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Votes taken by Pylontwice

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    Essendo il 5 Novembre, mi sembrava più che doveroso rimembrare codesta pellicola.
    Penso che il concetto chiave sia riscontrabile in una citazione di V, che ricordiamo essere un credo, un idea, ma, dato il fatto che durante il film non vengono mai rivelate le sue generalità, è inteso come individuo fisico, dove egli afferma che "le idee sono a prova di proiettile".
    Soffermiamoci inoltre sul senso di desolazione che si prova nel vedere dei monumenti storici venire distrutti come se fossero costituiti da cartapesta. Codesta sensazione la provai visionando "Independence Day", del 1996, dove, a pagare le conseguenze della venuta aliena all'interno del nostro pianeta è la Casa Bianca, che salta in aria nel giro di qualche millesimo di secondo.
    Inoltre, ponendo la questione in un piano interamente soggettivo, da questa pellicola in poi ho deciso di segnarmi il numero di qualsiasi film che andrò a visionare successivamente (in questo caso, la numerazione di codesto corrisponde a 42210).
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    La pellicola, nonostante nuoti nella finzione più pura, fa riflettere, e anche di molto, per via di semplici fattori facilmente comprensibili.
    Di sicuro non siamo le uniche forme di vita presenti in tutta la Via Lattea e oltre: è probabile, anche se non ancora certificata, la presenza di organismi monocellulari reagenti agli stimoli, anche se non, in qualche modo, alieni.
    Il finale spaventa di molto, anche perché, se mai succedesse uno scenario del genere nella realtà, l'umanità, così come noi siamo abituati a conoscerla, rischierebbe davvero l'estinzione: Calvin, il nome dell'alieno proveniente da Marte, è un essere notevolmente intelligente, e lo è così tanto da non possedere alcuna debolezza, o, almeno, codesta non è mai stata scoperta dagli sventurati protagonisti, perciò tutto viene reso estremamente raccapricciante dal clima di estrema desolazione e futuro crepuscolo umano che il finale cela inesorabile.
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    Questa opera rappresenta un "passettino avanti" rispetto al primo capitolo: questa volta si trattano temi molto forti, come l'improvviso senso di maternità di Ripley, che ricordiamo essere l'unica superstite della ex astronave da trasporto Nostromo, nonché il senso di dovere della squadra di marines, dato che soltanto adesso il nemico è conosciuto, portandoli ad agire di conseguenza.
    Ho trovato la Regina, ovvero l'antagonista principale, un esempio riuscito, capace di discostarsi completamente dagli Xenomorph incontrati in precedenza, risultando al contempo più che simile ad essi, essendo ella "l'addetta alla riproduzione".
    Per non dimenticare il caporale Hicks, il quale si tramuta in un deuteragonista verso la seconda metà del film, interpretato dal più che ottimo Michael Biehn, già noto per aver prestato le fattezze a Kyle Reese in "Terminator" giusto due anni prima.
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    Nonostante siano ben poche le scene nelle quali compare lo Xenomorph, codeste rimangono impresse nel subconscio dello spettatore: di sicuro, quando uscì a cinema, nessuno si aspettava la scena dove un neonato Xenomorph esce dall'addome di Kane, forse la più nota della pellicola, tanto da essere ripresa in altre opere successive, come il demenziale "Balle Spaziali" del 1987 di Mel Brooks, con inoltre lo stesso attore di Kane, ovvero John Hurt, oppure come attrazione al Pizza Planet in "Toy Story" del 1995.
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    La perseveranza di Yautja, chiamato erroneamente "The Predator", il quale potrebbe rappresentare soltanto un soprannome più che un nome, nell'inseguire il plotone comandato dal maggiore Schaefer, interpretato da Arnold Schwarzenegger, ovvero una delle icone per quanto riguardano i film d'azione, risulta molto simile alla perseveranza omicida del Terminator, interpretato sempre da Schwarzenegger nell'omonimo film del 1984, nell'inseguire Sarah Connor, e del T-103, ovvero il Nemesis, nel noto videogioco "Resident Evil 3: Nemesis", affaccendato nel perseguire Jill Valentine.
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    Leslie Nielsen, si sa, è una leggenda purtroppo non più tra noi, ma ciò non conta, dato che la sua "eredità" è riscontrabile nei suoi film, tra i quali questo piccolo gioiello del genere, in grado di rendere la durata del film (1h, 25m) più che scorrevole, date le innumerevoli scene in grado di farvi strappare numerosi sorrisi, a cominciare dalla bizzarra introduzione vista dagli occhi della sirena della volante di Frank Drebin, ubicata sul cofano, continuando con la scena memorabile della sostituzione di Drebin al noto artista Enrico Pallazzo (nome difficile da dimenticare, come il fantomatico Ajeje Brazorf), terminando poi col volo da più di dieci-venti metri di Nordberg dopo aver compiuto con la sua sedia a rotelle da degente tutta la rampa delle scalinate dello stadio, attimo tremendamente comico. Ogni minuto di questa pellicola sarà in grado di farvi dimenticare la negatività e lo stress della ridondante quotidianità, trasportandovi in un mondo dove la parola "Stupidità" è presente come codice caratteriale di qualsiasi personaggio che andrete a vedere. Da non dimenticare inoltre la scena dove la macchina di Drebin perde improvvisamente controllo, saltando in aria successivamente: tutto ciò accade mentre lo stesso Drebin tenta di fermarla come "auto sospetta", chiedendo poi ai passanti se avessero scritto la targa.
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    In caso stessi parlando con me, il remake del 2013 è stato uno dei pochi rifacimenti che io abbia apprezzato parzialmente: la forma fisica dei posseduti è resa molto interessante, soprattutto nella scena nella quale Olivia si mutila il volto. Ho trovato la scena dove Mia perde la mano molto scontata e banale, come se fosse stata ideata apposta per omaggiare la scena dove Ash si amputa la mano con la motosega in "La Casa 2", del 1987, e si sa che quella scena non può essere rifatta per le emozioni che ti trasmette. Comunque, in generale, ho quasi apprezzato questo remake, anche se preferirò sempre l'originale, dato che oggi in un film horror si punta di più ai jumpscare e al pesante trucco dei mostri presenti in esso, mentre fino a 30 anni fa si usavano semplici cose che riuscivano completamente nel loro intento di far spaventare.
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    CITAZIONE (Viky017 @ 9/9/2016, 09:42) 
    CITAZIONE (RogerDodger @ 9/9/2016, 01:26) 
    Mi ci sono voluti parecchi anni per notarlo, e magari a voi sara' sembrato ovvio... nella scena finale si da' un suggerimento su chi tra Keith David e Kurt Russell sia la Cosa, nei fatti uno produce il fumo nel gelo all'esterno quando parla, l'altro,disumanamente, no...

