come le difficoltà di cui parla max, che sono più che giuste, non sto a discutere questo. Ognuno deve trovare l'atmosfera più adatta.
    Sta di fatto che tolti magicamente questi disagi, che il più delle volte derivano da cattiva clientela, il Cinema sarebbe sempre l'opzione preferita, a meno che non si hanno tali difficoltà economiche da non potersi concedere una serata in sala. Qui secondo me risiede l'aspetto primordiale dell'intera discussione.
     
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    senza dubbio hai ragione,ma la discussione è proprio questa :

    Cinema VS Home Cinema - È necessario vedere un film al cinema per goderselo davvero?

    al momento io senza dubbio me lo godo di più a casa,per i motivi di cui discutevamo prima.
     
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    Io sono dell'opinione che non si può ignorare il mostruoso miglioramento che lo sviluppo della tecnologia digitale ha portato all'home cinema nell'ultima decade, certo al corrente stato delle cose il primato del cinema come miglior metodo di fruizione rimane, ma la differenza si sente sempre meno e sono confidente nell'affermare che non è più necessario vedersi un film al cinema per goderselo appieno.

    Sorvoliamo le difficoltà logistiche di cui hanno già parlato i miei compagni di squadra (alcuni cinema che hanno schermi poco più grandi del mio televisore, disturbatori vari, gente alta che ti si siede di fronte, accompagnatori che si addormentano di fianco a te, il prezzo dei biglietti, ecc) e concentriamoci sul succo della discussione. Che cosa ci offre il cinema che lo schermo di casa non può sostituire?

    Certo innanzitutto c'è il rituale come detto da para: incontrare il gruppo d'amici davanti al cinema, guardarsi il film e poi discuterne dietro una pizza o una birra. Ma perché associare necessariamente un film visto a casa alla totale solitudine? La ritualità del gesto la si può trovare anche invitando degli amici a casa propria, e vedere il film in un ambiente più familiare porta altri innumerevoli vantaggi (bere, mangiare, fumare, pause bagno, ecc).

    Poi c'è proprio il discorso riguardando alla qualità, non a caso ho postato un'immagine croppata e con bassa definizione presa da alien come logo di questa edizione :shifty: Un tempo vedersi un film alla televisione o al cinema era un'esperienza radicalmente diversa: l'aspect ratio delle tv (4:3) non poteva rendere giustizia ai formati panoramici, e quindi si era costretto a vedere una versione ancora più piccola del film (con le classiche bande nere orizzontali) o ancora peggio tagliando direttamente una parte dell'immagine. Inoltre la definizione della tv era necessariamente bassa, si aggirava attorno ai 640x480 pixel ed era la norma avere problemi di aberrazione cromatica, saturazione accentuata e a volte veri e propri disturbi al segnale.

    Tutti questi problemi ora non si hanno più, premettendo che uno abbia tanti (al momento ancora troppi da essere considerato ragionevole) soldi da spendere, ci si può vedere a casa un film in 4k proiettato su un grande schermo come al cinema, o su un 50+ pollici che considerata la distanza dallo schermo da più o meno la stessa impressione. Non si hanno tutti questi soldi da spendere? Un film in full hd (ormai lo standard) su una tv da 40 pollici è comunque in grado di dare ottimi risultati, poi ovviamente non sarà perfetto, ma su uno schermo ben calibrato è perfettamente in grado di rendere giustizia a tutti i dettagli dell'immagine considerato che lo schermo è più piccolo.
    Insomma il muro che separava cinema (persone giganti in formato rettangolare) e tv (piccole persone in formato quadrato) è sempre più sottile, il primato del cinema c'è ancora ma è solo questione di tempo prima che venga del tutto abbattuto.

    Se poi preferite l'aspetto della celluloide rispetto ai pixel vi do anche ragione, ma questo è un altro discorso per un'altra edizione, dato che nella maggior parte dei cinema i proiettori sono digitali :D

    @para netflix ti consente di vedere i film anche in 4k (col giusto abbonamento), se hai problemi con la qualità dell'immagine dipende solo dalla tua connessione, poi magari il tuo "netflix fa cagare" si riferiva più alla qualità dell'offerta (su cui ci sarebbe comunque da discutere).
     
