Star Trek: Discovery

Bryan Fuller, Alex Kurtzman - 2017 in produzione

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    Star Trek: Discovery



    Star Trek: Discovery è la sesta serie televisiva ambientata nell'universo fantascientifico di Star Trek (la settima, considerando anche la serie animata), ideata da Bryan Fuller e Alex Kurtzman per CBS All Access. Si tratta della prima serie del franchise di Star Trek dopo la conclusione di Star Trek: Enterprise nel 2005. Ambientata dieci anni prima degli eventi della serie originale di Star Trek, Discovery segue le avventure della nave stellare USS Discovery nel suo viaggio attraverso lo spazio alla ricerca di nuovi mondi e nuove civiltà. Gretchen J. Berg e Aaron Harberts sono gli showrunner della serie, con il supporto di Akiva Goldsman.

    Sonequa Martin-Green è la protagonista della serie nei panni di Michael Burnham, ufficiale a bordo della Discovery. La serie venne annunciata nel novembre 2015 come prima serie a essere prodotta in esclusiva per il servizio di video on demand CBS All Access. Fuller venne annunciato come showrunner e produttore esecutivo nel febbraio 2016. Nicholas Meyer è consulente creativo della serie, mentre il figlio di Gene Roddenberry, Eugene, figura tra i produttori esecutivi. Nell'ottobre 2016 Fuller lasciò il ruolo di showrunner per via di difficoltà lavorative con la CBS, rimanendo come produttore esecutivo. Berg e Hartberts vennero nominati nuovi showrunner, continuando a sviluppare la mitologia e l'arco narrativo creato da Fuller.

    La prima stagione di Star Trek: Discovery ha esordito il 24 settembre 2017 sulla CBS per poi spostarsi su CBS All Access. La serie è stata accolta positivamente dalla critica, che ha lodato in modo particolare l'interpretazione di Martin-Green, la caratterizzazione dei personaggi e l'aspetto visivo della serie.

    Il 23 ottobre 2017 CBS ha ufficialmente annunciato il rinnovo della serie per una seconda stagione, dopo il riscontro positivo ottenuto in termini di aumento degli abbonati al servizio di streaming.


    Informazioni generali:
    Paese Stati Uniti d'America
    Anno 2017 – in produzione
    Formato serie TV
    Genere fantascienza
    Stagioni 1 Modifica su Wikidata
    Episodi 15 Modifica su Wikidata
    Durata 45 min (episodio)
    Lingua originale inglese
    Dati tecnici rapporto: 2:1
    Ideatore Bryan Fuller, Alex Kurtzman
    Soggetto Star Trek creato da Gene Roddenberry


    Prima visione:

    Casa di produzione CBS Television Studios
    Secret Hideout
    Living Dead Guy Productions
    Roddenberry Entertainment
    Distribuzione originale
    Dal 24 settembre 2017
    Al in corso
    Distributore CBS (ep. 1)
    CBS All Access (ep. 2+)
    Distribuzione in italiano
    Dal 25 settembre 2017
    Al in corso
    Distributore Netflix
    Opere audiovisive correlate
    Precedenti Star Trek: Enterprise
    Seguiti Serie classica



    CITAZIONE
    Ambientata all'incirca dieci anni prima degli eventi della serie originale di Star Trek, la serie segue le avventure della USS Discovery nel suo viaggio nello spazio, alla scoperta di nuovi mondi e nuove civiltà. Nella prima stagione l'equipaggio della Discovery prende parte al conflitto tra la Federazione dei Pianeti Uniti e l'Impero Klingon.