    Caspita, non c'avevo proprio fatto caso!!

    Ho revisionato la scena, notando difatti come tra i due superstiti la Cosa abbia inglobato Childs (Keith David), dato che il suo fiato non si condensa con le temperature rigide dell'Antartide. Ciò spiegherebbe inoltre perchè nel videogioco del 2002 "La Cosa", che narra i fatti accaduti dopo gli eventi del film, l'unico sopravvissuto della U.S. Outpost #31, ovvero la base scientifica dove si svolge la pellicola, sia proprio MacReady (Kurt Russell).

    Edited by Pylontwice - 9/9/2022, 07:21
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    Remake del film "La Cosa Di Un Altro Mondo" del 1951, questa pellicola ha fatto sviluppare in me la passione per i mostri in generale, alieni o meno.
    Il messaggio di questo film è chiaro: in quel contesto, l'unica persona della quale ti puoi fidare sei proprio tu, uno dei tanti membri di questa stazione scientifica. L'impotenza davanti al nemico, il senso di claustrofobia e la fiducia messa a repentaglio sono soltanto tre dei fattori per cui la ricetta di questa opera sia ben riuscita. Le stesse emozioni le ho provate visionando "The Hateful Eight", fantomatico ottavo film di Tarantino: difatti, eliminata la minaccia aliena e il confronto western, i due film potrebbero combaciare alla perfezione: due gruppi isolati, costretti a non fidarsi l'uno dell'altro. Di sicuro, rimane il mio film favorito di Carpenter.
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    Penso che questo film sia uno dei migliori di Kubrick, un regista con una cura maniacale per i dettagli, riscontrabile anche nelle sue altre opere, da "Il Dottor Stranamore" a "Full Metal Jacket".
    Questa trasposizione cinematografica è parzialmente fedele al libro, anche se alcuni dettagli di rilevanza importante li abbiano scartati, come il finale, ripreso nel film "Doctor Sleep", seguito del 2019, basato anch'esso dall'omonimo libro del 2013: difatti, i finali dei due film sono inversi, rispetto a quelli dei libri. La presenza di Jack Nicholson all'interno della pellicola deve aver incrementato di un poco l'atmosfera di claustrofobia e di come le azioni passate cambino un uomo, anche se nel film Jack era stato posseduto dall'Overlook.
    Nel complesso, rimane un classico del cinema Horror, uno dei punti di riferimento non solo per Kubrick, ma anche per l'autore del libro che ne ha influenzato la creazione, ovvero Stephen King.
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    Tom_11 No, non ancora, però le sto facendo girare ad alcuni conoscenti. Uno di essi ha affermato che il mio stile narrativo gli rimembrava molto quello di Edgar Allan Poe. Grazie mille per la risposta: avrò modo di conoscere questo forum un passo alla volta.

    Edited by Pylontwice - 8/9/2022, 18:04
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    Si, mi baso su film per i miei racconti. Fino ad ora, le mie muse ispiratrici sono state: "The Cube", del 1997; "Scream", del 1996; "Dove Osano Le Aquile", del 1968; "American Psycho", del 2000, e "Apocalypse Now", del 1979 (quest'ultimo per quanto riguardava le fattezze di un personaggio). Ovviamente, mi sono serviti per omaggiare dei dettagli, senza copiare nulla a livello narrativo.
    Fuori dal cinema, ha avuto molta inspirazione in me anche la "Dark Pictures Anthology", raccolta di videogiochi horror autoconclusivi, saga dalla quale aspetto con molta pazienza "The Devil In Me", previsto per Novembre.
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    Buongiorno a tutti. Mi presento con l'appellativo di Pylontwice: prediligo film del ventesimo secolo, anche se non mi dispiacciono affatto quelli dei primi cinque anni del ventunesimo: inizialmente, ho cominciato a visionare film slasher, divenendone un concreto appassionato. Successivamente, le mie attenzioni si sono spostate su film cult di qualsiasi altro genere al di fuori dell'horror, anche se ho prevalentemente cominciato con quel genere, continuando tutt'ora a visionare film horror di una volta, che io reputo i migliori in confronto a quelli d'oggi. Mi diletto anche a scrivere storie thriller e horror, basandomi sui miei trascorsi cinematografici.
    Grazie per l'interesse,
    A presto,
    Pylontwice
13 replies since 8/9/2022
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