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Fragilità, il tuo nome è donna.
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Una principessa per due re di Philippa Gregory. 2013.
Strano destino quello di Elisabetta di York, innamorata di re Riccardo III è costretta a sposare, una volta questi deceduto, il suo rivale e assassino Enrico VII Tudor, un matrimonio nato sotto il segno dell'odio e del disprezzo che si trasforma con il tempo in rispetto e amore, fino al giorno in cui da lontano giunge un ragazzo a proclamare ciò che è suo e gli spetta per diritto di nascita e sarà quel giorno che Elisabetta sarà costretta a scegliere tra il suo stesso sangue da una parte e il padre dei suoi figli dall'altra.
Quello di Elisabetta di York è un personaggio poco conosciuto e studiato sui libri di scuola, lei dapprima figlia e nipote di un re e poi ella stessa moglie e madre di un re.
È lei la protagonista di questo gradevole romanzo, avvincente e ricco di colpi di scena, una giovane donna forte, passionale, orgogliosa che per salvaguardare il futuro dei suoi figli si trova costretta ad affrontare una scelta molto dolorosa.
Le accurate descrizioni storiche confermano come Philippa Gregory sia attualmente la migliore scrittrice di romanzi storici.
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Che cosa sa Minosse di Francesco Guccini e Loriano Machiavelli. 2019.
Marco e Caterina sono una coppia in fuga dalla città. Lui è uno scrittore alla ricerca di un luogo dove poter scrivere in santa pace senza il frastuono della grande città e insieme alla consorte individua il luogo perfetto per questo intento, una casa immersa nel bosco con in sottofondo lo sciarbodio di un placido fiume che scorre nelle vicinanze.
I due coniugi si innamorano subitaneamente del posto, peccato però che avvenimenti sinistri come luci che si accendono da sole, rumori nel cuore della notte e la comparsa di un misterioso gatto nero fanno ben presto capire loro che dietro la bellezza di questa casa si nasconda qualcosa di oscuro che risale a secoli prima.
Un racconto che si legge in brevissimo tempo e che fa della suggestione e dell'ambientazione (un paesino abbarbicato tra gli Appennini) il suo punto di forza.
Una storia tutto sommato affascinante che ha come oggetto lo spiritismo, la superstizione e un pizzico di magia.
Un libriccino ideale per queste buie giornate autunnali post Ognissanti.
La copertina della Giunti Editore è fantastica, il prezzo un po' meno(quindici euro per un libriccino di meno di cento pagine anche no, menomale che esistono gli ebook gratuiti).
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Il segreto del rifugio. Mark Edwards. 2018.
Julia, suo marito Michael e la loro figlia di otto anni Lily si trasferiscono da Manchester in un paesino gallese circondato da un immenso bosco.
Tra Julia e suo marito Michael non corre buon sangue, lei ha appena scoperto che, oltre a tradirlo, ha anche ripreso a bere.
Durante una discussione dopo una passeggiata nel bosco, i due perdono di vista Lily che viene data per dispersa nel fiume che costeggia il bosco.
Tre anni dopo, Julia ha trasformato la loro abitazione in un rifugio solitario per scrittori.
Oltre a cercare di riprendersi dal terribile lutto che l'ha colpita, è costretta anche a far fronte a inquietanti avvenimenti che colpiscono lei, il suo rifugio e i suoi ospiti, avvenimenti inspiegabili che la fanno pensare a uno spirito inquieto che si aggira tra quelle mura.
È il fantasma della piccola Lily in cerca di pace e giustizia? Oppure si tratta di un essere vivente che cerca disperatamente di nascondere un terrificante segreto?
Thriller psicologico che si trasforma man mano in una storia di mistero e spiritismo. La trama si snoda tra paure ancestrali(il bosco popolato da una strega malefica), leggende e superstizioni trattando anche temi scottanti come la pedofilia.
Il doppio punto di vista, quello di Lily e dei due protagonisti da modo al lettore di conoscere al meglio i personaggi, le loro paure, emozioni e sensazioni,
Ho apprezzato anche il doppio finale, anche se il secondo mi è sembrato un po' forzato.
Comunque sia un buon thriller scorrevole e dalla trama suggestiva.
