La vita di Adele

Abdellatif Kechiche - 24 Ottobre 2013

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    Ah ecco, se c'è una cosa che posso aggiungere è che a me piacciono i film francesi e questo era francese doc :D
     
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    CITAZIONE (jonny95 @ 7/10/2015, 22:35) 
    Anche perchè se dovessi criticare chi non la pensa come me, avrei già litigato con sid 1 miliardo e mezzo di volte. Vero sid? xD

    Ahahah xD altro che! E pure con Ellie e Viky e tutti gli altri :lol:
     
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    CITAZIONE (jonny95 @ 7/10/2015, 22:32) 
    Scusa brendon ma io non me la sono presa per il giudizio al film, che è puramente personale. Mi ha dato solo fastidio il termine che hai usato.
    Ti ho risposto infatti per dirti questo, non per criticare i tuoi gusti. Comunque detto questo io sono apposto. Volevo solo chiarire questo punto, senza alzare nessun polverone xD

    Comunque più che venere nera consiglierei, insieme a cous cous, "la schivata", di cui non c'è neanche la scheda XD
     
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  4. Madian
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    E finalmente vado a commentare anche La Vita di Adele, per la gioia di Angelica, Viky e non so quale altra/o fan del lavoro di Abdellatif Kechiche. Non ho letto tutti i commenti precedenti proprio perché so esserci una specie di faida che si protrae da generazioni, sull'argomento, e non volevo farmi influenzare troppo nel mio giudizio; quindi non conosco le fazioni (so giusto, per sentito dire, che Viky s'è innamorata del film e che ci sono polemiche sulle scene di sesso), non conosco gli schieramenti, chi è in vantaggio, chi perderà la guerra, chi ha assassinato chi e se è stato il maggiordomo, con la corda, in sala da pranzo. Dico questo perché so che molti/e tra voi tengono all'argomento e quindi vado coi piedi di piombo...

    Detto ciò: il film mi ha fatto schifo.

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    :lol: Dai! Sto scherzando! Viky, posa la lupara. Mi è piaciuto :) è indubbiamente un ottimo film, non urlo al capolavoro, ma, per dire, non lo modificherei in alcun modo, è stato pensato per essere realizzato esattamente così, e per come è stato pensato a mio modesto parere è stato anche eseguito bene, non è il film più leggero a questo mondo, ma per essere una pellicola di 3 ore credo scorra bene, le attrici le ho trovate molto brave, la regia e la fotografia molto ben eseguite e la storia è coerente e attuale. Anzi, aspettate, ora che ci penso sì, una cosa che mi ha fatto storcere un po' il naso c'è, ma ci arrivo. Andiamo con ordine che ho già divagato abbastanza.

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    Alua, parliamo di un film che, dai, prima di arrivare a interpretazioni, regia, trama e tutto il resto, è inutile nascondersi che abbia fatto scalpore, prima di tutto, per il tema che va a toccare: l'omosessualità, femminile in questo caso. Perché in fondo è vero, il film è bello e tutto quello che vogliamo, ma prima ancora di vederlo era già famoso per l'argomento che trattava, e per come lo trattava. Quindi partiamo da qui, dato che al giorno d'oggi certi temi sono estremamente attuali, e, bisogna ammettere, pian pianino sempre più accettati dall'opinione comune; non senza difficoltà, sia chiaro, questo non significa che sia tutto semplice, però probabilmente qualche decennio fa un film del genere era sconsigliato anche solo pensare di farlo, non dico dirlo, figuriamoci eseguirlo, ma pensarlo. Ha quindi fatto inevitabilmente discutere, e più dell'argomento in sé, che comunque inizia ad apparire più di frequente anche nel resto delle pellicole contemporanee, è il come ci viene raccontato che ha aizzato la critica, sia positiva che negativa, perché abbiamo un tema caldo trattato apertamente, senza lasciare nulla al caso, e abbiamo scene esplicite di sesso tra due donne, ripetute, e non di pochi secondi, quindi non è un "toccare l'argomento" o un "passarci di fianco", ma è un'immersione totale, per niente nascosta, il voler raccontare nella sua interezza una storia d'amore omosessuale, come spesso accade per quelle eterosessuali, solo che ovviamente essendo prassi ancora non comune crea scalpore, e quindi credo che, inevitabilmente, chi si fa toccare dalla questione, anche se parte dal volerlo vedere senza pregiudizi, poi si ritrovi inevitabilmente a giudicarlo prestando più attenzione al tema e quindi alle proprie opinioni in proposito, piuttosto che al fatto che sia effettivamente un bel film o meno.