    Episodi

    StagioneEpisodiPrima TV originalePrima TV Italia
    1152017-20182017-2018


    Personaggi e interpreti

    Michael Burnham, interpretata da Sonequa Martin-Green, doppiata da Gemma Donati
    Saru, interpretato da Doug Jones, doppiato da Alessio Cigliano
    Ash Tyler, interpretato da Shazad Latif, doppiato da Andrea Mete
    Paul Stamets, interpretato da Anthony Rapp, doppiato da Riccardo Rossi
    Sylvia Tilly, interpretata da Mary Wiseman, doppiata da Giulia Santilli
    Gabriel Lorca, interpretato da Jason Isaacs, doppiato da Fabrizio Pucci


    Produzione

    Il 2 novembre 2015 la CBS annunciò una nuova serie di Star Trek per il gennaio 2017, in concomitanza con il cinquantesimo anniversario della serie originale nel 2016. È la prima serie di Star Trek a essere prodotta dopo la fine di Star Trek: Enterprise nel 2005. Alex Kurtzman, co-sceneggiatore di Star Trek e Into Darkness - Star Trek figura tra i produttori esecutivi della serie, prodotta specificatamente per il servizio on demand CBS All Access.

    Nel gennaio 2016, il presidente della CBS Glenn Geller rivelò che il network non sarebbe stato coinvolto nella produzione della serie, che è totalmente affidata a CSB All Access. Il mese seguente Bryan Fuller, che cominciò la sua carriera scrivendo per Star Trek: Deep Space Nine e Star Trek: Voyager, venne annunciato come showrunner e co-creatore della serie insieme a Kurtzman. Inoltre Nicholas Meyer, regista e sceneggiatore di Star Trek II - L'ira di Khan e Star Trek VI - Rotta verso l'ignoto, si unì alla produzione come sceneggiatore e consulente creativo. Nel marzo 2016 Eugene "Rod" Roddenberry, figlio del creatore di Star Trek Gene Roddenberry, e Trevor Roth della Roddenberry Entertainment si unirono alla serie come produttori esecutivi.


    Il co-creatore Bryan Fuller ha inizialmente lavorato come showrunner della serie, sviluppando la mitologia e l'arco narrativo della serie.
    Fuller aveva per anni chiesto il ritorno di Star Trek in televisione, in modo particolare per via del suo impatto sulle minoranze, come affermato da Fuller stesso: "Non riuscivo a pensare a quante persone di colore fossero rimaste ispirate vedendo Nichelle Nichols sul ponte dell'astronave, [...] quanti asiatici siano rimasti affascinati da George Takei, e a quanta speranza per il futuro abbia dato loro. Volevo prendere parte a quella rappresentazione per le nuove generazioni". Nel giugno 2016 Fuller annunciò che Vincenzo Natali avrebbe ricoperto il ruolo di direttore di produzione e rivelò che la prima stagione sarebbe stata composta da 13 episodi, anche se ammise di voler limitare il numero degli a episodi a 10 per le stagioni future. Fuller rivelò inoltre che la CBS aveva dato una certa libertà nella durata di ogni episodio, a differenza delle serie televisive tradizionali che hanno delle specifiche durate da rispettare. Nel luglio 2016, in occasione del panel del cinquantesimo anniversario della serie al San Diego Comic-Con International, Fuller annunciò il titolo ufficiale della serie, e rivelò che la serie sarebbe stata ambientata nel cosiddetto "Universo Prime", comprendente le precedenti serie televisive e slegato dai film reboot prodotti a partire da Star Trek (2009).

    Sempre a luglio, la CBS vendette i diritti di distribuzione internazionale della serie a Netflix, un accordo che avrebbe dovuto coprire l'intero budget della serie, stimato inizialmente a $6-7 milioni a episodio. A fine mese la CBS assunse David Semel, già sotto contratto presso il canale, per dirigere l'episodio pilota della serie. Fuller non fu d'accordo con la scelta, definendo Semel "non adatto al lavoro"; lo showrunner voleva infatti un regista più visionario come Edgar Wright, che aveva contattato personalmente per proporgli la regia dell'episodio. Nei mesi successivi, con l'avvio della pre-produzione della serie, Fuller e Semel si scontrarono spesso sulla direzione da dare alla serie, mentre il budget dei singoli episodi saliva sempre di più. Oltre a supervisionare le sceneggiature della serie, Fuller cercava di seguire il design dei set, dei costumi e degli alieni, e passava diverso tempo a occuparsi anche del suo ruolo di showrunner per un'altra serie, American Gods. Il comportamento di Fuller cominciò a destare preoccupazione tra i dirigenti della CBS, che premevano per far debuttare la serie nel gennaio 2017. Nell'agosto 2016 Fuller chiamò Gretchen J. Berg e Aaron Harberts per lavorare insieme a lui come showrunner della serie. Il mese successivo Fuller e Kurtzman chiesero alla CBS di rinviare la serie, in modo da "poter soddisfare le aspettative nei confronti della serie, soprattutto per quanto riguarda gli effetti speciali".

