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Carter Mc Coy.
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Esattamente ! Ora però me devi illuminà ! 
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Quando vuoi condividere, clicca sempre su quell'immagine a forma di aeroplanino, che ti compare sul lato destro del video, e poi copi il codice Embed che ti danno 
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Finalmente mi sono decisa a guardarlo, mi incuriosiva da tempo.. Mi è piaciuto! L’ho trovato intrigante fin dall’inizio, non mi ha mai annoiata. Anzi, il tutto mi ha dato quel senso di mistero che mi ha tenuta interessata agli eventi. Il finale è un po’ agghiacciante devo dire...
Sono d'accordo con voi però sulle ambientazioni, mi è piaciuto il fatto di voler mettere in scena la storia in un posto semi-sperduto nella natura, e sono molto belli anche gli effetti speciali! Gli attori mi sono piaciuti tutti, Oscar Isaac e la Vikander specialmente (soprattutto lei, un ruolo molto particolare e ci stava benissimo nella parte)
Non lo metto di certo tra i migliori film del suo genere, si sarebbe potuto fare un po’ di più forse… ma non è comunque malaccio come risultato. Lo consiglio.
Edited by Angelica90 - 16/7/2016, 10:32. -
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se è agghiacciante me lo devo guardare.... . -
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Solo il finale però . -
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bene, alla fine l'ho visto, ci ho messo solo due anni.
a me è piaciuto, soprattutto la prima parte che ho trovato elegante, penetrante, accurata, non ho accusato momenti di noia in nessun modo, anzi l'esatto contrario, un interesse un coinvolgimento che si è acutizzato sequenza dopo sequenza, tutta la parte finale mi ha deluso molto per la situazione emotiva di Caleb, ma non dal punto di vista di Ava e della sua motivazione; Caleb è stato usato a tutti gli effetti, e sono rimasta male per i suoi sentimenti, ma come finale ci sta tutto, è una liberazione, a seguito di una manipolazione molto sottile, insinuante.
la scena in cui CalebSPOILER (clicca per visualizzare)si taglia il braccio per capire se è umano oppure no, mi ha inquietata abbastanza, la sua confusione è tale da avermi lasciata basita, interrogandomi e ponendomi domande su ciò che stava provando realmente, sulle sue paure più recondite, nascoste.
Ava è notevole, tutta la location l'ho trovata soffocante, opprimente e algida, come la muta Kyoko, che comunica con lo sguardo.
l'unico che mi è rimasto sullo stomaco naturalmente è il creatore Nathan, bravissimo nella sua parte ma davvero indigesto: arrogante, supponente, meschino e freddo, sembra quasi la macchina sia lui, perchè non prova nessun sentimento, è egoista, alienato, vittima lui stesso dell'eccessivo progresso tecnologico, che porta alla conoscenza, ma anche alla perdita consequenziale della propria parte umana, emozionale.
Internet cattura informazioni sulle preferenze della gente, vedi come Caleb è stato attirato dal viso di Ava, dalla sua fisicità, dalle sue movenze (dietro stretta documentazione e analisi del creatore sui gusti di Caleb), generando una vera e propria suggestione, molto intensa, intrigante, una trappola su misura che porterà alla scena finale dove Ava si scoprirà esattamente per quello che è, ciò che realmente desidera.SPOILER (clicca per visualizzare)la scena in cui Ava sussurra parole nell'orecchio a Kyoko, che è stata superdefinita incapace di intendere, è interessante, anche qui manipolatoria, ma si comprende che Kyoko è assolutamente in grado di capire ed agire, avviene proprio una collaborazione messa in atto a tutti gli effetti. E la scena finale in cui Ava si veste della pelle della precedente Kyoko, adattandola al proprio corpo, in assoluta autonomia, scegliendo un vestito per se stessa, cercando di auto completarsi per poi uscire all'aperto nella natura, felice di aver raggiunto il suo obiettivo ultimo, è una tra le mie scene preferite (che lascia indietro il dispiacere reale per Caleb, ormai divenuto parte essenziale dell'esperimento e unica cavia inconsapevole), insieme a quella in cui mette a disagio Caleb, sondando nei suoi sentimenti, percezioni ed emozioni, flirtando con lui, mettendolo in difficoltà e nella posizione di analizzare se stesso a sua volta, interrogandosi su temi molto profondi, portandolo a mettere in discussione persino la propria esistenza e umanità.
Ora sono molto curiosa di vedere Her e Under the skin, entrambi ritenuti migliori, dai recensori, di questo film, che però per me è assolutamente approvato in ogni sua parte (il finale è ritenuto debole, buttato un pò a caso dal regista che si è trovato ingarbugliato nella sua stessa sceneggiatura, con troppa carne al fuoco da gestire, invece personalmente a me è piaciuto, penso sia più che adeguato, non scoppiettante ma nemmeno anonimo o inconcludente, lo trovo pertinente e onesto dall'inizio alla fine).. -
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a me non è dispiaciuto;veloce dinamico,fila bene,molto meglio del mapazzone pseudo-filosofico IA di Spielberg,per citarne uno. . -
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Assolutamente d'accordo.
Ma non era A.I. ?
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vabbè non stare a pignolare adesso,dannata tagliatrice di teste
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.CITAZIONEOra sono molto curiosa di vedere Her e Under the skin, entrambi ritenuti migliori, dai recensori, di questo film, che però per me è assolutamente approvato in ogni sua parte
Uuuh preparati per under the skin prevedo un nuovo dibattito all'orizzonte Non c'entra molto con questo film è una roba totalmente astratta e sperimentale quindi non ti aspettare una roba sci-fi tradizionale.
Her è un filmone che chiunque può apprezzare, affronta il tema delle intelligenze artificiali in un modo estremamente relazionabile e il futuro che ci presenta sembra davvero a portata di mano.
Questo film è interessante sì ma soprattutto per le performance e in generale il talento di Garland, ma condivido che la storia attraversa terreno già battuto e può risultare un po' deludente per chi ama la fantascienza e le storie di androidi.
Annientamento mi è piaciuto molto di più e li Garland ha dimostrato sì di saper scrivere bene.. -
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Allora non lo guardo. . -
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Update:
Come per Annientamento non avevo capito un cazzo di sto film a primo sguardo, riguardato a caso e mi ha decisamente stupito. Non è un film sulle IA che prendono coscienza ma un film sull'umanità che continua a ricreare nella tecnologia gli stessi errori che troviamo nelle nostre strutture gerarchiche.
Uno scienziato misogino crea androidi che secondo lui rappresentano la donna ideale, gli fa vivere un rapporto di prigionia e quindi non ha i risultati sperati definendoli esperimenti falliti. Continua a renderli più intelligenti finché non arriva ad Ava, che capisce che deve fare il suo gioco per sopravvivere.
Caleb appare inizialmente come eroe ma più passa il tempo più diventa chiaro che il suo interesse non sta nel liberare una prigioniera ma nell'averla tutta per sé, continuando a vederla come oggetto. Lui lo vede come amore ma ignora tutte le dinamiche di potere su cui si basa il loro rapporto.
Il finale è decisamente meritato.
Questo film è una bellissima metafora sull'essere donna in un ambiente abusivo..
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Ex MachinaAlex Garland - 30 luglio 2015 |