    Bene, tolto il primo macigno, vi posso dire che abbiamo Adele (Adèle Exarchopoulos), una liceale con i classici problemi e pensieri da liceale, l'insicurezza, il voler essere accettata, la ricerca di se stessi e di una posizione nel mondo, che si ritrova anche a riscoprire i propri gusti sessuali, non senza incontrare inevitabili difficoltà.
    A darle la spinta definitiva è Emma (Léa Seydoux), una studentessa delle Belle Arti, dichiaratamente omosessuale, che arriva a far innamorare profondamente Adele, presentandole un mondo a lei estraneo, ma senza nasconere nulla a nessuno, la presenta ai suoi amici, ai suoi genitori, in futuro ai suoi capi e colleghi, la fa entrare nella sua vita; Adele cerca di fare lo stesso, ma incontra dapprima la diffidenza e l'ostilità della amiche e delle compagne di scuola, quindi è con se stessa che combatte, perché non riesce ad essere sincera coi genitori, non riesce a vivere il suo rapporto in totale armonia, pur essendo indubbiamente innamorata di Emma.

    Quella che a mio avviso è stata una carta vincente della storia è stata il raccontarci la crisi stessa del rapporto tra le due, ed il seguito della loro storia. E' una storia d'amore e di vita nella quale tutti quanti potremmo riconoscerci, senza farci condizionare dal fatto che si tratti di due donne, ma, come detto prima, capisco che non sia così semplice per tutti. E allora vediamo come è la loro vita insieme, la convivenza, la crescita del loro rapporto e di loro due come individui, le gelosie, la distanza che si crea quando una delle due è particolarmente presa dal lavoro e l'altra inizia a "sentirsi sola".

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    Ora, ho guardato La Vita di Adele quando in contemporanea è appena uscito Spectre, e Léa Seydoux è lì presente in maniera "un pelino" differente da come la vediamo in questo film. Niente, volevo farvelo presente perché è stata una cosa particolare da notare :D
    E poi, dato che mi sono preso qualche riga per le boiate, come li pronunciate Abdellatif Kechiche e Adèle Exarchopoulos? Sono "Abdellatif Chescisc" e "Adel Ecsarsciopulos", che poi in realtà per tutti quanti, per fare prima, sono semplicemente "il regista e la protagonista di La Vita di Adele".
    La "Ecsarsciopulos" mi è piaciuta di più nella seconda parte del film, diciamo da quando entra in crisi e "si sente sola", credo che da lì in avanti esprima appieno e in modo naturale come la protagonista viva quel che le accade, il dramma del distacco dalla persona che ami e del dover comunque continuare la tua vita, il tuo lavoro, facendo finta, agli occhi degli altri, che non sia successo nulla, prima l'avevo trovata brava sì, ma un po' meno. Per la "Seidù" il contrario, mi è piaciuta un sacco nella prima metà del film, il modo in cui approccia Adele, come si rivolge a lei, la tenerezza con cui entra nella sua vita e la passione con la quale vive il suo rapporto, anche carnale, con la ragazza, li ho trovati davvero notevoli; nella seconda parte invece mi ha convinto meno, le sue arrabbiature ed i suoi sfoghi non li ho trovati al livello della sua Emma innamorata.

    Venendo a "Chescisc", credo onestamente che abbia fatto un lavoro sbalorditivo in questo film, si nota la sua impronta, il suo indugiare sui dettagli, il suo mostrare gesti di tutti i giorni che solitamente non vengono mostrati nei film, o di certo non vi si indugia, solitamente, come la persona che mastica e si sporca di cibo, o il muco che cola durante un pianto disperato. Le scene di sesso sono parecchie, è vero, ma non in senso negativo, non le ho trovate eccessive, né in termini di "numero di volte" che di "lunghezza delle scene", capisco che possano risultare una cosa "nuova" da vedere in un film, come già detto in precedenza, e magari non ne consiglierei la visione a persone che so già potrebbero scandalizzarsi, ma per il resto, credo siano corrette per un film il cui obiettivo è proprio quello di mostrarci tutto di questa storia.

    In soldoni quindi, tirando le somme, è un film che apprezzo molto, sia per l'idea che per la realizzazione e le interpretazioni; la cosa che non mi ha convinto, cui accennavo all'inizio, è la recitazione delle compagne di scuola di Adele, che vogliono indubbiamente esprimere alcuni stereotipi sulla ragazza liceale in preda alla curiosità ed all'appetito sessuale, al pettegolezzo ed a volte alla cattiveria, ma che mi sono parse forzate in alcuni frangenti, uno fra tutti la scena della ramanzina fatta ad Adele dopo che Emma è andata a prenderla a scuola.

    Il film non rimarrà comunque tra i miei preferiti forever and ever, pur essendomi piaciuto non è uno di quei film che sento di voler rivedere a tutti i costi, ma ti lascia certamente qualcosa, e il fatto che sia un ottimo film è innegabile. Mi sento comunque di consigliarlo a chiunque si senta davvero libero da ogni pregiudizio di sorta, o da chi sappia quantomeno scindere il valore tecnico ed artistico di una pellicola dal tema che va ad affrontare, perché, come detto, il lavoro è ineccepibile, poi può piacere o meno, ma il motivo non deve essere perché si vede un organo sessuale femminile o perché due donne si baciano in maniera esplicita.