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La donna alla finestra. A.J.Finn.
Anna Fox è una psichiatra infantile che da anni vive rinchiusa nella sua casa di New York a causa di una grave forma di agorafobia che le procura un attacco di panico ogni volta che tenta di uscire di casa.
Le sue giornate le trascorre osservando i suoi vicini di casa, i Russell, una madre, un padre e un figlio adolescente, che si sono da poco trasferiti nella villa sul lato opposto alla sua.
Una notte però Anna a quella finestra assiste a qualcosa di terribile ma il giorno dopo tutto sembra essere normale, come se nulla fosse accaduto.
Quel terrificante evento è frutto della sua immaginazione oppure c'è qualcuno che è davvero in pericolo?
Romanzo che si rifà a "La finestra sul cortile" e a "la ragazza del treno", un thriller psicologico abbastanza avvincente con colpi di scena, soprattutto nella parte finale, che tengono alta la tensione.
Finale interessante anche se ci sono dei punti oscuri che non vengono risolti.
Sono curiosa ora di vedere la versione cinematografica di prossima uscita.
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Io sono mille anni che aspetto il film!
Ora cercherò anche il romanzo.
Spero solo non sia scritto come La ragazza del treno che è stato un po' deludente.
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Il tallone di ferro. Jack London. 1904.
Stati Uniti d'America.
In un futuro distopico l'oligarchia è al potere fagocitando il popolo per il loro benessere e il loro tornaconto personale.
Avis, figlia viziata di una ricca famiglia, racconta la sua lotta intrapresa insieme al marito, il rivoluzionario Ernest, contro i poteri forti che opprimono la libertà dell'individuo.
Sembra incredibile come Jack London abbia previsto la nostra società futura, un libro dal tono schietto e asciutto che mostra un mondo in preda alla disperazione di chi non ce la fa ad avere un piatto caldo sulla tavola, di chi viene sfruttato dai suoi datori di lavoro senza scrupoli, da chi si ribella contro le più terribili angherie, un'umanità che si è stancata di sottostare a leggi disumane e che arricchiscono solo pochi eletti.
Un romanzo profetico e di profonda attualità, appassionante dalla prima all'ultima riga.
Impossibile non riscontrare nella figura idealista e sognatrice di Ernest quella di Martin Eden.
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L'arcobaleno della gravità di Thomas Pynchon
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Un marito quasi perfetto di Nicola Rayner
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Taras Bulba di Nicholaj Gogol
Taras Bul’ba, patriarca di una famiglia cosacca, ha cresciuto con rigore militare i suoi due figli, Ostap e Andrij.
Questa austerità viene spezzata da suo figlio Andrij, il più emotivo e sentimentale dei due fratelli che s'innamora perdutamente di una principessa polacca e per lei decide di rinnegare la sua famiglia.
Per suo padre sarà un duro colpo e ovviamente non perdonerà mai a suo figlio il tradimento.
Un affascinante affresco del mondo cosacco, un racconto epico tra battaglie ed eroismi in nome della libertà di un popolo e di una nazione, una storia d'amore struggente che porta al rifiuto di tutto ciò che si è stati finora, fino a un tragico epilogo.
Un libro dalla forza tipicamente romantica e dalle descrizioni di forte impatto, per me uno dei migliori scritti di Gogol.
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Mindhunter di John Douglas
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"L'isola di Arturo" di Elsa Morante
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Ateismo nel Cristianesimo di Ernst Bloch.
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L'eco lontana delle onde del Nord di Corina Bomann
Annabel, dopo una dolorosa separazione dal marito, decide di riprendere in mano la sua esistenza trasferendosi con la sua bambina Leonie su un'isola del mar Baltico.
Un giorno, mentre sta facendo una passeggiata sugli scogli, la sua attenzione viene catturata da una vecchia barca a vela ferma al porto.
Sogna di acquistarla e di farne un caffè galleggiante sull'acqua e questo sogno le fa incontrare l'affascinante Christian Merten che condivide la sua stessa attrazione nei confronti della barca.
La scoperta di una lettera ben nascosta nella stiva mette i due sulle tracce di una donna che, oltre trent'anni prima, era fuggita su quella barca dalla Germania Est per rifugiarsi nella Germania Ovest.