    A fine ottobre 2016 la CBS chiese a Fuller di lasciare l'incarico di showrunner. Per permettere a Fuller di rimanere coinvolto nella serie, anche se non su base giornaliera, Berg e Harberts vennero nominati unici showrunner della serie, lavorando sull'arco narrativo e sulla mitologia sviluppata da Fuller; Kurtzman e Fuller vennero accreditati come produttori esecutivi, mentre Akiva Goldsman si unì alla produzione in un ruolo di supporto per aiutare gli showrunner e i produttori. In un comunicato la CBS affermò di essere "estremamente soddisfatta" del lavoro svolto da Fuller e di voler continuare a sviluppare le sue idee. Nel dicembre seguente Fuller affermò di non essere più coinvolto nella serie, definendo il suo abbandono "agrodolce" e affermando di essere curioso di vedere come sarebbe stato usato il materiale da lui sviluppato. Inoltre si disse disponibile a contribuire a una possibile seconda stagione. Nel gennaio 2017 la CBS posticipò nuovamente la data di debutto della serie, spiegando: "Si tratta di un progetto ambizioso; saremo flessibili con la data di debutto se sarà un bene per lo show. Abbiamo detto sin dall'inizio che è meglio farlo nel modo giusto che farlo velocemente. Inoltre il debutto su CBS All Access ci permette di non essere legati alle première stagionali o a finestre di lancio prefissate".

    Nel febbraio 2017 il CEO dalla CBS Leslie Moonves affermò che la serie avrebbe debuttato "alla fine dell'estate, inizio autunno" del 2017. Nel giugno 2017 Kurtzman spiegò che l'abbandono di Fuller non aveva condizionato lo sviluppo della serie, dal momento che lui e Fuller avevano parlato delle future stagioni di Discovery prima che quest'ultimo decidesse di lasciare la serie, e confermò che "in termini di ambientazioni, personaggi e storia" la serie si sarebbe attenuta a quanto deciso da loro due. Nello stesso mese venne infine annunciata la data di debutto, fissata al 24 settembre 2017; e Harberts e Berg spiegarono che il ritardo nel debutto della serie era dovuto principalmente al desiderio dei produttori di curare ogni dettaglio nei costumi e nella scenografia, in modo da poter creare qualcosa all'altezza delle aspettative dei fan.

    Nell'agosto 2017 venne rivelato che la prima stagione era costata $8-8.5 milioni a episodio, rendendo la serie una delle più costose mai prodotte insieme a serie televisive come Il Trono di Spade, Westworld - Dove tutto è concesso, Marco Polo e The Get Down. Questo aumento del budget superò l'accordo iniziale con Netflix, ma la CBS affermò che i costi sarebbero rientrati grazie anche al numero di nuovi iscritti a CBS All Access che la serie avrebbe portato.

    fonte Wikipedia

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    Approcciarsi a una nuova serie televisiva sul mondo di Star Trek è sicuramente complicato. Credo che persino i creatori abbiano avuto paura nel realizzarlo, perché la reazione di un pubblico purista è sempre un grandissimo punto di domanda.
    Io sono una delle poche appassionate di fantascienza che non ha alcun problema a vedere una nuova trasposizione di un tema a me caro. Perché diciamolo, lo Star Trek originario non era rivolto solo ad una fetta di pubblico, come probabilmente accade più oggi, ma era sì un prodotto per amanti della fantascienza ma anche rivolto alle famiglie. Credo che tutti coloro che hanno più di trent'anni hanno visto nella vita almeno un episodio di uno degli Star Trek.
    Oggigiorno, però, la serialità televisiva ha cambiato pelle, raccontando storie più lineari e più stratificate.
    Il nuovo Star Trek: discovery si adegua ai tempi di oggi, alla tecnologia presente e di come oggi si guarda al futuro.