    Pace e amore quindi, in ogni sua forma, senza stare a perdere tempo a dire se eterosessuale, omosessuale, bisessuale, trisessuale, transessuale o asessuale. Pace e amore punto, per il come, poi, fate un po' come vi pare :D

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    Buco di trama

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    CITAZIONE (Madian @ 7/11/2015, 20:53) 
    Detto ciò: il film mi ha fatto schifo.

    Mi si è fermato il cuore per un istante.

    Secondo me questo è un film che parla d'amore e basta, come precisi tu alla fine. Il fatto che abbia come protagoniste due donne è quasi del tutto irrilevante. L'intento della graphic novel era si quello di mettere proprio in luce i problemi sociali e anche familiari che una coppia omosessuale può incontrare. Il film invece ha voluto puntare maggiormente sulla storia d'amore e basta, toccando il disagio personale e l'omofobia veramente di striscio. Nel fumetto c'è una parte dove Adele (che forse non si chiama nemmeno così) viene cacciata di casa dalla madre quando scopre che sta assieme ad Emma.

    Essendo io una fanz obbiettiva, rivedendolo ho notato delle cosine che potrebbero sembrare un pochino "forzate". Secondo me ci sono delle imbeccate di troppo, sia nei dialoghi con sconosciuti (il tizio swag al bar) che alle lezioni scolastiche, sul cogliere l'attimo, il colpo di fulmine ecc, che in un certo senso attutiscono la sensazione di vita vera che il film trasmette.

    Per quanto riguarda i nomi, fortunatamente non mi sono mai trovata a dover pronunciare Exarchopoulos, ma nella mia mente lo pronuncio così com'è scritto, ovviamente raddoppiando la x. Poi ci sono Chescish e la Seidù :lol:

    Vista la foto che hai messo, mi sono ricordata che quelle due donnacce prima di Cannes a blaterare qua e là che Kescish le schiavizzava a girare scene di sesso 25h al giorno, poi dopo Cannes baci abbracci, Kescish bello carissimo ecc ecc. Prendetevi quella Palma d'oro e state zitte la prossima volta. Mah, io non lo so questi giovani d'oggi.
    :m33:
     
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    Ma perché questo tipo di film non li fanno al maschile??? Li comprerei tutti!!!!!!
    Mi è piaciuto molto ho trovato la recitazione soprattutto delle due attrici (l'ho visto doppiato quindi molto brave le doppiatrici) travolgente e intensa.
    Molto interessante e dettagliato.
    Le scene di sesso veramente intriganti per nulla eccessive ma realistiche al punto tale da farti entrare completamente nella vita di questa giovane adolescente.
    I primi piani sono superlativi non ti permettono di staccarti è come se il regista ti tenesse per mano per tutto il film.
    Per essere lungo è lungo e alcune parti mi son chiesta se fossero un di più ma mi son subito risposta questa è la vita di Adele quindi è tutto un unico quadro.
    Se mi ha lasciato qualcosa non lo so.
    Però mi ha emozionata commossa intristita ecc...e la scena del litigio e conseguente rottura è talmente vera da lasciarti scossa.
    Quindi in conclusione un film interiore più che esteriore come le lunghe scene di sesso potrebbero far pensare.
    Non è ostentato. È invece molto intimo.
    Apprezzatissimo.

    Un ultima cosa. Adele era l'unica davvero innamorata. Emma si è intenerita e incuriosita ma alla fine non è stato tanto il tradimento di Adele a rompere veramente il rapporto quanto l'allontanamento mentale di Emma. Loro erano ottime amanti ma la differenza di età e di ambiente inteso culturalmente e quindi la passione di Emma per l arte e il suo background culturale la portava più verso la sua nuova compagna della quale era innamorata nonostante a letto funzionavano meno bene insieme.
    Quando le dice non ti amo più ecco secondo me non l ha mai veramente amata. Mentre nonostante i suoi comportamenti contradditori Adele era presissima per lei Emma era Tutto e quando l ha persa è andata in crisi profonda.

    Non han fatto vedere come hanno reagito i genitori di Adele alla convivenza.
    Non c'è stato un approfondimento sulla rottura tra Emma e Adele e sul dopo di Emma sulla sua vita con la nuova compagna e sua figlia che lei definisce la sua famiglia.
    Lo so perché non c'è stato ma mi è un po mancato.

    Ho letto adesso un po della vostra diatriba.
    Beh è un film che fa parlare di sé alla fine.
    Quindi positivo anche questo punto.

    il sesso che Adele cerca fuori dal rapporto con Emma è il bisogno di colmare la sua solitudine, ma non sembra dargli tanta importanza, si comporta in maniera infantile, non riesce a dare un nome a ciò che prova, non ha ancora quella forza interiore per poter vivere alla luce del sole la sua omosessualità, sembra sempre spaesata, passata lì per caso, curiosa di provare, ma in verità lei c'è dentro tutta, questo lato immaturo io l'ho trovato anche nel suo modo di dormire, dorme ancora come una bambina.

    Edited by PENELOPE29 - 30/5/2017, 12:47
     
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    Bell'analisi Pen, quoto in toto :ok:
     
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    Grazie tesora
     
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