Hercules

Christian Williams, 1995-1999

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    Hercules


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    Hercules (Hercules: The Legendary Journeys) è una serie televisiva statunitense. È stata prodotta dal 1995 al 2000 ed è vagamente basata sui racconti dell'eroe culturale Ercole/Hercules. Venne prodotta per sei stagioni diventando uno degli show più seguiti nella storia della televisione americana.
    La serie è stata preceduta da 5 film televisivi andati in onda nel 1994: Hercules e le donne amazzoni ("Hercules and the Amazon Women"), Hercules e il regno perduto ("Hercules and the Lost Kingdom"), Hercules e il cerchio di fuoco ("Hercules and the Circle of Fire"), Hercules nel regno dei morti ("Hercules in the Underworld"), e Hercules nel labirinto del Minotauro ("Hercules in the Maze of the Minotaur"), usati principalmente per lanciare la serie TV.
    La serie debuttò in Italia su Italia 1 in prima serata sabato 21 settembre 1996 alle 20:30. In seguito, a causa degli ascolti in declino, la serie venne spostata prima al pomeriggio e poi in mattinata.


    Titolo originale: Hercules: The Legendary Journeys
    Paese: USA, Nuova Zelanda
    Anno: 1995-1999
    Formato: serie TV
    Genere: epico, fantasy, azione, avventura
    Stagioni: 6
    Episodi: 111
    Durata: 45 min (episodio)
    Lingua originale: inglese
    Ideatore: Christian Williams

    Prima visione
    Prima TV Nuova Zelanda
    Dal: 16 gennaio 1995
    Al: 22 novembre 1999
    Rete televisiva: Syndication Television / USA Network

    Prima TV in italiano (gratuita)
    Dal: 21 settembre 1996
    Al: 2001
    Rete televisiva: italia 1


    CITAZIONE
    Ambientato in una fantastica versione della Grecia antica non precisamente localizzata nel tempo, anche se nel quinto episodio della prima stagione un soldato dice di aver combattuto nella guerra di Troia, lo show vede come protagonista Kevin Sorbo nei panni di Hercules affiancato da Michael Hurst nei panni del suo fidato amico Iolao. Le vicende narrate riguardano l'intento di Hercules e Iolao di salvare persone e villaggi da mostri, forze del male, egoismo degli dei e quant'altro. Nei primi episodi, come viene menzionato nella sigla, la principale nemica di Hercules era la sua matrigna Era (Giunone), che cercava di distruggerlo servendosi di vari mostri, poiché egli era la testimonianza vivente dell'infedeltà del marito, Zeus (Giove). In seguito nella serie, il malvagio dio della guerra, Ares (Marte), sostituisce Era nel ruolo di principale antagonista. Verso la fine della serie lo stesso Marte viene sostituito nel suo ruolo dal dio malvagio Dahak, il principale nemico di Hercules nella stagione 5 che porta l'eroe a dover recarsi in Babilonia, Scandinavia e Irlanda. Sebbene Hercules dica che Giove l'ha trascurato, l'amore di questo per Hercules viene più volte documentato dallo show. In effetti, Hercules è spesso nominato come il "figlio favorito di Giove". Giove appare parecchie volte nello show, persino per salvare la vita di suo figlio e restituendogli la sua forza sovrumana quando ce n'è bisogno. Hercules, da parte sua, è sempre disponibile ad aiutare il padre quando chiede aiuto e alla fine i due si riappacificano.
    Nei primi episodi della serie gli dei non avevano forma umana ma si manifestavano attraverso le forze della natura (tranne Zeus): per esempio Marte si manifestava o tramite la luna o tramite una pozza di sangue oppure in forma mostruosa. Solo in seguito assunsero forma umana.
    Lo show ha avuto uno spin-off di successo: Xena - Principessa guerriera, con il quale Hercules condivide alcuni personaggi come Marte (Kevin Tod Smith), Autolico (Bruce Campbell), Salmoneo (Robert Trebor) e Venere (Alexandra Tydings). Entrambi gli show, sebbene prodotti in Nuova Zelanda usando attori principalmente locali, che parlano con un accento americano, sono divenuti di fama mondiale.

    Episodi

     Stagione Episodi Prima TV originale Prima TV Italia
     Prima stagione 13 1995 1996
     Seconda stagione 24 1995-1996 1996-1997
     Terza stagione 22 1996-1997 1997-1998
     Quarta stagione 22 1997-1998 1998-1999
     Quinta stagione 22 1998-1999 1999-2000
     Sesta stagione 8 1999 2001


    Cast

    Personaggi principali
    Hercules (Kevin Sorbo, con Ian Bohen come giovane Hercules)
    Iolao (Michael Hurst, con Dean O'Gorman come giovane Iolao)

