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Vigeland.
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Dare una spiegazione logica e creare una sinossi di Eraserhead non è una cosa semplice, sopratutto non è detto che infine sia corretta, date le innumerevoli astrazioni e immagini oniriche di cui è ricco.
L'incipit già da solo può dare adito a numerose interpretazioni.
Le immagini che vediamo, sono di ambigua interpretazione. Troviamo un pianeta o un asteroide il quale man mano ci si avvicina potrebbe ricordare la forma del cervello, con insenature e punti buii. Poi si passa attraverso un buco nero e scendiamo sulla terra, avvicinandosi ad un tetto di una casa e anche qui si cambia scena attraverso un buco. Entriamo questa casa dove si trova un uomo che manovra delle leve, vediamo i vetri rotti, infine torna al pianeta e compare in sovrimpressione il volto un po' spaurito e attonito di Henry Spencer che sarà il protagonista di questa delirante storia.
Le immagini cambiano, e lo fanno ad un ritmo crescente passando dall'uomo che manovra le leve, per poi arrivare ad un'immagine di un grosso spermatozoo che pare uscire dalla bocca di Henry, le cui fattezze sono simili a quello che sarà poi la creatura concepita da Henry e Mary.
Viviamo un vero bombardamento di immagini simboliche quali acqua, buio, luce, particelle... Per arrivare al protagonista che ritroviamo mentre cammina in una strada, in quella che è la dimensione reale – o almeno si crede lo sia, mentre torna a casa.
Il contesto è piuttosto disadorno e deserto, decadente. Come del resto è decadente tutta l'intera ambientazione.
Henry viene invitato a cena dai genitori di Mary, e fin qui è anche tutto normale.
Arrivato a casa della fidanzata scopriamo che sono tutti folli, compresa la dolce Mary. Per cena vengono serviti dei galletti (o polli o quel che sono). Mentre Herny taglia il pollo questo comincia a muoversi, a perdere sangue, come fossero delle mestruazioni. Immagine che ritroveremo anche in seguito.
Capiamo che qualcosa sta cambiando, dato lo scorrere delle immagini e del sangue.... Il cambiamento avviene, il motivo della cera era di informare Henry che diventerà padre di un figlio nato prematuro.
I due fidanzati vanno così a vivere insieme a casa di Henry ma, Mary, stressata dal pianto ininterrotto del bebè torna dai suoi genitori abbandonandoli entrambi.
Nonostante sia stato lasciato solo, Henry non è così solo, ma anzi all'interno del radiatore del suo termosifone comincia ad immaginare un palcoscenico su cui si esibisce una strana donna con la pelle rovinata. Riceve visite dalla vicina avvenente che gli regala una lunga notte di sesso, un puro rapporto carnale senza sentimenti da parte di lei.
Dopo il loro rapporto carnale Henry sogna nuovamente quel palcoscenico che vive all'interno del radiatore, ma questa volta c'è anche lui stesso. Vede la sua testa staccarsi sospinta dalla creatura che cresceva dentro di sé. La sua testa viene poi rubata ed utilizzata per fabbricare dei gommini per matite.
Probabilmente turbato da questo sogno, Herny, una volta sveglio sopprime la creatura provocando addirittura la fine del mondo. E il tutto si conclude con un luminoso abbraccio di Henry e la donna del radiatore.
La trama, in cui traspare un forte senso onirico e di delirio, offre alcuni spunti narrativi tra loro isolati e senza concatenazione logica. Ci sono misteriose suggestioni per cui ogni cosa dovrebbe rimandare ad altro.
Tutto, ogni oggetto, ogni particolare obbedisce a delle regole più grandi e generali. Infatti notiamo come ogni oggetto è composto a sua volta da infinite particelle sempre in movimento, dando il senso continuo della vita e del tempo che scorre.
Gli ambienti e le atmosfere possono sembrare ambientazioni quotidiane ma è proprio nella vita quotidiana che si nascondono le nostre più grandi paure. Tutto quello che appare tranquillo e rassicurante può trasformarsi in terrore puro.
Il tutto è accompagnato dall'incensante gorgoglio di vari rumori e dal pianto incessante e persistente della creatura e crea un atmosfera di angoscia e ossessioni. Un male che piano piano si espande ed entra nelle persone. E il culmine lo si avrà nel finale, quando Henry decide di sezionare la creatura, essa si rivela per ciò che è. Potrebbe essere paragonato all’ involucro di un virus che cresce e si espande. Un magma di sangue, organi interni che esploso, e inghiottono i valori,le credenze, le persone, l'amore. Rivelando un universo freddo e senza amore.