I legami di sangue che non si spezzano nonostante il lungo passato e le mille peripezie, i fantasmi della nostra vita passata che tornano sempre a galla nonostante cerchiamo di scacciarli o nasconderli.
Poteva essere un romanzo davvero interessante sulla divisione tra le due Germanie, l'innalzamento del muro di Berlino, i tentativi di fuga attraverso il mare e le conseguenze che questa pagina di storia un po' dimenticata ebbe all'epoca su tanti nuclei familiari, peccato che la storia sia stata sviluppata in modo superficiale, con dialoghi e personaggi stereotipati, con flashback frammentari e confusionari.
Il risultato finale è un romanzo un po' prolisso e noioso, con alcune parti inverosimili e una eccessiva e spasmodica esaltazione dei sentimenti.
Comunque sia Corinna Bomann scrive molto bene, di questo le va dato atto.
P. S. Non so come facciano le donne dei romanzi ad avere la fortuna di trovare uomini perfetti dal nulla, come se piovessero loro dal cielo, beate
loro.
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Se i gatti scomparissero dal mondo di Genji Kawamura
Un giovane postino di circa trent'anni è il protagonista di questa storia.
La sua è una vita tranquilla, divisa tra lavoro, casa e amici che viene sconvolta da degli improvvisi malesseri che lo portano a farsi visitare da uno specialista il quale gli da un infausto responso: una malattia incurabile e pochi mesi di vita rimastagli.
Dopo un breve periodo di normale disperazione il ragazzo si è ormai rassegnato al suo destino quando un giorno riceve la visita del diavolo in persona che gli propone un patto: un giorno di vita in più per ogni essere vivente o oggetto che farà sparire per sempre dalla Terra.
Cosa sareste disposti a rinunciare pur di vivere ancora, anche se per un breve periodo?
Ormai la nostra quotidianità è talmente satura di ogni tipo di confort che ormai abbiamo perso di vista le cose più importanti, sottovalutando le piccole cose, quelle che ci regalano maggiore felicità e serenità e questa fiaba surreale, dolce e commovente ci insegna a dare maggior rilievo a ciò che conta maggiormente, la salute, le nostre passioni, gli affetti, anche quelli degli animali che, per quanto mi riguarda, sanno donare più affetto e benevolenza degli esseri umani.
Un libro che parla al cuore e lo fa con delicatezza sull'attaccamento che purtroppo abbiamo verso le cose futili, tralasciando quelle più importanti, sull'importanza del dialogo e su quanto non dovremmo sprecare il tempo che abbiamo a nostra disposizione.
Profondo, delicato e struggente come solo un orientale è in grado di scrivere.
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L'Odissea. Marilu' Oliva. 2020.
Odissea oltre a essere stato un eroe, un uomo profondamente astuto e Barroso di conoscenza è stato anche un discreto seduttore, nel suo lungo e pericoloso viaggio di ritorno da Troia a Itaca ha ammaliato e amato diverse donne e sono loro ora a raccontarci la loro versione dei fatti, la ninfa Calipso, che s'innamora perdutamente di lui tanto da tenerlo prigioniero sulla sua isola per sette lunghi anni, la giovane e ingenua Nausicaa, figlia del re dei Feaci, una ragazza pura che rimane colpita dal fascino maturo di Odisseo tanto da caderne in soggezione e di non essere in grado nemmeno di toccarlo, la maga Circe che odia tutti gli uomini fino al giorno in cui non lo accoglie sulla sua Isola, le sirene, ammaliante dalla sua figura ma pronte a distruggerlo, la sua nutrice Euriclea che lo ha amorevolmente cresciuto e poi Penelope, la sua fedele sposa, madre del suo unico figlio Telemaco.
Sono loro a narrare la propria conoscenza con l'eroe greco, a raccontare i propri pensieri e le proprie passioni, donne a cui Odisseo deve la vita e il suo ritorno in patria.
Una lettura che appassiona, una fedele rivisitazione del poema omerico e un'esaltazione dell'amore, che sia passionale o puro, adolescenziale o maturo, ribelle o servile.
Un'ottima lettura.
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2215 replies since 6/10/2008, 23:38 24777 views
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