    Personaggi secondari
    Apollo (Scott Michaelson)
    Marte (Kevin Tod Smith)
    Venere (Alexandra Tydings)
    Atalanta (Corinna Everson)
    Autolico (Bruce Campbell)
    Atena (Paris Jefferson)
    Artemide (Rhonda McHardy)
    Giunone (Meg Foster)
    Giove (Roy Dotrice, Peter Vere-Jones, Charles Keating, e Anthony Quinn nei 5 prequel)
    Alcmena (Elizabeth Hawthorne, Liddy Holloway)
    Deianira (Tawny Kitaen)
    Selene (Sam Jenkins), e Kara Zediker)
    Giasone (Jeffrey Thomas con Chris Conrad come giovane Giasone)
    Strife (Deimos nella versione originale) (Joel Tobeck)
    Callisto (Hudson Leick)
    Nemesi (Karen Witter, Teresa Hill, Kimberley Joseph)
    Falafel (Paul Norell)
    Discordia (Meighan Desmond)
    Nebula (Gina Torres)
    Morrigan (Tamara Gorski)
    Dahak (Michael Hurst, e Mark Newnham)
    Xena (Lucy Lawless)
    Olimpia (Renée O'Connor)
    Corilo (Ted Raimi)
    Salmoneo (Robert Trebor).

    Critica

    La serie si distacca dal mito di Eracle per alcune scelte narrative; ad esempio, i personaggi indossano abiti tipicamente medievali, alcuni episodi presentano trame completamente assurde in relazione alla mitologia e all'epoca in cui è ambientata la storia, Ares (Marte) è un acerrimo nemico del protagonista mentre secondo il mito è stato suo amico pur avendolo affrontato in alcune occasioni. Parimenti, le armi utilizzate nella serie sono incoerenti col periodo storico presunto: si vedono spesso le balestre (appaiono più frequentemente degli archi, forse per via del loro aspetto minaccioso, avendo il dardo sempre incoccato e pronto ad essere sparato), le alabarde, le spade lunghe con impugnatura a due mani (non c'è traccia invece di lance e di scudi oplitici), e, addirittura, in un episodio della 4ª serie, proiettili incendiari. Altre incoerenze storiche sono più sottili, e, più che essere "viste", si percepiscono nell'atmosfera globale, infatti i villaggi visitati da Hercules appaiono sempre simili a piccoli insediamenti medievali anglosassoni. Anche nelle poche occasioni in cui Hercules cita o transita per qualche città grande e famosa, è sempre mostrato poco di queste, e la magnificenza delle stesse risulta soltanto accennata. Similmente, anche la scelta di girare gli episodi spesso sotto un cielo nuvoloso o variabile, unitamente alla palese differenza di vegetazione tra la Nuova Zelanda e i Paesi mediterranei, non fa percepire il clima come caldo tipico del sud Europa, ma più fresco, rimandando con l'immaginazione ai territori celtici. Anche il mare, che per i Greci significava tutto, assieme a Poseidone, divinità antica e prestigiosa quanto Zeus, è molto trascurato nella saga: appare ben poco nelle prime serie, per poi essere un po' più presente tra la terza e la quarta. Poseidone, invece, non appare mai né viene mai citato.
    Infine, un altro difetto visivo della saga, è la mancanza di scene campali. Le guerre importanti vengono spesso citate, ma mai rivissute, e le battaglie che vengono mostrate talora, appaiono più simili a delle scaramucce tra gruppi o clan medievali; probabilmente la scelta di ridurre l'entità numerica negli scontri è stata dovuta sia al basso budget che alla volontà di concentrarsi sulle abilità di lotta dei singoli eroi ed antieroi.
    La versione italiana presenta un'ulteriore, seppur molto passabile, pecca: quasi tutti gli dèi sono chiamati con i nomi latini, non greci; probabilmente ciò è dovuto alla difficoltà della traduzione dei dialoghi in quanto sarebbe stato complesso conciliare il nome di Era con il verbo essere all'imperfetto che è assolutamente identico, era. Evidentemente si è scelto di usare i nomi latini per gli altri dèi per non creare discrepanze[senza fonte] (anche perché lo stesso protagonista viene chiamato col suo nome latino, che tra l'altro rimane tale e non diviene Eracle); ciononostante alcune divinità hanno mantenuto il proprio nome greco, ad esempio Demetra, Persefone e Apollo (il nome di questo, peraltro era identico sia per i Romani sia per i Greci).
    Altre critiche possono essere mosse per quanto riguarda la scelta degli attori, non sempre coerente: alcuni personaggi che riappaiono nelle trame di puntate successive, risultano essere interpretati da altri attori se non, addirittura, da attori principali, opportunamente camuffati: è il caso, ad esempio, di Ificle, re-interpretato da Kevin Tod Smith, in un episodio della quarta serie, o di Lucy Lawless, che prima di interpretare definitivamente Xena, in un episodio precedente interpreta un altro personaggio negativo.
    Anche queste scelte si possono forse imputare a difficoltà di budget o indisponibilità di attori; ad ogni modo il fenomeno non è abusato (nel caso di Ificle, nella quarta serie, non lo si fa accorrere al capezzale della madre Alcmena, probabilmente perché in una puntata così delicata sarebbe stato grottesco o quantomeno inopportuno, farvi apparire Kevin Tod Smith, ovvero Marte, nuovamente nei panni di Ificle).

    Fonte: Wikipedia

    Trailer




    Edited by Angelica_ - 5/12/2016, 18:38
     
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