    E' una serie che coinvolge molto a livello emotivo. I personaggi sono tutti ben caratterizzati e ognuno cerca di migliorarsi. Narra una storia in crescendo, cela alcuni misteri che piano piano vengono al pettine, alcune cose sono anche piuttosto inquietanti ....
    I flash di Ash Tyler dove appaiono le operazioni che ha subito, credo per installargli la coscienza di Voq (non so come si scrive) sono piuttosto truculente!!


    Sotto molti aspetti è anche molto simile alla serie delle origini. Il senso di lealtà, di integrità, di onore... la voglia di scoprire, di apportare qualcosa di significativo per i posteri... ecc...

    Personalmente l'ho apprezzata, non è ovviamente prima di difetti, ma è un buon prodotto che si stacca dal vecchio approcciandosi di più al mondo moderno ma che rimane saldo nei valori carini della serie :)
     
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    Questa nuova serie di Star Trek è il nuovo Star Wars. È difficile prenderla sul serio se si è fan delle vecchie incarnazioni della serie, ma dai pochi episodi che ho visto non mi sembra male. Come dice Sidney ha decisamente un approccio più moderno, è una space-opera con una trama verticale e un sacco di anti-eroi come protagonisti, mentre lo star trek più classico aveva episodi auto-conclusivi, si destreggiava in premesse sci-fi molto fantasiose e aveva personaggi molto più positivi.

    Solo si discosta troppo da ciò che concepisco come Star Trek e ha un po' di problemi di consistenza con l'universo stabilito nelle vecchie serie (di cui questa nuova sarebbe un prequel). Ciò che mi pesa di più è proprio l'aver perso quell'ottimismo di fondo che ha sempre contraddistinto star trek, e che non era solo legato al modo in cui si scriveva per la tv tra gli anni 60-90, ma proprio una caratteristica dell'umanità di quell'universo fittizio (un'umanità più evoluta, unita e saggia).

    Inoltre è un peccato che abbiano deciso di ignorare gli elementi canonici stabiliti dalle limitazioni che la serie aveva nelle sue precedenti incarnazioni, ad esempio le pulsantiere di comando dall'aspetto retrofuturistico della serie classica. Capisco che abbiano avuto la necessità di modernizzare il look della serie ma avrebbero potuto sfruttare l'elemento retrofuturistico, anzi che ignorarlo (un po' come ha fatto blade runner 2049).

    CITAZIONE
    Personalmente l'ho apprezzata, non è ovviamente prima di difetti, ma è un buon prodotto che si stacca dal vecchio approcciandosi di più al mondo moderno ma che rimane saldo nei valori carini della serie :)

    Ecco diciamo che non sono d'accordo su sta cosa, almeno fin'ora non mi è sembrato. Si è un buon modo per modernizzare una serie ma non mi sembra che ne abbiano mantenuto i valori... però oh ho visto solo 2 episodi quindi potresti avere ragione tu.
     
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    Il comandante Philippa Georgiou, a parer mio, non perde assolutamente l'ottimismo di fondo che dici tu...
    Secondo me i valori originali ci sono.. ma io sono alla decima puntata :lol: sono in pari con la programmazione

    CITAZIONE
    Sotto molti aspetti è anche molto simile alla serie delle origini. Il senso di lealtà, di integrità, di onore... la voglia di scoprire, di apportare qualcosa di significativo per i posteri... ecc...

    Questi sono i "valori" o comunque le larti che ho trovato più legati al vecchio star trek
     
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    Sento dire da molti (Zio Pinco incluso :) ) che questa serie non è in linea con le altre di Star Trek e che sia una grande cavolata.... Secondo me è davvero bella....
    Oggi ho visto l'episodio 13, quello appena uscito e caspita devo essere sincera, alcune cose proprio non me le aspettavo. Poi a mio avviso rimangono fedeli ai valori degli altri capitani e delle alleanze. A me non dispiace proprio.