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    CITAZIONE (Madian @ 23/10/2017, 12:41) 
    CITAZIONE (PENELOPE29 @ 23/10/2017, 12:29) 
    Madian io vado al cinema solo infrasettimanalmente :shifty: e praticamente mai primissime visioni appena uscite.
    Cos'è ho la calamita attaccata al culo?

    Ahahah Max mi fai morire

    A questo punto mi vien da pensare di sì Pen :lol:

    No dai, seriamente, non ho mai messo in dubbio la veridicità delle tue esperienze eh, sia chiaro. Dico solo che a me non è mai successo, o comunque non con quella frequenza, quindi boh, non riesco a vedere i tuoi stessi difetti, o quelli di maxsp, nell'andare a vedere un film al cinema.

    Ho testimoni che possono confermare.
    Stesse identiche esperienze di Max.

    In ogni caso come dite voi io non posso assolutamente mettere da parte tutto ciò che succede al cinema considerandole inezie e approcciarmi al film con animo sereno e tranquillo.
    Mi dovrei sparare una scatola di xanax direttamente in vena durante i trailer iniziali così da godermi l'Esperienza in pace.
    Sono veramente arrabbiata per questa problematica che mi assilla ogni santa volta.
    Sto cambiando cinema su cinema per capire le differenze ma non sono le locations a preoccuparmi è la gente buzzurra il problema. Ne sono costantemente circondata.
     
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    Non sono disagi personali Para ma sociali.

    Io mi son vista l'esorcismo di Emily Rose un horror zeppo di scene drammatiche con gente che rideva a crepapelle e recitava il rosario ad alta voce Vattene Satana demone di m...a! E tutte dico tutte le scene con jump scare venivano abbondantemente commentate con risa e cretinate a voce alta, chi non disturbava limonava di brutto ma non una coppia ....un bel po di gente tanto da chiedermi ma questi son venuti per vedersi il film a 9 euro a ticket o per fare c.o.s.a. precisamente?!
    Cioè l'idea di cinema che hanno è questa?
     
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    Io ho notato che di solito il tasso di demenza del pubblico è generalmente più alto per certi generi e film, come ad esempio alla visione dei film horror anche a me è capitato spesso di beccare le comitive di ragazzetti maleducati e strafottenti, pur vivendo in una piccola realtà ed essendo quindi magari una cosa quantitativamente più contenuta di quanto può accadere in un grande agglomerato urbano.

    Quindi immagino che la presenza costante e persistente di tali individui (anche nella forma adulta) possa rovinare la visione e il fegato, tuttavia per fortuna non mi è capitato troppo di frequente considerando tutti i vari episodi e quindi per me la serata al cinema rimane un'esperienza tutto sommato molto positiva, un appuntamento agognato ed atteso.

    Anche il film più miserrimo sembra acquisisca ai miei occhi una certa dignità sul grande schermo, che sullo schermo più piccolo non ha.
    Certo, poi la sala deve essere in buone condizioni (ma non mi è mai capitato fortunatamente di trovare schermi del cinema più piccoli di schermi visti da Mediaworld - tuttavia neanche li controllo tanto bene quest'ultimi, quando ci vado, per quanto mi interessa-).

    Edited by lola92 - 23/10/2017, 18:49
     
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    Non condivido il ragionamento di Pinco, perché è tecnocratico e secondo quella logica, che non si discosta poi molto dal "chi ce l'ha più lungo", uno dovrebbe avere lo schermo e un setup audio tali da raggiungere l'eccellenza di un cinema. È sbagliato perché fa sembrare come se fosse alla portata di tutti. Per quanto mi riguarda se qualcuno può permettersi un buon impianto, che si faccia pure installare il cinema a casa sua. E questa, è una questione personale, non sociale. Come è personale il condizionamento che si può riscontrare in una sala non oggettivamente disturbante, personalmente mi sarà capitato una mezza volta di vedere display dei cellulari talmente forti e di sicuro non mi ha impedito la visione del film. Non siate pignoli, su...
     
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    No Para se tu avessi avuto anche la metà delle mie allucinanti visioni non diresti così.
    Come far capire a chi non l' ha provato come ci si sente?
    Sono stata fin troppo oggettiva nel raccontare i fatti.
    È un cataclisma sociale perché l'educazione è diventata obsoleta. È sempre più in disuso.
     
