Fragilità, il tuo nome è donna.
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Ecco le norme in discussione in vista del Dpcm che entrerà in vigore il 4 dicembre, con l’intento di continuare a frenare la pandemia di Covid, e il numero di contagi da coronavirus.
Riaprono (provvisoriamente) i centri commerciali Dal 4 dicembre saranno aperti i centri commerciali e i grandi magazzini anche nel fine settimana e nei giorni festivi. Ma questa deroga dovrebbe essere provvisoria: il governo è orientato a incentivare lo shopping per due settimane, per poi introdurre nuove limitazioni dopo il 20 dicembre.
I dubbi sugli spostamenti tra regioni È il nodo più intricato da sciogliere. Se, come si prevede, intorno al 10 dicembre la maggior parte delle Regioni sarà in fascia gialla, cadrà il divieto di spostarsi. Ecco perché i ministri Speranza e Boccia si battono per introdurre nuove restrizioni per gli spostamenti su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo è svuotare gli ospedali e scongiurare la terza ondata. E dunque, per impedire che milioni di italiani si mettano in viaggio come accaduto la scorsa estate, l’ala rigorista del governo spinge per mantenere la regola dell’area arancione, secondo la quale «è consentito spostarsi solo all’interno del proprio comune, dalle 5 alle 22». La mediazione di Conte tra rigoristi e aperturisti potrebbe portare ad alcune deroghe per il ricongiungimento familiare nei giorni di festa tra genitori e figli, coniugi, partner conviventi.
Il coprifuoco I ministri della «linea dura» vorrebbero mantenerlo alle 22, se non addirittura anticiparlo alle 21. Ma se si deciderà di prolungare alle dieci di sera l’orario dei negozi per diluire le presenze dei clienti, potrebbe anche essere prorogato alle 23. La notte di Natale scatterà dopo le 24 per consentire la partecipazione alla messa e si discute se la stessa regola possa essere applicata la sera del 31 dicembre.
Le regole per le seconde case Se ci sarà il divieto di spostamento tra le Regioni, potrà andare nelle seconde case soltanto chi ha la residenza o il domicilio.
Quante persone a tavola? Nel Dpcm sarà inserita una raccomandazione sul numero di persone da invitare a casa, ma su questo non potrà scattare alcuna imposizione. Si tratterà del suggerimento di incontrare soltanto parenti stretti fino a un massimo di 6, 8 persone.
www.corriere.it/economia/consumi/2...d07fbf341.shtml
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