La Piovra

Damiano Damiani - 1984

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    La Piovra


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    La piovra è la prima miniserie televisiva della più celebre saga della serie italiana, La piovra.
    Miniserie in sei puntate per la regia di Damiano Damiani, è andata in onda la prima volta in Italia dall'11 marzo 1984 al 19 marzo 1984 ogni domenica e lunedì alle 20:30 su Rai Uno.
    Tra gli interpreti principali Michele Placido, Barbara De Rossi, Francois Perier, Florinda Bolkan, Angelo Infanti, Nicole Jamet, Cariddi Nardulli, Renato Mori, Flavio Bucci, Renato Cecchetto, Jacques Dacqmine, Paul Guers, Geoffrey Copleston, Massimo Bonetti e Pino Colizzi.
    La prima TV italiana della miniserie, con il passare delle puntate, ha fatto registrare un'irresistibile ascesa di audience: dagli 8 milioni di telespettatori del primo episodio ai 15 milioni del sesto.


    Informazioni generali
    Nazione: Italia, Francia
    Anno: 1984
    Formato: miniserie TV
    Genere: drammatico
    Episodi: 6
    Durata: 400 min (totale)
    Lingua originale: italiano

    Caratteristiche tecniche
    Aspect ratio: 4/3
    Colore: colore

    Crediti
    Regia: Damiano Damiani,
    Marisa Agostini (assistente)
    Soggetto: Ennio De Concini
    Sceneggiatura: Lucio Battistrada, Massimo De Rita, Nicola Badalucco
    Fotografia: Sebastiano Celeste
    Montaggio: Enzo Meniconi
    Musiche: Riz Ortolani
    Scenografia: Diego Alchimede
    Costumi: Marisa Crimi
    Produttore: Salvatore Morello(ispettore),
    Vito di Bari(ispettore), Francesco Benvenuti(segretario),
    Stefano Bartolini(segretario)
    Produttore esecutivo: Claudia Aloisi

    Prima visione
    Prima TV Italia (gratuita)
    Dal: 11 marzo 1984
    Al: 19 marzo 1984
    Rete televisiva: Rai Uno

