Premio Oscar
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Non so quale spirito maligno mi abbia indotto a scegliere questo film, non lo so, forse Belzebù in persona. Per quanto difficile, cercherò di dare un commento serio, ma anche no.
Fin dall'inizio si percepisce il male incombente: la voce narrante della protagonista che accompagnerà praticamente tutto il film (altrimenti avrebbe ancor meno senso) e ti porterà ad odiare tutti gli individui con la R moscia.
La ragazza si chiama Carolina e per non deludere i fan che si aspettano nomi inesistenti e senza senso nei film di Moccia, Carolina sarà abbreviato in CARO (ma incontreremo anche Dodò, Gibbo, pincopallo ecc). Lei ci racconta la sua giornata felice, io non riuscivo a smettere di ridere compulsivamente non so perché, e ci dice che ha 14 anni e sta andando a fare l'amore. Tutto normale. Perciò deve iniziare a dimostrare o a comportarsi da grande, quindi in edicola non acquisterà più il solito giornaletto, ma La Repubblica ed un altro giornale...minchia logico. Come se non bastassero già tutte queste assurdità, Caro ci racconterà dal principio com'è arrivata a quella giornata così importante nella sua stupida ed insignificante vita.
Si parte da settembre con l’inizio del nuovo anno scolastico, presentandoci un centinaio di personaggi standard che dopo quel momento non vedremo più e non avranno alcuna utilità. In questi film scadenti si cerca sempre di rappresentare la scuola come se fosse quella che vediamo nei film made in Usa, ma quando mai.
Ma è un po’ come lo spirito dell’intero film, che altro non è che un susseguirsi di scene completamente casuali e slegate tra loro.
Comunque a quanto pare l’unica preoccupazione dei ragazzi della scuola media è quella di prepararsi a fare l’amore. Boh. Non sto dicendo che io a quattordici anni non ci pensassi, più che altro mi domandavo cosa fosse e sono sempre stata un po’ tarda in queste cose, ma la mia priorità era quella di passare le immagini di Dragon Ball ed Avril Lavigne sui floppy…anzi no, alle medie avevo appena scoperto la capienza dei compact disc.
Vabè, gira e rigira tra un susseguirsi di cazzate varie un giorno la simpaticissima Carolina incontra Massi, a dire il vero non lo incontra…si intravedono in un negozio (dopo un paio di volte che si sente ‘sto dannato nome “Massi” si comincia a pensare a grosse pietre, ai sassi, non più al nome proprio di persona). Lui la aspetta fuori e passano tutta la giornata insieme, facendo cose che in una giornata non è assolutamente possibile fare per questioni di tempo materiale. Dopo quel giorno non si rivedono più per altri 4-5 mesi e nel frattempo la grandissima Carolina avrà più fidanzati di tutti noi messi assieme. Quando si ri-incontrano, in circostanze più surreali di una puntata di Voyager, questo è uno degli unici due dialoghi che hanno in tutto il film:
- Caro: Ti amo
- Massi: IDEM, voglio fare l’amore con te
- Caro: Ok.
E qui si ritorna alla mattina felice in cui lei si prepara ad andare da lui, ma sfortunatamente lo vede baciarsi con un’altra e la storia finisce lì.
Parlare del comparto tecnico è inutile. Non c'è regia, non c'è fotografia, le canzoni sono messe a caso e sono anche brutte...si salva poco la recitazione, ma perchè è perfettamente adeguata al contesto.
L'unica storia interessante è quella del fratello di lei, ma sono stati in grado di rendere deficiente anche quel personaggio che fin dall'inizio ha dimostrato il contrario.
A conti fatti, questo film è quanto di più diseducativo esista per un adolescente. Questi a 12-13 anni guidano le macchinine elettriche, vanno sui motorini con i caschi messi male, scrivono con i pennarelli sulle vetrine dei negozi, fanno l’amore nei bagni della scuola (e se te ne sei fatti tanti diventi leader e maestra di vita). Puttana Eva.
È pieno di idiozie oltre ogni immaginazione, ma vi lascio il gusto di scoprirle quando lo vedrete (?)  :*
Ah, dimenticavo la pubblicità spudorata alla Tim, ScuolaZoo, Cornetto Algida e chissà che altro...ma giustamente direi, altrimenti quale persona sana di mente l'avrebbe finanziato?
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