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    Non dico che sia economicamente fattibile che ognuno si faccia un proprio impianto in grado di rivaleggiare un vero cinema (per ora, vediamo tra 10 anni), ma che il setup alla portata di tutti (schermo ben calibrato, un impianto audio decente, 40 pollici e full hd) è sufficiente a godersi un film. Il cinema è ancora il miglior modo per avere esperienza di un film, ma non esiste più un divario incolmabile che ti costringa ad andare in sala per vedere l'opera intesa come voleva il regista. Sì si perde un po' di definizione e soprattutto qualità audio, ma i colori, la fluidità dei movimenti e la luminosità sono perfettamente affidabili. La maggior parte dei problemi che si porta dietro l'home cinema solitamente sono dovuti a cattivi acquisti o settaggi sbagliati sulle opzioni del televisore.

    edit: e non mi sembra un ragionamento particolarmente tecnocratico, sto semplicemente prendendo atto del progresso. I cinema ormai usano proiettori digitali, se lo sviluppo di tale tecnologia rende accessibili al grande pubblico tali proiettori e impianti audio ben fatti, la morte delle sale è inevitabile.

    Per il discorso dei disturbatori come dice Madian dipende decisamente anche dalla collocazione geografica, io e penelope viviamo in un grosso centro urbano e per noi è molto più probabile trovarci dei poco di buono in sala. Certo quando vado a vedermi il film d'autore in sala ci siamo io, i miei amici e 2-3 vecchi, ma appena spazio a qualcosa di un minimo popolare (mi vengono in mente Dunkirk e Baby Driver recentemente) mi trovo sempre almeno un disturbatore in sala (schiamazzi, risate inappropriate, chiacchere di sottofondo, gente che si addormenta e russa, ecc).

    Edited by Zio Pinco - 23/10/2017, 19:10
     
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    Dei russatori ci sarebbe da aprire un capitolo a parte.
     
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    Conosco gente che ha il 45 pollici full HD (che dice di amare il cinema) con una frequenza impostata talmente male da dare un aberrante effetto soap opera. Sminuendo qualitativamente film come Il Cavaliere Oscuro agli stardard di Beautiful. Per giunta vantandosene.
     
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    Ecco il mio ultimum actum in disputationem.