    CITAZIONE
    In una città della Sicilia (la città in questione è Trapani, che però non verrà mai nominata direttamente nel corso della saga) viene trovato assassinato il commissario Augusto Marineo, capo della squadra mobile della locale Questura. Apparentemente, tutto lascia supporre si tratti di uno dei tanti delitti di mafia che insanguinano la città.
    Al posto del commissario assassinato, viene incaricato di sostituirlo il commissario Corrado Cattani, che arriva da Milano, sotto consiglio e supervisione del professor Sebastiano Cannito, suo maestro alla scuola di Polizia. Durante i primi sopralluoghi, Cattani incontra un suo ex allievo, Leo De Maria, da tempo attivo in Sicilia, che lo accompagna al funerale della ricca marchesa Eleonora Pecci Scialoia, morta suicida in circostanze misteriose, lasciando come unica erede una figlia, Raffaella detta Titti, caduta da molto tempo nel dramma dell'eroina.
    La modalità dell'omicidio di Marineo, avvenuto la stessa notte del suicidio della marchesa Pecci Scialoia, costituisce il punto di partenza delle indagini. I sospetti cadono su Sante Cirinnà, ufficialmente proprietario di un autosalone ma in realtà noto trafficante di droga che tiene in pugno molti ragazzi tossicodipendenti, tra i quali c'è anche Titti. Cattani viene ben presto in contatto con i notabili della città: banchieri, avvocati e politici lo accolgono nei loro ricevimenti, nel tentativo, più o meno esplicito, di ottenere la sua compiacenza e riservando a sua moglie, la pittrice francese Else e alla loro figlia Paola gentilezze ed attenzioni. Il commissario però, che in questi frangenti fa la conoscenza dell'avvocato Terrasini e della contessa Olga Camastra, nobildonna ricca e misteriosa, proprietaria di diverse imprese, ostenta il suo distacco da ogni possibile coinvolgimento.
    Con l'arrivo di Cattani, le indagini sul delitto Marineo subiscono un'impennata. Il commissario non si fida di nessuno e si insospettisce dello strano comportamento reticente e poco collaborativo dell'ex braccio destro del suo predecessore, il vicecommissario Giuseppe Altero.
    De Maria, intanto, scopre che il fratello della sua fidanzata e futura moglie Anna Caruso, un detenuto legato alla mafia trasferito in Sicilia, è a conoscenza di fatti importanti che potrebbero servire per scoprire chi sono i mandanti della morte di Marineo. Riesce a farseli svelare, ma non fa in tempo a esporli a Cattani perché viene ucciso da un sicario di Cosa Nostra, in un bar, in pieno giorno ed anche il fratello di Anna viene in seguito brutalmente assassinato in carcere dove viene impiccato, inscenando il tutto come un suicidio.
    Cattani non si scoraggia e prosegue le indagini. Si reca da Titti Pecci Scialoia per ottenere informazioni sulla morte di sua madre e resta colpito dalla solitudine e dalla depressione della ragazza, che in breve tempo si innamora di lui.
    Cattani non vive un periodo familiare felice, il suo matrimonio è in crisi da tempo, e tale crisi si aggrava ancora di più quando Else gli confessa che lo ha da poco tradito con Nanni Santamaria, un giornalista, proprietario di una tv locale, Tele Sicilia Occidentale, strettamente legato alla mafia cittadina, nonostante sia il fratello di Don Manfredi, coraggioso parroco antimafia della città, che gestisce una comunità di recupero per tossicodipendenti, in cui lavora anche Anna.
    Ma il radicato spirito di servizio viene prima di ogni altra cosa, ed il commissario non esita a sfruttare il sentimento di Titti (con la quale allaccia una relazione, scoprendo di provare anche lui dei sentimenti per la ragazza) per condurla a farsi raccontare la verità. La ragazza rivela che è stato Cirinnà a uccidere, nella stessa notte, sia sua madre che il commissario Marineo, i quali erano legati da una relazione extraconiugale, per vendicarsi di entrambi che lo accusavano di aver portato alla rovina Titti fornendole l'eroina e del commissario che non aveva voluto proteggere i suoi traffici di droga. E che, minacciandola e tenendola legata a sé con la droga, l'aveva costretta a una relazione con lui, obbligandola anche a rivolgersi al vicecommissario Altero, grande amico di Marineo, che poi avrebbe messo in scena una versione dei fatti molto diversa dalla verità: la madre suicida e Marineo trasportato in macchina in un luogo di periferia della città per far credere a tutti che fosse morto in un agguato.
    Il commissario, per incastrare Cirinnà, lo fa ingelosire mostrandosi assieme a Titti nelle feste dell'alta società della città, poi sfida direttamente il narcotrafficante nel suo autosalone promettendogli di mandarlo in galera. A Cirinnà non resta che ucciderlo, ma al momento dell'agguato capisce di essere finito in trappola: Cattani lo stava aspettando e lo arresta. Mentre è in cella dalle indagini emerge che l'avvocato Terrasini è al vertice dell'organizzazione criminale locale ed è l'uomo più vicino alla Cupola e che, assieme ai suoi alleati, il banchiere Alfredo Ravanusa e la contessa Olga Camastra, ha organizzato un grosso traffico di droga internazionale, finanziato dal denaro dei contribuenti della banca di Ravanusa e poi "ripulito" nel gioco del riciclaggio del denaro dalle imprese legali della contessa.
    Cattani, nel frattempo, si chiarisce con Altero, che diventa il suo più stretto collaboratore e, ottenuto dal procuratore della Repubblica Achille Bordonaro il mandato per indagare direttamente nei conti bancari, si procura in collaborazione con la Guardia di Finanza prove concrete circa i collegamenti tra il denaro della droga, le banche locali e la pubblica amministrazione.
    Intanto la crisi latente del matrimonio di Corrado esplode, e per questo lui ed Else decidono di separarsi, con quest'ultima che sceglie di tornare a vivere a Milano assieme alla figlia. Ma la ragazzina si oppone, a tal punto che Corrado decide di tenerla con sé. Un errore pagato caro. Paola, infatti, viene di lì a poco sequestrata dagli uomini di Terrasini, che può avvalersi del pericoloso esercito di Cosa Nostra.
    Cattani, ormai sotto ricatto e in pena per la vita di sua figlia, appena dodicenne, è costretto a sottomettersi ai voleri della mafia: depista le sue stesse indagini, e consegna agli uomini di Terrasini i fascicoli con le prove contro di loro, che tanto faticosamente aveva raccolto nel giro di mesi e attraverso complesse investigazioni, e persino è costretto a ritrattare le accuse su Cirinnà, dichiarando davanti al giudice che la pistola con la quale il killer ha cercato di ucciderlo gliel'aveva messa in mano lui. E tutto ciò tra il disappunto di Altero e di tutti quelli che credevano in lui. Inoltre Corrado viene costretto da Cirinnà anche ad allontanarsi da Titti, la quale sentendosi abbandonata di punto in bianco dall'uomo che amava e che la stava facendo risorgere, sprofonda in una fortissima depressione che la porta fino al suicidio.
    Intanto Else, da Milano, non riesce a capire perché quando prova a telefonare alla figlia, Corrado trova sempre una scusa per non farle parlare, e così, insospettita, torna in Sicilia, e viene a conoscenza del sequestro di Paola.
    Poche ore dopo, la ragazzina viene restituita ai genitori, ma il dramma è ormai compiuto, perché Corrado viene a sapere che, durante il sequestro, Paola è stata ripetutamente violentata ed ora è sprofondata in uno stato di grave choc, che le impedisce perfino di comunicare con il padre e la madre.
    I Cattani, sconvolti, decidono di lasciare per sempre la Sicilia e si trasferiscono in Svizzera, dove Paola viene ricoverata in una clinica specializzata. Nel frattempo Terrasini, venuto a conoscenza delle violenze subite da Paola Cattani, fa ammazzare Santino, il killer del bar che aveva ucciso Leo De Maria e responsabile dell'abuso protratto contro Paola. Sante Cirinnà, in quanto colpevole di tale atrocità, e arrestato nuovamente da Cattani, viene ucciso in carcere per impedire di accusare i suoi complici di fronte al procuratore Bordonaro e ciò su ordine di Gianfranco Laudeo, oscuro personaggio a capo di un'associazione massonica segreta alla quale, si scopre, è legato anche Terrasini.
    Cattani decide di prendere un periodo di aspettativa per poter stare vicino alla figlia.