I personaggi più caratterizzati sono appunto Henry e la creatura. Quest'ultima ha un ruolo primario e indelebile. Alla fine del film vi ricorderete di lei e della sua fine … per sempre
Gli atri sono solo abbozzati e privi di valori.
La componente onirica c'è, è molto presente, ma non direi che è la base della pellicola. Come dice il titolo, il film è un esplorare la mente. Le irrazionalità e gli impulsi.
Molti registi hanno affrontato il tema psiche i viaggi onirici della mente in svariati modi. Lynch direi che è il padre della mente. Come sappiamo la mente è uno dei luoghi più oscuri e idiomatici su cui fondarci un film, e Lynch con Eraserhead, ha affrontato il tema in modo essenziale, minimalista, delirante e con accenni al fantastico.
Altra tematica, seppur risulta essere meno essenziale, è quella sessuale. Fin dalle prime immagini vediamo come la sessualità sia un tema universale, piccoli spermatozoi che vagano nello spazio. Il sesso che Henry fa con la vicina di casa, seppur lui creda che sia fatto per amore, così non è, e infine il coronamento del vero amore con la donna del radiatore.
Lynch in questa pellicola rimane attaccato ai vecchi metodi filmici, adoperando delle tecniche semplici ma molto reali.
Essenziali saranno anche le riprese e i cambi di scena. Troviamo pochi i movimenti di macchina, molti campi lunghi che si restringono a rivelare dettagli microscopici.
Il regista gioca molto anche con il buio e la luce. Le luci esplodono, mettendo così in rilievo ogni loro scintilla, portandoti a vedere ogni singolo elettrone anch'esso vivo e parte dell'universo.
Il protagonista di questa pellicola potrebbe ricordare un po' Jeffrey Beaumont, quelli di Velluto blu, che prenderà vita anni dopo, ma che terrà quella componente un po' allucinata tipica di Henry.
Eraserhead è astrazione pura, e forse non riusciremo mai ad interpretarlo per quello che veramente è, ma Lynch è sempre stato molto attento a non dare nessuna risposta in merito ad una interpretazione valida e veritiera.
Il film andrebbe analizzato in ogni sua scena, ogni singola inquadratura e poi studiato nel complesso, ma anche così avremo delle visioni contrastanti. Ed ecco perché questo regista è un genio! Oppure semplicemente ci ha trollati tutti e ha solo messo insieme delle cose che gli passavano per la mente per vedere che impatto potessero avere nelle menti delle persone.
Decisamente non è un film per tutti. Lo consiglio a chi piacciono gli enigmi, l'horror e i deliri. Ma sopratutto a chi piace David Lynch.
Personalmente non lo inserirei nella mia top 10, ma nemmeno nella mia top 100. Non è proprio il genere di film che piace a me, per quanto apprezzi la componente psicologica (nel caso ci sia e non mi sia sbagliata in tutto) tutto il film risulta eccessivamente privo di apparenti collegamenti logici e per approfondirlo va analizzato nell'intero complesso.. -
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Direi che la trama sembra molto bizzarra, perciò non vedo l'ora di vederlo. . -
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Fa davvero cosi paura? 
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Paura proprio no.... . -
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visto tantissimi anni fa mi ha inquietato come tutto quello che fa Lynch ma in senso negativo, mi fa andare fuori di testa questo regista.
la donna che balla nel radiatore mi angoscia ancora adesso, e pure mike mike!!!
la mia amica che adora Lynch da malattia proprio me lo fece vedere senza prepararmi psicologicamente, forse rivedendolo adesso starei ancora male, perché sono quelle sensazioni a pelle che non ti levi più di dosso.
è pazzo! se si pensa che ha dipinto tutti i muri di casa di nero.
però questo genere di follia non mi dispiace, indica libertà assoluta. il che è un pregio da qualsiasi angolazioni la si guardi.. -
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Lynch è il colonnello Kurtz del cinema...ha dei metodi "insani"
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.Lynch è il colonnello Kurtz del cinema...ha dei metodi "insani"
Tutto qui?
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come Penelope sono un critico "de panza",non so dire di cose tecniche ecc..
Posso dire che dopo 5' ho pensato:non arrivo al decimo e invece è successo l'opposto di "Memento", il film mi ha tirato "dentro" e me lo sono guardato tutto d'un fiato.
come avete già scritto credo che il B/N in un film del genere sia indispensabile così come guardarlo in perfetta solitudine.
Altro non so ...e non vorrei diventare logorroico
Edited by maxsp - 4/10/2017, 19:39. -
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È da acido questo film...nel senso che non serve che ti fai. . -
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è vero..l'unica differenza sono i colori 
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EraserheadDavid Lynch - 1977 |
