-
.
Lontano dal Paradiso
Far from Heaven
DATA USCITA: 20 dicembre 2002
GENERE: Drammatico, Sentimentale
ANNO: 2002
REGIA: Todd Haynes
SCENEGGIATURA: Todd Haynes
ATTORI: Julianne Moore, Dennis Quaid, Dennis Haysbert, Patricia Clarkson, James Rebhorn, Viola Davis, Bette Henritze, Michael Gaston, Ryan Ward, Lindsay Andretta, Jordan Puryear, Kyle Smith, Celia Weston, Barbara Garrick, Olivia Birkelund, Steve Ray Dallimore
FOTOGRAFIA: Edward Lachman
MONTAGGIO: James Lyons
MUSICHE: Elmer Bernstein
PRODUZIONE: Killer Films,
DISTRIBUZIONE: Eagle Pictures,
PAESE: Francia, USA
DURATA: 107 MinCITAZIONESiamo nell'inverno del 1957, a Hartford nel Connecticut. Cathy Whitaker sta tornando a casa, dopo una giornata di commissioni. Suo marito, Frank, che è capo della succursale locale della Magnatech, una società che vende televisori, è atteso a casa per cena. Mentre Sybil, la loro domestica, aiuta Cathy a scaricare l'auto, David e Janice, i figli dei Whitaker, sono chiamati in casa per prepararsi alla cena. C'è solo un problema: è tutto il pomeriggio che né Cathy né Sybil hanno parlato con il signor Whitaker. Da questa scena iniziale, stranamente non ironica, i valori americani degli anni '50, presto si trasformano in un groviglio di conflitti...
fonte ComingSoonTrailer
Edited by Angelica90 - 5/5/2016, 17:52. -
.
Questo film è incantevole.
Un melodramma poco originale come tanti, potente come pochi. Ben recitato, ben diretto, ben fotografato, davvero impeccabile sul piano tecnico.
E' la storia di una famigliola borghese americana degli anni '50, il cui dramma si consuma a ritmi lenti ma mai noiosi, tranquilli, la vicenda è tratta con arguta sensibilità che con l'ausilio della colonna sonora del grande Elmer Bernstein sfiora vertici di rara poesia.
Il paradiso, metafora di un sogno (piccolo)borghese, manifesto di un'ideale di vita felice: bella casa, bella famiglia, bel giardino, sono quanto di più caro la protagonista ha e ciò che ogni donna vorrebbe, è dipinto con colorazioni accese, luminose, sature che la fotografia non manca prontamente di mettere in risalto.
Julianne Moore è la protagonista perfetta, bellissima e bravissima, capace di sorreggere col proprio talento la pellicola, di dare un tocco in più di grazia e passione.
Gli interpreti maschili incarnano invece due tipi di bersagli ideali razziali della società americana retrograda dell'epoca, l'omosessualità del marito, il colore della pelle dell'umile giardiniere.
Il primo (Dennis Quaid) ha cercato di sopprimere, di mantenere celata la sua condizione per non far ricadere tutto su di sì e la propria famiglia, recandosi in cura da uno psichiatra.
Il secondo (Dennis Haysbert) è costretto a subire ingiurie di ogni genere che si riverseranno anche sulla figlioletta, entrambi vittime dei pregiudizi e dello sdegno comune.
La regia è di Haynes è fantastica, tipica di questo genere di film, fa uso di dolly e carrellate verso l'alto, lente e molto studiate, come l'inquadratura finale.
Oltre al razzismo dei bianchi e all'omosessualità, è trattato leggermente anche quello della stratificazione sociale.
Voto 9.