    Trovo decisamente importante, per apprezzare appieno la bellezza immaginifica del cinematografo, guardare il film in sala. Così che l’esperienza visiva e sonora di cui è manifesto, possa trovare la più valida delle riproduzioni.
    Credo fermamente che ciò che vuol ritenersi Cinema, sia pensato per il Cinema, e di conseguenza il Cinema inteso come struttura, sala, o tempio, diviene il massimo mezzo di diffusione di quella che Fritz Lang considerava “un’arte per le masse” (da una famosa intervista con Godard che potete comodamente reperire su Youtube).
    Lo stesso Freud, quando agli inizi del secolo scorso iniziò a comprendere le potenzialità del Cinema, ne attribuì chiari connotati psicologici: “il Cinema è come una seduta di psicoterapia”, riferendosi niente meno al buio della sala, col film davanti, immersi nella platea, eppure, in fondo, soli con se stessi. Proprio la potenza del mezzo cinematografico, quella del proiettore che si fa propagatore di immagini riveste un ruolo estremamente romantico, la cui potenza rimanda ad episodi precisi della storia del ‘900 in cui la gente usciva per assistere alle cosiddette rappresentazioni, momenti di storia nazional-popolare che numerosi registi hanno egregiamente saputo tramandare. Pensate ad Ettore Scola, tra gli altri, che in Splendor (1989) rende pienamente il pensiero che tento ora goffamente di esporre, ma basterebbe anche Nuovo Cinema Paradiso di Tornatore.
    Non sono un conservatore, ma guardare un film in tv (dato che la televisione è per inciso la prima forma di Home Cinema), o in Streaming ritengo sia una forma di oltraggio nei confronti di coloro i quali hanno contribuito alla realizzazione dell’opera. Fellini ad esempio, si schierò decisamente contro le interruzioni pubblicitarie perché queste oltre a dilatare esponenzialmente la durata del film, affievoliscono l’attenzione dello spettatore, che ovviamente vede interrompersi di continuo la gamma emotiva che il film suscita in lui; riflessioni, suspence, tutto viene epurato per propinarci 5 minuti abbondanti di formaggini e detersivi. Dilemma della società consumistica, e che il berlusconismo col suo vuoto cosmico e anticulturale da vent’anni in Italia ha ulteriormente imperversato.
    Sopra ribadivo la mia posizione, sicuramente poco conservatrice. Per me guardare un film nelle condizioni che ho citato equivale a mangiare nei fast-food, o leggere un libro su uno schermo luminoso, e il mio fervente anticapitalismo mi dice che tutto questo è francamente disastroso, perché cerca di instaurare una modalità “smart” di accedere a contenuti verso i quali bisognerebbe avere molto più rispetto e non comepurtroppo avviene nell' attuale società liquido-moderna, come direbbe Bauman. Qualcuno crede di fregare il sistema guardandosi il film senza aver speso soldi, ma sono cascati in pieno in un meccanismo che giova loro apparentemente ma che in realtà li aliena, penetrandoli ben bene lungo il deretano, a freddo, del tutto inconsciamente.
    L’Home Cinema è come una sveltina, ti svuota e basta, è un godimento fasullo, un piacere fugace che si disperde in pochi minuti, che non si vede l’ora finisca per continuare quello che si stava facendo prima.
    Questo a meno che non si disponga di un impianto adeguato (home theatre) e che riesca veramente ad emulare l’esperienza di una sala cinematografica, ma si tratta di fortune rare che cadrebbero dinanzi ad una motivazione davvero banale ma altrettanto importante per andare al cinema, quella già espressa, di uscire di casa, e che lo si faccia da soli o in compagnia e di secondaria rilevanza.
    Un altro punto cruciale che critico con una certa verve è il già citato Streaming, metodo che soffre (non sempre) di un’aggravante che è quella di guardare film direttamente al PC, e che corrisponde secondo il mio umile parere, alla perdita per il film, di tutte le componenti che rendono il Cinema quello che dovrebbe essere: composizione delle immagini, fotografia, regia, effetti sonori… come un cibo cotto al microonde, sottratto perniciosamente dei suoi nutrienti.
    L’ultima lancia che voglio spezzare per la mia causa contro l’Home è che tale visione dovrebbe piuttosto essere rivolta alle TV-Series, infatti l’enorme successo della serialità televisiva sta proprio nell’aver catalizzato l’attenzione di un pubblico vasto (famiglie e giovani), a prodotti pensati appositamente per la visione casalinga, poi che gli spettatori attendano l’episodio giornaliero/settimanale o lo guardino in streaming, o lo scarichino con altrettanta nonchalance, è una questione anche questa di second’ordine. Il punto è che in generale la differenza tra il Cinema e le Serie va assottigliandosi poiché mi duole dirlo, ma sempre più film (specie quelli italiani) rassomigliano qualitativamente a delle scarne Serie TV che in una piccola percentuale (specie quelle americane più costose e ben confezionate) riescono a far dimenticare al pubblico il Film pensato unicamente per il Cinema.
    In soldoni potrei dire con una certa diplomazia “diamo a Cesare quel che è di Cesare”, l’unico rimpianto è che l’attualità vede il Cinema perdente e questo è un fatto che alcuni CONTRO hanno ben sottolineato.
    La verità è che oggi quello che una volta era il lusso degli intellettuali - la stessa Hollywood reggeva ancora una certa etica, non solo economica -, il Cinema visionario, il Cinema dei maestri artigiani, è in mano a uomini senza macchia, che agiscono secondo fini utilitaristici e privi del buongusto (o del buonsenso).
    Si collezionano incassi con prodotti di infimo livello che i media esaltano con squallida corruzione, incuranti che il Cinema di cui parlo, quello con la C maiuscola (per dare un senso laconico e vagamente mistico al sostantivo), quello di 2022 – I Sopravvissuti (1973) per intenderci, non viene più prodotto.

    Edited by Paranoyd - 24/10/2017, 14:41
     
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