    Episodi

    La prima serie è divisa in 6 episodi senza titoli dedicati, ognuno con all'inizio la scritta La Piovra in rosso, di un'ora ciascuno.

    Interpreti e personaggi

    Michele Placido: commissario Corrado Cattani
    Barbara De Rossi: marchesa Raffaella "Titti" Pecci Scialoia
    François Perier: avvocato Terrasini
    Florinda Bolkan: contessa Olga Camastra
    Angelo Infanti: Sante Cirinnà
    Pino Colizzi: Nanni Santamaria
    Nicole Jamet: Else, moglie del commissario Cattani
    Paul Guers: professor Gianfranco Laudeo
    Renato Mori: vicecommissario Giuseppe Altero
    Massimo Bonetti: vicecommissario Leo De Maria
    Jacques Dacqmine: professor Sebastiano Cannito
    Geoffrey Copleston: Alfredo Ravanusa
    Cariddi Nardulli: Paola Cattani
    Flavio Bucci: don Manfredi Santamaria
    Eurilla Del Bona: Anna Caruso
    Michele Abruzzo: Ruggiero
    Franco Tranchina: questore Scardone
    Francesco Lauriano: barone Platto
    Luigi Ursi: marchese Pecora
    Renato Cecchetto: Achille Bordonaro
    Erina Spoto: Irina
    Luigi Atzeri: Agente Martini
    Domenico Gennaro: Antonio Cirinnà
    Giuseppe Pierini: Giuseppe Cirinnà
    Marcello Venditti: bodyguard 1
    Alfredo Chiodi: bodyguard 2
    Maria Denaro: Mamma Cirinnà
    Regina Margherita: Piera
    Rossana La Rosa: Sandra
    Rosangela Pagana: Rosa Terrasini
    Patrizia Allegra: "Spilungona" Ravanusa
    Marcello Perracchio: Lo Spanno
    Silvino Vaccaro: Franco Caruso
    Luigi Vallini: Santino
    Vittorio Duse: Professor Cristina
    Alessandro de Fredericis: Don Garofalo
    Francesco Bagarella: Pianista
    Pinuccia Passarello: Cantante d'opera
    Alfonso Giganti: Capitano dei Carabinieri
    Antonio Orlando: Agente Leo Settimelli
    Giuseppe Namio: Armando Bolla
    Mimmo Mignemi: Gaetano Mercenise
    Vittorio Musy: Direttore azienda farmaceutica
    Giovanni Giancono: Costruttore edile
    Giampaolo Saccarola: Avvocato di Don Garofalo
    Vittorio De Bisogno: testimone 1
    Cesare Nizzica: testimone 2
    Loris Bazzocchi: testimone 3
    Susan Terry: psicologa
    Armenio Marroni: costruttore
    Nick Delon: autista

    Morti nella serie

    Commissario Augusto Marineo, ucciso da Sante Cirinnà
    La marchesa Eleonora Pecci Scialoia, uccisa da Sante Cirinnà
    Vice commissario Leo De Maria, ucciso da Santino su ordine di Sante Cirinnà (prima puntata)
    Il killer in motocicletta dell'agguato a Cattani, ucciso da quest'ultimo (seconda puntata)
    Il fratello di Anna Caruso, ucciso in carcere (quarta puntata)
    La marchesina Raffaella Titti Pecci Scialoia caduta dal quarto piano dell'ospedale (sesta puntata)
    Santino, killer di De Maria e stupratore di Paola, ucciso da Sante Cirinnà (sesta puntata)
    Sante Cirinnà ucciso da un detenuto (sesta puntata)

    fonte Wikipedia

    Edited by Angelica_ - 7/1/2017, 10:42
     
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