    A differenza di altre magari ha una lunga storia verticale che si differenzia un po', ma quelle singole degli episodi e dei personaggi direi che sono in linea con l'ideologia originaria... Certo non ha episodi auto-conclusivi come una volta...
     
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    Visto l'episodio S1x14 penultimo della prima stagione... Un episodio all'insegna della "potenza" femminile :lol: e migliore della puntata della scorsa settimana. Si spiegano problemi di continuity che in molti hanno criticato :lol:
    Molto piacevole questo episodio, anche se in alcuni punti un po' prolisso
    Come tutta la parte in cui Michael Burnham si rifiuta di vedere Ash Tylee e poi quando lo incontra tutte le sue menate... No questo è troppo anche per me :lol:

    Inoltre sul finale dell'episodio:
    Torna Georgiou a comandare come capitano... Ma dato il suo background nell'altro universo... vorrà uccidere tutti quelli che non sono terrestri? :lol:

    Settimana prossima la fine della serie :D
     
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    S1x15 ultimo episodio
    Ecco io mi sono emozionata sul finale :lol: Un po' frettoloso il risolvimento di tutta quanta la storia che lega l'intera stagione, ma il finale mi è piaciuto un sacco
    La consegna delle medaglie d'onore,
    prima ancora l'incontro di Michael con sua madre e il padre vulcaniano che le riconsegna la spilletta da capitano; il suo discorso alla consegna delle medaglie, e il finale incontro con l'Enterprise t4718

    La seconda stagione inizierà in autunno... Sono curiosa di sapere se sarà legata all'ultimo incontro dell'ultimo secondo :lol:
     
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    È nella mia lista Netflix. Ero un po' incerta, ma mi pare di capire che merita?
     
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    CITAZIONE (Ellie02 @ 13/2/2018, 09:30) 
    È nella mia lista Netflix. Ero un po' incerta, ma mi pare di capire che merita?

    Per me si è piuttosto carina.. ma a quanto pare è criticata molto xD sopratutto per il fatto di avere una storia orizzontale e non episodi autoconclusivi come la serie originale.
     
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    Ah,ho capito. Il trailer mi aveva colpito positivamente, ma devo ammettere che sono una profana in ambito Star Trek!! :unsure:
     
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    :lol: allora può sicuramente piacerti :)
     
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    Ho iniziato a vedere questa serie senza troppe aspettative, ma devo dire che mi ha stupito favorevolmente. Ottima caratterizzazione dei personaggi, trama intrigante e colpi di scena degni di nota. Momenti di azione si mescolano ad attimi carichi di emotività. Il tutto condito dai tratti che contraddistinguono una buona storia di fantascienza. Aspetto la seconda stagione con ansia. Da vedere.
     
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    Finora ho visto la prima parte del progetto.
    Ero molto in hype per una nuova serie essendo un trekkie da sempre. :D
    I primi due episodi mi hanno davvero emozionato.
    Gradualmente, l'interesse è un po' sfumato.
    Mudd, anche se interpretato da Rainn Wilson, credo non avesse necessariamente bisogno di due episodi di cui uno è il classico modello di puntata con un loop temporale.
    Inoltre, i personaggi li ho iniziati a considerare un po' banali sviluppando una sorta di incomprensione verso la protagonista a cui credo sia stato concesso troppo
    considerando che è una prigioniera


    Fighissimo il capitano Lorca e Sarek, indubbiamente i miei personaggi preferiti fino ad ora.
    Non mi resta che proseguire appena rinnovo Netflix, ma se la serie partì nella maniera più benaugurante possibile, è poi un po' scaduta, ma spero nel meglio.
    È comunque un gran ritorno per il mondo delle serie televisive e dello sci-fi.
     
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    :wub: :wub: :wub:
     
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