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Secondo me, un film che sostanzialmente poteva benissimo non uscire, che semplicemente sottosta alle regole del business, in particolar modo quelle correlativi ai nostri cinepanettoni. Battute volgari, sessista, razzista e quanto altro, amalgamato assieme in una pastella che ne stempera parzialmente i toni, ne edulcora i contenuti per renderli più digeribili a tutti.
Un film che di per sé, per sua stessa ammissione, ha poco spessore, un more of the same che vive dell'inaspettato successo del primo, del suo passaparola, del suo essere outsider per cui tutti comunque facciamo sempre il tifo.
Solo che questo secondo capitolo, muovendo sostanzialmente nella medesima direzione del primo, non aggiungendo nulla di nuovo, nulla per cui possa essere sostanzialmente ricordato, a parte la grande autoironia dell'attore protagonista.
E' un film sostanzialmente vuoto, riempito di battute, a volte forzate, a volte divertenti, a volte entrambi, ma che di per sé lascia il tempo che trova.
Una pellicola senza arte né parte, che non delude chi si aspettava la formula del primo, ma che lascia poco sazi, perché è più fumo che arrosto.
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